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Autore: infinity    25/11/2013    1 recensioni
Il rapporto di Yixing e Yifan non va troppo bene.
Kray! Side Taoris!
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kris, Kris, Lay, Lay, Tao, Tao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola nota veloce: La canzone è l'amore è un'altra cosa di Arisa. Scusatemi gli errori, mi sto auto betando, e non so se ho perso qualcosa, sorry~ Buona lettura ^^



Per te.
Te che probabilmente la leggerai quando te la porterò su pennetta.
Te la voglio dedicare lo stesso, ogni promessa è debito.
Ti ringrazio per tutti gli anni che mi hai sopportata.
Ti ringrazio anche per tutti gli anni che mi sopporterai.
Grazie per assecondare i miei capricci.
Scusami se faccio schifo a parole.
Ti voglio dire solo questo:
Naomi, ti voglio un bene dell’anima.







“Ridere, adesso manca il nostro ridere,
rimane solo un quieto vivere sterile,
il cuore mio non ce la fa.

Semplice, sembrava tutto così semplice,
per chi credeva nelle favole come noi,
cercando un’altra verità.”

 
La casa è silenziosa. Non c’è neanche il ticchettio delle gocce d’acqua che cadono dal rubinetto difettoso della cucina. I passi sul parquet chiaro sono felpati, attutiti dalle calze pesanti.
Yixing gira per casa, senza una meta. Si stringe nel giacchetto di lana che ha sulle spalle: cerca di ripararsi dal freddo che sente, comportamento inutile visto che il freddo lo sente dentro, gli congela il sangue raffreddando la punta delle dita chiare, gli gela il cuore, impedendogli di battere. Gli lascia solo le lacrime calde, lacrime che non riesce a versare.
Perso nei propri pensieri gira in torno all’isola della cucina, giocherella con il mezzo mandarino che è rimasto li sopra. Da quanto sarà li? Due giorni? Tre? Oppure sono settimane che nessuno lo degna più di attenzione? Ha perso la cognizione del tempo, si limita a girare fra quelle quattro mura, pensa, si danna, risponde al telefono fisso quelle rare volte che squilla, risponde brevemente agli amici preoccupati, dice al suo datore di lavoro di non stare bene, alle varie compagnie che chiamano che non gli serve niente. I suoi occhi non incrociano neanche una volta la data o l’ora. Sa quando è giorno e quando è notte tramite le finestre aperte, non sa altro, non sente il bisogno di controllare se è ora di pranzo o cena, non riesce neanche a pensare di mangiare senza rigettare tutto.
Alla fine arresta il suo vagare sedendosi sullo sgabello di legno chiaro incastrato perfettamente sotto all’isola della cucina, sprofonda il viso nelle braccia e cerca di coprirsi meglio con la giacca. Pensa che ha sonno e che magari dovrebbe farsi una dormita. Sta per alzarsi quando gli occhi sfiorano la superficie rossa del divano. La bile gli inonda il palato di un sapore amaro e vorrebbe veramente andarsene a letto, ma qualcosa lo attrae al sofà, si lascia cadere ad un angolo e si rannicchia in un angolo, prende il pile con disegni astratti che è ripiegato in un angolo e se lo mette addosso, si bea leggermente del calore che il tessuto emana, poi si perde nell’odore della coperta. Il suo odore.
Si sente uno stupido, vuole dimenticare, ma non riesce a fare a meno di conservare un pezzo di lui ovunque.

« Avanti Yixing » le risate si perdono nel soggiorno ridipinto da poco.
« Smettila Fan » Una protesta debole fra una risata e l’altra, il viso storto dalle troppe risate. Yifan sorride, gli prende il mento fra le mani e strofina il proprio naso su quello dell’altro ragazzo.
« Ti amo, Yixing » sussurra, gli bacia le labbra e gli zigomi, il minore sorride, si sporge a baciargli timidamente le labbra e passa una mano fra i capelli biondi del maggiore.
« Ti amo anche io, Yifan – sussurra – staremo insieme per sempre vero? »
« Per sempre »

Niente era più falso di quella promessa. Niente. Eppure Yixing ci ha creduto, cieco del suo amore. Si addormenta pensando a lui, sempre e solo a lui, come sono anni che fa, come quando lo aspettava che tornasse da lavoro, quando faceva tardi. Dorme sul divano, dorme tutto il giorno e si sveglia solo quando è notte.


“Senti che ci manca qualcosa,
che c’è sempre una scusa,
che la gioia si è offesa,
che non c’è la scintilla,
che si è spenta la stella,
ma una colpa non c’è.
La notte è troppo silenziosa adesso,
l’amore è un'altra cosa.”


