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Autore: RedLolly    01/05/2008    11 recensioni
La fine si avvicina per L. Lo sente nel suo cuore, sente che di lì a poco dovrà morire. Per questo si sente pronto a condividere con Light Yagami, la persona a cui tiene di più al mondo, migliore amico e forse peggior nemico, le oscure reliquie del suo passato...
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Capitolo 7

ReLiQuæ RoSæ

 

 

Capitolo 7

 

Sorella Bernadine fissava con severità il gruppo di persone che si erano presentate in massa nel suo ufficio appena prima di cena. Le sue folte sopracciglia grigie erano ribassate sugli occhi, i lati rugosi della bocca piegati all’ingiù.

Era la prima volta nella sua carriera di direttrice dell’orfanotrofio Saint Angel che si trovava a essere costretta a fronteggiare un caso del genere. Uno dei bambini accolti che danneggiava di proposito parte dell’arredo sacro. Una cosa che l’aveva colpita era il fatto che lui non aveva cercato di difendersi, ne di dare spiegazioni. Si era lasciato trascinare via senza opporre la minima resistenza, e io quel momento si trovava di fronte a lei, quegli enormi occhi neri e inespressivi puntati addosso.

Quasi la spaventava. Un fantasma. Un piccolo fantasma pallido e muto. Cosa girava nella testa di quell’orfano così diverso dagli altri? Spesso aveva pensato che lo shock che aveva subito lo avesse troppo compromesso psichicamente. Messo da parte il fatto indiscutibile che fosse un bambino geniale secondo gli insegnanti, era assolutamente asociale con chiunque, ad unica eccezione di miss Lorna River. Eppure non aveva mai dato segni di aggressività, non aveva mai disturbato nessuno, era ligio, corretto, studiava e pregava. In teoria un ragazzino modello, quasi inumano.

Ed ora questo, un gesto blasfemo privo di logica.

Sorella Bernadine inspirò profondamente, confusa. Tamburellava nervosamente con le dita tozze sulla scrivania ingombra di carte. Posò lo sguardo rigoroso su una delle sorelle presenti, una donna di una cinquantina d’anni, secca come un bastone e dal viso affilato.

“Sorella Juliet, conferma la versione dei fatti?”

“Ovviamente, ero presente anche io. Questo ragazzino ha compiuto un gesto blasfemo estremamente grave! The Virgin Mary’s Holy Heart è completamente distrutta! E’ stato un atto… Diabolico! Ecco!”

Le tremava il labbro inferiore di rabbia. Dietro di lei mormorii e sussurri. Dei “Ha ragione!” e dei “L’ho sempre pensato che fosse come posseduto.” si opponevano ai “Come è potuto succedere?”.

Il bambino invece, lui, era chiuso nel suo ermetico silenzio.

“Non vedo altre alternative. Devo provvedere perché sia punito. Sorella Ann si occuperà a che sia eseguito un castigo esemplare. Sono sicura che a questo piccolo demonio passerà la voglia di rompere le statue della cappella.

Una suora si fece avanti e lo prese malamente per un braccio.

“Sorella…” continuò la direttrice “Bada, vedi di usare un po’ di maestria, poiché non devono assolutamente rimanere segni. Che sia poi rinchiuso per il tempo necessario in una stanza isolata nel seminterrato. Lo aiuterà a riflettere sui suoi crimini.

Per la prima volta da quando era entrato in quella stanza sorella Bernadine vide la sua espressione vuota tramutarsi in un viso carico di terrore.

 

Dolore, tanto dolore.

E’ arrivato un altro momento del mio passato con cui devo fare i conti, qualcosa che mi spezzò di nuovo a metà una seconda volta, esattamente come successe quando mia madre morì.

Perché non mi difesi in qualche modo? Perché non mi sforzai almeno quella volta per dire quattro parole? Me lo chiedo ancora adesso. Forse era solo la paura. Fu orribile ciò che avvenne.

Light Yagami fino ad ora non mi ha mai visto mostrare le mie autentiche emozioni, tranne una volta. Il secondo Kira aveva proferito la parola “Shinigami” in uno dei suoi video. Fui preso dal panico a tal punto da gridare e cadere dalla seggiola. Non accadde mai più, mentre adesso… Adesso piango.

