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Autore: Doctor Dragon    22/11/2013    2 recensioni
Qualche pazzo psicopatico sta tentando di uccidere il nostro amato leader.
Il presidente della YG si rivolge alla polizia che offre la sua Squadra Speciale per proteggere il ragazzo.
Fin qui nulla di strano se non fosse che la suddetta Squadra Speciale sia davvero speciale, in tutti i sensi possibili....
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, G-Dragon
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 5

 

Mi dispiace tanto

 

Quando faccio ritorno a casa ormai e` l'alba: mi sono divertito talmente tanto con Isha che il tempo e` volato. Se chiudo gli occhi posso ancora sentire il suono melodioso della sua voce, il sapore delle sue labbra sulle mie, la sua pelle calda e liscia sotto le mie dita.

Scuoto la testa sorridendo e apro la porta d'entrata per poi fare il mio ingresso nell'ampio salone di casa mia, immediatamente vengo avvolto da un forte odore di detersivo. Mi guardo attorno confuso e vedo Shawn seduto sulla poltrona mentre Penny e` sdraiata in una stranissima posizione sul divano, di Mrs Wildfire nessuna traccia.

"Hai lavato i pavimenti? Guarda che non dovevi, la donna delle pulizie passa due volte a settimana." dico al bambino.

"Si, ma Penny ha vomitato appena varcata la soglia di casa." ribatte Shawn. Mi tiro una manata sulla fronte: mi ero completamente dimenticato che Penny si era ubriacata, ero troppo preso da Isha per pensare ad altro.

"E` andato tutto bene ieri? Sei riuscito a portarla a casa sana e salva?" domando al bambino.

"La vedi, no? E` li e sta bene fine della storia." risponde Shawn con un tono di voce burbero e offeso. Mi avvicino di più a Penny e noto che ha degli strani segni rossi attorno ai polsi e sulle braccia.

"E` successo qualcosa. Avanti, sputa il rospo." insisto rivolto al bambino, ora sono preoccupato.

"Un gruppo di pervertiti voleva divertirsi con Penny, lei era troppo ubriaca per capire le loro intenzioni e io sono troppo piccolo perché qualcuno sia intimorito da me. Mrs Wildfire ha ricamato per bene le facce di quei brutti ceffi con le sue unghie e noi siamo scappati a casa." racconta Shawn con il tono di voce piatto.

"Oddio... Mi dispiace tanto. Avrei dovuto aiutarvi." esclamo abbassando lo sguardo: mi sento terribilmente in colpa, ho pensato solo a divertirmi e non mi sono preoccupato per loro.

"Ma smettila!" brontola Shawn sbuffando sonoramente.

"Credi che sia un menefreghista? Mi dispiace Shawn, non succederà più te lo prometto. Vi aiuterò sempre d'ora in poi." ribatto risentito.

"Ma di che menefreghismo parli? Tu hai la tua vita da vivere e non devi badare a noi. Siamo qui per proteggere te non per essere protetti da te. Pensi che sia la prima volta che succede? Beh ti sbagli! Siamo finiti tante volte nei guai ma ce la siamo sempre cavata. Noi tre insieme superiamo sempre tutto." ribatte il bambino alzandosi in piedi infuriato.

"Non trattarci come dei poppanti! Nessuno di noi!" grida poi e corre al piano di sopra, due minuti dopo sento una porta sbattere.

Mi avvicino a Penny e, con la massima delicatezza, la prendo in braccio. Salgo le scale e mi dirigo verso camera sua, mi avvicino al letto e la poso con gentilezza sulle coperte pulite. Mi siedo sul bordo accanto a lei e le sfilo le scarpe per poi coprirla per bene con il piumino, ma lei si gira su se stessa mugugnando qualcosa e, subito dopo, spalanca gli occhi.

"D-devo..." balbetta, ma non c'e` bisogno che finisca la frase: so già tutto, in fondo io stesso ho subito i postumi della sbornia più di una volta. Mi alzo in piedi e la sollevo di peso correndo verso il bagno, riesco a raggiungere la tazza giusto in tempo perché lei possa riversarci dentro tutto il suo malessere. Una volta finito solleva la testa con una smorfia di puro disgusto dipinta sul viso.

