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Autore: Ire_OneD    22/11/2013    0 recensioni
N: Tu non sei come tutte le altre ragazze. Tu sei speciale. Tu hai delle doti che solo chi te le ha conferite sa perchè ha scelto proprio te. Tu hai dei poteri.
I: Dei poteri per fare il bene? Come gli eroi?
N: Sì per fare il bene, ma devi stare molto attenta.
I: Dovresti andartene. Se un giorno ti dovesse succedere qualcosa a causa mia non me lo perdonerei.
N: A me non può succedere niente. Tu devi stare attenta, potresti farti del male. Però potrai sempre contare su di me, non ti abbandonerei mai.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You're special X: Niall è tardi! Alzati subito dal letto!
N: Ancora 5 minuti sorellina.
X: Primo non chiamarmi ‘sorellina’ che ho solo un anno in meno di te. Secondo… muoviti o mi toccherà farti il solletico!
Mi avvicinai a lui e ancora prima di toccarlo urlò: ‘Sono sveglio, sono in piedi, arrivo! Niente solletico!’
X: Sì fratello veloce però.
Aspettai altri due minuti Niall in macchina. Era un giorno molto importante per me. Quel giorno mi sarei diplomata in lingue straniere nella scuola più prestigiosa della zona e tra solo due settimane io e mio fratello avremmo fatto il viaggio più importante della vita. Un volo per Londra, due biglietti di sola andata. Solo noi due, come sempre. Fino a due anni fa la nostra vita è stata abbastanza tranquilla. ‘Abbastanza’, si fa per dire. Nostra madre è morta quando avevo 7 anni. Scoprimmo che quello che chiamavamo ‘Papà’ non era nostro padre biologico e lui non sapeva nemmeno della mia esistenza. O più correttamente se ne andò da un momento all’ altro dopo aver messo incinta mia madre di me. Sapevamo solo il suo nome Peter Parks. Noi avevamo il cognome del nostro patrigno, Horan. Quando Niall raggiunse la maggiore età decisimo di lasciare che quell’ uomo gentile che ci aveva cresciuto quando poteva abbandonarci al destino, doveva avere la possibilità di incominciare una nuova vita. Trovai un lavoro mentre Niall si preparava alla maturità. Andai a lavorare da Nando’s tutti i pomeriggi e quasi tutte le sere. Il mio rendimento scolastico era un po’ basso ma quando presentai al consiglio di classe il mio lavoro e gli orari in cui ero impiegata in esso, non esitarono a promuovermi. L’ anno seguente toccò a mio fratello lavorare e prese ciò che era il mio posto da Nando’s. E ora dopo tutte le difficoltà che la vita ci aveva presentato avremmo compiuto il nostro sogno. Due biglietti per Londra di sola andata.
I miei pensieri vennero interrotti da Niall che salì in macchina. Non disse una parola e partimmo verso la scuola. […] Tutti i ragazzi del mio anno erano là, accompagnati da genitori, parenti vicini e parenti alla lontana, amici e sconosciuti. Mi chiamarono. ‘Iris Horan’. Salii sul palco e strinsi tra le mani quel rotolo di carta, il mio diploma. […] Io e Niall non avremmo festeggiato, se non che con una pizza.
Quella notte feci un sogno, un po’ strano.
INIZIO SOGNO
Ero in aeroporto con mio fratello, con i bagagli a mano e i biglietti per Londra diretti al gate 12. Ad un certo punto una voce familiare mi chiamo, era Zayn, un compagno di classe, stato per me fonte di dolore.
FLASHBACK
I: Zayn, io non so come dirtelo, se tutto ciò che voglio. I miei sentimenti per te si sono definiti solo un paio di mesi fa e in questi mesi ho solo sofferto vedendoti con altre ragazze. Se mi rifiuterai lo accetterò.
Z: Iris, non provo le stesse cose nei tuoi confronti. Sono solo… confuso.
FINE FLASHBACK
E adesso era lì venendomi in contro correndo come un matto.
Z: Iris, non andartene, non devi. Tu devi restare per costruire con me il tuo futuro, il mio futuro, il nostro futuro…
Zayn tentò di baciarmi, ma lo scostai prima che mi toccasse.
I: Cosa stai facendo?! Di che futuro parli? Dopo avermi rifiutato e avermi fatto soffrire sei capace di parlare di un ‘noi’?! Noi non siamo nulla, forse amici.
