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Autore: callmemavy    23/11/2013    1 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questo capitolo alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono e commentano!


CAPITOLO 36 - Cuore di demone

Jonathan si voltò lentamente, le sue gambe tremavano, fortunatamente era già seduto per terra, altrimenti sarebbe caduto.

L'oscurità venne illuminata dai raggi del Sole mattutino, e ciò che l'umano vide andò decisamente oltre ogni sua immaginazione.

Una creatura mostruosa lo fissava con i suoi grandi occhi gialli, maestosa, più grande del drago ferito alle sue spalle. Stava a quattro zampe e teneva la testa rasoterra per essere all'altezza del ragazzo.

-Ma... Mavy- Balbettò il vampiro.

-Q... questo mostro sarebbe Mavis?- Domandò il ragazzo pur sapendo quale sarebbe stata l'amara verità.

-Arrivi tardi figlio mio,- Ringhiò il demone pipistrello rivolgendosi a Dracula, -Mavis è già morta!-

-NOOOO!- Gridò il vampiro, strozzato dalla disperazione, poi provò ad alzarsi in piedi, ma la ferita era ancora grave e ricadde a terra.

Il demone si avvicinò lentamente ai due.

-Se non ci credi te lo posso dimostrare!- Sospirò dal suo sorriso malefico.

Si alzò in piedi mostrando appieno la sua altezza di una dozzina di metri, era magrissimo, quasi scheletrico, tanto che la forma delle sue ossa era visibile anche da sotto la folta pelliccia nera che gli ricopriva l'intero corpo, mentre l'ombra delle lunghe ali lasciate strascicare a terra immerse nuovamente tutti nell'oscurità. Poi portò una mano sopra la testa preparandosi a sfoderare un attacco contro Jonathan che rimase bloccato, vedere il suo amore diventato un terribile mostro che non ha avuto scrupoli a fare del male ai propri amici, a ferire gravemente suo padre e che adesso è pronto ad ucciderlo era troppo da sopportare.

-Perdere Mavy... No... Non lo posso accettare...- Borbottò l'umano, abbassando lo sguardo incurante degli artigli del demone che lo stavano raggiungendo.

TZA-BAM!

Un botto secco, come quello di un fulmine che scaraventò il ragazzo ed il vampiro a qualche metro di distanza, e quando riaprì gli occhi vide gli artigli del demone conficcati a pochi passi da lui. Alzò lo sguardo, quel fragore aveva alzato una densa nube di polvere, ma poté distinguere Camazotz a terra come fosse stato messo al tappeto da qualcosa.

Un'ombra saltò da sopra la testa del demone ed atterrò vicino a Jonathan, attraverso il polverone sembrava la figura di qualcuno con un bastone in mano, ma quando si avvicinò abbastanza si mostrò per ciò che era realmente, un uomo alto quasi quanto Dracula, armato di lancia che indossava un'armatura di scaglie di varie dimensioni color blu scuro molto lucente e con la parte superiore del volto coperto dall'elmo a forma di testa di drago con un due sottili pennacchi verdi lunghi fino alle gambe. Un cavaliere che sembrava uscito dai giochi e film fantasy tanto amati dal giovane.

Superò l'umano zoppicando senza degnarlo di uno sguardo e si inginocchiò accanto a Dracula.

Solo adesso Jonathan notò che quel guerriero sembrava stremato, la bellissima armatura era gravemente danneggiata ed un rivolo di sangue scendeva dall'elmo lungo la guancia.

-S...sei f... ferito?- Balbettò il ragazzo, ma rimase inascoltato dal guerriero misterioso che con un fendente di lancia trafisse la gola di Dracula e lo alzò da terra avvicinando la sua faccia alla propria.

Per un attimo Jonathan rimase impietrito da quell'improvviso e violento attacco, ma poi si fece coraggio e si scaraventò contro di lui urlando:

-Lascialo stare!-

Ma venne respinto come da un'onda d'aria che lo gettò nuovamente a terra.

