CHAPTER ONE.

 
Abbie's pov.
Stavo uscendo di casa per dirigermi a scuola, ero con le mie solite cuffie e la musica. L'unico momento della giornata che amavo, perchè stavo lontana da mio padre e potevo respirare la fresca aria di prima mattina, potevo sentirmi libera. Dall'altro lato della strada vidi un enorme camion, stavano trasportando dei mobili. 'Nuovo vicino.' Pensai. Attraversai, e dalla curiosità di vedere i vicini mi affacciai e per mia sfortuna vidi solo gli addetti del trasporto. Lasciai perdere e continuai a camminare. Arrivai con 10 minuti di ritardo, mi ero fermata al bar a fare colazione. Entrai in classe e il professore mio di chimica mi rimproverò. Ignorandolo andai a sedermi al mio banco. Ah si mi chiamo Abbie, Abbie Rachelle. Ragazza normale di diciassette anni, forse non proprio, un pò particolare sono. Ragazza normale che va al quarto anno di liceo, senza famiglia. Solo un padre, se così si può chiamare, che maltratta la propria figlia, perchè? Beh ecco all'età di dodici anni mia madre morì e quindi lui ora tutta la sua angoscia e rabbia la sfoga su di me. Stupido direi. La mia migliore amica, Emy, dice che ho un corpo spettacolare quando io non ci vedo niente di così spettacolo, sono magra e abbastanza alta. Occhi verde smeraldo, e capelli color cioccolato. Semplice ragazza di Londra, per precisione Oxford. 

Emy's pov.
Stavo correndo per il corridoio della scuola insieme alla mia amica, Samantha, avevamo ritardato di un quarto d'ora e alla prima ora avevamo il compito di lettere. Eravamo del quarto anno, sezione B. Scorrevo le classi fin quando non mi fermai di scatto e rimasi ferma davanti alla classe della mia migliore amica, Abbie. La osservai era appoggiata al banco, stava sicuramente sonnecchiando. Abbassai lo sguardo e continuai a correre fino ad arrivare nella mia classe. La sera prima avevamo avuto una discussione, devo ammetterlo avevo torto io, ma era troppo tardi quando le chiedi scusa, era già incazzata nera e anche delusa. Arrivai in classe e i miei compagni mi dissero che la prof mancava, tutti erano stra felici, anche io lo ero. Niente compito, anche perchè per colpa della discussione non avevo ripassato. Ci sedemmo io è Samantha vicine e parlammo. Presentarsi è banale, ma sono una ragazza semplice, alta e magra proprio come Abbie, eravamo simile, sembravamo separate dalla nascita. Scontrosa posso sembrare ma sono tanto ma tanto dolce con chi voglio. 

Samantha's pov.
Stavo parlando con Emy del più e del meno quando sento il mio telefono vibrare. Lo sfilo dalla tasca e lo sblocco, mi compare un messaggio di Halley, la mia migliore amica a distanza. 'Devo raccontarti una cosa meravigliosa, una sorpresa, anche se non proprio sorpresa, ti amo la tua Hal.' Lo lessi e sorrisi, la amavo davvero quella ragazza era la mia forza, la mia salvezza. ' dimmi tutto Hal, non tenermi sulle spine. Sam.' Le scrissi. Rispose subito dicendo ' ti chiamo dopo scuola, ora vado che devo fare delle commissioni, a dopo. ' bloccai lo schermo, posai il telefono e pensai durante tutto il tempo. Avevo sia l'ansia ma allo stesso tempo felicissima. Eccomi qui Samantha Smith, alta magra e solare abbastanza. Capigliatura folta e molto scura, occhi come il mare, e amo questo di me.

Halley's pov.
Erano le otto e venticinque quando finì di parlare con Sam. Uscì di casa e andai a bussare Niall, il mio migliore amico. L'unica persona che mi capiva e mi comprendeva. L'unico che è sempre stato al mio fianco e non mi ha mai abbandonata. Lo amo di bene, è la persona più importante della mia vita e devo dargli tanto. Lo vidi uscire dalla porta con tutto il suo splendore. 'Buongiorno Hal.' Mi disse baciandomi la guancia. 'giorno niall.' Ricambiai. 'Prima ho parlato con Sam e le ho raccontato che devo dirle una cosa, ovvio che la nostra partenza per Londra. ' dissi tutto d'un fiato. 'sono contentissimo, ne rimarrà felicissima, ne sono sicuro. ' disse lui sorridendo. 'Ne sono sicura, ora andiamo. ' ci mettemmo sotto al braccetto e andammo a fare delle commissioni. Io Halley Evans, ragazza con un corpo non perfetto. Ho sempre avuto da piccola problemi alimentari e ancora tutt'ora. Ma grazie all'aiuto di Niall non ci do più tanta importanza. Mio padre è morto in un incidente, e ora sono sola con mia madre e mio fratello. 

To be continued.. 



allora ragazze, eccomi qui con un'altra storia.
le altre le continuerò al più presto, promesso.
comunque, questa la scriva una mia carissima amica e io la pubblico, se avete qualcosa da dirmi, ditemelo.
LASCIATE UNA RECENSIONE!

Beatrice.