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Autore: thksel    24/11/2013    1 recensioni
'se ti mostrassi un bicchiere colmo per metà, mi diresti che è mezzo pieno o mezzo vuoto?'
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Selena Gomez
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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dodicesimo capitolo.

Mentre salivo le scalette che mi conducevano sul palco, sentii scorrere le note della mia canzone. Sentii i brividi, ma questa volta non di freddo, percorrermi tutto il corpo.
Stavo per cantare davanti a un pubblico di molte persone.
La ragazza che ero prima si sarebbe lasciata ammutolire da un pubblico come quello, ma in quel momento nulla mi avrebbe fermato. Dovevo essere onesta con me stessa.
Presi il microfono in mano e cominciai a cantare.
Provai delle emozioni indecrivibili.
Tutta la mia paura scomparve, e scoprii che non avrei dovuto averne, perchè è mentre cantavo che mi sentivo davvero me stessa.
Tutta la timidezza che mi aveva preso in possesso in tutti quegli anni era scomparsa.
Volevo solo cantare, e farlo bene.
Sentivo di poter avere un grande controllo nella mia voce. Sentivo l'adrenalina, quella che non avevo mai provato prima. Quando finii di cantare, mi sembrava di aver vissuto un sogno, sicuramente un'esperienza fantastica. Sentii gli applausi, vidi i miei genitori con un sorriso a trentadue denti, e tutto il pubblico abbastanza entusiasta.
Sentivo che era andato tutto bene, sentivo di essere piaciuta.
Scesi dal palcoscenico, trovai lì Jake che mi abbracciò, poi mi raggiunsero i miei e fecero lo stesso.
Mentre ero girata, mi sentii chiamare da dietro.
Mi voltai.
Era un tipo, che sembrava avesse l'aspetto di qualcuno di abbastanza importante.
'Selena, giusto?' mi domandò incuriosito.
'Si, sono io, perchè?'
'Bè, ti ho ascoltato mentre cantavi. Trovo che hai una voce splendida, è quello che manca alla mia scuola. Ti spiego, sono Jeremy Bieber, il direttore della più prestigiosa scuola di musica della città, sicuramente la conosci, la 'Music Academy of NY'.
'Oh certo che la conosco. E' sensazionale, qualcosa di perfetto, è praticamente un sogno!' risposi.
'Questo sogno può adesso diventare realtà. Ti sto offrendo la possibilità di venire a studiare da noi. Posso offrirti una borsa di studio, e ti giuro che l'ho offerta a sole tre persone nel corso di tutta la mia carriera. Accetta e non te pentirai, potresti fare tanta strada.'
Rimasi stupefatta alle parole di quel Jeremy. Quella scuola era davvero la migliore in circolazione, lì si ha una formazione completa, dagli strumenti, al canto, al ballo. 'Una vera accademia' pensai.
Una di quelle opportunità che non capitano tutti i giorni.
Ero incredula.
Sarebbe stato il massimo.
'Davvero? Io, si voglio accettare! Assolutamente, oh mio dio non ci credo. Un secondo.. '
mi misi a gridare cercando mamma e papà con lo sguardo 'MAAAAA, PAAA, venite qui!'
Si precipitarono da me.
'Questo signore è il direttore della 'Music Academy of NY' e mi ha offerto una borsa di studio. Posso andare, vero? Non riesco a crederci.'
'Oddio tesoro! E' perfetto per poter cominciare una vera formazione. Certo, ricordati che ti sosterremo sempre, siamo fieri di te!'
questa fu la risposta di mia madre, così la abbracciai con tutta la forza che avevo.
A quel punto, Jeremy intervenne:' Sarà un onore poter avere Selena nella nostra scuola, ha davvero molto potenziale!'
'Grazie mille! Te ne siamo grati.' gli risposero i miei.
Poi, rivolgendosi a me disse: 'Ci sono moltissimi ragazzi e ragazze della tua età, sono sicuro che starai benissimo, sono tutti molto socievoli. Ti farò conoscere mio figlio Justin, così ti farà visitare il posto e fare conoscenza. Ci vediamo lunedì, mi raccomando, puntuale! A presto!'
'Grazie ancora, a presto!' risposi io.
Non solo ci sarebbe stata la musica, il ballo e tutto il resto, avrei anche fatto nuove conoscenze, e ne avevo proprio voglia. Avevo voglia di farmi nuove amiche, di vivere, di divertirmi, di rendere questo periodo della mia vita il migliore possibile.
Adesso avevo una chance, e non l'avrei sprecata. Ma si, anche un'occasione buona per conoscere qualche ragazzo.
'Mmh, chissà che tipo sarà il figlio del direttore.' pensai.
Nel frattempo abbracciai una seconda volta entrambi i miei genitori.
