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Autore: iopuosempre    21/11/2013    0 recensioni
Una volta era tutto unicorni rosa arcobaleni, stelle filanti e coriandoli, tutti colori vivaci, continui sorrisi, danze, volteggi, una vita perfetta.
Non tutto dura, come questa vita che degenera nelle tenebre, nella disperazione, depressione, gelosia, solitudine. Spero di rivedere la luce un giorno.
Tutti questi sentimenti sono mascherati da un sorriso che mi contorna la faccia tutti i giorni.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta era tutto unicorni rosa arcobaleni, stelle filanti e coriandoli, tutti colori vivaci, continui sorrisi, danze, volteggi, una vita perfetta.



Non tutto dura, come questa vita che degenera nelle tenebre, nella disperazione, depressione, gelosia, solitudine. Spero di rivedere la luce un giorno.



Tutti questi sentimenti sono mascherati da un sorriso che mi contorna la faccia tutti i giorni, ridendo e scherzando con quelli che considero miei “amici”, quelli che ci sono quando hanno bisogno o che criticano in continuazione, questo è ciò che succede fuori casa. Mentre sono rinchiusa tra quelle quattro mura in cui sono cresciuta, esplodo. Esplodo in pianti silenziosi, pensieri stupidi e senza senso come la morte, disprezzo quando facco così, non voglio pensarci ma é più forte di me "e se morissi? Chi si proccuperebbe?" per mia fortuna sono una ragazza con un po' di testa e mi rifiuto di arrivare a farmi del male fisico per togliere quello dal mio cuore, non mi servirebbe a niente.



Sono sempre stata presa in giro per il mio aspetto, ogni volta che mi giravo "Oddio ragazzi! Avete sentito questa onda? La balena si é voltata!" io, stupida, ridevo a queste battute, in realtà sentivo un coltello conficcato nel cuore che pian piano scendeva verso il basso per creare una ferita profonda. Con tutti questi insulti non mangiavo più e ho perso 15kg in un mese, ma 68kg sono ancora troppi e io ero rimasta targata "balena".



In terza superiore arrivò una nuova studentessa in classe da me, abbastanza alta, magra, occhioni castani, capelli lunghi biondo scuro con la riga centrale “Buongiorno ragazzi, lei è Mirta, fate i bravi mi raccomando! Prego, siediti vicino ad Alyssa” fece un sorriso imbarazzato e si sedette al mio fianco, passammo un'ora in silenzio quando “ALYSSA! Di che cosa stavamo parlando?” ero nel panico, quando sentii una voce suggerirmi “Stava per iniziare a spiegare la scena del balcone di Romeo e Giulietta” risposi all'insegnante e lei proseguì con la sua lezione, ero sollevata “Ti ringrazio” “Di nulla” mi sorrise “Piacere Alyssa!” “Mirta ma per gli amici Mirti”, se non sbaglio cominciò proprio così la nostra amicizia.Mirti mi fece conoscere la musica e l'adorai immediatamente, non potevo farne più a meno.



Anche se Mirti era entrata nella mia vita, i miei momenti di disperazione, le prese in giro non finivano. Tornavo a casa e mi chiudevo in camera, seduta per terra a piangere al buio ma questa volta con il sottofondo musicale e ogni tanto un messaggio:



*Oggi è una bellissima giornata e non hai nessun motivo per piangere, sei una ragazza fantastica e non ti meriti tutto questo.



Mirti.xx*



questi suoi messaggi mi creavano una curva alle labbra ma le lacrime non cessavano di rigare il mio viso.



Ci fu l'ennesimo giorno, seduta nella mia stanza avvolta nell'oscurità, sentii un cigolio alla mia destra, una figura esile viene verso di me e si accovaccia "piccolina, ancora piangi? Non sei troppo grande? Cosa ti turba?" "Nulla zietta." "So che é qualcosa e credo anche di saperlo, sappi solo che ti do la possibilità di venir a star da me finita la scuola." annuii e la ringraziai attraverso un enorme abbraccio. Mia zia Anita era una delle pochissime persone che mi conosceva e mi ha fatto star meglio la sua proposta.





