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Autore: Aliaaara    24/11/2013    4 recensioni
Raccolta di piccole One-shot che ho inventato per ammazzare il tempo.
Sì, non ho niente da fare.
Praticamente si tratta di momenti che possono riguardare chiunque presente in One Piece, che non si collegano tra di loro, se non che da un unica cosa: Non è come sembra!!
Le coppie presenti cambieranno sempre.
SPOILER!...o almeno credo...
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Nuova recluta







Non era passato molto tempo da quel giorno.
Doflamingo poteva esserne sicuro. Anche se il veloce trascorrere del tempo lo metteva a dir poco confuso, e le sue pianificazioni giornaliere non erano da meno, poteva essere soddisfatto nel dire che niente andava storto.
Qualche mese fa era riuscito a far entrare nella sua ciurma il giovane, ed inesperto, Trafalgar Law. Tutto sembrava andare a gonfie vele.
Nessuno della ciurma di lamentava del nuovo arrivato, anzi, non sembravano nemmeno notarlo.
Il ragazzo, o il bambino, da quando lo aveva accolto con se, non faceva altro che starsene chiuso in uno studio che gli aveva procurato il flottaro stesso. Se ne stava lì, tutto il giorno, a svolgere le sue mansioni come medico di bordo.
Non che la cosa disturbasse Doflamingo, aveva preso il ragazzino con se proprio per questo. Sapeva che quasi certamente il giovane lo stesse odiando con tutto il cuore, ne era certo. Probabilmente il povero ragazzo non aveva idea con chi avrebbe avuto a che fare, finché non lo aveva costatato lui stesso, quando poi però era troppo tardi.
Doflamingo rise di cuore a quel pensiero. Ancora ignaro dei guai che gli avrebbe portato il ragazzo fra degli anni.
Fatto sta, che il flottaro poteva dire soddisfatto di non avere nessun problema con il giovane. Affatto, si rivelava molto utile per i suoi affari.
Per di più, lui non doveva fare niente.
Il ragazzo stava nel suo studio la maggior parte del tempo tanto che, qualche volta, era Vergo a dovergli portare il pranzo, per evitare che lo saltasse.
Nulla andava storto.
E, anche se il ragazzo probabilmente stava tramando nell’ombra una sua futura morte, al momento non gli recava alcuno problema.
Questo era quello che contava.
In quel momento se ne stava seduto sul suo lussuoso divano rosa di raffinata provenienza, quando dalla porta apparve Vergo.
L’uomo era del tutto tranquillo, camminava con indifferenza nel salone, con passo calmo e deciso. Teneva lo sguardo davanti a sé, ma non sembrava esserci con la testa.
-Tutto a posto, Vergo?- chiese Doflamingo con il suo sorriso smagliante in volto.
L’uomo si voltò verso il suo superiore, portandolo di fronte a sé. Solo in quel momento il flottaro notò che sulla guancia sinistra del compagno, c’era una fetta di pane, rimasta lì attaccata.
Però essendo abituato a scene simili, non si scompose minimamente.
-A meraviglia- rispose l’uomo con le basette.
Poi Vergo portò una mano poco più su della testa, afferrando qualcosa di invisibile e facendo gesto di toglierlo. Solo che, non riuscendoci, continuava a rifare il gesto ritmicamente.
-Non trovo il mio cappello- disse infine l’uomo.
-Tu non porti un cappello- gli ricordò Doflamingo con naturalezza.
Vergo abbassò la mano, non mutando espressione nemmeno un attimo – Ah, già…io non porto il cappello- disse ricordandoselo.
Vergo, per niente dispiaciuto, stava per riprendere la sua camminata ma il suo superiore lo fermò.
-Per caso, Vergo, a pranzo hai mangiato il pane?- chiede il flottaro cercando di soffocare una piccola risata, come suo solito.
Vergo lo guardò interrogativo, anche se non si poteva dire per certo con quei occhiali – No, cosa te lo fa pensare?- chiese.
-È solo che, ti è rimasta una fetta di pane in faccia- rispose sghignazzando amorevolmente, mentre con la mano indicava sul proprio viso il punto in questione dove stava il cibo.
Vergo gli posò sopra una mano, non sorpreso della cosa ma era come se lo avesse appena notato.
-Ah…appena ho portato il pranzo a Law, me lo ha tirato addosso- disse semplicemente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Poi se ne andò come era venuto, senza aggiungere altro.
Doflamingo spense il sorriso, pensieroso. Ora aveva un problema col ragazzo, visto che interpretò l’azione come il suo primo atto di ribellione.
Ma probabilmente lui non sapeva, che semplicemente, l’unico problema della giovane recluta era il pane.
  
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