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Autore: McPower_    25/11/2013    0 recensioni
Ero solita scappare dall'orfanotrofio per avere una vita normale,per andare in una scuola normale con gente normale ma qualcosa era cambiato.Ero stata adottata e finalmente sarei stata libera.Sarei stata felice.
O almeno questo è quello che credo.Mi chiamo Tracy,ho diciasette anni e questa è la mia storia.
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 1.
-Un nuovo inizio.

<< Guarda che ti prendo! >>
Scoppiai a ridere e mi voltai verso Ethan per fargli la linguaccia,prima di mettermi a correre lungo il corridoio della casa che andava a finire nel cortile ancora in fiore dell'Orfanotrofio di Escada.
<< Non mi prendi! >>
Urlai alle mie spalle,senza voltarmi,sapendo perfettamente che Ethan mi avrebbe seguita ovunque,non si sarebbe arresso,me l'avrebbe fatta pagare per avergli buttato tutta la farina addosso.
Nell'arrivare alla porta,saltai,sbucando in cortile dove l'aria fresca e frizzante dei primi di Settembre mi colpii.Il cortile era ancora in fiore,ma nel senso che era tinteggiato di un verde acceso,come quei boschi che si incontrano in montagna,o come i prati in cui ci si reca per fare un pic-nic.
A terra c'era una marghertia bianca qua e la' che saltava subito all'occhio per il contrasto con le viole e le rose delle aiuole attorno alla fontana;risaltavano sul verde del prato..verde come gli occhi di Ethan che mi seguivano in ogni movimento.
Ethan ed io eravamo fratellastri,eravamo figli dello stesso padre ma di madri diverse,ma poco ci importava eravamo inseparabili e nessuno sapeva di questo nostro legame di sangue tranne che noi.
Non ci assomigliavamo per nulla.
Lui alto come un gigante,come lo definivo io,con gli occhi verdi come un prato d'estate e la chioma di un albero;i capelli castani ramati che sotto i raggi del sole paiono quasi biondi e le labbra sottili,ma non troppo,che sanno di miele.
Insomma è il ragazzo che tutte sognano,l'opposto di me,che sono la ragazza che tutti evitano.
Sono bassa,sarò un metro e sessanta,non ho il fisico perfetto che ogni ragazza vuole.Non porto chissà che di seno ma una semplice seconda per la quale spesso vengo presa in giro,sono magra ma non troppo,non vorrei mai diventare uno stecchino,rabbrividisco alla sola idea.Ho i capelli biondi,anche se al naturale sono castani scuro tendenti al color cioccolato e gli occhi,l'unica cosa che posso dire di amare di me,azzurri.Ethan li definisce azzurro ghiaccio,non so perchè,una volta gliel'ho chiesto e la sua risposta è stata ''Bhe',ogni volta che sei arrabbiata,o mi fulmini con lo sguardo,mi fai rabbrividire.Hai gli occhi di ghiaccio''.Non so quanto abbia senso ma io rido e gli tiro un pugno sul braccio.
Ecco forse questo è un mio enorme difetto,sono un maschiaccio di carattere ma non mi importa più di tanto,mi piaccio.
Un altro mio difetto,che si nota subito,è la mia goffaggine.Sono un disastro,inciampo ovunque e mi faccio sempre male.Ho le ginocchia piene di lividi e graffi,e penso proprio che ne avrò uno nuovo.

Casco a terra.
Non avevo visto una radice in rilievo,una di quelle alle quali bisogna fare attenzione a non prendere in pieno,come avevo fatto io.
<< Aiah! >>
Mugolo cercando di tirarmi su,ma il peso di Ethan che mi è caduto adosso non me lo permette.Sicuramente non si è fermato in tempo e mi è cascato addosso oppure lo ha semplicemente fatto per esultare gridando vittoria.
Come non detto.
<< Ti ho presa! >>
Era quasi prevedibile che avrebbe urlato quella frase ridendo.
Ethan aveva una risata contagiosa,era inevitabile non scoppiare a ridere con lui,anche solo per il gusto di farlo.
<< Ma solo perche' sono caduta..Avanti accetto la mia punizione >>
Lo guardo rassegnata all'idea di dovermi subire un qualche giochetto ridicolo,una punizione che mi avrebbe messa in ridicolo davanti a tutti,che mi avrebbe fatto vergognare a vita eppure nulla.
Resta a guardarmi con quegli occhioni verdi nei quali puoi solo perderti e prima che possa rompere il silenzio con una qualche battuta stupida e ridicola mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
<< Nessuna punizione.. >>
Mi sussurra sulle labbra e senza poter ribattere faccio forza sulle sue labbra,premendoci sopra con le mie.E' strano baciare il proprio fratello,non è una cosa che capita tutti i giorni eppure è un bacio come un altro.
Ti scioglie il cuore,ti riempie d'amore,perchè alla fine un fratello lo ami,in tutti i suoi pregi e difetti,in tutto quello che fa.Lo ami e basta.
 Le sue labbra sanno davvero di miele come mi raccontava la sua ex ragazza.Sono davvero dolci,di un dolce di quelli che dici 'ancora un dolcetto,e poi basta' ma in realta' vuoi solo abusarne.
Le sue labbra sono dolci.
Il suo bacio è dolce.
La voce che ci interrompe è severa.