 



Sono passati un paio d'anni ed ho concluso da una settimana i miei esami di maturità:87/100, sono soddisfatta!



Ora é tempo di andarmene da qua, lasciare il mio linguistico, i miei famigliari e crearmi una vita indipendente. Ne parlai con mia madre e anche se titubante accettò. Andammo a comprare i biglietti e preparai la valigia, avvertii Mirti della mia partenza ma non ricevetti risposta, dieci minuti dopo aprì la porta gridando “Dove vuoi andare tu? A Londra? Domani?” Mirti si era catapultata a casa mia “Se potessi verrei volentieri con te, anche perchè gli inglesi sono proprio fighi!” la solita, ridemmo “Sai che mi mancherai tantissimo?” “Tu sai che verrai molto presto a trovarmi? Mi mancherai tanto anche te” la abbracciai fortissimo.





 



Il giorno seguente arrivammo in aereoporto io e i miei genitori, mio padre sembrava abbastanza contento di me cioè lo dimostrav, doveva essere quello forte per tenere calma mia madre che stava lacrimando senza mai fermarsi per poi scoppiare in un pianto “Sei davvero sicura di voler andare e lasciarci qui?" "Si mamma, mi dispiace..sappi che comunque non vi abbandonerò" li abbracciai davvero forte e iniziai a bagnare il mio viso.



*VOLO DELLE 14:30 PER LONDRA* "é il mio, ciao! Vi voglio bene."



Salii sull'aereo, mi sedetti con le cuffiette alle orecchie guardando fuori dal finestrino ed aspettai, dopo un'oretta e mezza arrivai in quella attesissima Londra, scesi e andai a prendere il mio bagaglio quando vidi da lontano mia zia con un cartello con scritto "Alyssa" a caratteri cubitali, era incorreggibile ma mi stampò un sorrisetto in faccia. “Andiamo?” “Si”



Abitava in centro in un appartamento spaziosissimo al quinto piano di un edificio.



Mi accompagnò davanti ad una porta "Spero ti piaccia", quando aprì il pezzo di legno rimasi meravigliata, la stanza era completamente arancione (il mio colore preferito), letto matrimoniale stereo e una porta finestra che collegava ad un balcone pieno di fiori con una vista mozzafiato. Ero semplicemente contenta, sapevo che avrei ricominciato una nuova vita e magari ritrovare la mia felicità che ho perso.





 



"Zia voglio fare un giro in centro, non l'ho mai vista, ti dispiace?" "No cucciola, vai pure io devo sbrigare dei lavori in ufficio, ci vediamo stasera" le diedi un bacio ed andai a prepararmi.



Optai per mettermi un vestitino rosa cipria con la gonna a ruota, un giacchetto in jeans chiaro e le mie converse bianche alte, capelli mollati per mostrare le mie onde scure e un filo di mascara, poi cuffiette, cellulare, borsa ed ero pronta.



Volevo vedere a tutti i costi la città, camminai senza meta per esplorare il posto utilizzando il mio senso di orientamento, l'aria è completamente diversa da quella italiana mi rendeva tranqilla, per niente a disagio.



Vedevo artisti di strada che suonavano, disegnavano, e molti altri. C'erano bancarelle, un via e vai di persone, chi correva per lavoro, chi girava per stare con amici e chi, come me, esplorava la città.



D'un tratto mi sentii strattonare e mi ritrovai abbracciata ad un perfetto sconosciuto che aveva la testa nascosta nel mio collo, io mi iniziai a dimenare, chi era questo e come si permetteva? "Ti prego stai ferma, non ti faccio nulla, ma se stai ferma, mi aiuterai." la sua voce profonda e leggermente roca mi parlò. Non so perché ma il mio cuore batteva forte, probabilmente per il semplice fatto che non avevo mai ricevuto un abbraccio così caldo e avvolgente che mi faceva sentire al sicuro ma sapevo che era un modo per aiutarlo, anche se non so per cosa; ricambiai avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo.



Mi sentivo accettata.


 



 
Ciao Ragazze ;) sono la scrittrice, se per un po' è stato vuoto il capitolo.
Spero vi piaccia anche se è corto, scrivetemi! Kisses xx
  
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