"Forza alzati, questo ti aiuterà." esclamo facendola alzare in piedi e portandola al lavandino. Le faccio lavare il viso con l'acqua fredda e le preparo lo spazzolino con il dentifricio in modo che possa lavarsi via quel orrendo sapore dalla bocca. Una volta finito la riaccompagno a letto e la faccio di nuovo sdraiare, la copro per bene con le coperte.

"Ho tanto mal di testa. Gira tutto e pulsa tutto." si lamenta prendendosi il volto tra le mani.

"Lo so, e` normale. Dormi e vedrai che passera` tutto." la tranquillizzo accarezzandole il viso. Faccio per alzarmi e lasciarla riposare tranquilla, ma lei afferra la mia mano guardandomi con due occhioni carichi di terrore.

"N-no... T-ti prego resta con me. V-vedo tante cose brutte se chiudo gli occhi. R-resta qui... C-con me." piagnucola, i suoi occhi diventano lucidi.

Qualcosa dentro di me, all'altezza del petto, si incrina dolorosamente. Estraggo il mio iPhone dalla tasca dei pantaloni e lo sblocco.

"Hangover. Oggi non vengo al lavoro. Avvisa gli altri." digito in fretta e invio il messaggio al mio migliore amico. Poso il telefono sul comodino della ragazza e mi sfilo gli stivali per poi infilarmi sotto le coperte accanto a lei.

"Stai tranquilla, ci sono io con te e nessuno ti farà del male." sussurro accarezzandole il viso e i capelli. Lei si rilassa e mi regala un piccolo sorriso, si avvicina di più a me e mi abbraccia accoccolandosi contro di me: sento le sue piccole mani sulla mia schiena e il suo capo poggiato contro il mio petto.

"Grazie Jiggy." sussurra stringendomi forte a se`. Sospiro appena e le accarezzo la schiena sentendo il suo respiro farsi via via più pesante.

"Mi dispiace tanto." sono le ultime parole che escono dalle mie labbra in un sussurro prima che il sonno si impadronisca di me.

Mi sveglio di soprassalto e mi ci vuole un attimo per capire cosa mi abbia svegliato, ma poi capisco: manca qualcosa o meglio qualcuno. Apro gli occhi di scatto e mi guardo attorno: sono da solo nell'ampio letto di Penny. Dove si sara` cacciata questa volta? Mi metto a sedere tra le morbide coperte guardandomi attorno confuso.

"Ben svegliato Jiggy." esclama una voce. Mi volto e vedo Penny uscire dal bagno, i suoi capelli bicolore sono avvolti da un asciugamano arrotolato sulla sua testa come un turbante e indossa un accappatoio rosso che le arriva a meta` coscia.

"Oh, ehm... Grazie... Che ore sono? Hai fatto la doccia vedo. Ti senti meglio?" balbetto confuso e imbarazzato.

"Sono le quattro del pomeriggio. Si, ho fatto la doccia e si, mi sento meglio. Tu come stai?" ribatte lei sorridendomi.

"Io? Io sto bene grazie." rispondo guardandola frugare nell'armadio alla ricerca di qualcosa da mettersi.

"Ti lascio sola, cosi` puoi cambiarti." aggiungo poi scattando in piedi.

"Grazie, e` molto gentile da parte tua." commenta lei senza staccare gli occhi dai suoi abiti. Io le do le spalle ed esco in tutta fretta chiudendo la porta alle mie spalle. Una volta in corridoio decido di imitarla: una doccia laverà via i residui di alcool dal mio corpo, non che fossi ubriaco la sera prima, ma avevo comunque bevuto abbastanza.

Circa un'ora dopo, quando scendo al piano di sotto lavato e vestito, trovo Penny in salotto a spazzolare il pelo di Mrs Wildfire seduta sulla poltrona a gambe incrociate. Indossa una camicetta viola stropicciata decorata con un motivo floreale dorato, un paio di jeans aderenti con una gamba viole e una dorata. I suoi piedi sono scalzi e le unghie sono smaltate di nero, cosi` come quelle delle sue mani; i suoi capelli sono raccolti in due alte code laterali ai lati della testa.

