LA CASA

Mirko stava era seduto su una sedia, a un tavolo, vicino al bancone dell' Hlton Bar di S.Diego quando a un certo punto si avvicinò il barista e che gli chiese se avesse bisogno di altro.

Mirko guardò il barista, gli diede 5 $. Troppi per un semplice caffè e una ciambella ripiena di glassa. Prima che il barista potesse fermarlo per dargli il resto lui era già diretto alla sua macchina.

Accese la macchina e si diresse verso la sua vecchia casa in cui visse per 14 anni, prima di trasferirsi poco più lontano. Arrivò davanti alla casa e vide attraverso la finestra che la casa era occupata da altre persone, un'altra famiglia, probabilmente più felice della sua. Qualsiasi famiglia era più felice della famiglia di Mirko. Tornò in macchina, si appoggiò allo schienale del sedile e scoppiò in lacrime. Non aveva mai provato un dolore simile. Anche se ormai non abitava più in quella casa da 3 anni era sempre casa sua, lui la considerava ancora casa sua. Rimise in moto la macchina dopo essersi asciugato le lacrime che gli avevano alluvionato il viso, dagli occhi in giù.

Entrò in casa, ad aspettarlo c'era la sorella e la madre, la cosa non gli piacque per nulla. Salì in camera sua. Si mise il pigiama, nonostante fossero ancora le 4 del pomeriggio, e dormì fino alle 7 di sera. Dopo cena tornò in camera sua. non rivolse neanche una parola alle donne di casa neanche durante la cena. Lui andava fiero di ciò. Povero diavolo senza anima. Accese la tv e vide che c'era un programma che parlava di persone scomparse, molte erano scappate di casa per colpa di problemi familiari o con amici. Mirko finì su quel programma qualche settimana dopo ma nel giro di un giorno lo ritrovarono. Era sporco di sangue, con un coltello in mano, dei bembini, una donna e un uomo morti accanto a lui e inginocchiato in terra. Lo ritrovarono nella sua vecchia casa.