Mi lascio andare. Le lacrime silenziose iniziano a rigare copiose il mio viso. Sono scosso dai singulti.

E’ terribile… Sto rivivendo… Tutto.

Ora non sono più le campane quelle che sento. Ora riprovo dolore. Dolore fisico, autentico, vero.

La consapevolezza di aver commesso una grave colpa, la consapevolezza che fosse giusto per quello che avevo fatto.

Ryuzaki…”

Light si preoccupa. Si avvicina, forse per confortarmi, forse solo per cambiare posizione.

Non importa. Qualcosa scatta dentro di me. Ne approfitto per cercare quello che fino ad ora ho sempre negato di volere. Le mie dita si artigliano alla stoffa ancora un po’ umida di pioggia che copre le sue spalle, il mio corpo si stringe al suo. E’ calore umano quello che sento in lui?

Nascondo il viso nell’incavo del suo collo. La mia bocca entra in contatto con quella sua pelle fragrante…

“Non puoi capire, Light-kun…” singhiozzo con la voce stridula di un bambino “Era come essere all’Inferno… Io ora risento tutto, è tutto nella mia testa… Fa tanto male, tanto…”

I vaneggiamenti di un pazzo. Eppure è questo quello che provo, sono sincero. Gli sto aprendo il mio cuore. E’ assurdo, lo so. Sto rivelando le mie debolezze al nemico.

Alzo il volto per fissarlo negli occhi. Ho un po’ paura della sua reazione… Ma non sembra arrabbiato per il mio gesto sfrontato. Sembra quasi… Benevolo.

“Lo sento ancora, Light-kun…”

“Cosa senti, Ryuzaki?”

 Il tono della sua voce è allarmato. Io deglutisco a fatica il groppo che mi si è formato in gola.

“Non mi è rimasto alcun segno visibile, ma… Quella sera… Ogni colpo era sempre più forte. Mi tenevano fermo piegato un po’ in avanti. Nessuno poteva sentirmi in quel seminterrato. Ora è come se di nuovo… Posso sentire la mia pelle lacerarsi e il mio sangue scorrere…”

Tutto è purtroppo indelebile nella mia mente.

All’inizio mi ricordo che avevo tanto freddo, mi avevano completamente spogliato. Mi vergognavo pure di conseguenza a stare lì senza nemmeno un indumento addosso, senza alcuna difesa, tremante.

Ma quello era solo l’inizio. Mi sentii artigliare saldamente per le braccia per esporre la mia schiena inerme. Immaginavo fin troppo bene cosa mi aspettava.

Il primo colpo della sottile verga mi mozzò il fiato e mi annebbiò la vista. Cercai di trattenermi dal gridare, ma cedetti alla terza botta. Ogni impatto di quella canna era insopportabile, straziante. Avevo perso il conto, quando avvertii il primo piccolo squarcio aprirsi al di sotto di una scapola.

Piangevo e nessuno ascoltava i miei lamenti disperati, i gemiti di dolore che emettevo. 

Quando le mie gambe iniziavano a cedere per il dolore e la fatica, per fare in modo che non mi lasciassi cadere a peso morto e fossi obbligato a tenermi sempre in piedi mi colpivano con sferzate sulle cosce, cercando di centrare appena sotto le natiche, dove era più doloroso, fino a quando non mi raddrizzavo.

Ad un certo punto ero talmente sfinito che rilasciai la vescica. Un rivolo bollente fluì percorrendo l’interno delle mie gambe fino a formare una pozza ai miei piedi.

Intorno a me aleggiava un odore nauseante. Sangue, sudore e urina impregnavano la mia pelle, l’angoscia e il tormento impregnavano invece la mia anima.

Volevo solo che tutto finisse. Era troppo quel supplizio per me. Basta.

Di colpo Light prende il mio viso tra le mani bagnandosele di lacrime.

I tuoi occhi… Come possibile che un demonio come Kira, abbia i tuoi occhi? Gli occhi di un angelo?

“Io lo trovo un abominio! Tu non l’avevi fatto apposta, non avevano diritto di… Oh merda… Io non so che dire, a parte che mi dispiace molto per te, Ryuzaki.

La sua mano destra prende ad accarezzarmi i capelli, ma ormai un gesto del genere non mi sorprende più. Entrambi non abbiamo più freni inibitori, ci sentiamo come liberi da catene invisibili. Per una volta, non c’è L e non c’è Kira, si sono nascosti, fatti da parte, rivelando un po’ il nostro vero io.