<< Tracy!Vieni subito qui,c'è qualcuno per te! >>
Come sempre,la puntualità di un adulto è..perfetta.
Mi allontano dalle labbra di Ethan prima che la Suora Maggiore posso vedere,o intuire quello che stava accadendo.In orfanotrofio è vietato avere relazioni tra coinquilini,non so perchè,forse perchè si vive tutti sotto lo stesso tetto o forse bho..Sta di fatto che è meglio che me ne vado.
<< Eccomi! >>
Urlo,sorridendole,dopo essermi alzata da terra ed essere oramai già arrivata allo scalino della porta che mi riporta nel corridoio secondario,quello collegato al principale dal quale si può entrare ed uscire da quella specie d'inferno sotto forma di paradiso.
Dall'altra parte,a detta della Suora Maggiore,c'è una persona per me.
''E' il tuo turno stavolta'' dice.
Bastano quelle cinque parole a farmi capire che tutto sta cambiando.
Mi portano via.Via da lì.
Chissà se verrà anche Ethan con me..chissà.

<< Ciao Tracy,io sono Harold,ma puoi chiamarmi Harry.Sono qui per darti una casa nuova. >>
L'uomo davanti a me mi sorride.Mi sorride come si sorride ad una figlia,eppure non mi ha mai vista,almeno credo..Lì dentro passa talmente tanta gente che è difficile ricordarsi di tutte le persone che mi parlano e/o sorridono,eppure in quei capelli ricci c'è qualcosa di famigliare.
Gli sorrido timidamente,come si sorride ad uno sconosciuto ad una persona che ti fa un complimento.Come si sorride alla tua nuova famiglia,penso.
''Questo è il modulo da firmare per l'adozione'' gli comunica Jade,la segretaria e assistente della Suora Maggiore che come sempre,già informata di un adozione mi poggiai ai piedi una valigia.
Lì dentro ci sono le mie cose.Questa non sarà più casa mia.
Basta quel semplice pensiero ad offuscarmi ogni senso.Non riesco più a capire cosa dicono,cosa fanno,riesco solo a vederli muoversi,come le immagini in bianco e nero di film muto.
Non apparterrò più a quel posto.
La conversazione che stanno avendo in quel momento non mi raggiunge più,nessun suono raggiunge il mio cervello per collegarlo a qualche frase di senso compiuto.Sento tutto confuso,come se le casse di uno stereo non funzionassero bene.
Non capisco nulla.
L'unico messaggio che recepisco è una frase.
''Potete andare.Spero che insieme sarete felici.La tratti bene,si ricordi che d'ora in poi è sua figlia.''
Ora ho un padre.
Ho di nuovo un padre,ma sarà crudele come il mio?Sarà in qualche giro losco?Mi farà soffrire?Mi separerà da Ethan e da tutti gli amici che ho conosciuto nelle mie scappatelle?

<< Finalmente non dovremo più preoccuparci di dove sei,se ti è successo qualcosa.Per fortuna ora non scapperai più dal cancello! >>
La Suora Maggiore e Jade ridono ed anche Harry lo fa,anche se sembra quasi preoccupato da quell'affermazione.
Quell'affermazione che serve come congedo.Possiamo andare via.
Lascio l'orfanotrofio di Escada,nel quale sono praticamente cresciuta,nel quale ho compiuto i miei ultimi diciasette anni.Non passerò più un compleanno a piangere per la mancanza di una famiglia.
Questo è un lato positivo.

*
*
*

<< Bene,eccoci qui Tracy.Questa è la tua nuova casa.Spero che ti piaccia. >>
Il sorriso di Harry mentre mi apre la porta di casa è rassicurante,mi fa sentire benvenuta,bene accetta.
Mi fa sentire per la prima vera volta voluta in un posto.
Non ho parlato per tutto il viaggio da Escada a...a dire il vero non so nemmeno dove viviamo,forse glielo chiederò dopo.Dopo che avrò realizzato cos'è successo in meno di un ora.Dopo che Ethan sarà arrivato,magari con la nostra nuova mamma e mi abbraccerà stringendomi al suo petto come fa ogni sera per farmi addormentare.
Perchè Ethan verrà.Ethan deve venire.Ha promesso che saremmo andati via assieme.

