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Autore: Miss_Panda    24/11/2013    6 recensioni
Salve! Mi presento sono Miss_fairy e questa è la mia prima storia in questa sezione. Vorrei esporvi la storia di una ragazzina di nome Estele che è figlia di due giovani, Elinor e Nahor, innamorati da sempre l'uno della'altro, figli di due nemici giurati, scoprirà che la sua vita non è come sembra. L'atmosfera sarà sia romantica (se no non l'avei messa in questa sezione) che avventurosa che con alcuni lievi caratteri fantasy e tratterà sia le vicende della piccola Estele che quella dei suoi genitori.
ESTRATTO
(...) La mattina dopo Elinor si svegliò molto presto come al solito e per poco non si paventò nel vedere il viso del giovane a pochi centimetri dal suo. Si alzò piano e andò a controllare Estele che dormiva tranquillamente affianco a Rosille, poi andò fuori per riflettere su ciò che stava succedendo (...)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ARRIVO E SCOPERTE

Appena arrivate all’accampamento di Aatos, le due vennero accolte da un soldato, sicuramente una spia di Aatai, che salutò calorosamente la sua nutrice. Estele notò che Rosille e il soldato, che avrebbe scoperto chiamarsi Tresh, si assomigliavano: avevano gli stessi capelli biondi ma gli occhi erano marroni, era anche molto alto e muscoloso.

<< Tu saresti Estele allora! Mia sorella mi ha parlato molto di te. >> esclamò il soldato dopo che la giovane l’aveva presentata. Estele rimase senza parola nello scoprire la loro parentela, aveva conosciuto sua nonna Aleena ma era venuta a mancare anni prima. Furono scelte come dame di compagnia di Elinor e vennero condotte subito dalla donna.

Elinor non si fece aspettare. Secondo la mora, doveva avere pressappoco l’età di suo padre, uno o due anni in meno di lui, sui trenta anni, capelli neri contornavano un viso delicato e deciso con grandi e dolci occhi celesti, incorniciati da folte ciglia scure, per poi intrecciarsi su una spalla. Una veste verde, aperta un una gamba con uno vistoso spacco, nascondeva dei comodi pantaloncini neri e ai piedi portava degli stivali neri, mentre le braccia, e parte delle cosce sotto i pantaloncini, erano fasciate dalla rete che tutti, sia nell’accampamento di Aatos che in quello di Aatai, portavano come ulteriore supporto (questa rete era formata da un ragno magico che produceva una ragnatela inizialmente appiccicosa, ma che poi, con un particolare trattamento, diventava resistente e leggera come un tessuto).  Il suo sorriso fu una delle prima cose che meravigliarono la ragazzina, era così dolce e familiare, come se fosse nei suoi pensieri più profondi.

<< Quindi voi due sareste le mie dame di compagnia! Rosille e Estele, giusto? >> chiese la donna sorridendo alle due. A Estele sembrò una figura che somigliava molto a quella della sua bambola; infatti, quando sua madre la abbondonò davanti alla tenda di suo padre, aveva lasciato nella cesta insieme a lei una copertina verde e una bambola di pezza, molto spartana e con un sorriso molto dolce, che l’accompagnava in ogni sua avventura.

Elinor le accompagnò alla casetta che sarebbe stata il loro spazio personale e la piccola notò che, non appena si iniziarono ad avvicinare a quella struttura, gli occhi di Rosille incominciarono a illuminarsi sempre più. Una volta entrata, iniziò a osservare l’ambiente; non era molto grande, ma neanche molto piccolo, c’erano un ambiente principale, con un tavolo e quattro sedie, una piccola dispensa, un camino e una pentola, e due stanze che si affacciavano in modo discreto, delle quali una era un bagno e l’altra una camera da letto con due letti e un armadio. Si sistemarono e non passò molto tempo, forse un’oretta, che Elinor le raggiunse per  annunciare  che quella sera ci sarebbe stata una festa.

 

Nel frattempo, Nahor si stava allenando con un amico nel bosco e, in un momento di pausa, si sedette su un masso.

<< Bhe, che mi racconti di bello? Estele come sta? È un po’ che non la vedo in giro! >> esclamò Konnor, asciugandosi con la mano la fronte medita di sudore. Konnor era il suo migliore amico da quando erano bambini e anche la migliore spia per lui; infatti, si poteva dire che faceva il doppiogioco con Aatai.

<< Niente di che, amico! Veramente, Estele è stata mandata da mio padre in una missione oggi. Konnor, sono preoccupato! Se si ferisse? Se fosse in pericolo? Se ne andata da qualche ora e già mi manca! >> esclamò Nahor alzandosi e iniziando a camminare nervoso.

<< Nahor, io so dove è stata mandata Estele, ma non dovrei dirtelo, sia perché tu andresti in escandescenza e non mi lasceresti il tempo di spiegare, sia perché me lo ha chiesto tuo padre. >> confessò l’amico.

