Lily’s sacrifice

Una serata tranquilla. Gli occhi mi si illuminano al solo guardarti, sorridente, tra le braccia del papà. Sono piena di tenerezza quando guardo i tuoi occhi, piccolo mio. Gli stessi che potrei vedere se mi guardassi allo specchio. Tendo le braccia, ti prendo e ti stringo a me, mio tesoro, così fragile eppure così pieno di vita…

La mia mano sfiora con dolcezza i tuoi capelli, quei capelli che non riuscirò mai a tenere a posto, lo so.

Uno scricchiolio. Rumore di passi. Lo sguardo si alza, a cercare quello del papà, per leggervi un’espressione carica di fermezza, decisione…e paura. Si alza, di scatto, corre verso la porta. Per un attimo si volta, mi guarda.

In quell’istante capisco che non potrò più rivedere i suoi occhi da ragazzo, svegli e spensierati. Mi urla qualcosa, ma non lo sento, lo sguardo mi basta a capire quello che vuole dirmi. E’ sempre stato così, tra di noi…fino alla fine.

Corro verso le scale, tra le braccia ho ancora te, il mio tesoro più grande, la mia perenne fonte di gioia.

Poi le sento. Le sento, quelle due parole maledette, che speravo di non dover mai udire. Le sento, così come sento il tonfo del corpo di tuo padre che cade pesantemente a terra. Il mio cuore si ferma per qualche attimo, mentre una delle sue due metà si stacca dolorosamente dall’altra. Senza accorgermene grido tutto il mio dolore.

Fino alla morte, piccolo mio…

Corro fino alla tua cameretta, così piena di ricordi e di gioia… Io e tuo padre che insieme montiamo la culla e sistemiamo i peluches… la tua prima parola, i tuoi primi passi, Harry.

Ti sollevo un po’ di più, ti guardo, ti guardo a lungo. Guardami piccolo. Guardami negli occhi. Ti prego, conserva almeno questo di tua madre. Questo vago ricordo di una donna che non ti lascerà mai. Ci sarò. Sarò dentro il tuo cuore, ogni volta che mi vorrai.

La porta si spalanca. Chiudo gli occhi. Le mie mani tremanti ti lasciano sul tuo morbido lettino, consapevoli che non toccheranno più la loro ragione di vita. La mia ragione di vita.

Ti prego Harry, ti prego con tutto il cuore… Non dimenticarci. Non farlo mai. Non avercela con noi perché ti abbiamo lasciato solo. Vorrei vederti crescere, entrare a scuola, giocare a Quidditch e,si, perfino vederti mentre imbarazzato mi racconti della tua prima ragazza. Lo vorrei, Harry. E lo vorrebbe papà. Ricordaci, piccolo. Ricorda il nostro amore. Non dimenticare quanto ti abbiamo amato…

Mi volto. Lo guardo, disgustata fisso quegli occhi privi di emozioni. Mi dice di farmi da parte.

Fino alla morte, piccolo mio…

Alza la bacchetta…Una lacrima scorre, ma i miei occhi non si abbassano. Supplico, forse. Non c’è niente che non sia disposta a fare per te.

Ti voglio bene, Harry…

Un lampo di luce verde…poi il buio.