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Autore: Zomi    24/11/2013    7 recensioni
Le ruote della macchina stridettero sull’asfalto, ruotando su se stesse fino a fumare contro la strada.
Prima di sfrecciare con tutta la carrozzeria sulla corsia, sorpassando senza freni due utilitarie, l’auto ruggì aumentando di velocità, mentre la marcia veniva spina con violenza fino alla quinta, facendo schizzare la lancetta dei chilometri orari oltre i cento.
-FRENA!!!- urlò il passeggero, infilzando il cruscotto con tutte le sue unghie, sudando freddo da ogni poro.
Con un ghigno divertito, Nami aumentò la velocità, scalando la quarta solo per infilarsi sulla scia di due Tir...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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LEZIONI DI GUIDA
 


 
Le ruote della macchina stridettero sull’asfalto, ruotando su se stesse fino a fumare contro la strada.
Prima di sfrecciare con tutta la carrozzeria sulla corsia, sorpassando senza freni due utilitarie, l’auto ruggì aumentando di velocità, mentre la marcia veniva spina con violenza fino alla quinta, facendo schizzare la lancetta dei chilometri orari oltre i cento.
-FRENA!!!- urlò il passeggero, infilzando il cruscotto con tutte le sue unghie, sudando freddo da ogni poro.
Con un ghigno divertito, Nami aumentò la velocità, scalando la quarta solo per infilarsi sulla scia di due Tir.
Senza pensarci, provocò i due autisti facendo i fari, costringendoli a strombazzare con le loro roche trombe.
-Spazio, fate spazio- ordinò rispondendo con il debole clacson della sua automobilina, pestando il pedale dell’acceleratore e sgusciando tra i due automezzi.
-Tu sei pazza- urlò Zoro, aggrappandosi alla cintura di sicurezza –Ci farai ammazzare!!!-
-Ah, ah, ah- ridacchiò divertita, sussultando con la chioma ramata sciolta –Rilassati-
Senza dar retta alle urla dell’amico, la rossa ingranò la quinta, sfrecciando oltre il primo Tir e sorpassando, invadendo la corsia opposta, il secondo, che frenò rumorosamente dietro il suo paraurti, rischiando di provocare un incidente con il collega che lo seguiva.
-Incapaci- sbuffò la rossa, scuotendo il capo.
-Incapaci?!?- strabuzzò gli occhi –Hai presente di quante norme stradali hai violato negli ultimi cento metri?!?-
-Dettagli- mosse la mano verso il verde, scalando ad una curva e infilandosi in una stretta stradina di paese.
Saltellando sugli ammortizzatori dell’auto, scesero la scalinata di una chiesetta, spaventando una vecchina e i suoi gatti.
-Ragazzacci- li additò, muovendo in aria il fidato bastone.
-Potevi investirla- si sgolò sull’orlo dell’isteria Zoro.
-Ma va là: hai visto come si è scansata? È agile come una ventenne quella, era tutta scena- mosse in aria una mano, arricciando il naso con nonchalance.
Sterzò sulla scalinata, alzando violentemente il freno a mano ed effettuando una curva stridendo le gomme contro un muretto a secco di una casa.
-NAMI- urlò Zoro, aggrappandosi con entrambe le mani  alla cintura di sicurezza tirata al massimo.
La rossa ridacchiò, riprendendo la corsa giù per la scalinata in terza, ballonzolando con l’auto su tutti gli scalini.
-SI PUO’ SAPERE CHE DIAMINE STAI FACENDO?!?-
-Sto guidando…- ripose calma, schivando uno stendibiancheria.
-E ti sembra il posto giusto per farlo?!?- digrignò i denti, sentendosi la fronte pulsante.
-È una scorciatoia per casa…- sbuffò, buttando un’occhiata allo specchietto retrovisore.
Orrore: aveva i capelli in disordine!!!
-UNA SCORCIATOIA?!? GIU’ PER LE SCALE?!?-
-La uso sempre quando sono in ritardo per la scuola… mi passi la borsa per favore?-
-Non puoi usare le scalinate di una paese come fossero la tua personale autostrada- ringhiò, gettandole, dal sedile posteriore, la borsa in grembo.
-Puff… quante storie- aprì la sua borsa, distogliendo sguardo e mani dal volante.
-CHE DIAMINE STAI FACEDNO ORA?!?-  urlò il verde, schiacciandosi le mani tra i capelli.
-Cerco il pettine: sono un disastro- rovistò nella puchett.
L’auto iniziò a sbandare, seguendo le onde degli scalini sconnessi, dirigendosi decisa contro il muro di pietra di una casa.
-ODDIO!!!-
Agile, Zoro aggrappò le mani sul volante, sterzando in tempo per non investire un’altra vecchietta, che presa dalla velocità dell’auto, roterò su se stessa, prima di finire gambe all’aria e inveire contro i suoi quasi investitori.
-Buzzurro- sbuffò Nami, sistemandosi il ciuffo e riponendo il pettine nella borsa- Cerca di fare attenzione: e tu dovresti insegnarmi a guidare?-
-No- sbottò rimettendosi al suo posto –Io dovrei tentare di tornare a casa sano e salvo-
-Quante storie per un po’ di sobbalzetti- scrollò le spalle, riprendendo a guidare.
Dopo pochi altri saltellanti scalini, raggiunsero una piccola stradina di città, che li condusse, dopo non poche altre curve a gomito con il freno a mano, e aumenti di velocità da Space Shuttle, alla periferia dove Nami abitava.
