The first time….
Mira have made a Jerza plan
No, non era possibile.
Non potevano andare Avanti in quel modo.
Quella fottutissima tensione sessuale tra quei idioti avrebbe fatto vomitare qualcuno, prima o poi.
Mira guardò quasi con odio Jellal e Erza, entrambi rossi in volto, balbettare frasi sconnesse; dopo l’esplosione provocata da Natsu, in mezzo al trambusto generale, la maga aveva visto Erza alzarsi da Jellal e scusarsi con lui, mentre il mago recuperava in fretta bandana e copricapo. Doveva essere assolutamente successo qualcosa di imbarazzante, ne era certa. Come se per lei vedere prima Jellal palpeggiare “per sbaglio” la sua amica e poi osservarli percorrere insieme lo Scivolo dell’Amore, con Erza che, avendo perso il bikini, si avvinghiava ancora di più a lui, non fosse già stato abbastanza da sopportare. Aveva detto diverse volte ad Erza di farsi avanti, ma lei no, continuava a farsi scudo con argomentazioni assurde in cui lei riusciva solo a cogliere indistintamente le parole “luce”, “buio” e “dobbiamo aspettare”.
Ma cosa diavolo c’era d’aspettare?
Si amavano, lo capiva chiunque da un miglio di distanza! Perché non si muovevano a coronare il loro sogno d’amore? Lei voleva diventare zia, per amor di Mavis!
“Mira nee-san, cosa c’è?” Le domandò Lisanna; non si era neanche accorta di star facendo il broncio.
“Quei due.” Spiegò funerea, accennando alla coppia. Lisanna sospirò sconsolata, scuotendo la testa: “Non hanno fatto alcun progresso, vero? Forse avrebbero solo bisogno di una spinta nella giusta direzione…”.
Eccola.
Fu in quell’istante che un’idea colpì Mira con forza.
Il volto della modella venne trasfigurato da un ghigno diabolico.
Ringraziò con un abbraccio la sorella, e poi corse via: aveva un piano da portare a termine.
Si era messa d’accordo con Ultear (con la quale aveva inaspettatamente instaurato una nuova ma profonda amicizia).
Aveva adocchiato la preda.
L’aveva avvicinata e ingannata.
La stava portando nella sua trappola.
Perfetto.
“Allora, di cosa volevi parlarmi?” Mira sorrise gentilmente in risposta alla domanda di Erza, invitandola ad entrare nella porta da lei indicata. Titania, seppur confusa, varcò la soglia. Ciò che vide la lasciò pietrificata, dando così il tempo a Mira di chiudere dietro di lei la porta a chiave.
“Mira?! –la chiamò la maga, iniziando a tempestare la porta di pugni- Cosa diavolo hai in mente?”
“La risposta alla tua domanda sta entrando in questo momento!” Rispose allegramente l’albina.
Al che Erza sentì un’altra porta aprirsi, e Jellal venire buttato dentro senza troppi complimenti.
“Ul, che cazzo...?!” Le parole gli morirono in gola, quando vide Erza.
E il posto in cui era stato chiuso dentro.
“Mira, giuro che appeno esco da qui ti ammazzo!” Urlò allora Titania, preparandosi a distruggere la porta.
“Kansou!” Enunciò, pronunciò, preparandosi a sfoderare la sua Heaven's Wheel Armor.
Non successe niente.
“Mi dispiace, Erza, ma non potete usare la magia, lì dentro.” Spiegò allora Mira.
…Cosa?
“E le porte sono indistruttibili, e noi siamo le uniche ad avere le chiavi – rincarò la dose Ultear, ridacchiando- ma divertitevi pure senza preoccuparvi, le pareti sono insonorizzate. Noi intanto andiamo ad organizzare il vostro matrimonio!”.
Allora Erza e Jellal si guardarono. Deglutirono all’unisono, volgendo poi lo sguardo verso la stanza.
Perché ad aspettarli c’era un grande letto a baldacchino e del sakè pregiato, il tutto illuminato da sole candele, ed immerso in un miscuglio di aromi che, ne erano sicuri, di certo avrebbe minato la loro lucidità.
Ma, sul serio, quali erano le ragioni per cui fino a quel momento si erano tenuti lontani?
Davvero a nessuno dei due in quel momento veniva in mente.
E per quanto ancora avrebbero potuto continuare a farsi del male?
Sarà per colpa di quei pensieri, o dell’ambiente circostante, sta di fatto che i loro corpi vennero improvvisamente spinti da una forza misteriosa in seguito alla quale le loro bocche si trovarono; e, ormai, il più era fatto.
Quando, il mattino dopo, Mira e Ultear entrarono nella stanza, trovarono Jellal e Erza nel letto, abbracciati, una singola coperta a coprire i loro corpi nudi; i volti di entrambi erano sereni.
Davvero Mira non aveva mai visto un’espressione più felice di quella che aveva sul volto Erza in quel momento. E, a giudicare da come si era messa a singhiozzare Ultear, mentre blaterava cose come “Sei un idiota” e “Perché hai continuato a farti del male per così tanto tempo, quando potevi essere felice con lei?” anche per Jellal probabilmente quello era il momento più bello della sua vita.
Soddisfatta, con un sorriso a trentadue denti sul volto, Mira richiuse la porta.
Missione compiuta.
Angolino di Mokona_
Buonsalve, gilda.
E sì, sono qui, anche se tipo in ritardo. Tipo perchè davvero mi sa che ogni settimana aggiornerò quando mi pare o simile, scusate la mia scostanza
Ma parliamo di cose importanti: PERCHE' NON SALTIAMO DIRETTAMENTE ALLA PARTE IN CUI CI SONO JELLAL E ERZA, SI? e questo piccolo scleruccio è per l'ultimo capitolo di ft, che rispetto alla saga dei giochi si sta riprendendo, ma comunque voglio jerza.
Risponderò a tutte le recensioni il prima possibile, è che ultimamente causa scuola sto avendo davvero poco tempo, e tra le varie week di varie OTP non sono riuscita a fare nulla...
Vorrei precisare una cosa: tutti i capitoli di questa fic non sono headcanon. Sì, insomma, mentre mi piacerebbe che alcune cose siano andate veramente così, per altre...boh, giusto per jerzare. E se jelly e erza avessero dovuto fare quello che devono fare avrei preferito che succedesse come qui
Approfitto per ringraziare tutte le meravigliose persone che mi seguono e che perdono tempo a recensire <3
Vi amo tutti, sul serio <3 -sparge nutella e jelly-coockies-
Kiss
Mokona_