Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: Baby Green Eyes    22/11/2013    0 recensioni
Nero, come una notte senza stelle
Immenso, come il vuoto che hai lasciato nel mio cuore
Profondo, come l’abisso che ci separa
Buio, come la mia vita senza te, senza una luce che illumini il cammino
Sola, come quell’unica foglia d’autunno rimasta attaccata all’albero ormai rinsecchito e a pezzi, come me
Forte, come il mio amore, sempre qui ad aspettarti, mormorando la promessa che mi feci…
***
“ Juss rimarrai sempre con me ? ”
“ Certo piccola Win”
If I could take away the pain and put a smile on your face
Baby I would, baby I would
“ Io e te… andremo in capo al mondo bimba, insieme”
“ Non ti dimenticherai mai di me ? ”
“ Anche se volessi non potrei…”
To the love forever why, so that it never runs dry
Anytime you ask me why i’m smiling, say that i’m satisfied
“ Adesso che sei mia non ti lascerò andare così facilmente”
“ E se succedesse… e se io ti dimenticassi” dissi lasciano che una goccia di acqua salata scivolasse dai miei occhi e rigasse le mie guance
“Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò per sempre nel tuo cuore. Se mi odi, sarò sempre
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Once upon a time ( chapter one )
Cause I know there’s sunshine behind that rain, I know there’s good times behind that pain
(Pray) Justin Bieber
 
Cerco in tutti i modi di non addormentarmi e di seguire la lezione ma a quanto pare gli dei mi sono contro quest’oggi (?). mi giro e mi viene da ridere, il resto della classe non è messo meglio: c’è chi è intento a prendere appunti e non so come facciano a stare attenti, chi si fa una sana dormita e un po’ li invidio e chi come me scarabocchia pur di non prestare attenzione alla soporifera lezione di matematica, correndo il rischio di non svegliarsi più.
“ Sei davvero brava a disegnare, lo sai? ” una voce rompe il flusso dei miei pensieri, mi giro e trovo due iridi color miele fissarmi, non me ne sono mai accorta però ha dei bellissimi occhi.
“ No ma va disegno per sport, ho anche vinto un campionato, hai presente quando tu spari cazzate a raffica facendo lo scemo, che poi scemo lo sei veramente, chiediti perché lo fai e non scassarmi i coglioni che non ho! ” gli rispondo sfoggiando il mio solito sorrisetto sfacciato stampato sulle labbra, lui corruga la fronte e poi sbuffa, non volevo essere così stronza ma mi viene naturale ormai.
“ Volevo solo fare conversazione ” cerca di nascondere un ghigno ma gli viene male.
“ Potevi fare conversazione con qualcun altro no? ” gli chiedo retoricamente, in risposta mi fa una faccia da tale pesce lesso che mi viene voglia di prenderlo a schiaffi tutto il giorno.
“ Ma io non vedo nessuno… a parte te” dice guardandosi attorno, mi sbatto una mano sulla fronte, * no così scemo non può essere! *
“ Guarda c’è il muro, potete farvi compagnia a vicenda! ” dico senza guardarlo in faccia, non reggerei guardandolo negli occhi, mi sento un po’ in colpa a trattarlo così ma se lo merita, con tutto il male che ha fatto a mia sorella. Mi sono giurata di fargliela pagare in qualsiasi modo possibile.
“ Che ti ho fatto? ” * ma sta scherzando, per caso non ricorda il nome della persona con cui sta “parlando” così coglione non lo facevo, si è già dimenticato tutto il dolore che ha causato a me e mia sorella, che rabbia * non lo guardo neanche mi limito a sbatterli in faccia un bel dito medio.
“ Stronza ” borbotta trafficando col suo i-phone.
“ Grazie lo pendo per un complimento… ah e tu non sei da meno ” mi lancia uno sguardo assassino, al quale rispondo con un faccino innocente con tanto di sorrisetto furbo, boccheggia e cerca di ribattere.
