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Autore: TheHideWords    21/11/2013    3 recensioni
- Non è possibile! - penso voltandomi di scatto.
Sbatto gli occhi ripetutamente, ma non faccio altro che vederlo meglio ogni volta che li riapro.
Non ci posso credere.
Sento che la mia mascella tra un po’ toccherà terra.
Lui continua a guardarmi allegro, sorridendo anche con gli occhi oltre che mostrandomi il suo splendido sorrisetto furbo che ha fatto cadere ai suoi piedi milioni e milioni di ragazze.
Sembra anche più bello rispetto ai miei ricordi.
"Zayn." sussurro dopo una vita.
"Non mi abbracci, Lee?" mi domanda lui.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lentamente apro gli occhi.
Una luce pallida, che mi provoca una piacevole sensazione di calore, non mi fa vedere nitidamente. Comunque capisco fin da subito che non sono a casa mia.
Chi diavolo terrebbe un albero in casa?
Con le mani tasto la superficie sulla quale sono sdraiato. Sembra asfalto. Mi volto a guardarlo e ne ho la conferma.
Dove mi trovo? Ma soprattutto.. come ci sono arrivato qui?
Cerco di pensare a mille opzioni diverse, ma nessuna mi sembra fattibile.
“Un rapimento alieno!” S’allarma la mia mente. Ma mi do subito del cretino anche semplicemente per averlo pensato.
“Sto sognando.” Sentenzio infine pensando che sia il pensiero più sensato che ho ipotizzato fino ad ora.
Con un balzo degno di un atleta mi metto eretto su due gambe. E la cosa mi stupisce parecchio. Non mi muovevo così velocemente da chissà quanto tempo a causa del dolore alle ossa che non ha intenzione di mollarmi.
Con questo ho la conferma di sognare per davvero e penso che quando mi sveglierò e proverò ad alzarmi, rapido come adesso, mi maledirò in mille lingue diverse per non essere rimasto a dormire ancora per un po’.  Ma come sempre troverò Lucy pronta a sopportarmi.
Per mia fortuna quella donna ha una pazienza che supera ogni limite, se mi fossi trovato io al posto suo non so come avrei reagito. Ultimamente sono parecchio suscettibile e soprattutto insopportabile.
“Sei diventato esattamente come Louis!” mi rimprovera Lucy ogni volta che la porto all’esasperazione.
Ridacchio al pensiero.
Non posso negare, che come Louis, ormai ho il vaffanculo facile. La pazienza non è più il mio forte.
Chi l’avrebbe mai detto che Liam James Payne avrebbe preso proprio le cattive abitudini di Louis William Tomlinson?
Di sicuro lui sarebbe orgoglioso di me.
“Chissà come sta” mi domando con rammarico.
Questa è una delle domande che mi pongo tutti i giorni in quasi tutte le ore, pensando ai miei quattro amici coglioni che sono riusciti a colorare la mia vita, migliorandola ogni secondo di più.
Io non ho fratelli di sangue e questa cosa, in parte, mi ha sempre fatto star male. Giocare con le barbie oppure a prendere il té è una cosa da femminucce, ma essendo il piccolo di casa dovevo per forza sottostare agli ordini delle mie sorelle, pur non volendo.
Ma non avevo mai fatto pesare questa cosa ai miei genitori. So bene quanto costi mantenere tre figli, figuriamoci quattro! E se poi la sfiga avesse voluto che anche il quarto figlio sarebbe nato femmina?!
Dio ce ne liberi.
Come si fa a sopportare quattro donne in casa? Cioè io e mio padre, essendo in due, poveri sfortunati, non avremmo avuto neanche il permesso di parlare tra un po’, figuriamoci avere il comando dell’intera famiglia.
A capeggiare sarebbe stata neanche tanto mamma, ma mia sorella maggiore Nicole.
Mi viene la pelle d’oca pensando alla sua voce stridula quando urla.
Che angoscia.
Ma pur non avendo fratelli di sangue, la vita mi aveva dato lo stesso la possibilità di avere dei fratelli.
Ben quattro, addirittura. Uno migliore dell’altro.
Penso al mio Lou dalla battuta sempre pronta e dai doppi sensi immancabili; penso al mio ricciolo dagli occhi felini, Harry; penso al mio biondo irlandese dagli abbracci morbidosi e rassicuranti, Niall.. e in particolar modo penso al mio migliore amico.. al mio Zayn.
Dio so sa quanto mi manca passare del tempo con loro.
