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Autore: Martina Sapientona    24/11/2013    1 recensioni
Percy e i suoi amici sono a scuola nel periodo in cui non frequentano il Campo... cosa combineranno insieme?
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Percy Jackson, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15. Una chiacchierata tra dea e semidio

- Oh Iride accetta la mia offerta e fammi vedere Perseus Jackson – disse Atena lanciando la dracma d’oro nell’arcobaleno. L’immagine apparve. Percy era seduto da solo in un bosco, sotto la pioggia. La dea schioccò le dita e in un batter d’occhio si ritrovò accanto a Percy.
- Perseus Jackson – disse Atena avvicinandosi al ragazzo.
- Oh dea Atena – disse Percy inchinandosi ai piedi della dea. La dea di Annabeth, della sua Annabeth. Avevano gli stessi occhi e gli stessi capelli. Vedeva in Atena la versione divina di Annabeth. Non ebbe il coraggio di tirarsi su e allora la dea si sedette affianco a lui.
- Percy, capisco quanto stai soffrendo. Lo sto passando anche io. Ma tu non puoi continuare a cercarla in ogni angolo – disse Atena circondandolo con un braccio.
- Io la cercherò in ogni angolo del mondo. In ogni foresta e in ogni mare. In ogni città e in ogni casa fino a quando non la riavrò qui con me. – disse Percy cercando di trattenere i lacrimoni. Non voleva farsi vedere che piangeva come un bambino piccolo davanti alla dea della saggezza e soprattutto davanti alla mamma di Annabeth. Avrebbe potuto dirglielo. Se l’avessero mai ritrovata. E se non l’avessero ritrovata? Mai più?
Atena che riusciva a leggere i suoi pensieri strinse a se ancora più forte Percy – Mio caro, tu sei un ragazzo davvero modello. Non mi sarei mai aspettata che quella sardina sotto sale avesse un figlio che avrebbe dato anima e corpo pur di salvare la mia bambina. Noi la cercheremo e la troveremo. Hanno già messo in marcia le Cercatrici per trovarla. – disse Atena informando il ragazzo di tutto ciò che era successo sull’Olimpo
- Ma allora voi non siete così capricciosi e menefreghisti come succede. Almeno lei vuole bene ad Annie. – disse Percy guardando negli occhi la dea, l’unica che non aveva mai affrontato con lo sguardo.
- Io voglio bene alla mia Annie quanto gliene vuoi tu. Io accetto il vostro amore. So che riuscirai a proteggerla e a trovarla. Te la affido. Ora però dobbiamo cercarla. Mi serve anche il tuo aiuto. – disse la dea imbarazzata. Non aveva mai chiesto aiuto a nessuno in tutta la sua esistenza ma questa volta è troppo importante.
- Lei è una bravissima madre. Sono sicura che Annabeth non avrebbe potuto desiderare di meglio. – disse Percy delicato. Questa frase colpì nel profondo Atena che si riteneva responsabile di tutte le cose brutte che capitavano nella vita della sua bambina. Percy non aveva bisogno di saper leggere nel pensiero di Atena per capire ciò che pensava. La abbracciò con tutta la forza che aveva dentro di sé, lasciando che le sue e le lacrime della dea sgorgassero tranquillamente. Così erano semidio e dea abbracciati sotto alla pioggia dentro ad un bosco disperso in qualche stato degli Stati Uniti. Annabeth si sarebbe messa a ridere di sicuro alla visione di quella scena che non avrebbe immaginato neanche nei suoi sogni più folli.
- Ora è meglio che torni sull’Olimpo per vedere se Artemide ha trovato una pista per trovare Annabeth. Ti consiglio di tornare a scuola perché Grover e Talia sono molto preoccupati. Ti manderò informazioni appena le saprò, sarai il primo a cui le dirò. Se vuoi venire a farmi visita sull’Olimpo, quando ti senti solo o triste, sappi che io sarei molto felice di accoglierti. - disse Atena scrutando Percy ancora bisognoso di affetto come un cucciolo abbandonato.
- Grazie Atena. Magari verrò qualche volta a farle visita. Anche dopo che ritroveremo Annabeth. Magari insieme potremmo farla stare un po’ meglio – disse Percy ripensando alle braccia. La dea guardò con dolcezza il ragazzo che si preoccupava della sua bambina.
- Già magari possiamo – disse Atena ripensando anche lei a quello che faceva Annabeth. Percy si voltò mentre la dea scompariva in un bagliore argenteo lasciando nell’aria il profumo di limone che aveva Annabeth.

Percy iniziò a pensare davvero alla collaborazione con Atena, nonostante l’odio che c’era con suo padre. L’aveva consolato e aveva saputo infondergli speranza. Avrebbe collaborato con la dea per cercare Annabeth. La sua Annabeth. Si distese tra le felci e il muschio bagnato ripensando a tutto quello che aveva passato con la sua Annabeth. Forse non l’avrebbe mai più rivista.

POSTILLA DELL'AUTRICE

Spero che la chiacchierata tra Percy e Atena vi sia piaciuta. Commentate e ditemi se vi è piaciuto questo capitolo, se avete fatto il lago di Garda mentre lo leggevate o se non vi è piaciuto. Bacioni. Al porssimo capitolo. Martina Sapientona
  
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