Scoppiai in lacrime, lacrime di gioia ovviamente. Ero troppo felice, forse non lo ero mai stata così tanto. Sentivo di poter vivere un'altra vita, mi sentivo in un altro mondo, letteralmente.
Tornammo a casa, ero esausta.
Avrei dovuto presentarmi all'accademia due giorni dopo. Questi passarono davvero in fretta e finalmente quel giorno arrivò. I miei erano a lavoro, così presi un taxi. Arrivai davanti quella scuola, sembrava il paradiso. Scesi dalla macchina con un sorriso enorme ed attraversai la porta dell'entrata.
All'inizio c'èra una stanza tipo un atrio, dove c'èrano dei ragazzi, chi con le cuffie, chi cantava, chi ballava qua e la. Quel posto era a me sconosciuto, quindi non sapevo davvero dove dovevo andare.
C'èrano varie porte, e attaccati ad esse c'èrano bigliettini che chiarivano la loro funzione: una era la stanza dei professori, un'altra l'aula di canto ecc.
Decisi di andare nell'ufficio degli insegnanti, magari avrebbero potuto aiutarmi. Prima che bussassi, mi sentii girare da qualcuno.
'Tu devi essere Selena, la ragazza nuova. Ciao, io sono Justin, il figlio del direttore. Mi ha detto tutto.'
Davanti a me vidi la figura di un ragazzo non troppo alto, biondo, con degli occhi meravigliosi color nocciola. Rimasi quasi imbambolata da tale bellezza. Timidamente risposi:
'Oh si, sono io, piacere.'
'Piacere mio! Dove stavi andando?' disse, seguito da una piccola risata.
'Dai professori, non sapevo cosa fare davvero.'
'Adesso lo sai, ti farò visitare la scuola e ti stamperò il foglio con scritti tutti le lezioni, con i rispettivi giorni e orari.'
'Grazie mille!'
'Ma figurati, ecco. Hai una lezione tra esattamente...adesso. Di ballo. Ti accompagno nell'aula.'
Non me la cavavo benissimo a ballare, ma ero sicura che ce l'avrei fatta, dovevo.
'Ti seguo.'
Mi accompagnò davanti la porta, già chiusa. Probabilmente avevano già cominciato.
La aprì e mi presentò alla classe:' Buongiorno! Lei è Selena, una nuova allieva. Fatela sentire a suo agio. E' bravissima e anche molto carina. A dopo!'
Alle parole 'molto carina' rimasi stupefatta. Mi feci rossa come un peperone. 'Mi trovava davvero carina?' pensai. Comunque, cercai di calmarmi ed entrai, salutandolo facendo segno con la mano.
'Salve, io sono il professor Teefy! Stavo per cominciare una nuova coreografia. Vado lento le prime volte, se non mi capisci dimmi pure. Cominciamo.'
Mi sentii osservata, mi stavo vergognando da morire. Cominciò a muoversi, facendo i passi lentamente ci riuscivo benissimo.
'Molto bene, Selena.'
Non appena andammo più veloce, con la musica, non capii più niente e sbagliai tutto.
'Ecco cosa succede a far entrare principianti. Qui siamo esperti, cerca di stare al passo e svegliati.'
Queste furono le parole che pronunciò una ragazza lì, con aria snob e altezzosa.
'Hilary, perfavore! I tuoi soliti commenti non piacciono a nessuno. E' il suo primo giorno, migliorerà. E adesso basta, si deve continuare.' ribattè il signor Teefy.
Ma sentivo che aveva ragione, non ero affatto brava.
Un'altra ragazza si rivolse a me:' Ehy, tranquilla, Hilary è fatta così. Tratta chiunque in questo modo, anche Destiny, la sua unica amica. Non preoccuparti, noi ti staremo vicino. Migliorerai, solo un pò di tecnica.'
Rimasi molto felice da quella conversazione, nessuno che non avevo mai visto, mi aveva trattato con tale gentilezza. La lezione finì, io rimasi dentro l'aula a cambiarmi le scarpe, e quella ragazza mi aspetto e disse:' Il tuo nome già lo so, io sono Leyla.'
'E' un piacere conoscerti. Grazie mille di avermi aiutata, significa molto.'
'Figurati.'
Uscimmo insieme e per quel giorno era finito lì. Adesso devo andare, ciao Leyla a domani! Leyla era una ragazza alta, mora con i capelli mossi e un sorriso davvero splendente. 'Potremo essere ottime amiche' pensai. Mentre uscivo dalla scuola, c'èra fuori Justin che mi aspettava.
'Com'è andata la lezione? Ti sei trovata bene?'
'Si, a parte una certa Hilary..'
'Oh, non preoccuparti. Non è colpa tua. Vabbè stavi andando a casa? Lascia che ti accompagni.' Annuii e cominciammo a camminare.
  
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