Quando sento quella morsa allo stomaco, che negli ultimi anni a questa parte mi attanaglia, facendomi sentire uno straccio, non permettendomi quasi neanche di respirare, faccio partire i vecchi e buoni cd, i nostri cd. Quelli degli One Direction. E solo così riesco a tranquillizzarmi. Semplicemente sentendo le nostre cinque voci cantare insieme in una sola armonia. Ciò innesca in me un meccanisco che libera i miliardi di ricordi che tengo custoditi gelosamente nel cuore. E rido pensando a tutte le risate che ci siamo fatti, oppure piango pensando a tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. 
Poi però ci sono quelle volte che i ricordi non mi bastano più, così salgo su in mansarda e parlo, parlo, parlo fino a che la gola non mi diventa secca.
Lucy, appena ho preso questa abitudine di stare chiuso per pomeriggi interi in un sottoscala, si é preoccupata funa al midollo non sapendo più cosa pensare. Io dico che era letteralmente spaventata da me. Pensava fossi diventato pazzo. E per un breve periodo l’ho pensato anche io.
Ero completamente fuori, come una terrazza.
Però stando in mansarda io mi sentivo più "me stesso", ritrovavo il buon senno, perché ero sicuro di non essere solo. C’era Zayn con me.
Ogni volta che dicevo qualcosa poi mi rispondevo pensando che quelle fossero le parole che mi avrebbe detto lui se fosse stato accanto a me. Ogni tanto, usando un tono meno esplicito rispetto a quello del mio migliore amico, mi davo anche dello stupido sempre pensando che lui avrebbe fatto lo stesso.
Mi manca da morire.
<<Tu sei il fratello che non ho mai avuto.>>.
Le parole del mio moro mi rimbombano nelle orecchie.
Questa è una delle frasi che segnano il mio cuore. Era suo solito ripetermelo in continuazione.
<<Si Zayn, anche tu.>> sussurro al vento.
Strano come nonostante siano passati già due anni, esattamente con oggi, riesco a sentire ancora così nitidamente la sua voce. Come se parlassi con lui tutti i giorni.. e non fosse cambiato assolutamente nulla da quel maledettissimo giorno.
Ma invece era cambiato tutto.
Ero rimasto solo. Anche lui, come gli altri prima, se n’era andato lasciandomi da solo.
Lucy aveva cercato di confortarmi nel migliore dei modi, e se non ci fosse stata lei non so come sarei riuscito a portare avanti la mia, ormai, patetica vita.
“Liam sei un coglione. Reagisci!” si ripeteva la mia mente con il tono di voce grave di Zayn quando era incazzato.
Sarà per questo che ho continuato a mangiare, parlare, camminare.. addirittura ridere. Sapevo che era quello che voleva il mio migliore amico. Lui come gli altri.
E poi dovevo farlo per Lucy.. per Nick, Matt e Karen.
"Quello che mi ci vorrebbe adesso è un bell’abbraccio alla Niall" penso, pur non sentendomi per niente a disagio in questo luogo sperduto.
Una persona normale, al posto mio, dovrebbe esserlo.
Voglio dire.. non so dove diavolo sono, ne come ho fatto ad arrivarci. Però mi sento come in pace, ecco. 
C'è religioso silenzio qui appunto perchè non c'è anima viva. Volendo potrei urlare all'infinito sfogando tutte le mie pene represse che mi porto dietro da tanto tempo.
<<Non hai ancora capito un cazzo, vero Lee?>>.
Le parole di Zayn mi fanno ridacchiare.
Come cavolo fa a capirmi anche meglio di me stesso è sempre stato un mistero per me. Sarà per lo stesso motivo che riuscivo a farlo benissimo anche io con lui. Motivo che, ai miei occhi, è sconosciuto. Fatto sta che riuscivo a capirlo anche semplicemente guardandolo negli occhi.
Le nostre menti erano collegate tra di loro, sincronizzate perfettamente. La cosa alle volte ci inquietava.
Due facce della stessa medaglia, ecco come descriverei il nostro legame.
Così diversi, ma allo stesso tempo così identici.
Un profumo troppo familiare per i miei gusti mi invade le narici. Riconoscerei questo profumo tra miliardi, avevo imparato ad amarlo nel corso degli anni.
Avevo anche comprato il suo stesso profumo, ma sulla pelle di Zayn aveva un effetto migliore rispetto alla mia. Sarà che era proprio lui ad emanare quel buon odore.
<<Si, però se continui a guardare da quella parte io parlo con il tuo culo?>> dice una voce alle mie spalle.
