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Autore: thatswhatfriendsarefor    23/11/2013    12 recensioni
E se Rick fosse andato negli Hamptons senza Gina?
Una versione alternativa del rapporto fra Castle e Beckett a partire dalla fine della seconda stagione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'E se l'inizio fosse stato diverso?'
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CAPITOLO 6 None Of Them Were You




“Bene, allora posso baciarti, detective!”

E lo fa davvero. E con un ardore e una passione addirittura maggiore a quelli che avevi provato nel sogno. Oh sì, la realtà supera di gran lunga la tua fantasia.

 




Ti alzi dal letto cercando di fare piano e lo guardi.

Si è addormentato.

Non ti meraviglia che sia crollato. Ti ha sempre ispirato una grande fisicità e devi ammettere con compiacimento che sono vere tutte le dicerie che hai letto negli anni su di lui, le dichiarazioni di alcune sue amanti che avevano cercato un po’ di notorietà tessendo le sue doti amatorie. A quel pensiero, un moto di disgusto ti attorciglia le budella.

Sei una delle tante.

Speri tanto che non sia così, ma sai perfettamente che le persone difficilmente cambiano. Sei anche consapevole che dopo le performance della giornata sarà dura rinunciare a lui.

Mentre sei in bagno, ti guardi allo specchio. La tua razionalità non fa che ripeterti che hai fatto una cazzata.

Ti osservi a lungo. Stai pensando di aver fatto una cretinata e stai lì con un sorriso stampato in faccia. Kate Beckett, sei una contraddizione vivente. Cuore e cervello, cervello e cuore sempre in lotta fra loro.

I tuoi occhi.

Concentrati sugli occhi, Kate.

Che ti dicono i tuoi occhi?

Ti avvicini ancora di più allo specchio fin quando la messa a fuoco del tuo sguardo non è più definita, ti riallontani nuovamente, ti osservi e, volutamente, ti riavvicini per sfuocare la visuale.

I tuoi occhi brillano Kate, come non mai. Non puoi mentire al tuo sguardo.

Guardati Kate, guardati dentro l’anima. Cosa vedi?

Sgomento? No.

Rimpianto? No, di certo.

Paura? Forse.

Felicità? Felicità.

Sì, Kate tu vedi felicità nei tuoi occhi che splendono di una luce nuova.

Gli occhi non ingannano, Kate. Sei a tre metri da terra. Hai fatto sesso con il tuo scrittore preferito, anche se lui non sa di esserlo, con il tuo migliore amico, anche se lui non sa di esserlo, ed è stato fantastico.

Un’esperienza totalizzante, inebriante e completamente nuova.

Sospiri. Ne hai conosciuti di uomini intimamente, forse anche troppi, eppure, nonostante questo, non riesci a ricordartene neanche uno con cui tutto è stato così naturale sin dall’inizio.

Tuffi la faccia nel lavandino e dai una sciacquata al viso. Ti soffermi ancora per darti una rinfrescata e, quando esci, non puoi fare a meno di appoggiarti allo stipite della porta del bagno. Lo osservi.

Kate, Kate, Kate… cosa succederà adesso? E se non fossi stata all’altezza delle altre? Se non gli fosse piaciuto?

Kate Beckett, che ti prende? Non sei mai stata così insicura in tutta la tua vita.

No, non può non aver trovato magnifico quanto te quello che è accaduto tra di voi, no, no, no.. non ci credi!

Se non avesse gradito non sarebbe stato ore e ore a rotolarsi nel letto con te. Alla prima occasione sarebbe fuggito via, con la scusa della fame, del pranzo, di qualche impegno di cui si è ricordato all’ultimo. Cerchi di convincertene ma il dubbio ti assale. Non ti è mai importato così tanto di questa cosa. Non riconosci il tuo comportamento e la tua fragilità.

Con lui è stato diverso, forse è per questo che ti poni tante domande. Ti sembra di conoscerlo da sempre, anche intimamente. E’ stato tutto così dolce, naturale, spontaneo. Senza imbarazzo. Vi siete trovati ad amarvi come se non aveste fatto altro per tutta la vita. Come se ognuno conoscesse i desideri dell’altro e li anticipasse. Ogni corda toccata era quella giusta da sollecitare. Ha provocato vibrazioni di ogni sfumatura nel momento in cui è stata percossa e sfiorata dalle vostre mani e dai vostri stessi corpi.

Kate, Kate, Kate… cosa hai fatto? La tua razionalità sa che hai commesso un grosso errore e ti sta tartassando, ma il tuo cuore e la tua anima stanno godendosi il senso di benessere e di serenità che hai diffuso in tutto il corpo. E ricordati i tuoi occhi: gli occhi non mentono, Kate.

