Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Nunaxx    25/11/2013    1 recensioni
Questa Fan fiction è ispirata alla canzone "I won't give up" di Jason Mraz. E' ambientata al 6° di Hogwarts. Un' Hermione impavida e sicura di se si ritrova titubande difronte a una delle decisioni più ardue che abbia mai dovuto affrontare
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ron, Hermione, Harry e Ginny si ritrovarono nella sala grande per pranzo.

Hermione era più agitata del solito e nemmeno lei sapeva se era per la punizione che avrebbe dovuto eseguire quella sera stessa oppure il pensiero di dover stare insieme a Ron. Provava sentimenti contrastanti tra loro.

All’ora di pranzo mentre, con la coda dell’occhio, sbirciava Ron mentre si ingozzava non poteva fare a meno di essere minimamente entusiasta di poter passare un po’ di tempo con lui ma quando realizzava cosa aveva appena pensato cercava di auto convincersi che l’idea che aveva procreato la sua mente fosse solo ed unicamente colpa dello stress.

Ron intanto era assorto nella sua più abitudinale azione: Mangiare.                                                                              
Quel cibo che stava ingerendo, però, era diverso da quello solito. Normalmente dopo essersi ingozzato sarebbe andato a riposarsi nel suo baldacchino, ma quella volta il cibo sembrava non avere intenzione di scendere al di sotto dello stomaco e, ancora più strano, pur avendoci provato non era riuscito ad addormentarsi a causa di una morsa pungente che gli opprimeva lo stomaco.
Da lì a poche ore si sarebbe trovato con Hermione, da solo, solo lui e lei, niente Harry, niente Ginny. Unicamente loro due. Molte immagini passarono nella testa di Ron, immagini inusuali, immagini maliziose, immagini dolci.

Con un improvviso bisogno di aria Ron uscì di fretta dal castello e si diresse nel parco, fece 3 giri completi prima di trovare un posto in cui nessuno l’avrebbe disturbato; si sedette e poggiò la schiena su un salice.                  
Chiuse gli occhi promettendosi di riaprili subito ma non successe.
Era lì, ferma. Le sue mani morbide erano incastrate tra i capelli rosso fuoco. Era bellissima, i suoi occhi color nocciola riflettevano la luce opaca delle candele che galleggiavano a mezz’aria.                                                              
Si trovavano nel castello, ma quest’ultimo sembrava molto più accogliente. Eccole lì quelle labbra tanto desiderate, quelle labbra di cui solo una volta aveva assaggiato il sapore. Si avvicinavano.                                             
Ecco il contatto..erano morbide e vellutate. Ron le cingeva i fianchi dolcemente, quasi come se si potesse rompere. Era sua e di nessun’altro. Aveva una voglia immensa di gridare il suo amore per lei, di renderlo pubblico, di doverlo mostrare a costo di morire.

“Oh Ron..” Disse Hermione

“Ho aspettato tanto questo momento” Disse Ron

“Anch’io” ribattè dolcemente Hermione.

“Ti amo” sussurrò Ron

“Ti amo” disse Hermione.

Si scambiarono un bacio a fior di labbra, ma ricco di energia, carico di amore e di dolcezza.                                        
Quel dolce bacio acquistò passione e divenne sempre più intenso. Entrambi iniziarono a gemere sotto ogni tocco proveniente dalle mani dell’altro


“Ti voglio Hermione!” urlò Ron

Ron si svegliò ansimante e sudato. La testa gli vorticava e il cuore palpitava.                                                               
Un brivido di rabbia e delusione gli percosse la schiena. ERA TUTTO UN SOGNO.                                                                    
Ron era profondamente ferito; Hermione, la sua Hermione, non era poi tanto sua. In quel sogno si sentiva completo e non vuoto come si sentiva da quel fatidico giorno!
“PERCHE’?” Si maledisse Ron portandosi le mani nei capelli.
“PERCHE’ NEI SOGNI E’ TUTTO PIU’ FACILE? PERCHE’ NON SONO QUEL RAGAZZO CHE TUTTI VORREBBERO? PERCHE’ SONO UN VERME, UN LURIDO VERME CHE NON HA IL CORAGGIO DI DICHIARARSI?”

