Non sarò mai pronta a dirti addio. Ma tu non solo mi hai già salutato, sei partito verso un’altra isola, un altro porto. Sei salpato. E, come ogni buon marinaio, partendo, hai portato con te tutte le promesse sussurrate, gridate e vissute. Ora basta. Il nostro tempo è finito. In realtà, non è mai iniziato. Era bellissimo, nella mia testa. Un po’ diverso nella tua. Lì, io non ci sono mai stata. Puntavo più al cuore… ma ho sbagliato mira. Dove ho colpito? Mi piacerebbe saperlo. La risposta, però, sono sicura, mi arrecherebbe un così gran dolore da buttarmi ancora più giù. Più di così? Si dice che non ci sia mai fine al peggio. Preferisco non sapere se è vero. Sicuramente, vero è il mio sentimento. Ma può essere considerato tale se è univoco? La mia risposta, quella che mi detta la ragione, è sì. Forse, è molto più forte e puro di tanti altri. Troppo. E si sa che il troppo equivale al troppo poco. Non porta da nessuna parte. Invece io voglio viaggiare. Voglio vivere il mondo. Avrei voluto farlo con te vicino, perché vederlo in due è più bello. Ma non posso e non voglio forzare nessuno, tantomeno te. “Se lo ami davvero, saprai come lasciarlo andare via”. Non ci credo. Riesci a fare a meno di qualcuno quando capisci che qualcosa si è rotta, per sempre. Le cose rotte si buttano. Puoi provare a ripararle ma non torneranno mai come prima. Il solo vederle diverse ti intristisce. Le butti via. C’è chi si ostina, comunque, in questa folle impresa di aggiustare. Oh, beati loro! che hanno la forza di vivere la speranza, rischiando l’ultima delusione. Arriverà, non illudetevi. Farà più male. Ma siete voi i protagonisti. Non so bene di cosa. In voi risiede la Bellezza. Cosa c’è di più superbo, supremo? Arte. La si può contemplare. La si può creare. Ma voi, che siete essa stessa, creature ultraterrene, non troverete mai pace. Beati voi! Non scappate. Anzi, sì! Andate e dividetevi l’universo tutto. Appartiene a voi. E chissà che, grande com’è, non nasconda ciò a cui anelate. Solo voi, spiriti eletti, forse, un giorno, capirete. Capirete che, sulla via per incontrare l’anima gemella, l’avete trovata. Sei tu. Sei tu la tua anima gemella. Sei già completo. E perfetto, aggiungerei. Non credere a quello stolto di Platone. La sua malsana idea di Amore ha avvelenato per troppo tempo le varie società che si sono susseguite. È colpa sua. Ma se continui a credergli, la colpa è tua. Non dargli retta. È comodo fingere che l’infelicità sia volere del Fato. Apri gli occhi e guarda. Se lo volessi davvero, nessun destino avverso potrebbe fermarti. Ti fermeresti solo in QUEL punto. Non a casa. Non nella città più grande del mondo. Non nella più pittoresca campagna. In te.