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Autore: WhispererOfTheNight    22/11/2013    2 recensioni
Dopo anni di fidanzamento, Abigail, Abby per gli amici, viene mollata dal suo ragazzo. Dopo un primo momento di smarrimento riesce ad andare avanti, anche grazie all'aiuto della sua amica Charlie. Nonostante pensi che sia inconcepibile vivere senza un ragazzo, dovrà ricredersi quando vedrà che la sua vita comincia a prendere la direzione giusta proprio perchè lei è di nuovo single.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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                     VII


-Santo cielo Abby, ma si può sapere che accidenti ti succede!?!-

-Charlie ti prego, non mi serve una ramanzina, mi serve che qualcuno mi dica cosa fare!-
Tornata a casa dal mio fantastico incontro con Erick, ho trovato Charlie intenta a farsi una manicure con un kit che le ha regalato Marc. Devo dirgli di non farle regali, lei non sa che lui è gay( ne tantomeno dovrà saperlo) e anche se lui non ci vede niente di male in un regalo fatto ad un’amica, per lei equivale ad una proposta di matrimonio.
La reazione al mio racconto è stata “esplosiva”: ha lasciato cadere la boccetta di smalto sul tappeto creando un’artistica macchia color magenta e si è messa a farmi una paternale su quanto io “non approfitti degli gnocconi che mi passano sotto le tette”. E’ evidente che mi ha scambiata per una specie di stupratrice seriale.
-Charlie andiamo, non posso impegnarmi di nuovo, non è trascorso nemmeno un mese da quando Robert...- le dico mentre mi infilo la divisa per andare a lavoro.
-Ha fatto come le tartarughe marine con le loro uova su una spiaggia- continua lei mentre cerca di tamponare la macchia sul tappetto con l’acetone per le unghie.
-...Charlie devi smetterla con Discovery Channel- le dico dopo qualche secondo cogliendo il senso della metafora.
Lei fa una risatina e continua a strofinare il tappetto con l’ovatta. Mi lego velocemente i capelli in una coda, butto in faccia un pò di fard con l’abilità di un piastrellista e acchiappo la borsa. Mentro esco sento Charlie che urla -Non fare danni vecchia bagascia!-
Come se fossi io a fare guai. Renzo Tramaglino avrebbe detto che lui non cercava i guai, erano loro a trovare lui. Mi sa che capisco perfettamente la sua condizione.