Per poco non sento più le gambe.
“Non è possibile” penso voltandomi di scatto.
Sbatto gli occhi ripetutamente, ma non faccio altro che vederlo meglio ogni volta che li riapro.
Non ci posso credere.
Sento che la mia mascella tra un po’ toccherà terra.
Lui continua a guardarmi allegro, sorridendo anche con gli occhi oltre che mostrandomi il suo splendido sorrisetto furbo che ha fatto cadere ai suoi piedi milioni e milioni di ragazze.
Sembra anche più bello rispetto ai miei ricordi.
<<Zayn.>> sussurro dopo una vita.
<<Non mi abbracci, Lee?>> mi domanda lui.
Ho un minimo di esitazione. E se è un fantasma?
Cioè.. io non dovrei vederlo. E’ da matti.
Lui è morto. Lui è morto due anni fa.
Ma non appena allarga le braccia verso di me non posso fare altro che tuffarmici dentro.
Quando sento aderire il mio petto al suo, stringo le mie braccia attorno al suo collo impedendogli di respirare quasi.
Non che voglia soffocarlo, ma mi è mancato troppo per evitare di stringerlo morbosamente a me.
<<Così mi soffochi.>> ridacchia lui, stringendomi ancora di più andando in contro senso con le parole appena pronunciate e facendomi capire che sono mancato tanto anche a lui. E per me non c’è felicità più grande nel saperlo.
<<Altri cinque secondi e ti lascio andare.>> sbiascico io, sentendo la mia voce impastata dalle lacrime.
<<Non piangere..>> mi consola lui, facendoci muore un po’ a destra e sinistra col corpo, mantenendo i piedi ben saldi al suolo.
<<Mi sei mancato così tanto.>> confesso, continuando a farmi cullare da lui.
Mi sembra di essere in paradiso.
E’come se stessi ritornando a respirare solo adesso dopo due anni in apnea. Infatti i polmoni fanno male.
<<Dimmi che non sei un fantasma.>> gli dico dopo esserci staccati.
Ma io continuo a mantenere le mani sulle sue spalle, come per avere la certezza che lui è davvero con me e che non è frutto di una mia fantasia.
Quella davanti a me non è una nuvoletta di pensiero. E’ davvero Zayn, in carne e ossa.
<<No, fratello. Non sono un fantasma.>>.
<<Allora sto sognando.>> ribatto prontamente.
Il suo sguardo si intristisce per un secondo.
Fisso attentamente le iridi del mio amico per cercare di scovare il pensiero triste che gli sta attanagliando la mente per poi cacciarlo via da lui.
Ho avuto sempre un certo istinto di protezione verso Zayn, nonostante abbia qualche mese in più rispetto a me nei dati anagrafici. Abbiamo sempre saputo che sono io quello con la testa sulle spalle tra i due.
Però quello più spigliato, senza peli sulla lingua, è lui. Senza ombra di dubbio.
Perché adesso non mi dice cosa c’è che non va?
<<Avanti su. Sputa il rospo!>> lo incoraggio sorridendo.
Porta le sue mani sulle mie che tengo ancora ancorate alle sue spalle.
Prende un respiro. <<Non ricordi niente?>> domanda timido.
<<No. – rispondo immediatamente. –Cosa dovrei ricordare?>>.
Lui non sorride, facendo morire anche il mio di sorriso.
Perché ho come l’impressione che vuole farmi capire qualcosa?
Pensa Liam, pensa.
Cosa devo ricordare? Non c’è niente che ricordo di dover ricordare.
Poi così, d’un tratto, un’immagine mi annebbia la vista invadendomi la mente.

<<Amore sì felice, ovunque tu andrai sì felice. Cerca i ragazzi. Cerca Zayn, lui sa come fare per non farti impazzire con le tue paranoie. – mi sussurra una voce alla mia destra. E’ così amorevole. Ma non posso aprire gli occhi. Sono troppo stanco, ho solo voglia di dormire. – Io ti prometto che mi prenderò cura dei nostri figli e dei nostri nipoti, finché Dio non vorrà riportarmi da te. – continua a parlare la voce. La sento piangere. No, non voglio che lei pianga. – Sei stata la cosa migliore che la vita potesse donarmi. Grazie per ogni singolo istante della tua vita che hai dedicato per me. Non so cosa avrei fatto se non ti avessi incontrato quella volta. – vorrei sorridere al ricordo del nostro primo incontro, ma sono troppo stanco. Quindi lo faccio solo col pensiero. La mia piccola grande Lucy che con i suoi magnifici occhi blu ha rapito il mio cuore fin dal primo istante.  –Io ti amo, Liam. Ti ho amato prima e ti amerò per sempre anche quando tu non sarai più in grado di dirmelo. Ma io lo ricorderò per sempre, fallo anche tu ti prego.>>
Ti amo anche io, Lucy. Ti amo tanto.
