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Autore: Rage Ramone    23/11/2013    7 recensioni
Aspettando con ansia l'uscita di "Foreverly", colgo l'occasione per shippare il Bike, postare su questo schifo di fandom e, niente, presentarvi Norah secondo la mia mente malata.
Perché, sì, credo fermamente che quella donna abbia la faccia da Bike shipper, già.
Se sono normale, io? Apriamo un dibattito, io dico di no.
Dal testo:
"-Certo, adesso è cambiato tutto, ma la presenza di Mike mi garantisce quella sicurezza che mi sprona a dare il meglio di me, non pretendo che tu capisca…-
Una musa ispiratrice, è la prima cosa a cui Norah riesce a pensare. "
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~Foreverly



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Norah e Billie incideranno quell’album da soli, sono questi gli accordi.
Billie ha insistito nel non coinvolgere in alcun modo i Green Day, dicendo che Foreverly sarebbe stata una novità, una vera a propria eccezione alla regola,  una cosa che lui e Norah devono fare da soli per principio: questo è il loro sogno, non quello del gruppo. Sembra che a tutti vada bene così.

Per questo Nora Jones, quando vede entrare nello studio di registrazione un uomo alto, biondo, e con due occhi talmente azzurri da far invidia al cielo, a seguito del cantante, per un attimo, rimane di sasso.

Come Billie aveva detto, Mike non partecipa al progetto, semplicemente resta al di là del vetro, osservando il duo all’opera, seduto con le gambe incrociate, mentre Norah non si permette nemmeno di chiedere il motivo della sua presenza.

Non ci vuole molto, prima che Norah capisca e sorrida.

Billie cerca in continuazione lo sguardo di Mike, come se avesse un costante bisogno della sua approvazione. Norah li guarda attentamente, e poi accade, quando gli occhioni verdi del cantante incontrano quelli del bassista , lui sorride. Canta, sorride contro il microfono, e la sua voce acquisisce quella sfumatura tenue, rude, ma allo stesso tempo dolce che tanto Norah invidia.

Una voce che scalderebbe il cuore a chiunque, una voce nella quale ognuno si può tranquillamente immedesimare, una voce che narra la storia di chiunque la ascolti, che colpisce come un fulmine a ciel sereno, come una scintilla, la scintilla, quella che vede brillare negli occhi del bassista, orgoglioso del suo amico.

È una voce innamorata.

Ne hanno passate tante, quei due, era nota, al mondo, la loro storia, una storia costante, senza interruzioni, durata trent’anni,  una storia narrata in salita, una strada percorsa tenendosi per mano, senza mai fermarsi. Andando contro  tutto e tutti,  un po’ come un matrimonio, solo che a vincolarli non vi è alcuna promessa di amore eterno, solo fatti.
E per un attimo, Norah si sente esclusa, perché la stanza è letteralmente illuminata dal sorriso di Billie Joe Armstrong, un sorriso che si rispecchia perfettamente sul volto dell’uomo dall’altra parte del vetro.

Per un attimo, Norah, può vedere il filo sottile che li unisce inevitabilmente, che li lega uno al fianco dell’altro da trent’anni or sono, e si rende conto, nonostante sia bastata solo mezz’ora di più che attenta osservazione, che quei due sono semplicemente nati per guardarsi negli occhi e scambiarsi languide occhiate, cariche di tutto, ogni cosa, ogni parola, ogni pensiero. Cariche di intesa, talvolta passione, devozione e –possibile?- amore. Un amore quasi malato, tormentato, ossessionato, messo a freno da qualcosa che nemmeno Norah può definire, qualcosa che, in questo momento, non rileva alcuna particolare  importanza.

Per un attimo, ci sono soltanto Billie e Mike.

Anime gemelle, inseparabili, devoto l’uno all’altro quasi quanto un angelo è devoto al suo Signore, ed è così evidente che chiunque potrebbe  notarlo, riflettendosi nella semplicità e limpidezza di quel rapporto proprio come il riflesso di quel prato nel cielo più azzurro.

Occhiate che durano poco più che qualche secondo, mentre a volte anche diversi minuti.

