Nel cielo e nella
terra, non c’è alcuna fessura per nascondersi,
lieto di sapere che
l’uomo è vuoto e che anche le cose lo sono,
lucente è la spada
che si appresta a colpirvi,
sembra il lampo d’un
fulmine che recide
The Rose and The Swords
Capitolo 11
Akane stava riposando. Dopo l’avvicinamento di quell’unico
lupo cacciato via da Sasuke, gli animali si erano allontanati.
“Alzati, devi sbrigarti ripartiamo immediatamente” la voce
di Sasuke era imperativa, l’afferrò per il braccio costringendola ad alzarsi.
“Ma non è neppure l’alba...”
“Dobbiamo toglierci di qua, subito e faresti meglio a
stare zitta di tanto in tanto quando non sai quello che sta succedendo”
“Allora perché non provi a dirmelo”
Ma l’Uchiha non rispose e strinse più forte la presa
attorno al braccio della giovane che fu trascinata via. Sasuke era inquieto, si
guardava attorno, prestava attenzione ad ogni minimo rumore proveniente dalla
foresta.
“Vuoi dirmi che succede?” provò a chiedere di nuovo Akane
ma di tutta risposta il giovane Uchiha si voltò di scatto e andò a colpirla con
un manrovescio.
Sentì tra le fronde un suono familiare, vi prestò molta
attenzione ma poi riprese immediatamente il controllo di se...
“Tu sei pazzo”
“Ti avevo detto di stare zitta! Così la prossima volta mi
darai ascolto”
“Non ci sarà nessuna prossima volta, adesso ho capito
perché hai tanta fretta...sono sulle nostre tracce...tra poco Itachi sarà qui e
ti ucciderà”
“Se è quello che credi aspettalo pure, nel
frattempo...Kiba, perché non vieni fuori”
Una sagoma scura attraversò i cespugli di fronte a loro,
fermandosi proprio davanti all’Uchiha...
“Ci ho messo un po’ a ritrovarvi, vengo dal deposito,
dobbiamo fare una deviazione”
“Che significa? Io sono stato pagato per portarla al
deposito, che deviazione dobbiamo fare ora?”
“Ho incontrato il signor Orochimaru, dice che devi essere
tu a scortarla fino al suo palazzo ovviamente mi ha detto di
riferirti che il
prezzo pattuito, nel caso tu accettassi, verrebbe raddoppiato”
“E nel caso in cui non accettassi?”
“Non lo ha detto, ma credo sia sottointeso...Verresti
ucciso”
“Vorrei tanto sapere chi crede di potermi uccidere, ma è
una curiosità che mi toglierò in futuro, per ora il doppio dei denari mi sta
bene!”
“Sei davvero un vigliacco Sasuke”
Akane era ancora in disparte con i polsi legati dalla
corda fabbricata dall’Uchiha che ne teneva l’altra estremità, la strattonò
facendola avvicinare a lui che le afferrò il viso con le dita...
“Ti ho detto di stare zitta, non puoi permetterti di
parlarmi in questo modo, tu non sai niente di me...”
Lo sguardo del giovane era diventato di fuoco, quell’ombra
di familiarità con lo sguardo di Itachi che Akane vi aveva trovato era
completamente scomparsa.
“E adesso muoviti, o quello che ti accadrà sarà peggiore
della morte, sono stanco di giocare con te”
La giovane fu costretta ad abbassare lo sguardo fiero, mai
aveva visto tanta collera negli occhi di qualcuno, mai aveva percepito tanto
rancore ne tanta verità in parole così crudeli, sapeva che non poteva più
tirare troppo la corda oppure il filo si sarebbe spezzato.
Itachi e Lee avevano proseguito sui loro cavalli finché
avevano potuto, poi erano stati costretti ad abbandonarli per poter penetrare
nella foresta più fitta. Le tracce li stavano portando ad una piccola radura
dove credevano che Sasuke e Akane si sarebbero accampati per la notte.
A breve i loro sospetti si trasformarono in realtà,
infatti un grido e degli ululati li invitarono ad accelerare il passo.
Pochi metri e li avrebbero raggiunti...
“Eccoli Rock Lee, finalmente”
“Bene, avviciniamoci di più”
Itachi gli fece cenno di aspettare, nonostante fosse impaziente di salvare Akane,
sapeva che Sasuke non era uno sprovveduto, uno scontro su un terreno a lui
congeniale era da evitare o non ce l’avrebbero mai fatta. Non doveva accorgersi
della loro presenza.
“Aspettiamo fino a domani mattina, poi li seguiremo abbiamo
più possibilità di riuscita di giorno”
“D’accordo Itachi...”
Le stelle brillavano alte nel cielo e la sua Akane era li
a pochi passi, per ora al sicuro... eppure Itachi non riusciva a pensare,
doveva cercare di formulare un piano d’azione ma gli era impossibile, la sua
mente non riusciva a ragionare con lucidità. Di fronte a lui, nonostante non
volesse ammetterlo c’era suo fratello il suo stesso sangue, non riusciva a
comprendere per quale motivo avesse iniziato a percorrere quella strada ma
sapeva che lo avrebbe portato alla disfatta e non poteva fare a meno di
ricordare le parole di Fugaku e associarle al destino del fratello...
“Ricordate figli miei l’arte della guerra non consiste nel vincere l’avversario
ma se stessi”, quante volte anche Sasuke aveva sentito quelle parole ma ora
Itachi si domandava se le avesse effettivamente ascoltate.
“Non riesci a dormire?”
“No, non ci riesco, ho troppi pensieri per la
testa...eppure devo essere ben cosciente delle mie azioni se vogliamo riuscire
nell’impresa...”
“Sono sicuro che andrà tutto per il meglio”
“Lo spero Lee”
Itachi lanciò uno sguardo verso i due giovani accampati e
riaccorse che si stavano muovendo, Sasuke aveva strattonato Akane per
costringerla ad alzarsi e si erano incamminati.
“Muoviamoci Lee, dobbiamo seguirli mantenendo le distanze”
Si inoltrarono tra i cespugli cercando di non permettere a
Sasuke di percepire la loro presenza. Il più giovane degli Uchiha infatti era
particolarmente all’erta, sapeva di essere seguito ma Itachi si accorse che non
solo loro erano sulle sue tracce. Notò che anche un guerriero solitario li
stava seguendo. Decise di tenerlo sotto controllo, poteva essere anche lui un
mercenario di Orochimaru ma poteva anche trattarsi di un bandito o di un ladro.
Era quasi l’alba, i rami fitti degli alberi riuscivano a
permettere agli inseguitori di mimetizzarsi.
Poi Sasuke si fermò e colpì Akane .
“Maledetto, che vigliacco io...” Itachi stava per venire
fuori dal nascondiglio ma fu prontamente bloccato da Rock Lee che vide Sasuke
voltarsi verso la loro direzione.
Itachi riprese la calma e osservò di nuovo i movimenti del
fratello che chiamò per nome il guerriero solitario che li stava seguendo.
“Dunque era un suo compagno”
“Già, ma non credo ci abbia notato"
Sasuke lanciò un ultimo sguardo rivolto chissà dove e
riprese il suo cammino...
“Chi sta cacciando chi? Io credo che Sasuke sappia di noi
Lee”
“Allora perché non uscire allo scoperto!”
“Aspettiamo che cali la notte ma dovremmo fare davvero
molta attenzione”