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Autore: Manry    07/11/2004    1 recensioni
Una ragazza considerata soltanto un'errore dalla famiglia potrà riuscire a cambaire la sua vita? e se ad aiutarla ci pensasse..un'incidente?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La lussuosa macchina mi condusse davanti ad un’enorme villa bianca,circondata da un bellissimo giardino.Una cameriera aprì lo sportello dell’auto,fece scendere prima la donna poi me.Una volta entrati in casa la mia nuova “nonna” mi fece accomodare in un grande salotto poi disse “aspettami qui,vado e torno.Voglio presentarti delle persone, la tua nuova famiglia” “va bene” Guardai la donna uscire poi soffermai la mia attenzione sull’arredamento della sala.Era tutto ordinato e pulito, i mobili erano in stile antico, ma una cosa in particolare attirò la mia attenzione.Era un oggetto in netto contrasto con l’intera sala e fece nascere in me l’idea che in quella casa potessero abitare dei bambini.Era un paio di guanti da portiere.Poco dopo la simpatica signora tornò seguita da alcune persone “Samanta” disse indicando un ’anziano uomo dai capelli bianchi “lui è mio marito ,si chiama Pier” “Piacere” “lei invece è mia nuora” “Io mi chiamo Clara,ma se vuoi puoi chiamarmi mamma” Mamma, non avevo mai chiamato nessuno così.Forse la mia vera madre, ma appena iniziai a ragionare e a comprendere la vita e le persone che mi stavano attorno mi estraniai completamente da lei e iniziai a chiamarla con il suo nome, ciò successe anche con mio padre. “ok” “mi dispiace che mio marito non sia venuto a prenderti ,ha avuto dei problemi,ma sono sicura che rientrerà prima di sera.Era così ansioso di conoscerti.Ho saputo dell’incidente,stai bene?” “si,non si preoccupi” “lui è Victor è mio figlio minore,e poi ce....ma che fine ha fatto?”riprese la anziana signora “chi?” “come chi ,tuo figlio Clara” “sarà fuori a giocare,come solito” “allora vallo a chiamare Victor.Povera me quel ragazzo non imparerà mai le buone maniere,eppure lo sapeva benissimo che dovevi arrivare oggi pomeriggio.Mi dispiace Samanta”disse con tono rassegnato “non si preoccupi,non mi sono offesa” Come avevo pensato avevano un bambino,chissà se mi avrebbe preso in simpatia.Essendo un bambino forse si sarebbe sentito minacciato dalla mia presenza,forse avrebbe avuto paura di non avere più tutte le attenzioni per lui,l’unica cosa che potevo fare era essere gentile poi ,dopo averlo conosciuto,sarei stata in grado di adeguarmi al suo carattere. Durante l’attesa nella mia mente si era formata l’immagine del bambino.Un ragazzino di 10 anni con i capelli a caschetto neri e due occhioni neri.Ma quando vidi Victor rientrare con il “bambino” rimasi di stucco. “era ora,ma si può sapere dove ti eri cacciato,sei il solito maleducato”lo rimprovero la donna “quanto la fai lunga nonna,ora sono qui no?” “attento a come mi rispondi sai.Comunque lei è Samanta, sii gentile” “ciao io mi chiamo Benji” “sono molto lieta di conoscerla io sono Samanta” pensai “allora,visto che vi siete presentati io direi che puoi accompagnarla a fare un giro per la città Benji” “veramente io mi dovrei allenare” “il dottore ha detto di non affaticare la gamba e poi non fare l’associale come solito.Tu che ne dici?” “per me va bene qualsiasi cosa”risposi “bene ,ora andate,ma tornate prima delle sette” Mi ero completamente sbagliata ma non potevo che esserne felice.Da quel momento avrei vissuto con ragazzo che non era niente male.Quando fummo fuori dalla villa “posso chiederti una cosa?”disse “certo dimmi” “tu sei sempre cosi...cosi educata?” “cosa?” “mi sembri troppo buona e brava” “come mai hai quest’impressione?” “non so” Caspita, era andato vicino alla verità dopo solo due minuti che mi stava accanto.Sono d’accordo di non essere una gran attrice,ma non sono neanche così stupida da farmi scoprire dopo due minuti .O è una specie di sensitivo o anche lui non è proprio un pezzo di pane.Intanto che io ero immersa nei miei ragionamenti contorti arrivammo davanti a una scuola dove ci fermammo. “questa è la mia scuola,che da domani sarà anche la tua” “è un bel posto” “si come no” “a te non piace?” “be diciamo che non è il mio posto preferito” “e allora qual’è,il campo da calcio?” “cosa?” “ho visto il pallone e non penso che sia il signor Pier a giocare” “hai visto bene,faccio il portiere,qual’è il tuo posto preferito?la chiesa forse?” Sarà stato anche un bel ragazzo ,ma di persone insolenti come lui ne avevo viste poche,perfino i miei vecchi amici da ubriachi erano più simpatici.Il mio posto preferito?quando non avevo voglia di tornare a casa di solito andavo nel pub abituale ,ma di certo non era quello il posto che preferivo.Vicino a casa mia cera un parco pubblico,era piccolo ma tanto carino,quando avevo voglia di stare un po' tranquilla andavo li. “simpatico!comunque no,è un piccolo parco” “ma quanto sei romantica” disse in tono sarcastico “proprio adatto a te” Mi era venuta un rabbia che lo avrei preso a schiaffi,ma mi conveniva stare calma.Non dovevo rispondere alle provocazioni altrimenti mi avrebbe scoperta.Se mi avesse conosciuta il giorno prima non mi avrebbe di certo considerata una specie di suora. “si certo.quanti anni hai?” “18 perché?” “così per sapere” “tu invece?hai 14o 15anni?” “17, ma sei sempre così simpatico” “si e adesso non sto neanche dando il meglio di me”. “se non stai dando il meglio di te adesso preferisco non vedere il resto” “la bambina sta tirando fuori le unghie” Stava riuscendo a farmi perdere la calma, ma non volevo dargliela vinta, sarò stata anche una mezza delinquente ma non ero di certo una che si arrendeva.Non gli volevo dare la soddisfazione di vedermi intimorita o sottomessa, non sapeva ancora con chi aveva a che fare. continua....
  
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