-Anche se la mia lancia non ti ha voluto ferire spera di morire in battaglia...- Disse l'uomo con voce carica di disprezzo contro Dracula, -Perché quello che ti farò io sarà molto peggio!- Concluse minacciosamente, poi ritrasse la lancia che non lasciò alcun segno sulla gola del vampiro che cadde in ginocchio per terra turbato.

-Mi dispia...- Dracula iniziò a scusarsi, ma venne interrotto dalla zampa di Camazotz che iniziò a muoversi.

I tre fecero un passo indietro ed il guerriero si mise in posizione di guardia.

Il demone si alzò lentamente ridacchiando:

-Salta, salta, giovane draghiere, salta come un grillo, ma stai attento che potrei schiacciati come un insetto!-

Il draghiere spostò la lancia in posizione offensiva:

-Intanto ti ho steso!- Rispose arrogante.

-Il vanto è vano se esce dalla bocca di un cadavere!- Sentenziò il demone, -Poi perché ostinate a combattermi? Non potete nulla contro di me e se solo volessi potrei uccidervi tutti all'istante! Perché morire quando potreste finalmente essere liberi di essere ciò che siete senza la paura degli umani?!-

-Mavis, ti prego, torna in te! Tu non sei cattiva! Tu non sei un mostro del genere!- Pregò Dracula, che non si poteva rassegnare alla morte della figlia.

-Perché ti ostini a chiamarla? La sua anima è caduta nell'oblio e finalmente è libera! I sentimenti della sua anima hanno incatenato per troppo tempo la forza del suo spirito rendendola un bamboccio, ma ora posso finalmente rivelarmi in tutta la mia potenza!-

Sentendo queste parole Jonathan si rannicchiò su se stesso in stato di shock, piangendo. Ormai si era arreso al fatto che Mavis non ci fosse più.

-Piccolo umano, non piangere, è grazie a te se mi sono liberato perciò ti farò scegliere, diventi un vampiro e convinci i tuoi amici a non farmi perdere tempo o uccido tutti voi?-

L'umano non rispose.

-E questa sarebbe la tua arma segreta contro un demone?- Domandò il guerriero a Dracula con voce carica di veleno, -Un umano smidollato e frignucolone?-

Il vampiro non rispose, anzi, non ebbe neppure il coraggio di guardarlo negli occhi.

-Camazotz!- Disse il cavaliere per attirare l'attenzione del demone, -Vattene se vuoi, non sarò io a fermati, non adesso!-

Camazotz guardò l'uomo, poi voltò lo sguardo verso il cielo.

-Le tenebre della notte sono più belle...- Commentò malinconicamente, poi si riappoggiò a quattro zampe e riprese il suo cammino.

-Come puoi lasciarla andare così?- Dracula lo rimproverò.

-Io rischio la vita del mio drago e la mia per combattere un demone perché TU SAI COME SALVARLA e cosa diavolo hai fatto?! Mi hai mentito! Mi hai truffato!- Rispose il draghiere sempre più arrabbiato, poi si voltò verso il drago ed Iniziò a camminare verso di lui concludendo con voce più calma, -Il nostro contratto è caduto. Io chiamo gli altri dragoni e faccio abbattere questo Camazotz.-

-No! Ti prego, loro la uccideranno... Non voglio perdere mia figlia, è l'unica cosa che mi rimane della mia famiglia...- Lo supplicò il vampiro, -E poi sai cosa è successo durante l'ultima battaglia fra i draghi ed un demone?-

L'uomo si fermò per rispondere:

-Contro il Kraken dodicimila anni fa? Dopo un giorno ed una notte di battaglia è scomparsa un'isola più grande dell'Australia, lo so... sacrificio indispensabile...-

-È stata polverizzata Atlantide, la più grande civiltà dell'epoca, vuoi che accada di nuovo?-

-Non darmi colpe, io non c'ero, e neanche tu! E poi da un demone così potente può risorgere Lilith, e tu sai cosa è successo a causa della battaglia fra lei ed i draghi sessantacinque milioni di anni fa?-

-Ci deve essere un'altra soluzione! E non mi arrenderò fino a quando non la avrò salvata!-

Il draghiere riprese a camminare ignorando il vampiro.