In genere il lunedì sera nella tavola calda ci sono solo studenti che si godono un paio d’ore di tranquillità e pensionati che commentano le partite in tv con un boccale di birra stracolmo in mano. Quindi anche se il locale è abbastanza gremito, c’è un atmosfera tranquilla. Mentre sto servendo del caffè a due studentesse dall’aria stanca, sento il campanello appeso sulla porta che tintinna e una voce familiare mi chiama.
-Abby?-
Mi giro e vedo Josh con un libro dall’aria consumata e un berretto in mano. Oh fantastico, vorrà sicuramente rigirare il coltello nella piaga finchè non gli verserò una tazza di caffè in testa, poi verrò licenziata e finirò a dover spacciare droga. Verrò arrestata, ma poi evaderò per andarlo a cercare e quando l’avrò trovato lo prenderò a sprangate finchè non esalerà l’ultimo respiro.
Devo smetterla di vedere CSI.
-Ehi- gli dico, tornando a sevire le studentesse.
-Posso parlarti un secondo?-mi chiede sorridendomi.
-Sto lavorando, finisco il turno alle sei di domani mattina, se vuoi aspettare una decina di ore per me non c’è problema- sbotto andando verso il bancone.
-So che non ti sto a genio, e so che è per colpa del mio cervello bacato, ma è importante, si tratta di Erick- mi chiede implorante.
Quel nome è come un pugno allo stomaco.
Mi giro lentamente verso di lui e lo guardo negli occhi. I profondi occhi azzurri sono seri, non vedo traccia di sarcasmo. Vale la pena stare a sentire quello che ha da dire?
-Per favore, Abigail...-implora lui.
Come accidenti fa a sapere il mio nome completo?
-Me l’ha detto Erick- aggiunge lui quasi leggendomi nel pensiero.
-Ehm...Pam? Potresti coprirmi per una decina di minuti?-
-Nessun problema Abby, ma poi mi offri una birra- mi risponde la bella bionda che fa il turno con me stasera.
-Sediamoci- dico a Josh indicandogli un tavolo libero.
Quando ci sediamo, Josh non aspetta un minuto per parlare.
-Sappi che non sono venuto a spezzare una lancia in favore di Erick, è stato impulsivo e quando mi ha raccontato il fattaccio, gli ho detto che è più idiota di me, e ce ne vuole per raggiungere questo obiettivo-
Soffoco una risata. Josh è simpatico...a modo suo.
-Comunque sappi che lui non voleva metterti a disagio, è solo che ti sta dietro da tanto. In questi anni non faceva altro che parlarmi di te, di quanto eri bella e speciale. Per me ha preso un abbaglio visto che secondo me sei scialba e anonima, ma de gustibus...-
No. Josh non è simpatico. E’ uno stronzo. Uno stronzo senza attività celebrale alcuna.
-Vieni al dunque Josh- sbotto infastidita.
Rendendosi conto della gaffe, tenta di pararsi il culo.
-Oh, no no no, tu sei carinissima, è solo che a me non piaci in quel senso, cioè si mi piaci ma non a lievllo sessuale, cioè voglio dire...-
-Josh, vuoi continuare o finiamo la serata a parlare di Freud e psicanalisi?- gli dico sarcastica
-Scusa, non rifletto molto siu quello che dico...comunque sappi che Erick ha deciso che per un po’ non si farà vivo. Dice di essere stato troppo precipitoso, di non aver rispettato il fatto che eri tornata single da poco e che avrebbe dovuto essere più paziente.-
Le parole di Josh hanno un doppio effetto: da un lato sono sollevata di non dover affrontare Erick, dall’altro sento una specie di vuoto, più o meno all’altezza dello sterno.
-Tutte queste cose perchè non è venuto a riferirmele di persona?- chiedo con un leggero tremore nella voce.
-Abby, tu devi capire che i ragazzi non sono molto coraggiosi, anzi, siamo una banda di fifoni. Le situazioni come questa ci spaventano tantissimo e anche se le affrontiamo, difficilmente lo facciamo con coraggio. Avere a che fare con le donne intelligenti è massacrante, non sai mai cosa aspettarti, sono imprevedibili.-
Sta dicendo che mi ritiene intelligente?
-Penso che sia anche per questo che le ragazze come te vengono mollate più facilmente o non vengono prese in considerazione quasi mai. Le donne intelligenti hanno bisogno di qualcuno che si confronti con loro, che possa sostenere una conversazione, e questo la stragrande maggioranza degli uomini non è disposta a farlo. Preferiscono le ragazze belle ma un po’ galline con le quali non dovranno mai confrontarsi e credimi, te lo dice uno che ha avuto un intero pollaio nella sua vita. Ma poi ci sono i ragazzi come Erick, a cui piacciono le donne come te, ma che hanno paura di fare passi falsi e che quando li compiono non sanno più che pesci prendere e preferiscono sparire.-
Wow. E tutta questa sapienza esce proprio da quella roba che Josh ha nella scatola cranica?
-Josh...Erick ti ha detto che sono stata io a scappare?-
-Si, ma è colpa sua...-
-No. Per le ragazze dotate di un certo livello mentale non è facile avere a che fare con uomini che non fanno gli stronzi dalla mattina alla sera. Abbiamo sempre paura che ci possano fregare e quindi abbiamo sempre parecchie riserve quando cominciamo a frequentarli-
-Che dire Abby, siamo messi maluccio eh?- dice Josh ridendo.
-Già- rispondo sorridendo -grazie, per essere venuto a parlarmi-
-Di niente, Abigail- mi dice lui poggiando la mano sulla mia.
Gli sorrido. In fondo è un bravo ragazzo, magari ha il cervello di un pappagallo, ma sembra davvero buono.
-Bhe, ora devo andare proprio, ma spero di rivederti presto- mi dice alzandosi dal tavolo.
-Si, lo spero anch’io- gli rispondo di rimando.
Mi da un bacio sulla guancia e si allontana uscendo da locale. Quello che mi ha detto è stato come se qualcuno mi avesse fatto una doccia con la pece bollente. Cazzo, ma perchè sono scappata così?
DRIIIIIN DRIIIIIIN DRIIIIIN
E’ il mio telefono. Lo prendo dalla tasca e guardo il display. E’ Charlie. Strano, non mi chiama mai a lavoro.
-Abby...-la voce rotta dal pianto di Charlie mi spaventa.
-Charlie! Che è successo???-
-Abby, sono incinta-
  
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