Séraphine

Per Séraphine la vita era una prigione, un ergastolo, con un unica cosa positiva: la vita non era eterna. Vivere in periodo illuminista era una fortuna, si ripeteva. Cercavano di conferire libertà ed uguaglianza, anche alle donne, ma il prezzo per ottenere questi diritti era molto alto. L'Antico Regime francese non voleva cedere, amava troppo i suoi privilegi per rinunciarvi in nome del bene collettivo.

Suo padre l'aveva costretta a sposarsi quando aveva solo sedici anni; suo marito era un vecchio nobile ingordo, che la trattava come un soprammobile nella sua bella villa cittadina, senza il ben minimo diritto. Neppure essere di nascita aristocratica l'aiutava, la donna era condannata all'infelicità, perché il mondo era fatto da uomini e per gli uomini: per l'altro sesso non c'era spazio. Ogni sua proposta era bloccata, ogni suo desiderio represso, tanto che aveva iniziato a vestirsi da contadina per girovagare tranquillamente attraverso Parigi. Era così che aveva conosciuto Jacques. Era un semplice panettiere, ma era riuscito a raggiungere il suo cuore: a lei non interessava il censo, a lei interessava l'interiorità. Quel ragazzo la ascoltava, -al punto che dopo un po' lei svelò la sua vera identità- la informava della situazione politica francese, esultò con lei alla notizia della decapitazione di Luigi XVI e la introdusse nel movimento rivoluzionario. Segretamente era felice, perché qualcuno l'apprezzava e perché lei stessa si sentiva utile, dal momento che combatteva per i diritti, soprattutto per quelli delle donne. Non voleva che nessuna passasse quello che aveva passato lei, eppure accadeva quotidianamente, in qualsiasi parte del mondo. La Francia doveva progredire, fare passi avanti rispetto a quel mondo vecchio e opprimente, doveva borghesizzarsi.

Accadde però che, in una notte cupa, ci fu una sommossa. Séraphine uscì in segreto da casa, mentre suo marito dormiva, indossò i vestiti della donna che faceva le pulizie e incontrò Jacques, come sempre, all'ombra di un tiglio poco lontano dalla piazza principale. Mano nella mano si recarono al luogo dove tutti i rivoltosi si riunivano: il piano era pronto fin nei minimi dettagli. Qualcosa, però, andò storto. Le fazioni conservatrici avevano ricevuto una soffiata, uomini con il fucile li aspettavano e iniziarono a fare fuoco ancor prima che loro si rendessero conto di essere accerchiati. Non si salvò nessuno. Séraphine e Jacques furono trovati così, l'una avvinghiata all'altro, con delle pallottole che trapassavano i loro cuori.

[390 parole]







Angolino ino ino autrice
Buon pomeriggio! Non pubblico su Efp da secoli e forse per voi è anche meglio xD Questa storia, però, è una delle poche di mia produzione di cui ho stima positiva e siccome il contest per cui era stata scritta è finito nel dimenticatoio, mi faceva pena morisse sul mio pc. Faceva parte di una raccolta sulla forza delle donne, ma siccome non hanno molto senso insieme pubblico questa e le altre... chissà xD
Comunque *si schiarisce la voce* ricordate che oggi, 25 novembre, è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, quindi riflettete e indossate qualcosa di rosso in segno di solidarietà. (Che poi non capisco che senso di mostrare solidarietà in questo modo, ma dettagli u.u)
Donne di tutto Efp, ricordate che se il vostro uomo vi picchia non vi ama!
Dopo questa mia morale che ha rotto fin troppo le scatole, vi abbandono. 
A presto! A quanto sarà! xD
GGC