-Farò tutto quello che vuoi, ma ti prego aiuta mia figlia, è tutto ciò che rimane della mia famiglia!- Piagnucolò inginocchiato dietro al guerriero.

-Ho fatto anche troppo, avrei dovuto avvertire l'Ordine del Dragone quando mi sono imbattuto in un demone invece del "mezzo demone ancora capace di riconoscere se stessa" di cui mi avevi parlato.-

-Ma loro la uccideranno!-

-Ma è l'unica cosa che posso fare, te ne rendi conto?- Rispose mentre aveva raggiunto il suo drago, ma questa volta si voltò a guardare il vampiro negli occhi, -Ho trattenuto il Camazotz fino a che tu non hai portato la tua fantomatica "arma segreta", hai fallito miseramente ed adesso o divento un eroe, e non sarebbe male visto che tutti i draghi mi detestano, oppure combatto contro un Camazotz da solo e se anche riuscissi a sopravvivere verrei condannato a morte per aver occultato l'esistenza di un demone. Capisci che non ho troppe scelte!-

Dracula abbassò la testa.

-Hai ragione, non avrei dovuto coinvolgerti...-

-Agran, andiamo.- Disse il guerriero rivolgendosi al suo drago, che si alzò, -Sei ferito? Ce la fai a volare?-

-Sì, non sono ancora ridotto così male.- Rispose il drago nero.

Intanto Dracula si avvicinò a Jonathan cercando di consolarlo:

-Jonny, non ti preoccupare, ti prometto che riusciremo a salvarla.-

-Drac, dici sul serio?- Domandò il ragazzo con un barlume di speranza.

-Non fare promesse che non puoi mantenere, e poi è brutto dare vane speranze alla gente...- Il guerriero criticò duramente le parole del conte, ma i due non gli dettero troppo peso ed insieme corsero all'inseguimento del demone.

-Voglio aiutarli...- Mormorò il drago guardando Dracula e Jonathan sparire nel fitto bosco.

Quest'ultima affermazione colse di sorpresa il cavaliere.

-Ma sei pazzo?- Lo rimproverò, -Vuoi farci ammazzare tutti? Cosa vuoi guadagnarci?-

-L'onore, hai fatto un patto e dovresti rispettarlo.-

-Tszh! Lo sai che il mio Spirito mi obbliga a rispettare contratti, promesse e patti, ma se questa volta sento la libertà di ritirarmi vuol dire che il patto non è stato rispettato dall'altra parte e perciò lo ritengo sciolto!-

-Ti serve un contratto per aiutare un amico?- Lo criticò il drago.

-Io non ho amici, sono un mercenario.-

-È per questo che gli altri draghi ti odiano, pensano che tu non abbia onore, ma io so che non è così.-

-No, mi detestano perché sono razzisti. Uno come me verrà sempre visto come il figlio dalle loro arcinemiche Lamie... e poi non c'è onore nella morte, c'è solo stupidità.-

Ci fu un attimo di silenzio, prima che Agran il drago rispondesse con aria cupa:

-Forse gli altri draghi avevano ragione su di te... Temo di essermi sbagliato, speravo fossi un guerriero valoroso, ma forse non è così...-

-Meglio tardi che mai!- Lo sbeffeggiò il draghiere, -Eppure lo sapevi quando mi hai scelto. Io sono un mercenario che si vende al miglior offerente, pronto a tradire chiunque per stare dalla parte del vincitore!-

-Fa come vuoi, ma dovrai tornare a casa senza di me!-

Il cavaliere guardò male il drago.

-Sei uno stronzo... Sai che abbandonare il proprio drago è il secondo disonore peggiore per un draghiere!-

-E dove è il problema? Hai detto di essere un guerriero senza onore!- Sogghignò sarcasticamente.