Norah non può fare a meno di chiedersi se le loro mogli ne siano a conoscenza, perché la verità è evidente come il sole nel bel mezzo di  un cielo senza nuvole.
È semplicemente affascinante,  tutto questo, perché in una sola, semplice, occhiata, quei due potrebbero sostituire tutte le parole del mondo, e il rumore di ogni singola sillaba mai pronunciata è semplicemente la musica più bella che la cantante abbia mai sentito, forse solo perché non ci sono parole o accordi per poterla rappresentare. Una musica che non ha bisogno di essere scritta, canzoni che non hanno bisogno di essere registrate, ma che fanno, in ogni caso, venire la pelle d’oca.

Sarà questo il segreto del successo dei Green Day?

Finite le registrazioni, si avvicina ad Armstrong, impegnato a sistemare la sua chitarra nella sua custodia. Deve chiederglielo.
Posso farti una domanda? Sempre, se non sono indiscreta…
Lui sorride. Tutto quello che vuoi, Norah.
Indugia un attimo.
Perché Mike è qui?
Il cantante butta uno sguardo oltre il vetro, dove la sagoma di Mike sta avendo un’animata discussione con la macchinetta da caffè. Sorride di nuovo.
Perché tengo a quest’album, Norah. E semplicemente non riuscirei a dare il meglio di me se non avessi, anche solo in parte, l’appoggio di  Mike. Sai, all’inizio della nostra carriera, se non c'era Mike, accanto a me, ad affiancarmi sul palco, non riuscivo ad azzeccare nemmeno un accordo. le confessa.
Tutto ciò che la cantante vede nel suo sguardo, disperso, scivolato accanto al suo migliore amico per imprecare contro una macchinetta del caffè, è profonda ammirazione e devozione.
Sguardo che, successivamente, riesce ad abbassarsi su quello della collega.
Certo, adesso è cambiato tutto, ma la presenza di Mike mi garantisce quella sicurezza che mi sprona a dare il meglio di me, non pretendo che tu capisca… 
Una musa ispiratrice, è la prima cosa a cui Norah riesce a pensare.  Billie deglutisce, leggendo nel raggiante sorriso della donna, tutta la comprensione del mondo.
Non ti preoccupare, lo avevo capito.
Davvero? chiede, molto ingenuamente, il frontman dei Green Day.
Annuisce, mentre le gote dell’uomo si tingono lievemente di rosso.  Oh, ehm, sì, beh…
Balbetta, Norah non riesce a trattenere una risatina: è adorabile.
Si schiarisce la voce.
Dunque, uhm, ti da fastidio se, beh, sì, insomma… se ogni tanto Mike venisse a trovarci qui in studio? chiede infine, affondando con le dita tra le ciocche corvine sulla nuca.
Norah, ancora con un sorriso ebete stampato in faccia, denega.
No, affatto. Anzi.  sorride. Lui le sorride di rimando.
Grazie. sussurra soltanto, prima di caricarsi la custodia sulle spalle e sparire oltre la porta, raggiungendo la sua musa ispiratrice.
Norah sospira, serena, vedendo il modo con cui Billie prende per mano Mike – Il suo uomo? Collega?  Migliore amico? Anima gemella? Altra metà della mela? Cosa sono veramente, quei due? Esiste veramente un termine che possa descriverli?-  per poi trascinarlo fuori dallo studio, non potendo far a meno di chiedersi quale forza della natura potrebbe mai riuscire a separarli.

Inseparabili come le due metà di un atomo, così come lo è sempre stato, per sempre.
 
***
 


Note: ho il blocco dello scrittore, e questa cosa è solo vomitevole, ok? Però boh, voglio dire, solo io non vedo l’ora che esca, finalmente, Foreverly? Cioè, sono qualcosa tipo entusiasta e non vedo l’ora, e poi io adoro Norah, e mi piaceva renderla “una di noi”, diciamo così, una Shipper!Norah LOL. Ok, no. Poi boh, fa cagare, ma è da un po’ che il fluff con la Bike non mi riesce.
Accontentatevi, siamo in tempi di crisi, da queste parti <3

Grazie mille se avete letto e apprezzato (?) questo schifo, lasciatemi una recensione, se volete, perché è un periodo di merda, ho il blocco dello scrittore, e ho bisogno di soddisfazioni/non-soddisfazioni, quindi siete liberi di insultarmi.

Millemila cratzi a Killer Chicken che mi persuade a pubblicare in modo egregio. Donna, io ti asgmo, sappilo.

Un bacione,
La vostra Rage.


 
   
 
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