‘Cosa senti’ mi chiedi; non so come spiegartelo cosa sento. D’altra parte, come spieghi a un dottore che le leggi della fisica sembrano non valere per te, come spieghi che un giorno sei una persona ed un giorno sei un’altra, che non riesci ad amare?
Come te lo spiego, dottore, dimmelo.
Come spiego il fatto che in pochi minuti mi è crollato il mondo addosso, come spiego il fatto che in poche ore mi sono vista crollare? Come spiego il fatto che gli anni mi sembrano minuti e i minuti anni? Come?
Chi potrà comprendere che inverto il giorno con la notte, che sono le due del mattino e mi ritrovo a scrivere con una sigaretta in mano? Chi mi capirà davvero?
Come spiego il fatto che non credo più a niente? Che non mi innamoro più di niente? Che non mi innamoro più di nessuno?
‘Cosa senti’ mi chiedi; cristo, io non posso spiegarti che sono fuori dai tuoi libri di psichiatria, che sono più delle tue righe. Non posso. Io non posso sentirti dire che sono pazza, non posso sentirti dire che la musica che più mi spaventa è il suono del silenzio, non posso.
Come posso spiegarti che quel noi che tanto amavo si è spezzato, che quel posto in cui mi sentivo a casa è crollato? Come te lo dico che mi detesto, che li detesto, li detesto tutti.
Come spiego che piangere non mi fa più nessun effetto, che fare l’amore non mi provoca più nessun sentimento?
Come faccio a dirti che il principio della spinta uguale e contraria per me non vale, e che vado contro le leggi della fisica, e che mi faccio paura, senza sentirmi dire che sono pazza? 
 

---

Avevo solo bisogno di qualcuno con cui parlare. Tutto qui.