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Autore: Amens Ophelia    23/11/2013    4 recensioni
"[...] Lui ha ucciso il suo migliore amico [...] ha ucciso la sua amata" (Naruto, cap. 401)
Qual era la vita di Itachi, prima di assumersi il pesante compito di sterminare il germoglio del male, insinuatosi nel suo clan? In che rapporti era con Shisui? E chi era la sua amata?
Con questa raccolta di flash fiction vorrei provare a creare una serie di diapositive riguardo, probabilmente, il periodo più felice della vita del ragazzo. Sarà un gioco con colori sfumati e messe a fuoco precarie, proprio come il fosco passato dell'Uchiha raccontato da Kishimoto... ma spero vi piaccia!
[Storia incompiuta]
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Shisui Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Prima dell'inizio
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2. Mano sul cuore

 
 
 
La fiumana acclamava i suoi eroi, ma più che un trionfo, quella confusione appariva agli occhi di Itachi come un girone infernale. Troppi sguardi puntati addosso, senza maschere a coprire le fisionomie dei volti; troppi visi conosciuti, troppi che non aveva mai visto e che difficilmente avrebbe rincrociato.
Sasuke si agitava in mezzo al folto gruppo degli Uchiha, urlando il nome del suo aniki, ma il trambusto era tale da sommergere il fanciullesco entusiasmo. Il ragazzo, però, sorrise nel notare l’otouto: il piccolo aveva presto abbandonato il broncio per non essere stato aiutato negli allenamenti, pur di vedere il fratellone alla cerimonia.
Poco distante, le pupille di Mikoto brillavano al pari di due candele nell’oscurità più nera delle iridi, mentre l’espressione sul volto di Fugaku assunse i tratti della fierezza più superba. Era profondamente orgoglioso del suo primogenito.
 
«Uchiha Itachi!», chiamò la voce calma di Kakashi Hatake, uno dei più stimati esponenti della Squadra Speciale.
Il ragazzo prese un respiro profondo e avanzò lentamente verso il centro del maestoso engawa rialzato, che troneggiava sul cortile – e la folla.
«Vedi di non fartela sotto!», lo schernì Shisui, ridacchiando come solo lui sapeva fare.
L’amico lasciò correre e inghiottì un nodo in gola. Odiava quella pomposità, come qualsiasi altra forma di cerimonia; era solo una perdita di tempo e soldi.
 
Raggiunto il centro, portò la mano destra al cuore e alzò la sinistra all’altezza della spalla; le cinque dita aperte, ben tese, seppur leggermente tremanti, erano un piccolo ventaglio di luce, nell’oscurità illuminata solo dal bagliore fioco delle lanterne.
Si schiarì la voce e cominciò ad esporre quel voto che aveva imparato a memoria con Shisui, la sera prima: «Giuro sulla mia vita e i miei affetti di proteggere il Villaggio da qualsiasi minaccia, velata o violenta, con ogni mezzo in mio potere. Il mio sangue, da questo momento, appartiene a Konoha. Sono un figlio della Foglia e giuro fedeltà all’Hokage e alle massime autorità, ai miei fratelli, ai cittadini e ai miei ideali più nobili».
La voce non aveva tremato nemmeno quando, con un rapido colpo di kunai, si era procurato un taglio sul palmo sinistro e aveva versato simbolicamente qualche goccia di sangue a terra.
Danzo Shimura e Hiruzen Sarutobi, regalmente accomodati alla destra del giovane, avevano supervisionato con occhi vigili, ma animi diametralmente opposti, il rito di passaggio. Grandi aspettative incombevano già sul capo del tredicenne, e una parte di lui era come se lo sapesse bene; quelle macchie vermiglie ai suoi piedi erano niente, se paragonate al proprio destino. 
 
Una volta fattosi da parte, accolto dal caloroso plauso della moltitudine, lei era giunta al suo fianco. Il suo passo era stato incantevolmente lieve, ma più rapido e raggelante di una folata di vento.
Il giglio nero stava medicando con cura la ferita, sorridendogli candidamente, e lui aveva lasciato cadere il pugnale a terra, riportandosi la destra al petto.
Desiderava conoscere il suo nome, anzi, no, voleva, voleva già poterlo pronunciare, ma una paura, tanto inspiegabile quanto ancestrale, gli aveva appena morso il cuore. 



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L'angolo dell'autrice


Ho spesso immaginato come dovesse essere stato il momento dell'investitura ufficiale al grado di capitano, per Itachi, e mi sarebbe piaciuto tanto vedere la scena nel manga: l'orgoglio dei genitori e la stima di Sasuke, il giuramento, gli sguardi di Shisui... 
Mi devo accontentare di questa roba XD 
Volevo ringraziarvi ancora per i commenti al primo capitolo, per l'affetto con cui state già seguendo la storia... grazie! :D
Sto prestando fede all'intento di mantenere la misura di flash fiction, mi sento (quasi) realizzata XD
Fatemi sapere, se vi va, cosa ne pensate :D Vi ringrazio ancora! 
A presto!!

Ophelia 
   
 
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