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Autore: Chacha Tomma    23/11/2013    0 recensioni
Questo è il racconto delle sventure di due migliori amiche a cui non gliene va una giusta
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV BIANCA
Oggi è il primo giorno di scuola, bello vero? Si, io ed Ely siamo felicissime. Ci siamo cambiate e truccate insieme. Jeans, maglietta e converse. L'originalità non ci manca mai a noi. Siamo andate in pulman a scuola e già li tutti ci guardavano male. Un inizio perfetto. Scese dal pulman abbiamo visto un ragazzo che si picchiava con un bambino di 10 anni, in seguito abbiamo scoperto che il ragazzo si è rotto il setto nasale e il bambino ne è uscito illeso. Me l'aspettavo lo ammetto. La scuola era molto grande e trovare la nostra classe non è stato facile, così prima della lezione ci siamo sistemate nel nostro armadietto (nel quale c'era scritto "novelline cambiate aria, questo non è posto per voi") e ci siamo messe alla ricerca della 1°1
-Ely sei sicura che non sia 1°I?
-Mai stata più sicura di così!
Così rimanemmo per due ore a girovagare a vuoto, conoscevo tutta la scuola a memoria ormai, ma lei non si rassegnava, era la 1°1 non la 1°I. Per fortuna dopo un po trovammo una professoressa che aveva l'ora buca.
-Scusi potrebbe dirci dov'è la 1°1?
-1°1? Mi prendi in giro ragazzina? Filate in classe!!!
-Ma non la troviamo!!
-Come vi chiamate?
Il suo tono era ancora molto incavolato, pensava che la stessimo prendendo in giro.
-Bianca Lotus e Elisabetta IV
-Capisco... siete nella classe della Partiglia, non sarà felice del vostro ritardo, muovetevi! La classe è la 1°I!! In fondo a questo corridoio!
Ci affrettammo a correre e durante quella specie di maratona sussurrai a Ely un "te l'avevo detto". Arrivate alla porta bussammo e ci aprirono, mai vista persona più spaventosa di quella: occhi marron-rosso, capelli biondo platino drittissimi, bassa e magrissima.
-OHHH ECCO LE NUOVE ARRIVATE!! FORSE I VOSTRI GENITORI NON VI HANNO INSEGNATO CHE SI ARRIVA IN ORARIO A SCUOLA!!! E COME VI SIETE VESTITE?! OHH NO NO NO QUESTO ABBIGLIAMENTO NON VA PER NIENTE BENE!!! VI AVVISO RAGAZZINE SE NON VI SBRIGATE A METTERVI A POSTO VI DO IN PASTO AI CRICETI! FORZA, VELOCI! E LA PROSSIMA VOLTA VOGLIO VEDERVI IN GONNA E CAMICIA!
Facemmo un ultimo sforzo e arrivammo ai nostri posti, io al primo banco e lei all'ultimo, perfetto, lontanissime. Ero in banco con una tipa che sarà stata bocciata 5 volte, fumava in classe e intanto masticava una gomma, aveva la gonna che le arrivava alla fine del sedere appena e la camicia con neanche un bottone abbottonato e sembrava la cocca della proff. All'ora di ricreazione io e Ely ci avicinammo e mangiammo i nostri panini in silenzio, non potei fare a meno di notare che avevano tutti patatine, creckers o cose simili. In più mezza classe si sbaciucchiava sui banchi leccandosi la faccia. Dopo cinque minuti di relativa calma un gruppo di ragazze di si avvicinò e con fare molto da grandi la mia vicina di banco ci disse:
-Allora voi siete le nuove, spero che vi troviate bene ragazze, però mi sa che dovremmo cambiare qualcosa in voi...
Lanciò un occhiata complice alle sue compagne
-Vediamo ecco per voi qualche lezione di moda, Letyyyy vai tu
-Allora, i jeans qui NON SI USANO ok? okey. Solo camicia e gonna corta se non volete fare una brutta fine
-Oh certo allora si, noi ci vestiamo come ci pare non sarai tu a dirci cosa fare
Come al solito la mia boccaccia non si sta mai ferma e quelle ragazze ci rimasero davvero male, così tanto che ci presero per il colletto e ci sbatterono al muro prima di riempirci di pugni. Il mio coltellino era troppo ben messo in tasca, non riuscivo a prenderlo. Finalmente suonò la campana e tornammo al nostro posto.
Alla fine della lezione io e Ely scappammo (letteralmente) dalla classe e decidemmo di tornare a casa a piedi. Nel corridoio della scuola qualcuno ci urlava "A CASA" "SIGNORINE BRUFOLOSEEE" "NOO VI HANNO PICCHIATO? QUANTO MI DISPIACE"
Così finì la prima mattinata di scuola.