<< La tua camera è quella di sopra,la seconda porta a destra,ti lascio un po' di tempo per ambientarti,quando vuoi scendere a conoscere Boo vieni pure,tanto l non è ancora qui >>
Annuisco semplicemente.
Quella gentilezza è quasi nauseante ma dovrò conviverci.Forse è solo per il momento,passerà o forse non ci farò poi così caso perchè inizierà a piacermi o..chissà,troppi pensieri contorti per la testa.
 Salgo al piano di sopra portando il mio borsone carico di vestiti mai veramente indossati tutti e mi dirigo verso la mia stanza.Perchè quella sarà la mia stanza.
Mia.
Non appena apro la porta mi ritrovo davanti ad un grande letto da una piazza e mezza,con un piumino verde foglia.
Verde come gli occhi di Ethan.
Ethan che non è lì a sorridermi.Ma mi sorriderà.Lui arriverà.
Forse se dormo un po' mi sveglio tra le sue braccia in quella nuova e sconosciuta stanza.La mia stanza.
  Mi stendo sul letto,accovacciata a  me stessa,ma nonostante la voglia di dormire,il sonno e tutto non riesco ad addormentarmi.
Passo un paio di mezz'ore a rotolare su me stessa,come se stessi provando il nuovo letto senza nessun risultato:il sonno non vuole accogliermi.
Okay.A quanto pare devo andare a conoscere mia madre.Boo?Un soprannome strano!

<< Harold?Harold dove..sei? >>
Domando una volta scese le scale.Lo cerco in giro,lo chiamo ma non risponde.Dove diavolo è?
Apro le porte alla cavolo,trovandomi prima in bagno,poi in uno stanzino e infine in una sala relax,come posso dedurre dall'arredamento con colori chiari,colori pacifici che sembrano volerti mettere in pace con te stesso.
Scorro la stanza con lo sguardo incuriosito ma mi soffermo su un divanetto di pelle,in un angolo,accanto ad una porta vetro che da su un giardino anch'esso verde.
Verde.
Come i suoi occhi.
Perchè il verde è ovunque?Perchè lui è ovunque ma non qui?

Scuoto la testa per allontanare i pensieri legati a Lui e mi ritrovo a posare lo sguardo su una scena assurda.
Harry,il mio nuovo padre è seduto sul divanetto di pelle a baciarsi con una persona.O meglio un altro uomo.
Resto a fissarli a bocca aperta non sapendo che dire.
Perchè nessuno mi aveva detto nulla?
Perchè non avevano chiuso la porta?Non era di certo piacevole avere una sorpresa del genere.
  Butto due colpi di tosse distogliendo lo sguardo imbarazzata,se non si erano accorti di me prima ora avrebbero dovuto farlo.
Ecco appunto.
Di colpo si ritrovarano l'uno lontano dall'altro.
Harry con una mano tra i capelli ricci imabarazzato e l'altro con lo sguardo basso a mordersi il labbro.Eravamo decisamente imbarazzati.
<< Ehm,Tracy..lui è..Louis.Tuo padre.. >>
L'uomo,o meglio Louis, alzò lo sguardo salutandomi timidamente.
Gli sorrisi dolcemente.In quel momento,imbarazzato in quel modo,mi ricordava me,un paio d'ore prima davanti ad Harry a salutarlo per la prima volta.
<< Piacere di conocerti Louis. >>
<< Ma allora parli! >>
Guardai Harold a bocca aperta prima di scoppiare a ridere.Credeva davvero che io non parlassi?Che cosa assurda.Ero la ragazza con la lingua più lunga del mondo.
Parlavo sempre.
Ah,ecco un altro mio difetto.
<< Allora uhm..Due padri..Coppia gay.Wow.Ethan resterà scioccato >>
Mi passai una mano tra i capelli,guardandoli entrambi.
Louis aveva una barbetta corta,che gli dava un aria quasi sexy se si poteva dire,aveva gli occhi di un colore indefinito ma stupendi come il resto del volto.
Era stupendo.
L'espressione perplessa che aveva in quel momento lo rendeva anche adorabile.
Louis mi piaceva.
Harry mi piaceva.
Ad Ethan sarebbero piaciuti.
<< Har,chi è Ethan?Non sapevo avessi preso anche un ragazzo.. >>
<< Infatti Boo,io ho adottato lei e basta..Piccola chi è Ethan? >>
Li guardai a bocca aperta.Scioccata.
Davvero non sapevano chi era Ethan?Stavano scherzando,di sicuro.
<< Massì Ethan.Il ragazzo che sarebbe venuto con me..Aspettate,non verrà? >>
Mi basto' il loro scuotere la testa,negare perplessi e confusi per farmi capire tutto.
Non avrei più rivisto Ethan.

Corsi fuori dalla stanza 'relax',come avevo appena deciso di chiamarla, e salii di corsa le scale fino alla mia camera da letto.
Mi buttai sul letto come avevo fatto prima,ma stavolta con la seria intenzione di sparire.
Come potevo fare senza Ethan?
Come avevano potuto separarci?
Come?
  Le lacrime iniziarono a bagnare il cuscino ed ad ofuscarmi la vista.Non ce l'avrei fatta senza di lui.
Chiusi gli occhi,e tentai di immaginarmelo lì davanti.Cercai di immaginare le sue braccia che mi stringevano,ma attorno ai miei fianchi non sentivo nulla,solo il cotone leggero della maglietta.
Non resistetti a lungo e crollai tra le braccia di Morfeo.
Sarebbe stata una notte senza sogni.
Senza incubi.
Una notte di lacrime.
Una notte senza Ethan.

Una notte senza fine,o semplicemente un nuovo inizio.
  
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