<< Cosa? Sai dov’è mia figlia? Parla per favore! >> chiese sorpreso il giovane, girandosi verso di lui.

<< Non dovrei però mi fai preoccupare quando stai così! – esclamò l’uomo, constatando la situazione: era agitato e lui non era mai, neanche quando si trovava nelle missioni e la situazione sfuggiva di mano – è da Aatos >> concluse, pronto a prendere la sua arma e inseguirlo. Infatti, le sue previsione furono giuste e successe tutto in meno di un secondo. Nahor si diresse velocemente verso la tenda di suo padre, non ascoltando più niente o nessuno.  

 

Da Aatos, invece, le due iniziarono subito il loro lavoro, che non sembrò così duro come la riccia all’inizio si aspettava, preparando la donna, per poi, cambiarsi loro: Elinor aveva indossato un abito verde smeraldo di pizzo, molto semplice e lineare, i capelli erano stati lasciati sciolti ed erano tenuti indietro da una fascetta verde che spiccava, Estele un abito lungo blu scuro, tenuto in vita da una cintura panna con dettagli floreali blu, i capelli ricci erano stati legati in una coda laterale da un nastro panna mentre Rosille un abito celeste con dettagli blu e azzurro che lasciava scoperte le spalle, coperte dai lunghi capelli lasciati sciolti.

Quella sera, sotto lo sguardo di Rosille, Estele ballò e si divertì molto, la quale sorrise di cuore nel vederla così felice. Ad un certo punto, le si avvicinò la ragazzina che la esortò a andare a ballare ma, purtroppo, non riuscì nel suo intento e si diresse verso la pista a ballo affianco a Tresh che incominciò a prenderla in giro per quell’atteggiamento, a suo dire insopportabile, che assumeva in quelle occasioni, meritandosi anche una linguaccia infantile da parte della sorella, provocando anche una risata da parte di Elinor e Estele. La mora, però, invece di seguire i due sulla pista da ballo, si sedette affianco alla sua dama da compagnia e incominciò a chiacchierare con lei in modo molto amichevole, come se si conoscessero da molto tempo.

Quando finì la festa, la ragazzina corse verso la loro casetta dove si cambiò molto velocemente, si buttò sul letto e ritornò alla lettura del suo ben amato libro (Estele aveva una grande passione per la lettura e la sua nutrice ebbe grandi problemi per convincere la riccia a non portarsi dietro tutti i volumi che aveva), mentre, nell’ombra, all’insaputa di tutti, due persone parlavano.

<< E’ così brava? >> chiese la prima alla seconda mentre osservavano dalla finestra la bambina che si leggeva un grande tomo in pelle.

<< Forse anche di più… Aatai non è uno sprovveduto. >> rispose la seconda sorridendo in modo enigmantico.

Nel frattempo Rosille era entrata nella casa e si era messa nel letto con un diario che portava con sé durante le missioni. Quando finì di annotare ciò che era successo durante quella giornata, girò la esta e vide la sua piccola protetta che dormiva con il libro in faccia. Si alzò, mise il segnalibro in pelle, chiuse e poggiò il libro sul pavimento in legno, rimboccò le coperte come quando era piccola e spense la luce prima di andare a dormire anche lei.

Di notte, una figura si introdusse nella casa e si avvicinò al letto della bambina guardandola, si piegò ad accarezzarle i capelli e le lasciò un dolce bacio sulla fronte, sussurrando un “mi dispiace”, per poi uscire con una lacrima che le rigava il volto.

 

 

Ciao a tutti! Rieccomi con il terzo capitolo di questa storia! ^.^ Prima di iniziare vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto il capitolo, coloro che lo hanno (anche) commentanto, coloro che hanno agginto la storia nelle tre liste. Vorrei anche mandare un bacio ai miei amici della Sardegna, spero che vada tutto bene e voi stiate bene. Ora, inziamo con le solite spiegazioni! ^.^ Nell'ultimo capitolo ho promesso che, ogni volta che ci sarebbe stato un nome nuovo, vi avrei spiegato provenienza e significato, e anche questo farò ma prima devo spiegarvi l'accampamento di Aatos. Il suo accampamento è leggermente diverso: le abitazioni non sono tendoni ma bungalow e la forma è uguale a quella dell'accampamento di Aatai, forse un po' più lunga. Come abbiamo visto (o letto), è compasa Elinor! Finalmente dicono alcuni xD Chi saranno secondo voi le due persone che si nascondono nell'ombra della notte e che spiano Estele? Idee? Bene, prima che mi fuciliate, passo ai nomi (che sicuramente non ve ne può pregar di meno):

- Tresh (nome inventato)

- Konnor, origine gaelica, significato amante dei cani (non chiedetemi niente, please! :/) 

Beeeene, ora vi lascio sul serio... alla prossima settimana! ^.^

  
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