Nella segreteria ha un messaggio, lo ha sentito quando si è svegliato, la segreteria ha suonato e il messaggio era appena finito.
Si alza per andare a vedere chi lo ha chiamato, non si stupisce quando trova un messaggio di Minseok.
“Yixing? Come stai? Sono appena tornato dall’università, sono stato nel campus per qualche giorno con un amico, torno a casa e trovo un messaggio della signora Kang preoccupatissima, chiamami appena senti il messaggio, perfa-“ Il messaggio si interrompe all’improvviso a causa del poco tempo. Yixing sente stringersi il cuore per la voce preoccupata dell’amico. Solo in quel momento decide di prendere il computer e mandargli un e-mail. Se c’è una persona a cui non può mentire è Minseok, tanto vale raccontargli tutto.
Accende il pc, gli brucia lo stomaco quando la foto di loro due riempie il desktop in basso una data, la loro. Cambia la foto con quella del nuovo cagnolino di JongIn.
Inevitabilmente gli occhi cadono sul quadratino con la data del giorno.
“24 novembre” una settimana esatta da quando è successo.
Apre il browser e va sulla sua casella di posta elettronica, cancella tutto quello che gli è arrivato e inizia a scrivere a Minseok. Gli racconta tutto, per filo e per segno.

Quando quella sera Yixing torna a casa è tardi, sono le undici passate
e si è dovuto trattenere un paio di ore di più nel negozio dove lavora
come commesso a causa dei nuovi arrivi di inizio stagione.
Quando rientra si stupisce di non trovare la luce del soggiorno
accesa, alza le spalle e chiude piano la porta dietro di se, non è
la prima volta che torna a casa prima di YIfan, e in ogni caso lui potrebbe
già essere a letto.
Toglie le scarpe e poggia il più silenziosamente possibile la borsa sul sofà,
accarezza con le vita la consistenza del copri divano e di perde a percorrerne
i ghirigori con gli occhi mentre toglie la sciarpa.
Tuttavia arresta il suo operato a metà, un suono ovattato gli giunge
dalla camera, si avvicina di soppiatto, vuole fare una sorpresa al suo ragazzo.
Si ferma quando riconosce che il suono è un gemito.
Sbircia da una fessura e vede solo due corpi che si aggrovigliano, sporcano
il candore delle lenzuola che ha cambiato quella mattina, sporcano
la sua anima inondandola di dolore.
Riconosce indistintamente la schiena muscolosa di Yifan, come potrebbe
non riconoscerla? Riconosce Tao e si sente male.
Ignora il senso di vomito che gli stringe lo stomaco in maniera dolorosa,
gira i tacchi, sistema la sciarpa al suo posto e rimette le scarpe, prende la borsa
e esce, prede il telefono e digita due messaggi con le dita tremanti.
To: Fan
Amore stasera non torno, scusami, ti amo. Notte ♥
To: Seokkie
Min, posso venire da te stasera? Fan non è a casa e non
mi va di stare da solo.

Appena invia l’e-mail si alza dal divano, chiude lo schermo del portatile e va alla porta. Prende un post-it e scrive le sue scuse alla signora Kang. Cerca di fare in modo che le sue mani non tremino, ma il risultato è una grafia tremolate e storta, l’attacca lo stesso alla porta della vicina.


“Utile, adesso dirsi tutto è utile,
farà del male a queste anime fragili,
più di ogni altra verità.

Resta che una parte del cuore
Sarà sempre sospesa,
senza fare rumore,
come fosse in attesa
di quel raggio di sole,
che eravamo io e te.


Quando Yixing si stanca di vagare nel soggiorno passa alla camera da letto. Passa la mano su tutti i libri di medicina che ha accumulato negli anni di studio.
“Nessuno di loro sa come riparare un cuore rotto” pensa, sfoglia un album da disegno, all’interno ci sono disegni mischiati. Quelli brutti di Yifan si mescolano in maniera perfetta con i suoi, più carini. Il naso pizzica e lascia cadere l’album. Ne prende un altro e fa lo stesso. Prende le foto che sono sulla scrivania e le lascia cadere. Lascia che il fragile vetro si infranga sul pavimento, che le raffinate cornici si sbecchino, che le foto al loro interno vengano irrimediabilmente danneggiate.
Poi all’improvviso si sente stanco, si siede sul letto, si rannicchia in posizione fetale e le lacrime iniziano a scendergli, salate e calde dagli occhi scuri.

« Xing » Yixing si gira quando si sente chiamare.
Yifan sorride lievemente, gli si avvicina e gli prende la mano.
« Siediti » Gli dice, il minore esegue, con gli occhi confusi e il cuore agitato.
« Ti devo dire una cosa – inizia – tu sai che ti amo, vero? »
Yixing annuisce, la gola secca.
« Però è da un po’ che non provo più le stesse cose quando sono con te »
Il cuore si stringe.
« Cosa vuoi dire? » Domanda, è l’unica cosa che pare voglia uscire dalle sue labbra.
« Voglio dire che non ti amo più »
Precisa, Yixing rimane in silenzio. Incapace di dire qualcosa.
« Ti ho tradito con Tao » Dice intenzionato a mettere in chiaro le cose.
Il minore non riesce neanche a dire che lo sapeva, che lo aveva beccati.
Le parole si incastrano in gola. Si bloccano e lo soffocano.
« Penso che dovremmo finirla qui » Continua.
Poi si alza, va verso la loro camera da letto e ne esce poco dopo con un borsone.
« Allora ciao Xing » dice, lo bacia un ultima volta e poi se ne va. Per sempre.