"Come stai?" le domando andando a sedermi sul divano. Lei alza lo sguardo e punta i suoi grandi occhi di ghiaccio, truccati di un viola intenso, su di me.

"Sto bene, grazie. E tu?" ribatte sorridendomi. I suoi denti bianchissimi fanno un contrasto incredibile con le sue labbra colorate di nero.

"Sto bene, grazie." rispondo.

"Ti sei divertito? Ieri con quella ragazza? Mi sembra davvero carina, spero che uscirai ancora con lei." chiede ancora Penny e il suo sorriso si allarga.

"Ecco, io... A proposito di ieri sera, volevo chiederti scusa." sussurro abbassando lo sguardo sotto il peso del senso di colpa.

"Chiedere scusa per cosa?" ribatte lei confusa.

"Per averti mollata da sola quando avevi indubbiamente bisogno di aiuto. Sei stata male e io me ne sono altamente fregato." spiego torturandomi le mani e sentendomi un gran pezzo di merda. Penny scoppia a ridere e io alzo lo sguardo su di lei, più sbigottito che mai.

"Che cosa tenera che hai detto." commenta senza smettere di ridere. Si alza, posando sul bracciolo della poltrona la gatta, e si avvicina a me posandomi un bacio sul naso. Io spalanco gli occhi per la sorpresa e la guardo arrossendo leggermente: non capisco il suo comportamento e non so come reagire.

"Ma non devi preoccuparti: i casini succedono sempre, ma io e la mia squadra abbiamo sempre risolto tutto. Non ci serve nessun aiuto e tu sei libero di uscire con la tua bella." aggiunge poi tornando a sedersi. Io resto in silenzio: sono ancora confuso e allibito per il suo gesto improvviso e non ho la più pallida idea di cosa dovrei fare.

Cala il silenzio: io inizio a mordicchiarmi le unghie e Penny ricomincia ad accarezzare la sua gatta, sembrano entrambe tranquille e a proprio agio.

"Vuoi qualcosa da bere?" chiedo per spezzare il silenzio.

"Si grazie, vorrei un bicchiere di latte." risponde Penny sorridendomi di nuovo.

"Te lo porto subito." esclamo alzandomi in piedi e dirigendomi verso la cucina.

"Anche una ciotola di latte, per favore. E` per Mrs Wildfire." aggiunge la ragazza.

"Arriva subito." dico aprendo la porta della cucina.

All'interno trovo Shawn seduto al tavolo alle prese con un barattolo di marmellata: ci prova e ci riprova, ma quello non ne vuole sapere di aprirsi.

"Ciao Shawn." lo saluto passandogli accanto diretto verso la credenza, estraggo un bicchiere e una ciotola che poso sul tavolo.

"Ciao, JiYong." ribatte lui senza smettere di armeggiare con quel barattolo.

Raggiungo il frigo e lo apro per prendere il latte, torno al tavolo e riempio sia il bicchiere che la ciotola, poi rimetto il cartone del latte al suo posto.

"Ti va di andare a cena fuori? Noi quattro insieme, intendo." propongo avvicinandomi al bambino e prendendogli dalle mani il barattolo.

"Non so, chiedi a Penny. Se per lei va bene, va bene anche per me." risponde osservandomi con attenzione indeciso se rimproverarmi per il mio gesto o meno.

"Vado subito a chiedere allora." ribatto restituendogli il barattolo aperto. Prendo il bicchiere con una mano e la ciotola con l'altra e mi dirigo di nuovo in salotto, ho deciso: stasera mi faro` perdonare per il mio menefreghismo di ieri.

 

 

 

Buongiorno a tutti!!

E buona visione dei MAMA!!! *^*

Io non vedo l'ora e voi???

Non sto piu` nella pelle!! Voglio vedere i miei amatissimi BigBang!!!!! *sclera*

Ok, la smetto.... Tornando alla storia... Vi piace questo nuovo capitolo?

Ho deciso che d'ora in poi Penny chiamera` Ji Jiggy come nella canzone Niliria... Avete presente?

xXxJeyDragonxXx

  
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