Take the rain.

Note: come al solito tutto ciò che è scritto in corsivo si riferisce al Pv di Ace

Si sdraiò sul suo letto stanco, passandosi una mano tra i capelli ancora bagnati, ripensando alla tempesta che implacabile imperversava là fuori e che li aveva colti tutti di sorpresa.

Chiuse gli occhi, portandosi una mano ai due sigari spenti che giacevano ancora tra le sue labbra, appoggiandoli al posacenere sul comodino alla sua destra sbuffando; per poi alzarsi di scatto dirigendosi verso la propria scrivania dove mise la sua giacca bene o male ad asciugare, mentre grida e rumori disordinati gli giungevano dal ponte sopra la propria testa.

 ‘probabilmente non avranno ancora legato tutta l’artiglieria…’

Pensò mentre si passò un’ asciugamano tra i capelli, asciugandoseli almeno quel minimo indispensabile.

“Tud”

Un rumore proveniente da fuori attirò la sua attenzione, in direzione degli oblò chiusi.

Si voltò.

Non c’era nulla.

Si girò di nuovo non appena ne sentì un altro, ma quando il suo sguardo andava a cercare la fonte del rumore non trovò ancora nulla.

“Tud” Si rigirò per l’ennesima volta, sbattendo gli occhi un paio di volte guardando una mano sul finestrino che bussava per poi risparire nell’oscurità.

Inarcò un sopracciglio sorpreso, prima di andare ad aprire l’oblò, facendo spuntare la propria testa all’ esterno di nuovo preda degli agenti atmosferici; guardò in basso scorgendo la figura di un noto pirata dal cappello arancione inzuppato a dovere.

“finalmente! Era ora che aprissi la porta!”

Si lagnò giustamente il pirata, appoggiando le mani sui fianchi mettendo il broncio.

“che ci fai qui?” gli chiese mentre il ragazzo con un agile salto entrava nella stanza.

“che domande, prendo la pioggia!” fu la risposta serafica del giovane prima di rubargli l’asciugamano rimasto sulle spalle del marine.

“grazie…comunque volevo farti una sorpresa…anche se sembra che la sorpresa l’abbia avuta io…” disse solo con un sorriso prima di passare il tessuto spugnoso tra i suoi capelli.

Nel frattempo lo sguardo del marine vagava sulle gocce d’acqua sparse sul corpo del giovane che si muovevano pigre e lascive sulla sua pelle abbronzata, come le gocce di pioggia che gocciolando dai suoi capelli scompigliati, mentre percorrevano sensuali l’addome, sparendo poi oltre la linea nera dei pantaloni talmente bagnati da diventare come una seconda pelle…

Intanto Ace si era diretto sul suo letto sedendocisi sopra continuando il suo lavoro di “asciugamento” sui propri capelli rendendoli umidi e ancora più spettinati.

Il viso leggermente arrossato a causa dello sbalzo termico…..

Si avvicinò senza distogliergli nemmeno per un secondo gli occhi di dosso, mettendosi proprio davanti a lui prima di afferrargli la stoffa ormai umida lanciandola alle proprie spalle per poi catturare il pirata sotto di se soffocando ogni lamentala in un bacio che non lasciava spazio a repliche.

“Ti ho già detto che sono contento di vederti?”

labbra gentili si posarono sulla sua giugulare assaporando la sua pelle misto a quello della pioggia

“No…non ancora”

denti delicati gli mordicchiarono gentilmente una spalla mentre l’aria umida che fino a prima riempiva la stanza man mano andava scaldandosi.

Gli cinse il collo con un braccio baciandolo nuovamente attirandolo maggiormente a sé lasciando poi libere quelle labbra che affamate accarezzarono la pelle sensibile del suo collo stappandogli sospiri e gemiti sommessi.

Accarezzò la sua pelle umida curioso, scivolando come le gocce d’acqua a cui dava la caccia sull’addome del giovane pirata saggiando il suo sapore mischiato a pioggia e acqua di mare…

“Ah! Hmn!-Smoker!…”

Denti gli pizzicarono la pelle delicata su un fianco facendolo rabbrividire mentre mani di fumo scorrevano lungo i suoi vestiti bagnati abbandonandoli poi a terra.

“Sai, non vorrei che ti ammalassi….”

“Come se ciò fosse possibile…”

Sorrisero entrambi prima di dimenticarsi della nave, del suo equipaggio e della tempesta che imperversava di fuori.

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Labbra gentili si posarono sulla sua fronte svegliandolo dolcemente, ma non riaprì gli occhi.

Voleva godersi ancora quegli attimi prima che tutto tornasse alla normalità.

Erano mesi ormai che aveva l’abitudine di lasciarsi coccolare in quella maniera, ovviamente solo se il capitano era assolutamente certo che stava ancora dormendo.

Sorrise tra se e se pensando che probabilmente Smoker sarebbe morto pur di negare l’evidenza che lo stava ‘coccolando’, qualcosa di decisamente inaspettato da parte del capitano, ma comunque piacevole.

Gli piaceva abbandonarsi alle sue carezze e ai suoi baci leggeri per paura di svegliarlo e quindi di essere scoperto.

Trattenne a stento un sorriso pensando alla faccia che avrebbe fatto il marine se avesse scoperto che era davvero sveglio…

…. probabilmente conoscendolo sarebbe morto per la vergogna.

“Ace”

Al suono della sua voce aprì lentamente gli occhi sorridendo prima di baciarlo

“Sai taisa, ora che so che effetto ti faccio tutto bagnato, penso che prenderò molto più spesso la pioggia….”

“Che cosa!?!”

Se non fosse per il fatto che Ace si fosse appena svegliato, avrebbe giurato di aver visto del rossore tingere le guance del capitano…

“hihihih!”

“PORTGAS!!!”

é///////é

[End]

Finita anche questa…cavolo mi vergogno di averci messo così tanto per scrivere si e no due pagine ma ho avuto dei problemi tecnici^^’

1)      avevo le dita quasi completamente incerottate per rimediare alla mia stupidità

2)      La febbre…ma si può??

Ed è sempre con la febbre dopo (2 giorni di inattività) che la finisco!XXD per cui se vedete degli orrori ortografici è a causa del delirio!XXD scherzo…^.-

Come sempre ringrazio: Midnight_erin , Yusaki, Shirlyn Majere, nina-nobodyxiii, kei87, Stateira  e ad _ALE2_   Per i loro commenti e per avermi sostenuto e fatto arrivare fin qui, grazie infinite!!^___^