Sei ancora lì, appoggiata alla porta. Ti piace guardarlo e ripercorrere con la mente ogni attimo che avete vissuto. Non sai neanche che ore siano, hai perso completamente la cognizione del tempo. Sai per certo che è pomeriggio inoltrato perché non avete pranzato e il sole che filtra dalle tende ha cambiato direzione ed è più basso. Oltre al fatto che hai fame.

Vedi che si muove lentamente, si gira di fianco rivolto dalla tua parte così lo osservi ancora meglio.

Piano sbatte gli occhi.

Lentamente.

Una, due volte.

Poi ti vede.

E ti sorride.

E tu ti senti la donna più felice di questo mondo.

Ti sei sciolta per un sorriso come neve al sole.

“Hey” ti dice.

“Hey” rispondi.

“Che ci fai laggiù? Vieni qui.”

Ti avvicini lentamente e lo raggiungi. Ti siedi sul letto accanto a lui senza riuscire a trattenerti dal guardarlo con desiderio. I tuoi occhi si soffermano un po’ sul suo torace poi salgono indugiando appena sulle sue labbra prima di rimmergersi nei suoi.

“Che ci facevi sulla porta?” ti chiede dolcemente.

“Tornavo dal bagno”.

“Uhm” ti guarda.

Che begli occhi che hai, Castle. I tuoi pensieri sopraggiungono veloci e improvvisi. Trattieni un respiro.

Un silenzio imbarazzante cala su di voi, sottolineando i vostri sguardi reciproci.

Hai paura.  

E’ vero.

Ma lui è qui.

E se adesso … se a lui non….

Devi sapere.

Sai che se non lo fai, ti tormenterai per ore.

Devi chiederglielo, ora!

“Rick, io … tu… “ non sai come iniziare ma sei turbata e lui se ne accorge.

“Kate” e ti porta una mano alla guancia per farti una carezza “You were right, I had no idea”.

Sorridi, anche pensando a quel giorno in cui l’hai stuzzicato salutandolo con quella frase. Non sai neanche perché l’hai fatto. Anzi sì che lo sai. Ti sei divertita a provocarlo.

So… you liked it?” sussurri piano come se avessi timore della sua risposta.

Yeah”.

Il tuo cuore è un tumulto. Devi assolutamente sapere. Non tutti i tuoi ex hanno apprezzato la tua irruenza, soprattutto all’inizio.

Even that part where I…” non ti fa continuare. Ti interrompe, forse ha capito la tua insicurezza.

Especially that part. I loved that!” esclama, guardandoti fissa negli occhi. Non lo dice tanto per dire. Gli occhi non mentono, vero Kate?

Good. Me too”. Fai fatica a sostenere il suo sguardo. Ti senti in imbarazzo. Vorresti sapere se per lui è stato come con tutte le altre. Come fai ad andare a letto con uomo, constatare sul campo che siete fatti uno per l’altra – almeno a livello d’intesa sessuale non hai dubbi – e poi roderti il fegato pensando che per lui possa non essere lo stesso?

Devi saperlo.

Prendi un grande respiro e decidi di tirare fuori tutta la fierezza e il tuo orgoglio.

Castle continua a guardarti con uno sguardo pieno di tenerezza. Ce la puoi fare.

“Castle, io… “ ti interrompi, fai un sospiro. La tua tensione è palpabile tanto che lui ti stringe una mano fra le sue e ti incita a continuare “Ascolta: so che non è il massimo chiedertelo adesso, ma io devo sapere.”

“Spara, Kate. In senso metaforico, si intende. Ma spara” sorride per alleggerire la tua agitazione.

“Immagino che questo letto, questa casa … insomma immagino quante donne siano state qui, accanto a te, a farsi le stesse domande che mi faccio io ora.”

“Kate, se non mi dici di cosa stai parlando… Che domande ti stai facendo?”

“Castle, queste ore appena trascorse sono state fantastiche ma io…”

“Dimmi”.

I can’t help wondering how many girls …” prendi un respiro per continuare “how many girls…” Ti stringe forte la mano.

Right” ti guarda intensamente negli occhi e con serietà continua “Well, I’m not gonna deny that I’ve brought other women up here” ti fissa così intensamente che lo senti nell’anima “but uhm … “ si porta la tua mano al petto “None of them were you”.

Il tuo cuore perde un battito.

Quel gesto.

Vuoi fidarti di lui con tutto il tuo essere.

