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Autore: shadowM    22/11/2013    1 recensioni
amore, musica, parole, suoni, sogni. tutto questo fa parte della vita di X e X vi racconta la sua vita
Genere: Introspettivo, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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È successo.
non so perché ma ora non ho più niente da dire..
volevo dire tanto, sfogarmi, vedere scritte su queste pagine le mie paure e le mie preoccupazioni per renderle meno pesanti ma è come se fossi stata ripulita, come se nell mia testa non ci fosse più nulla.
La vita cambia, la vita ti cambia. E ed è quello che mi è successo.
Una cosa mi sono sempre ripromessa, di non buttarmi via, di non farmi trattare come un oggetto.. di avere rispetto per me. fino a ieri, l’ho sempre fatto.. oggi non se sono più sicura.
Sono X e sono una ragazza normale, senza particolari drammi degni di qualche soap opera, senza una famiglia troppo disastrata. Insomma, sono solo  X.  E voglio racontarvi cosa è successo, o meglio cosa mi è successo. So che forse direte “ma che cavolo vuole questa? Che ce ne importa” ma ascoltare è sempre un’ottima soluzione a tutto quindi..perchè non dovreste farlo ache con me? Senza indugi, iniziamo.
So che lo volevo anch’io, e che nessuno mi puntava una pistola alla testa, ma dentro di me mi sentivo instabile, incapace di decidere, e ho lasciato che tutto andasse.. così, senza pensare, che tutto andasse come stava andando. Non mi sono ribellata agli eventi. Li ho subiti. Forse. O forse, solo nella mia testa.
Sapevo che sarebbe successo.. lui ci aveva già provato, ma non potevo, non potevo farMI questo. Ma ieri non poteva andare diversamente, credo.
Io sapevo che saremmo finiti in quella situazione e quindi mi ero preparata, fisicamente. Doccia, capelli fatti, corpo idratato, ceretta fatta, igne orale ottima. Ero pronta. Fisicamente. Non mentalmente. La mia testa mi diceva di scappare via, di dare retta alle mie paure e dire NO. Ma no, NO l’ho detto proprio a quella testa che tante volte mi ha salvato da me stessa.       Mi sono tradita?
Film insieme, o meglio,  puntata di Dexter, perché sa quanto io lo ami, schifezze, birre e noi due su lettone a commentare ogni istante e a restare in religioso silenzio nei momenti dei lunghi monologhi del serial killer. Tutto assolutamente perfetto. Noi,stavamo lì, sereni, come se ci conoscevamo da una vita, lì, insieme.
Io però con me avevo anche tutt el emie incertezze, e lui a volte sembrava capirlo, allora si avvicinava a me, mi faceva un sorriso, mi accarezzava, mi baciava e tutto mi sembrava tornare perfetto.
Finisce la puntata e si parla, si ride, si scherza, si gioca, ci si abbraccia. E.. Ci si bacia. Tanto. Davvero  tanto. Tanti baci. Tante coccole. Tanta vicinanza.               troppa?non lo so.           Ed eccoli lì, che ci riprova ancora. Con la sua dolcezza,la sua delicatezza, gentilemente. E lì, dove l’ho sempre fermato stavolta.. non lo fermo.    
E poi.. poi l’abbiamo fatto. Non voglio parlare troppo di questo, non è l’atto che mi interessa sono le emozioni  le cose a cui tengo.  Beh,  lui era lì. Per tutto il tempo lui è stato lì con me, lo sentivo. Non la sua fisicità, ma la sua mente. Lo vedevo nel modo in cui mi guardava, in quei occhi, in quei respiri, nelle sue mani su di me. Era lì. Con me. E io, lì con lui.                                                                                                                                                                      ma..ma  se mi fossi sbagliata? se non era lì? se mi fossi immaginata tutto?se, se il  suo scopo era solo quello e nient’altro? Questo dubbio sovrasta tutti gli altri pensieri
Ci baciamo ancora. È tutto finito adesso.     Non so come ci si comporti in questi casi, non ho molti  paragoni da fare.    Allora fa qualcosa che non mi aspettavo, mi prende tra le sue braccia e mi tiene stretta a se. In silenzio. Sento solo i nostri respiri, ancora un po’ affannati.  E la pioggia, che ci ha accompagnato attraverso queste emozioni. È stato il momento più bello della serata. Lui e io, lì, abbracciati. E io, ero felice.
 
