Era un giorno di inverno,il più freddo della mia vita. Mattino presto per andare a scuola,giaccone,stivali,sciarpa,guanti e la mia cuffia. Aspettavo il bus fuori da casa mia mentre gelavo.Era tutto bianco,le foglie degli alberi,i cespugli,i bordi delle strade. Finalmente arriva il bus. Salgo e arrivo a scuola. Le facce dei miei compagni di scuola non mi piacevano per niente,tutti freddi,senza emozioni. Solo la mia migliore amica Jade e la mia compagna di classe Gemma mi accolgono calorosamente.
Frequento il secondo anno della scuola superiore,a Toronto,in Canada.Mi sono trasferita qui un anno fa, insieme ai miei genitori e Riccardo,mio fratello gemello.
Jade frequenta il quarto anno,ha 17 anni.L'ho conosciuta un anno fa tramite un social network,da lì mi sono affezionata e siamo diventate migliori amiche a distanza. Poi mi sono trasferita e per fortuna ora è qui con me.
Jade mi viene incontro e mi abbraccia.
"Finalmente sei arrivata" dice mentre mi pulisce il berretto dalla neve
Io sorrido.
Mi allontano ed entro in classe e poso lo zaino vicino al mio banco.
James,il mio vicino di banco,era già in classe. Aveva un paio di Bits alle orecchie e i piedi appoggiati al banco mentre aspettava entrasse la professoressa.Il volume era talmente alto che sentivo cosa ascoltava.
"Ciao Jam" gli dico mentre gli tolgo le cuffie.
"Ciao Giu " alza lo sguardo e poi torna serio nei suoi pensieri.
Dopo cinque minuti entra la professoressa di filosofia. Interroga. Non me per fortuna,ma il mio amico Jam.Ma è come se fossi stata interrogata io dato che gli ho suggerito tutto.
All'intervallo io e Gemma di solito andiamo a trovare Jade al piano di sotto.
Ci sediamo e parliamo un po'.
Mi fa sempre stare bene Jade,soprattutto quando mi abbraccia. 
"Adesso vado,ciao nana a dopo " dice sorridendomi.
Non ho ancora capito perché mi chiama nana. Eppure sono solo dieci centrimetri più bassa di lei. 
Amo quella ragazza. È troppo dolce.


L'inverno più freddo che abbia mai passato. Eppure i Canadesi sono abituati a questo freddo.
Voglio tornare in Italia,mi mancano i miei amici,Giorgia,Alice che è da quando sono nata che la conosco. E il desiderio di poterla abbracciare è fortissimo.

Appena arrivo a casa da scuola preparo sempre una cioccolata calda e mi metto davanti al divano sotto una coperta,mi fa sentire meglio.Amo l'inverno. Le felpe che ti tengono caldo,gli abbracci che ti riscaldano,il caminetto acceso.E giocare insieme con la neve,mi fa sentire così bene.
Non avevo nulla da fare quel pomeriggio così esco a farmi una passeggiata con i miei auricolari. Amo la musica,la mia chitarra. Amo fregare il mio plettro sopra le corde della mia chitarra.Ho cominciato a suonarla un paio di anni fa,e da lì mi sono innamorata.
Cammino sulla neve,soffice che scricchiola quando la calpesti. Prendo della neve e ne faccio una pallina compatta,la metto per terra e con le mani in tasca comincio a giocarci con i piedi.
*Suona il cellulare* è Alice. Decido di mettere giù e di richiamarla,dato che avevo le chiamate gratis.
Richiamo,e mi risponde.
"Pronto?"
"Aliiiice. Da quanto tempo" risposi.
"Tantissimo. Come stai?" Mi chiede incuriosita.
"Ma,insomma. Mi manca l'Italia." Dissi malinconica.
"A noi manchi tu." Rispose quasi piangendo.
La chiamata durò un'ora,e nel frattempo arrivai fino in centro della città senza accorgermene,e stavo congelando.Decido di tornare a casa e di mettermi sotto le coperte.
Arrivo di fronte alla porta di casa mia,mi pulisco le scarpe ed entro.
Dentro c'era Jade seduta sul divano che parlava con i miei. Si alza e mi corre incontro e mi abbraccia.
"J-Jade.Che ci fai qui?" Chiedo spalancando gli occhi.
"Volevo passare a farti compagnia,ma non c'eri così sono stata a parlare con i tuoi genitori." Sorride.
"Beh,visto che sono le sei del pomeriggio,stai ancora qui con me e poi ceni con noi." Le dico sorridendo.
Jade accetta,e corriamo sopra in camera mia.