E mentre lei intona le note di una canzone troppo conosciuta alle mie orecchie, io mi beo di un momento di pace.

<<You and I. We don’t wanna be like them. We can make it till the end. Nothing can come between You and I. Not even the Gods above can separate the two of us. No, nothing can come between You and I.. >> al suono di queste dolci parole mi addormento definitivamente.


<<NO!>> urlo a Zayn.
No, non è possibile.
No! non può essere! Lucy devo tornare da lei. Impazzirà se non ci sono io a sorreggerla quando avrà bisogno di una spalla su cui piangere. Non posso lasciarla da sola. Che razza di marito sono?
Inizio a muovermi a destra e a manca, come un posseduto. <<Devo tornare da Lucy! Sai qual è la strada per portarmi a casa, Zayn? La sai? Non posso lasciarla da sola. Capisci? Non posso fare come avete fatto tu e i ragazzi. Lei è fragile, come far..>>
<<Liam calmati adesso! >> mi blocca Zayn, posando le mani sulle mie braccia per fermarmi.
Dopo un minimo di resistenza, faccio come dice cercando di calmarmi. Anche se sono tutto tranne che calmo.
Dio, ti prego.. fa che non sia quello che sto pensando. 
Poso lo sguardo sul petto del mio amico cercando di regolarizzare il mio respiro con il suo e solo adesso mi accorgo di un particolare che non avevo ancora colto.
Indossa il giubbotto di pelle nero, abbinato alla sua maglietta dei Ramones. I pantaloni anch’essi neri, sono strappati un po’ sul ginocchio destro e ai piedi porta le sue amate blazer.
Poi sposto lo sguardo sui suoi capelli. Ha una folte chioma corvina che farebbe invidia ai più famosi attori di Hollywood e i capelli davanti sono perfettamente tirati su in un bellissimo e altissimo ciuffo, mentre i lati sono quasi totalmente rasati.
Il viso spigoloso è contornato da un leggero strato di barba, facendo risaltare le bellissime labbra rosee.
Fisso il suo sguardo e i miei occhi si riempiono di lacrime.
Non è lo Zayn ottantenne, con i capelli bianchi e la pancia, che mi ha spalleggiato per tutta la vita, no. Lui è lo Zayn ventenne, al massimo della sua forza, che ho imparato ad amare.
Mi porto una mano sulla guancia e sento la barba pungermi leggermente il palmo.
Sono ritornato un ventenne?
D’un tratto le sue braccia mi circondano le spalle. <<Shh.. ci sono io qui con te. Non devi avere paura.>>.
No, non devo avere paura. Sono solo morto!
Il pensiero mi fa contorcere lo stomaco.
Il mio piccolo Zaylee, come faranno a spiegare il mio ultimo nipotino che il nonno è andato via senza salutarlo?
Cerco di fermare le lacrime. A cosa serve piangere? Sono morto.
<<Mi ricordo di aver dato di matto anche io appena sono arrivato qui. Però poi Harry è riuscito a farmi ragionare.>> spiega.
Già, Harry. Era stato il terzo ad andarsene via.. prima di lui Niall e Louis. Il biondo era stato il primo a lasciarci, aprendo una crepa nel nostro cuore. Louis l’ha seguito dopo poco tempo, facendoci impazzire completamente.
Non riuscivamo a capacitarcene. La morte era arrivata anche da noi e pensare che non c’eravamo completamente curati.
“Viviamo per intero la vita che ci resta!” diceva il riccio. Che alla fine è volato in cielo come gli altri due.
Io e Zayn ci siamo fatti sempre forza l’uno con l’altro, ma non appena è toccato anche a lui mi sono sentito mancare la terra da sotto i piedi.
Tiro su col naso, ringraziando Dio di aver mandato il mio migliore amico a prendermi ovunque adesso mi trovi. Il mio pensiero va a Niall che è stato il primo. Chissà chi è stato ad aiutare lui.
<<Zay, ma dove siamo?>>.
<<Questo è il punto di non ritorno. – dice. – Lo vedi questo albero?>>.