“Vorrei che Kira non mi facesse soffrire, quando mi ucciderà…”

“Piantala con questa storia! Nessuno ti ucciderà, non lo permetterò!”

Ora è lui a urlare. Mi piace pensare che Light, Light e non Kira, mi voglia bene.

Le mie mani scendono ad accarezzargli la schiena forte, muscolosa, così diversa dalla mia che è spigolosa e segaligna. Appoggia la fronte contro la mia, le sue dita umide passano sul mio collo, scendono sul mio petto per infilarsi sotto la mia maglietta.

Io sono senza fiato. E’ tanto strano sentirsi toccare in questo modo, non so come spiegare… E’ estremamente piacevole… Mi inibisce il cervello…

Le sue mani percorrono le linee delle costole in rilevo sotto la pelle e risalgono con una lentezza straziante fino ai pettorali. Rabbrividisco.

“Sei davvero tutto pelle e ossa…”

Non rispondo. Sussulto quando lo sento sfiorarmi un capezzolo per poi pizzicarne tra l’indice e il pollice la carne delicata e morbida. E’ un punto sensibile, sento una strana forma di piacere, che non avevo mai provato, non so bene cosa fare… Non so se continuare ad agire istintivamente, anche se... Ormai sono perduto. Non ho più niente da perdere.

Riporto una mano davanti e con tocco dolce gli sfioro le labbra.

Chissà che sapore hanno le tue labbra… Saranno come la panna, le fragole o la cioccolata?

Qualcosa però, non va come dovrebbe. Light si stacca da me di colpo spingendomi via.

Non capisco cosa succeda… Era tutto perfetto! Io, lui… No. Non importa. Mi metto seduto nella mia solita posizione.

Light si è ricomposto seduto con le gambe accavallate e il dorso appoggiata allo schienale. Guarda altrove, le guance leggermente rosee, si passa una mano sul ciuffo di capelli chiari che gli copre la fronte per sistemarlo. Io nel frattempo ho smesso di piagnucolare come un bambino spaurito, mi limito a tirare su con il naso.

E’ meglio così, è meglio fermarsi. Devo impormi di pensare a Misa, la povera Misa Amane. Lei è la sua ragazza, lo ama più di sé stessa. Non ho alcun diritto di traviare Light, di portarlo ancora più lontano da lei di quanto non sia già, anche se so bene che in realtà non me ne frega niente. Light non ama Misa, è un dato di fatto, lei è un’illusa. Devo convincermi tuttavia.

“Scusami, Light-kun.” Cerco di rimediare.

“Non è niente, scusami tu, mi sono lasciato trasportare. Non dovevo toccarti in quel modo. Per caso però… Ci sono telecamere accese qui?”

“Le ho fatte spegnere tempo fa.” Affermo scuotendo il capo.

Tira un sospiro di sollievo. Capisco la sua preoccupazione. Se suo padre venisse a sapere che si stava scambiando effusioni di un certo tipo con un altro ragazzo, soprattutto se questo ragazzo ero io, non ne sarebbe stato felice. Soichiro Yagami è un uomo all’antica e piuttosto rigido. Una cosa del genere tra me e Light lo avrebbe sconvolto. Lo conosco, so che non l’accetterebbe mai.

“Posso capire quanto sia stata una vera e propria tortura farsi picchiare in quel modo… Sono davvero desolato.”

Ecco, è tornato al discorso centrale. Credo che su questo punto sia comunque sincero. Anche Kira ne sarebbe convinto. Quelle donne usando violenza contro di me, al tempo un bambino indifeso e assolutamente senza colpa, sarebbero state sicuramente classificate come da punire secondo il pensiero di giustizia di Kira.

Quando finalmente finirono di castigarmi, ero distrutto. Non mi reggevo più nemmeno sulle gambe, avevo male dappertutto. Mi ricordo che mi chiusero in una specie di stanza a parte, non so bene nemmeno per quanto tempo, se effettivamente furono tre giorni. Mi addormentai sfiancato nella branda appena mi ci depositarono, e non so per quanto tempo dormii.

“Certo… Non potevano certo permettere che gli altri bambini e la coppia che doveva scegliere un orfano vedessero le tue piaghe. Sarebbe saltato fuori uno scandalo.”