Si sveglia di soprassalto, il ricordo brucia vivido nella sua memoria, troppo fresco per essere eliminato, gli infiamma lo stomaco e gli fa salire un conato, lo reprime e si rannicchia ancora sul letto. Si tira su il piumino che ha messo il giorno prima e che profuma di sapone, non c’è traccia del suo profumo da uomo. Solo odore di sapone neutro.
Il cellulare vibra, allunga una mano sul comodino dove lo aveva lasciato. La batteria è quasi scarica ma gli permette facilmente di leggere il messaggio che gli è arrivato.
From: Fan
Sto venendo a prendere i miei libri.
“Lasciami in pace” pensa, prima di sprofondare il viso nel cuscino, respira a fondo e spegne il telefono. Il suo cuore che batte troppo velocemente lo infastidisce. Le sue aspettative lo infastidiscono.


“Senti che ci manca qualcosa,
che c’è sempre una scusa,
che la gioia si è offesa,
che non c’è la scintilla,
che si è spenta la stella,
ma una colpa non c’è.
La notte è troppo silenziosa adesso,
l’amore è un'altra cosa.”


Yifan arriva venti minuti dopo. Non c’è bisogno che Yixing gli apra, ha la sua copia delle chiavi. Quando arriva lo trova sotterrato nel piumone, fa finta di dormire. Non vuole vederlo e neanche parlarci. In effetti non ci sono parole.
Il maggiore prende velocemente i suoi libri, li mette nella sacca che si è portato dietro. Prende anche i vestiti rimasti, quelli che non sono coordinati con quelli di Yixing. Raccoglie gli album da terra, li rimette sulla scrivania e raccoglie i cocci delle foto. Li butta nel cestino e sospira. Chiude la zip e si avvicina al letto. Gli accarezza piano i capelli che spuntano dal suo nascondiglio. Gli sussurra uno “Stammi bene” e poi si alza.
Yixing lo ha sentito sussurrare anche uno “scusa” mentre usciva, ma non ci fa caso troppo preso a ingoiare le lacrime che vogliono scendere.

Yifan si chiedeva come facesse Yixing ad essere così bello quando piangeva.
Le lacrime gli scendevano lente sugli zigomi chiari, si incastravano
nelle sue fossette, poi scendevano per il collo chiaro o cadevano direttamente
sulla superficie dove era poggiato.
Certo, era successo di rado che il ragazzo piangesse con lui, ma ogni
volta non poteva pensare che fosse bellissimo.
« Per quale motivo piangi Xing? »
« Sono felice, mi sembra quasi un sogno stare con te »
« Non devi piangere » gli aveva asciugato le lacrime con i pollici.
« Con me non dovrai mai piangere » aveva promesso.

L’ennesima delle sue promesse fasulle. Sente un lieve chiacchiericcio, parole ostili che gli giungono alle orecchie, la voce di Minseok e quella di Yifan si mischiano, stanno litigando. Yixing sente il cuore stringersi di nuovo, poi la porta sbatte e dei passi avvicinarsi. Minseok entra nella stanza e si avvicina al letto, lo chiama e lo abbraccia.
Sa che non potrebbe aspettarsi un amico migliore di lui, e ringrazia il cielo per averglielo donato.
Restano in silenzio fino a quando Yixing non ha più lacrime da piangere.


“Tu dimmi che ci credi
a quello che non vedi, eppure
resta che una parte del cuore
sarà sempre sospesa
senza fare rumore,
come fosse in attesa
di quel raggio di sole,
che eravamo io e te.
La notte è troppo silenziosa e adesso
l’amore è un'altra cosa.”


Yixing ci sta provando a rialzarsi. La loro storia è finita da un mese e anche se la rottura è relativamente fresca ci sta provando a tutti i modi.
Non vuole l’aiuto di nessuno, vuole che Minseok non si preoccupi troppo e studi per il prossimo esame che deve dare. Vuole stare da solo, impiegare le proprie giornate a consigliare i clienti della boutique dove lavora, affondare nei libri di medicina, studiare per diventare chirurgo, bere cioccolata calda. Vuole solo questo, e ce la può fare.
YiFan pare essere sparito insieme a Zitao. Forse sono tornati in Cina. Non gli interessa. Vuole tornare a vivere. Riallacciare i rapporti con le persone che aveva perso di vista mente stava con Yifan, ha già sentito Sehun e preso appuntamento con Kyungsoo per un caffè.
Ce la farà. Perché crede in se stesso ed è sicuro che prima o poi il suo cuore smetterà di essere insopportabilmente vuoto.

« Ti fidi di me Xing? »
« Si »
Una benda gli chiude gli occhi.
« Cosa stai facendo? »
« Sorpresa »
Gli fa salire degli scalini, poi Yixing sente l’aria fredda solleticargli il viso.
« Che cos’è? »
« Aspetta altri due secondi »
Ridacchia, il minore lo imita emozionato.
Quando il più grande toglie la benda Yixing si meraviglia.
« Sono bellissimi! »
Davanti a lui esplodono i fuochi d’artificio.
« Ti amo Xing »
  
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