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Autore: macbarbie07    26/11/2013    4 recensioni
''quella bomba mi aveva levato tutto, la donna che amavo, la mia piccola sofia, tutto quello in cui ho sempre creduto. ero distrutto, ero solo, ero incazzato con il mondo intero ma poi è arrivata lei, come un fulmine a ciel sereno senza che nessuno glielo chiedesse, senza che nessuno glielo concedesse. è arrivata lei e adesso amo ancora.''
questa storia si svolge nella quarta serie, ed è come io immagino l'inizio della storia tra Rosy e Domenico.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'aveva nascosta in casa, l'aveva ''protetta'' da coloro che la volevano uccidere, l'aveva legata vicino alla veranda per vedere il mare, le aveva portato le sigarette. Aveva fatto tutte le cose che uno sbirro non dovrebbe fare, avrebbe dovuto sbatterla in galera, ammanettarla e consegnarla. Ma non ci era riuscito, non era riuscito a farlo perchè il dolore per Claudia era troppo forte e superava tutto, lui sapeva che lei era a conoscenza di cose che la polizia non sapeva, ma la domanda era un'altra.. Fidarsi o non fidarsi? Era pur sempre una mafiosa, una latitante, una criminale che aveva ucciso innocenti ed era la causa della morte di Claudia, pensava ma gli serviva, gli serviva la mafiosa e non la donna. La guardava mentre lei fissava il mare, diceva che le piaceva tanto e piaceva anche a lui. Vederla così tranquilla, serena, fuori dal mondo le faceva strano, è come se si sentisse protetta e quindi abbassava la guarda. Per lui era sempre stata quella da mettere dietro le sbarre e lo era ancora, ma in quel momento le sembrava una donna come le altre.. anche se lei di comune aveva ben poco. Non aveva lo sguardo, il sorriso, il volto di tutte ma era particolare, era suo e di nessun altro. Lei si spostò dolcemente i capelli con la mano e continuava a fumare come se non sapesse fare altro. Continua a fissarla, con rabbia, con disprezzo, con cattiveria ma voleva guardarla, voleva studiarla, voleva vedere cosa infondo si celava dietro quel carattere forte e grintoso, voleva vedere oltre la figura della mafiosa e non capiva il perchè.
''Sbirro cosa minchia ti fissi?''
Nonostante guardasse il mare, lei si sentì i suoi occhi puntati addosso, sentiva il suo sguardo che la scrutava in ogni punto. E non capiva perchè, non capiva perchè la guardava, non capiva nulla. Si chiedeva se avesse fatto la scelta giusta ad andare là ed offrire il suo aiuto ad uno sbirro, sapeva che infondo sbagliava, sapeva che metteva a rischio la vita di entrambi perchè c'erano molte persone che la volevano morta e per arrivare a lei avrebbero ucciso pure lui. Ma infondo non le importava, lei doveva farlo per Claudia, doveva vendicarla come meritava e da sola non ci sarebbe riuscita ed ecco comparire lui. 
''Non posso Abate?''
''Vuoi una sigaretta?'' Gli chiese mostrandogli il pacchetto.
''No, non fumo.''
E dopo quell'ultima parola ricadde di nuovo un silenzio impassibile, si percepiva solo il rumore delle onde. Stranamente fu lei ad interrompere quel silenzio, alzandosi. 
''Ci sono nuove notizie?''
''Si!''
''Buone o cattive?''
''Ah beh, non so cosa ne può pensare una mafiosa a riguardo.''
''Dai, parla!''
''L'abbiamo trovato morto, è stato ucciso dai picciotti dei Mezzanotte.''
''L'ho sempre detto che i mafiosi sono sempre più veloci e furdi degli sbirri, devi velocizzarti tu e la tua squadra Calcatera.''
''Ma stai zitta, va! E comunque sai chi sono quelli del Comitato, e dove si riuniranno?''
''No..'' 
''Ah Abate! Non sai un cazzo, avevo pensato bene io. Non mi servi, non mi servi!'' disse scandendo bene le ultime parole.
''Invece si che ti servo sbirro, invece si.''
Lei si voltò verso la veranda mentre si accendeva un'altra sigarette, invece il poliziotto andava avanti e indietro sospirando. Rosy si accorse che dietro dei cespugli sulle dune si nascondeva un uomo, e vide che puntò un fucile con una bomba verso di loro. Subito gridò.
''Minchia giù! Stai giù!''
Si abbassarono, e poi bum.. non si sentì più nulla, soltanto uno scoppio e un rumore assordante. 
  
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