IL MIO SOGNO SI ERA REALIZZATO, ERA SU UNA NAVE DA CROCIERA. OSSERVAVO IL TRAMENTO NELL’ ATTESA CHE DA UN MOMENTO ALL’ ALTRO SAREBBE ARRIVATO. QUEL SOLE RISPRCCHIAVA INTERAMENTE IL MIO AMORE PER LUI. UN UOMO MAGNIFICO SPECIALE DALLE MILLE QUALITà. LO CONOSCEVO DA COSì POCO TEMPO E PURE SAPEVO CHE IL SUO AMORE ERA Più CALDO DEL SOLE A MEZZOGIORNO. LUI ALTO MUSCOLOCON GLI OCCHI COLOR CIELO CON UNA LUCE CHE SI ACCENDEVA AL SOLO MIO SOLO SGUARDO. ERO Lì SULLA NAVE DA CROCIERA A FISSARE IL TRAMONTO COME LA FINE DI UN GIORNO MAGICO. FORSE ERA SOLO UNA FAVOLA. MI AVEVA DATO APPUNTAMENTO Lì. INDOSSAVO IL MIO VESTITO PORTA FORTUNA BIANCO CON RICAMI COLOR ORO. SAREBBE ARRIVATO DA UN MOMENTO ALL’ ALTRO AVVOLTO DA UN MAGICO BAGLIORE MA SENZA CAVALLO BIANCO E AVVOLTO NELLA SUA GIACCA NERA CON UNA ROSA BIANCA, SIMBOLO DELLA PUREZZA DEL NOSTRO ETERNO AMORE. ERA UN Pò IN RITARDO. MA SAREBBE ARRIVARO. AVEVO PIENA FIDUCIA IN LUI. AVEVA AVUTO UN CONTRATEMPO NE ERO SICURA.                                                               UN CONTRATEMPO CHE ORMAI AVEVA FATTO CALARE IL MIO SOLE E DAVA SPAZIO ALLE LUNA. LUNA PIENA, COME LA MIA SPERANZA. PRESI IL MIO SCIALLE RICAMATO A MANO E MELO POSI SULLE SPALLE. DECISI CHE DOVEVO RECARMI  DA LUI, NELLA SUA CABINA E SCOPRIRE IL MOTIVO DEL SUO RITARDO. NON ERO ARRABIATA, NEMMENO DELUSA, MI FIDAVO DI LUI, DEL MIO AMORE. ARRIVAI DAVANTI ALLA SUA CABINA TESI LA MANO E DECISI DI BUSSARE. MI ACCORSI PERò CHE LA PORTA ERA APERTA. SI SENTIVANO DEI LAMENTI. APRII LA PORTA ED ENTRAI VIDI LE SUE SCARPE BUTTATE A TERRA, UNA BOTTIGLIA DI CHAMPAGNE CON DUE BICCHIRI: UNO VUOTO E L'ALTRO SCARAVENTATO A TERRA. SU UNA SEDIA C’ ERA LA SUA GIACCA E AFFIANCO LA SUA CAMMICIA, A TERRA LA SUA CRAVATTA. QUELLA CHE GLI AVEVO REGALATO IO, CON LE NOSTRE INIZIALI CHE AVEVO RICAMATO CON LE MIE MANI. MI ADENTRAI. I LAMENTI SI FACEVANO SEMPRE Più FORTI, LA PORTA DELLA CAMERA DA LETTO ERA CHIUSA. RACCOLSI TUTTA LA FORZA DENTRO DI ME E MI PREPARAI ALLO SPETTACOLO. ALL’ INIZIO VIDI SOLO I PIEDI UNA PERSONA NEL LETTO, SDRAIATA, E MI CONVINSI DELLA MIA IPOTESI. ALL’ INTERNO DOVEVE ASSERCI UNA SGUALDRINA DA QUATTRO SOLDI. MI AVREBBE SENTITO. INVECE LO SPETTACOLO DAVANTI AI MIEI OCCHI ERA COMPLETAMENTE DIVERSO. C’ ERA LUI IMMERSO IN UNA POZZA DI SANGUE CHE CERCAVA DI TAMPONARE CON UN LENZUOLO UNA PUGNALATA AL FEGATO. IL MIO ISTINTO NON MI FECE URLARE, MA IL MIO CUORE SI FERMò A QUELLA VISTA. GLI IMPUT DEL CERVELLO NON ARRIVAVAVANO AI MUSCOLI, ERO INCAPACE DI COMPIERE QUALSIASI AZIONE. UNA BREZZA FREDDA MI COSTRINSE A MUOVERMI. CORSI NEL CORRIDOI E URLAI “ UN DOTTORE, AIUTO!! C’E UN FERITO”. TUTTI USCIRONO DALLE LORO CAMERE E UN UOMO DI CUI NON RICORDO IL VOLTO DISSE DI ESSERE UN CHILURGO E CHE MI AVREBBE AIUTATO FRA UN MINUTO . MI SENTII CHIAMARE E CORSI IN CAMERA. LUI, IL MIO AMATO MI TENDEVA LA MANO. IO LA PRESI E LA STRINSI A ME. CON UN FILO DI VOCE MI DISSE DI AMARMI E CHE NON AVEVA MAI AMATO QUALCUNO Più DI ME. LE LACRIME USCIVANO DAI MIE I OCCHI NONOSTANTE I MIEI SFORZI NEL FERMARLE. LO BACIAI. UN BACIO LENTO, DOLCE, PIENO DI AFFETTO. MI AVVICINAI AL SUO ORECCHIO E DISSI: “ ANCHE IO TI AMO ”. I SUOI OCHI MI GUARDARONO PIENI D’ AFFETTO E SI CHIUSERO CON LA MIA IMMAGINE. NELLE SUE ORECCHI L’ ECO DEL MIO TI AMO. SULLE SUE LABBRA IL MIO BACIO. E NELLE SUE NARICI L’ ULTIMO RESPIRO DE MIO UOMO. UN UOMO A QUI è SEMPRE ANDATO IL MIO PENSIERO PRESENTE O PASSATO, A CUI IL MIO AMORE HO CONFESSATO, IL CUI SGUARDO NON HO MAI DIMENTICATO. UN UOMO , COME TANTI MA SPECIALE E IRRIPETIBILE IL MIO PENSIERO ANCORà ANDRA A TE. AL MIO ULTIMO RESPIRO PENSEò A TE ALLA TUA FORZA E AL TUA AMORE. PENSERò A COME SAREBBE STATO IL NOSTRO MATIMONIO. PENSERò AD UN ASSASSINO MAI PUNITO CHE MI HA PORTATO VIA TE, AMORE , TE, IL MIO EROE, IL MIO PRINCIPE NELLA MIA FAVOLA SENZA LIETO FINE. TI RICORDERò PER SEMPREMIO CARO PRINCIPE…