POV ELY
Eravamo appena arrivate a casa, c'erano più giacche nell'appendiabiti, così pensai subito che mamma avesse invitato qualcuno. Andai da lei, e sentii quel sottofondo di piatti che si rompevano. Ci insospettimmo, e andammo a cercare dove proveniva quel suono. Forse aveva litigato anche con gli ospiti(?). Pensai che mia madre era un caso perso, ma  Alla fine scoprimmo che era la suoneria del cellullare . Da un lato fui soddisfatta, perché odiavo la suoneria della paperella e del loro stupido qua qua, ma dall'altra parte fui molto imbarazzata. Dall'altra parte ancora , quella 'melodia' mi ricordava i litigi, e i litigi mi ricordavano mio padre, e mio padre la mancanza ,  la mancanza anche il fidanzato, il fidanzato la rabbia, e il fidanzatino mio padre. Quindi tristezza, e la tristezza anche fatica(?) , perché sarebbe stato faticoso pensare e collegare ogni volta tutte le varie cose quando suonava quello strano oggetto elettronico più simile ad un ammasso di pulsantini che ad un cellulare!. Subito mi tolsi il problema , perché mio padre mi saltò addosso , e mi abbracciò .Io risposi; ovviamente ero felicissima, ma mi tolse un poco la gioia  vedere quel bonazzo del suo cavolo di fidanzato di broccolo vivente. Bonazzo considerate che vuol dire brutto. Fui meno contenta anche perché avevo paura che si sarebbe trasformato come sempre in un sergente del pulito! Ero sorpresa che fosse venuto, insomma, era Gennaio! Harry(il pivello) , poi, ci fece un sorriso: io risposi con un bel ghignetto, mentre Bianca, rispose con un altro sorrisetto, anche se sembrava che le piacesse la situazione. In quel momento capii perché c'erano giacche in più! Dopo qualche decina di  minuti passata a salutare mio padre, mi staccai, anche perché mi stava schiacciando da mezz'ora le mie povere costole. Salutò mia mamma, e Bianca con anche per lei un bel abbraccione. Dopo , Harry, ci chiamò di venire un attimo sopra, per dirgli dove avrebbe dormito: io e Bianca facemmo strada , e salimmo le scale;  poi ci girammo , e vidi che ci lui ci stava guardando i sederi. Be , lo devo ammettere, i nostri sederi sono molto belli, lo ammetto sul serio, però lo schiaffo e il calcio nei gioiellini che non aveva gli partì lo stesso. Arrivammo nella stanza, e gliela facemmo vedere. Lui entrò per ultimo, e dato che stavamo chiudendo la finestra, non ci accorgemmo  che aveva chiuso la porta a chiave. Andai verso di lui , e gli chiesi delle spiegazioni. Solitamente aveva una faccia molto satanica, ma in quel momento ,ancora di più ,e capii cosa voleva fare . ci spaventava, ci spaventava molto, e andammo verso il muro. Verso l 'angolo , precisamente, ma a dire il vero è  stata la cosa peggiore che avessimo potuto fare. Mi sono dimenticata di dirvi che facevo ginnastica, e anche Bianca, perciò, quando anche lui venne verso di noi, nel muro , Bianca fece una fantastica capriola in avanti, con l'aiuto del letto, e gli diede subito un colpo nelle gambe. lui, però, era molto resistente , e non cedeva. Cominciammo ad urlare, ma i miei erano usciti a fare la spesa. Di solito ci mettono tutti e due sempre molto; ero preoccupata per la situazione. I cellulari, erano giù . Cominciammo a piangere: lui mi spinse sopra il letto, e Bianca, si avvicinò a lui: voleva prenderlo e buttarlo a terra, ma lui la precedette, e prese anche lei. Eravamo in una bruttissima situazione. Lo posso ripetere per quante volte volete. Cominciò a spogliarsi: i suoi pettorali erano strabilianti,  e Bianca quasi quasi mi sembrava che le piacesse. A  me scendevano più lacrime dell'insieme dell'acqua di tutti i fiumi del mondo. Ma lui, poi, lanciò una battuta che mi sembrava abbastanza logica da parte di uno come lui: cioè un pedofilo;-tanto meglio se resistete, mi piace il gioco duro. si tolse piano piano anche i pantaloni, e purtroppo anche le mutande. Poi , però pensai che a dire il vero non era vero che non ne avesse... anzi, al contrario. Piano  piano, ma in modo dolce, cominciò a baciarci il collo, ma anche più giù. Nonostante tutto, era dolce, però . I baci con la lingua, ovviamente, li respinsi, ma lui aveva un coltellino... preferivo stare ai suoi giochi, che fare i giochi di morte... Era triste , però. Tutto il resto lo lascio alla vostra immaginazione... e probabilmente molte di quelle cose sono successe...è stato bruttissimo, la giornata più brutta al mondo.. e nel mentre che questi pensieri scervellavano il mio cervello, li facevo intendere con le lacrime... sempre più tristi e grandi.. Si vestì, e come se non fosse successo niente, uscimmo tutti e 3 fuori...i giorni seguenti fummo un silenzio di tomba, nient'altro... questo fatto era diventato troppo pesante da sopportare, accettare per andare avanti...
  
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