Con delicatezza, accostò l’auto di Zoro accanto al marciapiede di fronte a casa sua, allineando perfettamente le ruote al ciglio di cemento.
-Bene…- spense il motore nel silenzio pomeridiano del suo quartiere, battendo le mani tra loro -… come sono andata oggi?-
Zoro si slacciò tremante la cintura di sicurezza, fissandola con occhi assottigliati dalla rabbia.
Digrignò i denti, alzando le mani tremanti al collo della rossa per strozzarla.
-Secondo te?- abbaiò, spalancando la bocca e mostrando i denti squalini.
-Hai quasi provocato un incidente stradale con due Tir, procurando un infarto gratuito a quei due camionisti…- elencò gli sbagli della rossa, numerandoli sulle dita delle mani -… usato una scalinata come una pista da Rally, investito una vecchietta…-
-Quasi investito…- lo corresse bofonchiando.
-… smussato il muro di una casa e, quasi certamente, rotto un’anca a un'altra vecchia-
Si passò la mano dalla fronte fin sul mento, bestemmiando con i denti digrignati.
-Secondo te, come è andata?-
Nami si strinse nelle spalle, infossando il visino e nascondendo gli occhioni sotto la frangia ramata.
-Io ce l’ho messa tutta- borbottò, singhiozzando.
Si passò il dorso di una mano sugli occhi, asciugandoseli.
-Ho provato a seguire i tuoi consigli… sigh…- iniziò a tremare con le spalle -… ma è difficile-
Un passante, sul marciapiede, buttò un occhio dentro la vettura, scuotendo poi il capo e fulminando il ragazzo che stava facendo piangere la bella rossa, prima di andarsene.
Zoro alzò gli occhi al cielo.
Ecco, lei provocava danni stradali e violazioni da centinaia di milioni, e poi la figura del cattivo la faceva lui.
Sospirando, si avvicinò all’amica, cercando di farla smettere di piangere.
-Avanti…- le passò una mano sulle spalle, accarezzandola -… non… non è andata poi così male-
La sentì singhiozzare un po’ meno.
-In fondo… si, in fondo quei Tir erano lenti e le due vecchiette… bhè, potevano starsene a casa a fare la maglia invece che in mezzo alla strada-
Nami ridacchiò, sollevando gli occhi su di lui.
-Dici davvero?-
Zoro alzò un angolo delle labbra, ghignandole dolcemente.
-Bene- gli sorrise –Questo vuol dire, che mi darai altre lezioni…-
Il verde sgranò gli occhi: dov’erano finite le lacrime e i singhiozzi? E le spalle sussultanti?!?
Era tutta scena?
Un trucchetto per farlo addolcire e chiedergli una nuova lezioni di guida da infarto?!?
-COSA?!?- strabuzzò gli occhi –Nemmeno per sogno-
-Dai buzzurro- si aggrappò alla sua giacca in pelle rossa e nera –Se non mi aiuti non supererò mai l’esame di guida…-
Gli si buttò addosso, schiacciando il suo florido e prosperoso seno sul suo torace sodo e atletico.
-Senza di te non ho speranza…- soffiò dolce, sbattendo le ciglia e facendolo arrossire.
Le sue dolci dita iniziarono ad accarezzarlo sui pettorali, facendolo sudare di uno strano calore, mentre continuava a strusciarsi addosso a lui, avvicinando il volto al suo.
-E poi…- schioccò le labbra -… se mi aiuti a passare l’esame, poi potremmo festeggiare insieme…-
Zoro deglutì, fissando una sua mano aprirgli la giacca e scivolare a sfiorargli la fine maglia bianca che indossava.
-Tu e io…- soffiò sensuale -… in questa macchina… soli… al caldo… stretti stretti a scaldarci…-
Il ragazzo spalancò la bocca, sgranando gli occhi.
Ci stava per cascare di nuovo, lo sapeva… ma che poteva farci se lei sapeva benissimo come convincerlo?
-Domani, stessa ora- sospirò, arrendendosi.
-Oh grazie, grazie, grazie- gli si lanciò al collo, baciandolo sul viso.
Inaspettatamente le sue carnose labbra sfiorarono quelle sottili di lui, baciandole con un sonoro schiocco.
-Grazie mille buzzurro- sorrise Nami, prendendo la borsa e uscendo dall’auto –A domani-
Camminando svelta sul selciato di casa, ancheggiò fino alla porta, salutando con un ultimo occhiolino Zoro, entrandovi in fine con un giro di chiavi.
Zoro la fissò scomparire oltre l’uscio, girando la chiave dell’auto per tornarsene a casa mentre sospirava senza speranza.
La vettura tossicchiò un po’, accendendo ogni tipo di spia sul cruscotto e fumando una nube nera e densa dal retro, protestando con un ringhio sordo prima di avviarsi.
-Si, lo so- sospirò il verde, scuotendo il capo e rivolgendosi all’auto -È un pericolo della strada e ti sta facendo morire.. ma che ci vuoi fare? L’amo-
Ingranò la prima e ripartì lungo la strada del quartiere.
 
 
 


Abbassò la tenda del salotto, sorridendo nel vedere Zoro correre sulla strada con la sua macchina.
-Com’è andata oggi?- le chiese Genzo, sfogliando il giornale.
-Ah, il solito- appese la borsa all’attaccapanni Nami, andando a baciarlo su una guancia.
-Oggi ha urlato meno- sprofondò nel divano, accoccolandosi al padre –Si sta abituando-
-Uhm…e quand’è che gli dirai che hai la patente da due mesi?- chiese il moro, lisciandosi i baffi e fissando il giornale.
-Tra un paio di lezioni o più…- alzò le spalle la rossa -… non c’è fretta papà-

 
   
 
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