“I tuoi ragionamenti sono sempre impeccabili, Light-kun

 Lo osserve mentre sorride mestamente, e ricaccio dentro di me la voglia matta di accarezzare nuovamente anche solo per un istante quelle guance lisce che sanno di buon dopobarba.

Sospiro.

Il sole sta sparendo ormai quasi del tutto all’orizzonte facendo spazio alle tenebre.  

 

 

 

Ufff, che faticaccia questo capitolo! E’ il primo pezzetto un po’ più spinto, e ci ho messo molto a scriverlo, e alla fine non so nemmeno se sia venuto bene… Io spero di sì, ma a rileggerlo non è un granché, scusatemi…

Alla fine mi sono decisa, vi lascio il mio indirizzo msn, così se avete dei consigli o volete semplicemente parlare con me eccolo qui:

 

lollyelo@msn.com

 

Comunque, mamma mia, se continuate con tutti queste recensioni finisce che avrò voglia di aggiornare tre volte al giorno!XD Cavolo, grazie milleeee! Sono felicissima di tutto questo successo per la mia prima fanfiction su DN! Grazie Grazie grazieeeee!^^

 

Adaralbion: Spero che tu non ti sia soffocata! Ho aggiornato abbastanza in fretta? Ti prego dimmi di sì! Una recensitrice nuova di zecca non posso perderla così!XD Grazie per la recensione! Kiss

 

Amy_Vampire: Praticamente hai recensito mentre in contemporanea aggiornavo!O_O Che cosa surreale! E come vedi da questo capitolo… Avevi ragione! Eh sì, povero Ellino mio!T_T

Grazie per aver recensito! Bacio!

 

Betta90: Grazie per avermi perdonata!^^ Sono contenta che il dialogo tra Light e L ti sia piaciuto! Ho cercato di dargli un inizio particolare, mi ci vedevo bene Light a dire una battuta del genere… Grazie per il tuo apprezzamento della fanfiction! BACIIII

 

hay_chan: jashin!!! Hahahaha! Looool, mi sa che mi converto io pure!XD Grazie per la recensione! Baci.

 

Uriko: Weeee nee! *cipollino che saluta* Anche io adotterei L! Anche quando ha 25 anni lo adotterei!XD Lo so che ti stai affezionando a lui sempre più! *emoticon con un immagine yaoi qualunque che non centra un cazzo, ma a me va di metterla*. E se hai ideuzze da suggerirmi, non esitare! Ci si vede in web! Suki dayo! :*

 

Black Lolita: Tranquilla ti perdono!^^ ed è vero, i bambini sanno essere diabolici! Anch’io ne so qualcosa, perché da piccola ero così! Ero cattivissima. Comunque è vero, adoro il dramma! Da scrivere mi diverte moltissimo! Grazie per la recensione! Baci

 

Freija: Anche tu sei perdonata!^^ Eh si, la scenetta delle mani era teneraaaa!>////< Grazie per il fatto che apprezzi addirittura la divisione dei capitoli!*__*  Ma come puoi vedere Ellino l’hanno picchiato… Povero, lo so… Sono cattiva… Ma perdonami questa mia cattiveria! Grazie per la recensione! Baci!

 

L Chan: Uh, scusamiiiii! Anche con questo capitolo ti avrò scioccata, mi dispiace!T_T Però recensirai ancora vero? I compimenti che mi fai sono ehm, come dire, cavolo, arrossisco sempre! Grazie, grazie mille! Grazie per aver notato anche questo particolare sulla cappella, sei stata l’unica! Davvero stai scrivendo una ff su L?*_* Cavolo sono curiosissimaaaa!!! Devo leggerla! A presto e grazie ancora! Baci! :*

 

cicoria: direi più la seconda possibilità! Infondo anche lui sa già che L dovrà morire tra poco, anche se lo nega, quindi… Eheh!^^’ è comunque è vero, L NN HA LA GOBBA! Lo difendo io pure! Grazie per la tua recensione lunga, a me più sono lunghe e più fanno piacere!*_* Grazie ancora e a presto! Un kissolo!!!

 

Jael: Un arrivata dell’ultimo minuto!!! Grazie per aver letto la fanfiction e per averla apprezzata! Grazie mille e a prestooo!

  
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