Annuisco. E’ la prima cosa che ho notato aprendo gli occhi.
E’ un albero gigantesco, sembra che abbia quattrocento anni da quanto è robusta la corteccia. E’ ricco di foglie verdi, solo qualcuno è un po’ più gialla rispetto a tutte le altre. Noto anche qualche fiorellino bianco ad abbellirlo ancora di più.
<<Questo è l’albero della tua vita, amico mio. Più cose belle fai nella tua vita, più grande diventa l’albero. E, il tuo, devo dire che è proprio un bell' albero.>> ci scherza su lui.
<<Immagino che il tuo non fosse bello quanto il mio.>> lo prendo in giro io.
Schiocca la lingua. <<Nah, era esattamente grande quanto il tuo.. solo che le foglie gialle erano di più.>> precisa.
<<Cosa significano le foglie gialle?>>.
Sorride della mia legittima curiosità. <<Simboleggiano tutte le volte che nella vita non ti sei proprio comportato correttamente e hai smarrito te stesso. Però se ci fai caso, accanto alle foglie gialle ci sono dei piccoli fiori bianchi e quelle stanno a simboleggiare tutte le volte che dopo esserti perso ti sei ritrovato.>> mi spiega.
Io penso che accanto a quei fiori ci dovrebbe essere associata una bella “Z”. E’ stato lui per la maggior parte delle volte a ricordarmi chi sono e ad indicarmi la strada più giusta da intraprendere.
<<Ti va di andare dagli altri?>> mi chiede lui dopo un paio di minuti.
Sorrido con il cuore. Ovvio che mi va! Ho voglia di riabbracciarli come non mai.
<<Sono domande che si fanno queste?>> dico sarcastico.
Lui ridacchia, buttandomi un braccio attorno alle spalle e spingendomi verso destra mi indica la strada da percorrere. Esattamente come ha fatto durante il corso della mia vita.
Porto un braccio a cingergli la vita.
<<Mi sei mancato.>> mi dice.
<<Anche tu, fratello. Tanto.>> rivelo a mia volta.
Nonostante l’idea di lasciare mia moglie da sola non mi alletti per niente, non riesco ad essere però completamente triste. Avrò finalmente Zayn, Harry, Louis e Niall accanto a me e di questo non posso che gioirne immensamente.
Loro sono tutto quello di cui ho bisogno per star bene.
Sono i miei quattro migliori amici, i miei quattro fratelli.
<<Cosa di fa da morti?>> domando innocente.
<<Adesso che siamo tutti e cinque insieme ci possiamo finalmente esibire. Sai quant’è brutto cantare senza di te?!>> afferma lui, ridendo.
Rido anche io.
Preparatevi signori. Gli One Direction sono tornati.

E mentre le radio di tutte le fan di tutto il mondo suonano le loro canzoni ininterrottamente.
I testi degli articoli di giornale recitano:
Londra: Oggi, 10 Agosto, a esattamente due anni di tempo dalla morte dell’amico Zayn Malik, la vita dell’ultimo componente degli One Direction, Liam Payne si è spenta lasciando la sua famiglia, i suoi amici, le persone che gli volevano bene e tutti i fan con un grande buco nel cuore.. ma con la consapevolezza che adesso tutti e cinque i ragazzi, che hanno fatto innamorare milioni e milioni di fan in tutto il mondo, stanno intonando le loro splendide canzoni con le loro angeliche voci. Perché ci piace pensare che siano insieme adesso, che gli One Direction siano di nuovo riuniti, e di sicuro il paradiso accogliendo queste cinque stelle è diventato un posto ancor più luminoso per tutti.”






#My Space.
Salve a tutti.
Per prima cosa vorrei ringraziare chiunque si sia fermato a leggere la mia OS. 
Grazie. Grazie. Grazie.
Detto questo vorrei precisare che l'idea di scriverla mi è venuta ascoltando "You and I" una delle canzoni di MM, motivo per il quale ho deciso proprio di dare questo nome alla storia.
Penso che Y&I sia una delle canzoni più belle che abbia mai ascoltato. Non riesco bene a spiegare quello che provo ogni volta che premo il tasto "play" lasciandola partire. 
Posso solo dire che mi da un certo senso di "infinito". Ecco perchè ho basato questa storia sull'amicizia infinita, quella che batte anche la morte. 
Spero che vi sia piaciuta leggerla, tanto quanto a me è piaciuta scriverla. 
Grazie ancora per l'attenzione.
Un bacio, S.

 
  
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