Passano i giorni e tutto sembra essere normale.. ci si sente,si parla. Ma non si trova un attimo per vedersi. Parto. Vado ad un concerto, lontano e sto via per un po’ di giorni. Ed ecco che arriva un invito. Y, (beh non gli avevo ancora dato un nome vero?) mi propone di raggiungerlo ad una serata di facoltà. Così chiamo K, la mia migliore amica e decidiamo di andare. A dire la verità lei è mille volte di felice di partecipare questa festa rispetto a me.  Ma, ok, andiamo. X è lì, che mi aspetta ed è felice di vedermi. E anch’io lo sono! Lui è elengante, con la sua bella camica e l’aria da duro ma con quei occhioni pieni di dolcezza. Io sento sto cominciando a provare qualcosa. Mi presenta ai suoi amici, sono tuti carini e gentili e alcuni, vedendoci parlare, non  si avvicinano per non disturbare. Che carini! Una bella serata comunque, fatta di complimenti, di abbracci e di baci e  di tanti “ti voglio bene” che mi sorprendono e mi rendono felice. Ok, è vero che c’era un po’ di alcol nel suio corpo ma gli occhi non tradiscono mai!  (mi viene in mente una frase da Hannibal, la serie, che sarebbe perfetta, se solo riuscissi a ricordarla)
Ci salutiamo e la mattina dopo ci risentiamo. Y dice che vuole vedermi, che vuole stare un po’ con me “per bene”. Ci diamo appuntamento per il martedì seguente. 

Eccolo, è arrivato. Mi scrive che è sotto casa. Prendo la borsa e scendo.
“Ehi ciao,scusa il ritardo, la macchina era un disastro, ho dovuto sistemarla un po’”, mi abbraccia, mi tiene stretta a se e mi saluta. Un bel saluto. Partiamo “che facciamo?” gli dico, “mah, pensavo di prendere qualcosa e starcene tranquilli da qualche parte, se per te  va bene” dice Y. “ok, per me possiamo stare anche stare in mezzo alla strada a chiacchierare, cioè non proprio in mezzo alla strada ma” “ahahah io volevo fare il carino ma sono d’accordo”. Finiamo in un posto vicino , discreto, senza nessuno. Spegne la macchina. In sottofondo solo la pioggia e il suono del vento tra gli alberi. Parliamo, tanto e di tutto. Dai nostri genitori, per conoscerci melgio, alla musica, una passione che abbiamo in comune. E ridiamo. È divertente stare on lui, sto bene, sono felice. Siamo felici. Intanto penso, penso che ci sposteremo dietro, sicuramente, e penso che lo voglio davvero stavolta.
E così,cambia la musica. Mette un cd più..melodico e senza nemmeno rendermene conto siamo seduti dietro e siamo abbracciati, siamo vicini, ci baciamo. Sento il suo calore, il suo corpo, la sua passione, la sua voglia. E lui sente la mia.
Ci togliamo i vestiti, è tutto belllissimo. Coincia a magia. I nostri corpi si muovono insieme, respirano insieme. Sono felice. Lui è felice. Mi stringe a se. La musica diventa sempre più lontana, il rumore della pioggia sembra diminuire e non percepisco più il suono del vento. Sento solo lui. Lui sente solo me? Lui sente solo me. Ci sono tanti baci, tante posizioni e tanta passione. Quella che ti travolge, che ti fa essere completamte nelle mani dell’altro, quella che tutti sognano, quella che ti fa vivere ogni istante al massimo. “X,ti posso venire dentro?” quelle parole mi stupiscono, nessuno mi aveva mai fatto queta domanda. Ma lui è diverso, è rispettoso, è al cento per cento con me. Tutto in un continuum dico “si” , e ne sono convinta. Lui mi bacia, e il suo respiro cresce, cresce, cresce fino a bloccarsi in un vocalizzo liberatorio. Io sono con lui.
È stato bello, più bello. “non sto con te per questo sai? È normale che poi ne abbia voglia ma non sto qui solo per questo”mi sussurra, “lo so” rispondo io, e un bacio interrompe altre eventuali parole. “non mi succede spesso questo che è successo sasera, forse un altro paio di volte mi è capitato” dice, guardandomi negli occhi. Vorrei dire tanto, vorrei dire “aiutami a far in modo che ogni volta sia così” “dimmi cosa poso fare” o “scusa se non sono così esperta come forse vorresti” ma non riesco a dire niente. I suoi occhi mi bruciano addosso, sorrido. Lui sorride. Un nuovo bacio salva la situazione.
"Voglio riverti presto" "lo voglio anch'io".  
  
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