Ad ascoltare quegli insulti Hermione si sarebbe complimentata con Ron.

“Miseriaccia, sono in ritardo per le lezioni!” Ron si sentì stupido nel parlare da solo ma provò una sensazione liberatoria. Sapeva che avrebbe potuto parlarne con Harry ma non voleva creargli altri problemi. Infondo avrebbe fatto solo la figura del lagnone parlarne con colui che avrebbe dovuto uccidere Voldemort.
Ron prese a correre. Infondo il Quidditch serviva a qualcosa.                                                                                               
Nell’arco di 3 minuti Ron si trovava già al corridoio del secondo piano. Svoltò l’angolo con tutta la velocità che possedeva ..

BOM.
Ron cadde a terra, non riuscì  vedere contro chi o cosa aveva urato; udì solo il rumore di almeno un centinaio di libri cadere.                                                
Si alzò con un dolore lancinante nei pressi delle costole e, con una mano che premeva ancora la testa, focalizzò l’immagine.                                                                                                                                                                

Caso volle che quella ragazza contro cui aveva urtato fosse Hermione. Ron avvampò violentemente a quella vista poiché gli piombarono nuovamente le immagini del sogno nei pensieri.
Ron porse una mano verso Hermione in segno di aiuto ma la ragazza, imperterrita, decise di alzarsi da sola ignorando l’aiuto.
Qualcosa non quadrava, Hermione era in ritardo per una lezione. Cosa le era successo? L’unica volta che è capitato è quando Pix la fece cadere facendole perdere i sensi.

“Cosa ci fai qui Hermione?” Disse intimorito dalla sua stessa domanda Ron.

“Raccolgo i libri, non vedi?” Rispose la riccia con una lieve nota di sarcasmo che Ron riuscì (fortunatamente) a cogliere.

“Lo vedo, intendo..” E si abbassò per aiutarla a raccogliere i libri “..non dovresti essere a lezione?”

“Dovrei ma a quanto pare oggi hai deciso di rovinarmi la giornata!” Ribattè Hermione mentre sul suo collo si intravide qualche vena in rialzo.

“Oh andiamo Herm… ehm. ..Hermione” e un’occhiataccia da parte della ragazza colpì il rosso “…Avresti fatto ritardo ugualmente..”

“Non sono affari tuoi il motivo per cui sto facendo ritardo!”  Hermione gli voltò le spalle e riprese a correre verso l’aula.

Ron rimase imbambolato per qualche instante fin quando non notò che anche lui era in ritardo.                                                              
Ron riuscì a raggiungere Hermione (la cui velocità non era magnifica) e insieme entrarono nell’aula di incantesimi.
“Oh, di buon’ora Signorina Granger e Signor Weasly. Sarò costretto a togliere 10 punti a grifondoro.” Disse il professore.
Hermione assunse uno sguardo innaturale, faceva quasi lo stesso effetto del basilisco.                                                             
Ron capì di non poterlo sostenere e abbassò lo sguardo.
 
Il pomeriggio passò velocemente, tra solite battutine e solite occhiate di sfuggita.                                                  
Arrivò l’ora di cena. Hermione e Ron salutarono a malincuore Harry e Ginny che ridacchiavano tra loro.
“Chissà cosa combineranno quei due stasera insieme …” furono le ultime parole che Hermione riuscì ad udire di Ginny poi silenzio totale.                                                                                                                                                         

Ron e Hermione si avviarono in silenzio verso lo studio del Professor Piton. Entrambi avevano le facce girate da lati opposti per evitare di incontrarsi con gli sguardi.                                                                                                     
La Ragazza più brillante di Hogwarts, che ha sempre la risposta pronta in questo momento era a corto di parole.
 A Ron piaceva anche così, a Ron sarebbe piaciuta anche se fosse stata lunatica come Luna, o piagnucolosa come Cho.
Mentre camminavano, rigorosamente con gli sguardi poggiati altrove, le loro mani si sfiorarono.  Hermione si scostò velocemente quasi come se le facesse schifo e Ron si sentì come se mille lance l’avessero pugnalato.
Arrivarono davanti alla porta dello studio di Piton, Hermine bussò mezza volta e la portà si socchiuse lentamente.


“Avanti” rimbombò la voce di Piton.

Ron e Hermione dubbiosi fecero qualche passo incerto. Piton fece cenno con la mano di avvicinarsi.                             
Quando furono abbastanza vicino per vedere, i due si accorsero che la scrivania su cui Piton poggiava la mano era carica di fialette, flaconi,flaconcini,bottiglie e bottigliette.

“Per questa volta mi limiterò a darvi un lavoretto leggero. Dovrete Riporre tutte queste pozioni sugli scaffali giusti e farne un inventario. Al mio ritorno tutto dovrà essere pronto. Intesi?”

La riccia e il rosso annuirono e mentre Piton stava per uscire ad Hermione sorse un dubbio.

“Professore, come faremo ad arrivare agli scaffali più alti?” Disse Hermione indicando scaffali alti poco più di 5 metri. “Qui non c’è nessuna scala!”

“Scala? Signorina Granger la consideravo molto più furba di come si è dimostrata” Così dicendo Piton se ne andò.

“Tutto questo per colpa tua” Bofonchiò Hermione.

“Senti, ero semplicemente…geloso..” Disse Ron impaurito.
Hermione parve per un attimo addolcirsi, ma riprese velocemente la sua rigida postura.

“Geloso Ronald? Geloso di chi? Della piuma e della pergamena?”Disse Hermione aggiungendo una risata alquando isterica.

“Ma nò, di quel fusto che era seduto vicino a te.. quello tasso rosso.. ho visto come lo guardavi!” disse il rosso scaldandosi.

“Mi dispiace informarti ma ho occhi solo per un ragazzo.” Hermione fu sorpresa di ciò che aveva appena detto ma non lo fece notare.     

Intanto Ron era all’impiedi dietro di lei e la guardava shoccato. Pareva che un fulmine l’avesse colpito. Non riusciva a muversi .. “ho occhi solo per un ragazzo..” Pensò tra se e sé Ron. Bravo, l’hai persa, complimenti. Sei uno stupido…

“Hai intenzione di stare lì impalato?”
La voce di Hermione interruppe i pensieri di Ron che si mosse a scatti. I suoi occhi erano spenti, e non emanavano alcun tipo di luce. Hermione lo notò ma decise che forse era meglio non proferire parola.

“Questa pozione va sullo scaffale più alto..” Disse la riccia agguantando un falcone colmo di un liquido giallastro.. “Come facciamo?”

“Sali sulle mie spalle” Disse, senza pensarci due volte, Ron

“Sei impazzito? Saranno Almeno 4 metri!” Ribattè Hermione con gli occhi chele uscivano dalle orbita.

“C’è questa scala che è lunga almeno 1 metro e mezzo.”..si interruppe aspettandosi una sfuriata da parte della ragazza che però non arrivò..”Io ci salgo sopra e tu Sali sulle mie spalle, non ti mangio mica eh” Disse Ron anche se a dirla tutta era quello che voleva fare.

Hermione titubante accettò e, con grande sorpresa di Ron, salì sulle sue spalle.                                                        
Il contatto lo fece rabbrividire e con fare deciso salì sulla scala.
Era molto più forte di quello che pensava, le sue spalle erano possenti e altrettanto le gambe.. ma i pensieri di Hermione furono distolti da un improvviso formicolio nei pressi del naso.

“ECCIU’” Hermione starnutì facendo perdere l’equilibrio a Ron.
Traballarono violentemente e caddero.                                                                                                                                                  

Entrambi svennero.





Wow, non so come sia riuscita a fare questo capitolo in pochissimo tempo o.o
Vorrei ringraziare le persone che seguono questa storia e che le hanno inserite tra le preferite c: E vorrei ringrazaire anche coloro che hanno recensito.. spero che questo capitolo vi piaccia.. un bacio c: <3

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nunaxx