...


-Mavis, fermati!- Urlarono all'unisono Drac e Jonny.

Camazotz si fermò, si alzò su due zampe e si voltò verso i due.

-Umano... hai deciso cosa vuoi fare?-

-Non ti permetteremo di fare del male a nessuno, lascia stare Mavis!-

-Mi stai forse sfidando? Pazzo!- Disse il demone ridacchiando, -Dracula, uccidi l'umano..-

Jonathan si voltò verso il vampiro che alzò lentamente lo sguardo verso di lui.

-Drac?- Chiese timorosamente il giovane.

Il conte fese una smorfia, poi da sotto il mantello sfoderò il suo stocco.

-Woh! No, no, no!- Disse Jonny piazzando le mani di fronte a se, -Non ti ci mettere anche tu, che la situazione è già abbastanza pessima.- Concluse terrorizzato.

Dracula alzò lo stocco e lo puntò verso Camazotz, sorprendendo sia il demone che l'umano.

-La tua ipnosi non ha effetto su di me!-

-Impossibile... Tu indossi un'armatura sacra? Quale vergogna devo sopportare! Perché i miei figli dovrebbero essere alleati dei draghi?-

-Cosa? Anche tu sei un daghiere?- Gli domandò Jonathan, emozionato.

-Non proprio, sono fra i fondatori dell'Ordine del Dragone, ma sono un politico, non un combattente… Questo mantello realizzato dalle ali di una viverna nera mi protegge dagli anatemi.-

-Resisterai alla mia ipnosi, ma resisterai anche a questo?- Rispose il demone alzando una mano che iniziò a bruciare di un fuoco oscuro, più nero della notte, -Sai quale dolore si prova a sentire la propria anima bruciare?- Concluse sorridendo malvagiamente, mentre gli altri due fecero un passo indietro.

Il demone sferrò un fendente con i suoi artigli, ma Dracula riuscì a prendere Jonathan ed a metterlo in salvo.

-Affrontate il vostro destino ora, perché non potete fuggire per sempre.- Sospirò il demone.

Jonathan iniziò ad indietreggiare, ma si fermò quando notò che Dracula non lo stava seguendo.

-Drac, cos'hai? Andiamocene! Non possiamo affrontarlo in uno scontro così diretto! Abbiamo bisogno di un piano!-

L'umano non ottenne risposta.

-Drac, mi stai a...- Ma si fermò quando, toccando il vampiro, il ragazzo si accorse che stava tremando.

Si sorreggeva un braccio, sembrava se lo fosse graffiato, ma da esso stava uscendo una flebile fiammella nera.

-Dannazione...- Mormorò il vampiro, -Questa fiamma d'ombra mi brucerà l'anima se non facciamo risvegliare Mavis presto...- Continuo con voce rotta dal dolore.

-È triste, non pensi? Io stesso ho dato vita a questo vampiro uccidendo l'umano che era, ed io stesso sarò nuovamente il suo assassino, solo che questa volta non si risveglierà, né rimarrà nulla della sua anima o del suo spirito.-

La voce del demone era vicinissimo alle spalle di Jonathan, così vicino che per la seconda volta la sua aura oscura gli stritolò il cuore, ma nonostante tutto riuscì a parlare.

-Non te lo permetterò, non ti permetterò di fare del male alle persone che amo!- Disse il ragazzo voltandosi, trovando il muso di Camazotz a pochi centimetri dal suo, ma egli non si tirò indietro, -Tu non mi fai paura!- Gli urlò con voce arrogante.

-Sento il dolce sapere dalla tua paura, inutile nasconderla dietro al coraggio, paura è e paura rimane...-

Poi il demone ispirò, mentre dalla sua bocca si stava sviluppando quell'oscuro e gelido fuoco nero, Camazotz era pronto a soffiare.


Un grosso saluto a tutti, al prossimo capitolo!

Ogni recensione, critica o consiglio è sempre ben accetto :-D

  
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