Nick: Lady Atena.
Fandom: Sherlock Holmes.
Challenge: La sfida dei duecento prompt.
Prompt: 34; Nascita.

Watson si sporse oltre la porta, strinse le labbra e sorrise.
“Mi scusi, gentile signora”.
La donna si voltò, strinse la scopa e aggrottò le sopracciglia.
“Prego?”.
Watson si tolse il cappello, si chinò reggendosi con l'altra mano al bastone.
“Sono il dottore John Watson. Volevo sapere dove ...”.
La donna sgranò gli occhi, lasciò andare la scopa e si portò le mani alla bocca.
“Sia lodata la Regina, finalmente!”.
Lo raggiunse, gli prese il cappello e indicò le scale.
“Vada, vada. È l'ultima porta, quella del signor Holmes”.
Watson batté le palpebre, annuì due volte e salì le scale.
< Prevedo la nascita di un rapporto lavorativo assai complicato > si disse.
Raggiunse la porta, vi ticchettò con il bastone e sentì il suono riecheggiare. Aggrottò le sopracciglia, arricciò le labbra e provò nuovamente. Vide la porta socchiudersi con uno stridio, la spinse con il bastone e guardò all'interno. Un paravento sopra tre scalini copriva la finestra facendo filtrare appena la luce, avanzò passando sopra un tappeto e si chiuse la porta alle spalle. Una lampadina gli venne puntata contro, chiuse gli occhi abbassando il capo e alzò le mani.
“Si identifichi. Ho una lampada con me!” disse una voce maschile.
Watson socchiuse gli occhi, intravide una sagoma e strinse il bastone.
“Ah, io sono il nuovo medico. Abbassi quella cosa, la prego”.
La luce si abbassò, Holmes uscì da dietro una poltrona stringendo la lampada e arricciò il labbro.
“Io non sono morto” disse.
Watson batté le palpebre, abbassò il bastone e inarcò un sopracciglio.
“Questo lo vedo”.
Holmes storse il labbro, camminò verso destra passando davanti a un tavolinetto e strinse la lampada.
“Lei si è mai chiesto della nascita della luce elettrica?”.
Watson inspirò, scosse il capo e fece un passo avanti.
“Non ho mai avuto il piacere. Comunque io ...”.
Holmes poggiò la lampada sul tavolinetto, ruotò su se stesso e afferrò una serie di fogli da una sedia.
“Molti dicono che la nascita della luce elettrica sia avvenuta perché il suo creatore aveva paura del buio. Assai bizzarro, non trova?”.
Watson aggrottò le sopracciglia.
“Naturalmente, signor Holmes. Ma questo ...”.
Holmes sfogliò la risma di fogli, li lasciò cadere in terra e salì i tre gradini.
“Eppure nonostante questa nascita stupefacente, in molte zone di Londra ancora si utilizzano i lampioni. Lei sa spiegarmi perché?” domandò.
Scese i gradini, si avvicinò e inspirò profondamente. Socchiuse gli occhi, sogghignò.
“Grazie a quella luce io ho potuto vedere tutti i dettagli che mi servivano a capire che lei adora occuparsi dei cadaveri, dottore”.
Watson sgranò gli occhi, aprì la bocca e la richiuse.
“John Watson. Lavoro anche come medico legale, qualche volta”.
Holmes gli prese le mani, le rigirò e strinse le labbra.
“Se è per questo fa anche combattimenti, vista la tensione dei suoi muscoli. Ed è stato un soldato, considerando il callo tipico di chi ha imbracciato un'arma”.
Gli lasciò le mani, fece un passo indietro.
“Io sono Sherlock Holmes, il detective. E prevedo la nascita di una splendida collaborazione!”.
Watson sospirò, chiuse gli occhi poggiandosi al bastone.
< E io prevedo la nascita di un'isteria senza pari >.