“ Non aprire bocca! ” ringhio, mettendo su uno dei mie sorrisi più bastardi,             * comincia a darmi sui nervi e se scoppio nessun mi ferma più *. Gli faccio segno con la mano di stare muto, chiudo in seguito il pugno come fanno i capi d’orchestra per richiamare i musicisti.
“ Ma…” viene interrotto dalla prof. Che adirata richiama la nostra attenzione, tutti si girano verso di noi * proprio a me doveva capitare l’ultimo banco con questo babbuino *.
“ Visto che il Signor Bieber e la Signorina Scott hanno di meglio da fare che seguire le mie lezioni, consiglio loro di andare a farsi una chiacchierata dal preside ” dice quella megera della Jenkins.
“ Io non lo trovo giusto, non è colpa mia se questo “essere” - indicai Bieber - no sa chiudere quella boccaccia, io gli e l’ho detto di parlare col muro ” dico alzandomi in piedi, parlando con tono duro e sguardo dritto * in questa scuola regno indiscussa, tutti mi temono quindi non oserà sfidarmi *.
“ Ho detto FUORI DALLA MIA CLASSE! ” gracchia come un corvo, usando un tono che non ammette repliche.
“ Stronza” sibilo a denti stretti continuando a cercare una modo di vendicarmi abbastanza crudele.
Bieber si avvia alla porta con un sorrisetto stampato su quella su afaccia da cazzo, gli piace vedermi scazzata.
“ Grazie prof. Ha reso questa giornata memorabile” dice ed esce dall’aula, la prof. mi rivolge  uno sguardo di rimprovero.
“ Che ha da guardare! ” le sbatto in faccia con tono arrogante, il silenzio regna nella stanza, mi guarda basita  e poi ridacchia.
“ Non cambierai mai Annabel ” dice, la guardo con astio. Mi avvicino alla porta, poggio la mano sulla maniglia e prima di aprire la porta mi giro vero di lei.
“ Primo non mi chiami Annabel…” sospiro e riprendo a parlare.
“ Secondo non si preoccupi per questo - stringo la maniglia in un pugno – com’è che si dice… ah si tale madre tale figlia – le ricolgo uno sguardo assassino – è stato un piacere conversare con lei Signore Jenkins ”  detto questo non le lascio il tempo di replicare, apro la porta, esco e la sbatto violentemente.
Mi accascio sulla porta e stringo le ginocchia al petto, quella donna un giorno me la pagherà, parola di Scott, soltanto perché era una cara amica della mia defunta madre pensa di avere ogni diritto su di me.
“ Secondo me la Jenkins è in astinenza…” alzo la testa cercando la fonte di questo fastidiosissimo ronzio.
“ Che vuoi? ” lo guardo dritto negli occhi * non è momento Bieber *
“ Dobbiamo andare dal preside non ricordi? ” mi dice con fare ovvio * aspettate Justin, Justin Drew Bieber che va di “sua spontanea volontà” in presidenza, robe da matti,  ergo: apocalisse… però dovrebbe farsi controllare è davvero scemo – continua a fissarmi con quel sorriso da ebete stampato in faccia – oddio ora lo ammazzo è definitivo *.
“ Ci vuoi andare sul serio? ” …silenzio *  chi tace acconsente…*
“ Con te volentieri ” ammicca * avevo ragione qualche problema ce l’ha…* 
“ Certo nel  duemila e MAI ” sorrido soddisfatta di averlo ammutolito.
“ Never Say Never Scott, mai dire MAI ”  rimango ferma nella stessa posizione per quelle che sembrano ore a riflette sulle sue intenzioni.
Mi alzo e lo supero, arriva davanti alla presidenza mi  fermo aspettando il suo arrivo, mi giro * mo’ dove sta sto’ coglione * dopo poco lo vedo arrivare a passo lento sempre con quell’irritante sorrisetto. * da ora in poi guardati le spalle Bieber…*

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Baby Green Eyes