23/11/2013
3 recensioni“Il mio nome è Oscar Francois ed ora io non ho più ne grado ne titolo”
Queste furono le parole che pronunciai davanti al popolo, lo feci per due motivi: Lottare per la libertà e soprattutto per poter viere felicemente accanto a te .Volevamo sposarci , solo questo ci importava .ma quel sogno sembrò svanire quado una pallottola ti colpì. pensavo che se fossi volato via , io sarei morta con te , non può esserci l’ombra senza la luce non è vero amore mio? Ma grazie al cielo il vento della rivoluzione ci risparmiò ed andammo via da Parigi appena le tue condizioni ce lo permisero. andammo a vivere ad Arras nella casa che ci vide crescere , con l’intenzione di stabilirci in una nostra dimora. Sembrava tutto così perfetto fino a quando la mia salute non peggiorò . Fui costretta a parlarti della mia malattia e fu li che tu ti arrabbiasti con me.
“Quando avevi intenzione di dirmelo?!”
Non risposi.
“Sempre se avevi intenzione di dirmi che stavi male…perché Oscar…perché?”
Furono le tue lacrime a spronarmi a parlare.
“Non …non volevo vederti soffrire per me , l’hai fatto tutta la vita…”
Mi abbracciasti e mi baciasti tranquillizzandomi.
“Amore mio , non dire così, io ti amo , voglio vederti felice , in salute , questo mi importa.”
“Perché mi ami Andrè? Io no ho mai fatto nulla per te…”
Mi baciasti.
“Basta Oscar , basta, non è vero …”
Quella sera facemmo l’amore quasi con rabbia , per indicare forse la nostra appartenenza all’altro. Sembrava che le cose migliorassero , ma un giorno il dottor Lassone mi diede una notizia che mi ferì profondamente.
“Madamigella Oscar, mi dispiace, ma purtroppo la vostra malattia nonostante sia in fase di miglioramento vi ha condotto alla sterilità.”
Le lacrime leccarono il mio viso .
“Ne siete sicuro dottore?”
“Si Oscar , mi dispiace ma credo proprio che voi non possiate avere dei figli.”
Uscii da quello studio distrutta. Nella mia vita l’ultimo pensiero era stato avere dei figli , ma amandoti , il desiderio di tenere tra le braccia qualcosa di nostro non mi abbandonava mai , sai amore mio , quado una donna sete di voler donare ad un uomo una cosa meravigliosa come un figlio, allora vuol dire che è quello giusto , ma evidentemente non lo meritavo, così un giorno affrontammo questo discorso.
“Andrè forse è meglio finirla qua…”
Ricordo i tuoi occhi sgranarsi davanti a quelle parole.
“Oscar, cosa dici? No amore mio ti prego no…”
“Andrè, apri gli occhi, cosa ti posso dare io , dimmi , cosa ti può dare una donna malata?”
“Tutto, a me basta sapere che mi ami! Ti prego non dirlo più…”
“Andrè , non ti posso manco dare una cosa che desideri da sempre amore, un figlio , con me non avrai mai una famiglia…”
“Non fa niente amore , ma ti prego non dire più una cosa del genere, lo sai che per me era un sogno poter formare una famiglia con te , ma forse non ,lo meritavamo.”
“No…io non lo merito , tu si …”
Ci addormentammo abbracciati e bagnati dalle nostre lacrime che si univano all’unisono nel sonno.
Ora sono passati cinque anni, viviamo in una piccola casa costruita dal nostro amore , dalla nostra fatica e dai nostri sogni. Si trova ad Arras , il nostro paradiso , il luogo che mi ha visto a pochi mesi dalla mia nascita , il luogo che ci ha visti crescere e giocare insieme , il luogo che ci ha visti coronare il nostro sogno d’amore pochi giorni dopo la notizia della mia guarigione ed infine il luogo che mi ha sentito urlare di dolore e che mi ha visto diventare madre della nostra bambina . Ora ha tre anni , è una bimba giocosa , solare e dolce , ha i tuoi occhi ed i miei capelli e si chiama come tua ,madre: Angelique .La nonna ,ha espressamente chiesto di chiamarla come lei , giusto per mantenere vivo il ricordo della sua adorata figlia. Il dottore chiama Angelique un miracolo… e bene si lo è , è il nostro miracolo , per noi è stato un miracolo sapere che avremmo avuto una famiglia. vi vedo giocare sul prato , quando ad un tratto mi raggiungete , lei mi abbraccia e mi chiede
“Mamma il fratellino come sta?”
Un sorriso spunta sulle mie labbra , mi accarezzo il ventre pieno di vita.
“Sta bene , sta bene.”
“E quando arriva?”
“Tra pochi giorni!”
“Siiiiiii”
Ti avvicini , mi baci e metti la tua mano sul mio ventre
“Oggi si muove tanto il mio bambino.”
Il tuo bambino , il mio bambino , il nostro bambino, dentro di me si muove la vita e tra pochi giorni lo conosceremo questo piccolo demonietto che scalcia senza tregua.
***
Il nostro amore Andrè ha portato a due miracoli: Angelique ed il piccolo Jaques , nato solo da tre giorni , la sorellina sta sempre accanto alla culla ad osservarlo e a giocare con lui , andranno molto d’accordo in futuro. Fuori dal nostro modo c’è la guerra , la morte e l’ingiustizia , il re e la regina sono stati uccisi , ed io ho sofferto tantissimo, ma ci siamo noi ,i nostri figli ed il nostro amore ed è solo questo che conta.
Salveeeee ! ho ripostato questa mia fanfic che avevo sul mio vecchio account ;)
il prossimo capitolo di Amori e bugie è in fase di scrittura e vi chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto il blocco dello scrittore! D: