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Autore: giulia_tonazzi    25/11/2013    0 recensioni
I tre protagonisti Giulia Smith, Emma Wright e Luigi Roccato, sono amici da quando hanno iniziato a frequentare la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. I tre sono molto legati anche a Lily, Albus e James Potter (figli di Harry Potter e Ginny Weasley) e a Rose e Hugo Weasley (figli di Ron Weasley ed Hermione Granger). Logicamente, come ai tempi di ‘Harry Potter’, Scorpius Malfoy, figlio di Draco Malfoy e Astoria Greengrass, è un grande nemico dei tre protagonisti. Questi ultimi hanno la stessa età di Albus (Grifondoro), Rose (Corvonero) e Scorpius (Serpeverde). Dato che per i protagonisti è iniziato il terzo anno, hanno voluto scegliere una materia aggiuntiva alle ore normali. Decisero Babbanologia; ma non sanno che la loro scelta li metterà a dura prova nel mondo Babbano..
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era una fredda mattina a King’s Cross. Io, Emma e Luigi ci eravamo dati appuntamento vicino al binario 9 ¾. Io ero in orario assieme ad Emma, ma come al solito Luigi non intendeva essere puntuale per l’ennesima volta. Non cambierà mai. Sobbalzai un poco al graffio su una parte del mio polpaccio della mia gatta Selti, che reagì a causa di un ragazzino del primo anno sbucare dal muro del binario. Luigi non si vedeva ancora.
-Il treno parte tra dieci minuti.- sbuffò Emma.
In effetti non mancava molto, se non sarebbe arrivato adesso avremmo preso uno scompartimento senza di lui e, nella peggiore delle ipotesi, avrebbe perso il treno. Mancavano meno di cinque minuti. Emma propose di andare a caricare i bauli e provare a vedere se in quell’arco di tempo Luigi si fosse fatto vivo. Prese la sua civetta selvatica che era appoggiata a terra e tenne la gabbia fra le mani, dove la civetta se ne stava tranquilla con gli occhi socchiusi. Io invece, presi in braccio Selti, che iniziò a dimenarsi fra le mie braccia. Le accarezzai il dorso cercando di calmarla, mentre cercavo Luigi con lo sguardo. Sentii il fischio del treno, stava per partire. Io ed Emma ci dirigemmo velocemente verso l’Hogwarts Express. Tutte le persone, adulti o bambini che erano, salutavano i propri genitori o parenti, dicendo che si ritrovavano a Natale o a Pasqua. Purtroppo i miei genitori erano Babbani, non potevano arrivare fino a questo punto, quindi li salutai prima di attraversare il muro tra i binari nove e dieci. La madre di Emma, invece, ci salutava calorosamente mentre, già salite sul treno e preso uno scompartimento vuoto (per fortuna), noi la salutavamo con la mano attraverso il finestrino aperto. Era molto simpatica, anche se si deprimeva un po’ quando iniziavamo a parlare di suo marito. Quest’ultimo era uno scienziato, di cui Emma me ne ha parlato poco: un signore quasi calvo, con dei capelli bianchi qua e là, leggermente gobbo e con indosso quasi sempre un camice bianco con qualche macchia di pozioni sbagliate o di sporco. 
Il treno partì. I chiacchierii degli studenti e delle sonore risate provenivano dagli altri scompartimenti e dei bambini del primo anno si rincorrevano felici su e giù per il corridoio, andando a sbattere qualche volta contro la ‘tizia delle merendine’ che ogni tanto passava per lamentarsi del tanto rumore. Era così che soprannominavamo quella donna sempre sorridente che ogni anno, attorno alla mezza, girovagava per il corridoio e vendeva merendine negli scompartimenti. Amavo le Gelatine Bertie Bott Tuttigusti+1, ed anche le Bacchette magiche di liquirizia erano tra i miei dolcetti preferiti. Avevo giusto delle Gelatine Tuttigusti+1 in tasca.
-Ne vuoi una?- chiesi ad Emma, mentre mi sedetti comodamente nel sedile del nostro scompartimento.
-No grazie. Non è che hai una Gomma Bolla Drooble?- quasi mi pregò.
Feci cenno di no con la testa, e lei incrociò le braccia. Sapevo perché ne voleva una: le mangiava quando era nervosa; diceva che le fanno alleviare la rabbia. Ma questo non conta, il treno era partito e Luigi non si era ancora visto. E se avesse perso il treno? Di certo era smemorato, ma non fino a questo punto.
Intravidi Albus parlare con qualcuno e quando lo indicai facendolo notare anche ad Emma, decidemmo di andarlo a salutare. Ci dirigemmo verso di lui e vidi che la persona con cui stava parlando era.. Luigi.
-Luigi!- sentii la voce di Emma dietro di me.
-Ciao a tutte e due, eh!- rispose il ragazzo, rivolgendoci un gran sorriso.
-Dove caspita ti eri cacciato, eh?! Ma non lo sai che io e Giulia ti abbiamo aspettato per mezz’ora?! Potevi almeno avvisarci che eri con qualcun altro o che eri già salito, cavolo! Lo sai che colpo ci hai fatto prendere? Capirei che non fossi arrivato puntuale dato che sei assiduamente in ritardo, ma nemmeno farti vedere!- ruggì Emma con il tono di voce pieno di collera.
Il sorriso naturale di Luigi svanì per poi prendere posto un sorrisetto imbarazzato nel suo viso. Il suo sguardo cadde da Emma alle sue scarpe e portò le mani alle tasche della sua giacca grigia e lunga fino ai fianchi.
-Bhe, ero con.. Ecco..- disse imbarazzato, e capii che con il suo sguardo poteva trattarsi di una sola persona. Anche Emma capì, perché se ne tornò dritta nello scompartimento, borbottando.
-Eri con Sara?- chiesi anche se sapevo già la risposta.
Luigi annuii molto imbarazzato facendomi cenno di parlare più piano, dato che era nello scompartimento accanto a quello dove eravamo io ed Emma. Luigi si era preso una bella cotta per Sara, già dall’inizio del primo anno. Non lo sapeva nessun altro apparte me, Emma ed Albus. Sara per fortuna non lo aveva mai notato.
-Hei, voi fate Babbanologia quest’anno?- chiese Albus all’improvviso.
-Si, anche Emma lo fa assieme a noi. Comunque secondo me, Giulia, non avresti bisogno di fare quel corso- intervenne Luigi –tutta la tua famiglia è Babbana, non ha senso.- .
-Un modo in più per imparare cose nuove e riuscire ad integrarmi nella mia famiglia. Quest’estate non ricordavo più dei nomi di oggetti Babbani e tutta quella roba lì, i miei dicono che è perché passo troppo tempo nel Mondo Magico.- risposi finendo con un sorriso.
-Hei, Smith! Ti mancano i tuoi genitori Babbani?- la sua voce rimbombò per tutto il corridoio facendo emanare delle sonore risate da molti ragazzi Serpeverde. Cercai di mantenere la calma, ormai lo facevo ogni volta che mi prendeva di mira.
-Scorpius! Ma che piacere! Passato una bella estate?- mi voltai verso di lui che sghignazzava ancora dalla sua battuta. Si avvicinò verso di me, ma restando un passo indietro di lontananza. Eravamo l’una di fronte all’altro. Baldwin Thompson e Kaden Harvey erano appena dietro di lui, con le loro arie da superiori. Tutti gli sguardi degli studenti presenti erano rivolti verso di noi; anche Luigi ed Albus ci fissavano.
-Ti faccio una domanda, Smith.- iniziò Scorpius.
-Dica, Malfoy.- lo incitai a continuare.
-Hai scelto Babbanologia, quest’anno?- mi chiese, con in faccia quel suo arrogantissimo sorrisetto.
Annuii senza dire parola, abbastanza sorpresa dalla sua domanda. E allora? Anche se fosse? A quel punto iniziò a ridere di gusto assieme a Baldwin e Kaden, tra gli sguardi sbalorditi di tutti quanti.
  
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