Z: Non hai capito Iris. Io ti ho rifiutata per non far soffrire quello stupido di Mark. Mi aveva detto che ti amava e io ti ho lasciata a lui, era il mio migliore amico. Me ne sono pentito amaramente, soprattutto quando tu lo hai rifiutato.
I: Bhè Zayn ormai non provo più nulla per te. Dovevi pensarci prima. Addio Zayn.
Z: Ma Iris…
Ignorandolo mi imbarcai accompagnata da mio fratello che non esitò a darmi conforto cingendomi la spalla col suo braccio.
In aereo lasciai che una lacrima mi rigasse il viso solo quando Niall si addormentò. Quella lacrima era un misto di dolore pensando a Zayn, di malinconia di Mullingar, il mio paese natale e felicità per la meta.
FINE SOGNO
La sveglia suonò. Mi alzai di corsa eccitata perché dopo poco meno di 2 ore ci saremmo imbarcati per il nostro sogno. Misi un paio di leggins neri con le croci bianche e una maglia a mezze maniche bianca con una stampa in bianco e nero e le mie all stars bianche. Preparai la valigia, ci misi dentro tutto, ma proprio tutto, tranne alcuni vestiti un po’ brutti, tanto avrei comprato il necessario a Londra. Misi nello zaino ciò che sarebbe potuto servire durante il viaggio.
Rimasi sconvolta dal fatto che il mio sogno si realizzò. Quando udii la voce di Zayn chiamarmi rimasi paralizzata. Niall lo notò e mi chiese se era tutto a posto. Annuì col capo e mi girai ad ascoltare Zayn. Le sue parole… erano identiche a quelle che aveva pronunciato nel sogno. Sconvolta salii sull’ aereo. Ad un certo punto iniziai a spiegare cosa era appena successo a Niall.
N: Tu non sei come tutte le altre ragazze, tu sei speciale e lo sei sempre stata. Però questo non è il momento adatto. Ti spiegherò tutto a Londra, al momento giusto.
Quelle parole mi confusero. Cosa doveva dirmi Niall di così importante da trattenersi?! Quello doveva essere un viaggio felice e così sarebbe stato. Niall si addormentò e io comprai due panini, sapendo che poi avrebbe avuto fame al suo risveglio. Dopo aver letto qualche pagine di un libro non esitai a seguire mio fratello cadendo in un lungo sonno. Quella volta non sognai e mi sentii libera quando mi svegliai con come panorama il big bang. Niall si svegliò nel momento in cui feci cadere la sua testa dalla mia spalla muovendomi. Vedendo il panino sul tavolino di fronte a lui, si lanciò su di esso divorandolo. Mi sorrise e io gli ricambiai il sorriso. Ci attaccammo entrambi al piccolo finestrino per ammirare la miglior vista di Londra come due bambini. Atterrammo tranquillamente e subito dopo aver ritirato i nostri bagagli, chiamammo un taxi per dirigerci allo sconosciuto 46 Wilton Road vicino a Starbucks. L’ appartamento era stupendo. Era in una palazzina di mattoni rossicci, sembrava un po’ vecchia, ma di grande stile. Si entrava attraverso un portone bianco per poi trovarsi delle scale che portavano ai vari appartamenti. Il nostro, il 6C, era al secondo piano. L’ arredamento era a dir poco fantastico. I mobili erano bianchi, ma non un bianco moderno, ma uno antico e un po’ rovinato. Il primo locale era il soggiorno con un grande divano beige con di fronte una tv al plasma. Il secondo locale, separato dal soggiorno con una piccola porta scorrevole, era la cucina. Poi dalla parte opposta nasceva un piccolo corridoio che dava accesso al bagno, con un enorme vasca, e alle due camere da letto. Me ne innamorai subito di una, solo che altrettanto fece Niall. Ci lanciammo verso il letto e io ci caddi sopra prima di mio fratello urlando ‘questa è mia’. Ero talmente soddisfatta di aver conquistato quella stanza che mi fermai ad osservarla. Il letto aveva stampato un immagine di Londra in bianco e nero dove brillava una cabina telefonica e un pullman a due piani rossi. di fronte al letto c’ era una grande scrivania in legno bianco, le pareti avevano un colore tenue, una via di mezzo tra il beige e il rosa antico. Il lampadario dava luce alla stanza, ma la zona più luminosa era quella che dava alla finestra. Era abbastanza piccola ma dava sul centro di Londra e guardando giù si vedeva proprio Starbucks. Mi sistemai sul letto guardando giù dalla finestra e senza accorgemene mi incantai pensando a quel sogno realizzatosi.
 
  
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