La tua vocina interiore fa dei deboli tentativi di riportarti con i piedi per terra. Senti in lontananza sussurrare che Richard Castle è un playboy, un uomo che ha sempre una donna diversa al suo fianco sin da quando hai iniziato a seguire le sue gesta sui giornali e sul web, da quando avevi 18 anni. Senti la voce di tua madre mentre ti diceva che i ragazzi non cambiano, che dovevi lasciare il tuo boyfriend del college perché se ti aveva tradito una volta, lo avrebbe rifatto e avresti sofferto ancora. Senti il tuo raziocinio cercare di farsi spazio nelle emozioni forti che cercano di emergere dal tuo cuore.

Ti stringe a sé circondandoti con le sue braccia.

“Ascolta, Kate. So di avere due matrimoni alle spalle e di aver avuto tante donne. Io non posso prometterti niente. So solo che quando ieri sei arrivata qui non credevo ai miei occhi. Non pensavo saresti venuta.”

“Castle, non devi…”

“Fammi finire, Kate. Quando ti ho invitata qui non pensavo che succedesse questo, neanche lontanamente. “

Sorridi. Neanche tu lo pensavi. Lo speravi, lo volevi ma non credevi ti saresti arresa nell’assecondare il tuo raziocinio, la tua vocina interiore.

“Neanche io” dici.

“Kate, ma ieri… abbiamo passato una giornata e una serata splendida in cui ci siamo avvicinati e conosciuti più di quanto abbiamo fatto in due anni. E’ stato tutto così tremendamente naturale. E non ho intenzione di scusarmi per esserti corso dietro nell’Oceano. Tu e il tuo bikini rosso eravate irresistibili, detective! “

Gli sorridi. Te lo mangeresti. Di nuovo.

“Non devi scusarti. Non hai fatto nulla che non volessi pure io ma quello che mi chiedevo è: e ora? Passeremo un weekend da favola e poi? Io torno a lavorare, tu continui a scrivere qui e c’è tutta l’estate di mezzo… che succederà?”

Ti accarezza i capelli e ti sorride.

“Te l’ho detto che sei bellissima?”

Sorridi. E accenni col capo di no, sussurrando tra le labbra un leggero ringraziamento imbarazzato.

“Senti, Kate. Non so cosa capiterà e non posso saperlo. Ma questa è la prima volta in vita mia che faccio una conversazione del genere dopo aver fatto l’amore con una donna e… non so… forse il fatto stesso che ne stiamo parlando significa che qualcosa di buono accadrà.”

Lo abbracci non tanto per quello che ha detto ma perché non ce la fai più ad averlo davanti senza ristabilire un forte contatto fisico con lui.

Vi baciate teneramente sorridendo l’uno nelle labbra dell’altra.

Lo stomaco di Castle emette un deciso borbottio e scoppiate entrambi a ridere.

“Ma che ore sono?” ti chiede.

Non ne hai la minima idea. Ti guardi in giro e non vedi neanche un orologio. Il tuo l’hai lasciato questa mattina in camera sapendo che avresti fatto il bagno e il cellulare.. dove hai lasciato il cellulare? Oh Santo Cielo, meno male che non sei di reperibilità. Anche il telefono è nell’altra camera.

“Sono quasi le sei! Ci credo che ho fame”. Castle ha riesumato il suo orologio dal cassetto dal comodino.

“Mmmh” . Un’idea malsana ti è balenata in mente.

“Cosa?” ti chiede.

“Ho fame anche io: potremmo scendere giù e prepararci un “lunner”!”

“Un che?”

“Un lunner, l’ora del brunch è passata, l’ora del lunch pure e per la dinner è presto”. Rispondi sicura di te, come se stessi sentenziando su una cosa seria.

“Ok vada per il lunner! Ma prima vieni qui!” ti prende stretta nel suo abbraccio e ti attira a sé buttandosi indietro nel letto.

La tua risata risuona cristallina nella stanza, smorzata presto dai suoi baci impetuosi. In pochi istanti vi ritrovate nuovamente ad amarvi con tutti voi stessi. 

Un antipasto al lunner sta per essere servito direttamente lì nel letto.

 

Angolino delle autrici:

Cuore e cervello, cervello e cuore. Kate è una contraddizione vivente, desidera ardentemente una cosa ma la sua razionalità le impedisce di fidarsi ancora completamente di Castle. Paranoie normali nel mondo femminile...

Come affronteranno la serata? E il giorno dopo? Kate dovrà tornare a New York e Rick deve assolutamente finire il libro. Riusciranno a gestire la distanza? Suggerimenti, idee? Vediamo chi indovina questa volta! ;-)

Un grazie di cuore a tutte le lettrici attive che ci seguono sempre con tanto affetto e grazie anche a chi legge silenziosamente.

A mercoledì!

Debora e Monica

  
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