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Autore: dark lu    02/05/2008    0 recensioni
[SasuNaru ispirata al film High School Musical]
Kaze no Kuni è un paese che non riesce a sentirsi 'unito'. I suoi abitanti sono in constante rivalità tra loro. Il nuovo presidente, però, è deciso a risolvere questa storia partendo dalle due scuole più famose del paese: la Konoha High School e la Oto High School. La situazione, tuttavia, sembra essere più difficile del previsto perchè neanche nelle scuole stesse i ragazzi sono uniti. Riuscirà Tsunade ad unificare il paese non solo sulla carta geografica ma anche 'spiritualmente'?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Konoha High School Musical

Kaze’s High School

 

Prima di tutto vi avverto che io sono una fan SasuNaru. E quindi questa sarà una shonen- ai.

Bhe… partirei col dire che questa doveva essere una versione del film High School Musical coi personaggi di Naruto. Per intenderci dovevate solo immaginare al posto di Zac Efron&Co., Naruto&Co.

Solo che non sarà così.

Ho avuto parecchi problemi ad assegnare i ruoli tendendo i personaggi IC.

Non tanto Troy… ci potevano stare sia Sasuke che Naruto. Il problema è Gabriella. Tralasciando il fatto che nessuno dei due volesse fare la parte di una ragazza, Sasuke non è così emotivo come lei e Naruto non è di certo un genio (e ve lo dice una che lo ama!). Quindi dopo molte seghe mentali sono arrivata alla conclusione che Gabriella dovesse essere Sakura! (Che in realtà prima doveva essere Sharpay).

Ora. Dato che io non scriverò mai e poi mai una SasuSaku* mi son vista costretta a stravolgere la trama del film! Non so che ne verrà fuori ma… godetevi la fic e ditemi che ne pensate! ^^


I personaggi di Naruto non sono miei. Se lo fossero Naruto sarebbe stato classificato come manga yaoi (che poi secondo me Kishi qualche tendenza… va bhe lasciamo perdere).

Purtroppo non ci guadagno nulla scrivendo questo… lo faccio solo perché ultimamente non ho altro da fare (scuola a parte…).

Molte battute saranno prese dal film.


Buona lettura! ^^/

 

 

Capodanno

 

 

Sera di Capodanno. Kumo*. Tutti stavano festeggiando nei due ampi saloni che il Taki Hotel aveva messo a disposizione.  I ragazzi in uno e gli adulti nell’altro. Tutti, meno 3 famiglie.

 

La prima si trovava nell’infermeria dell’hotel.

Un ragazzo biondo, occhi color  cielo e pelle abbronzata era sdraiato sul letto. Aveva il braccio sinistro intrappolato nel gesso e nella stoffa che lo tiene legato al collo.

Una donna stava in piedi di fronte a lui, il suo sguardo sembrava rassegnato.

Un uomo, fotocopia del ragazzo se non fosse per la pelle più chiara, stava guardando divertito la scena.

- Mamma! Smettila di farmi la predica! Mi sono solo rotto un braccio!-  si lamentò il figlio.

- E ti pare poco?!-  gli fece notare la madre. - Si può sapere com’è successo questa volta?-

- E tutta colpa dell’Uchiha, come al solito!-  ribatté il figlio.

- Come al solito.-  Sospirò il padre. - Che cosa ha fatto questa volta?-  chiese divertito.

- Minato! Non dargli corda! E tu, Naruto, impara a prenderti le tue responsabilità!-  li sgridò la donna.

- Ma mamma! E’ vero! Insomma stai parlando col campione dello skate! E’ ovvio che, se ho un braccio rotto, è colpa di qualcun altro!-  rispose irritato il figlio. Non sopporta quando la gente non gli crede.

- Cosa c’entra ora lo skate?! Pensavo stessi facendo snowboard! Non sarai stato così stupido da fare skate sulla neve, spero!-  chiese quasi implorante la madre. Non è ancora riuscita ad abituarsi alla mente contorta di suo marito e di suo figlio.

- Ma no, certo che no!-  ribatté stizzito Naruto. - Ma sono più o meno la stessa cosa! Infatti stavo andando benissimo prima che UchihAH!-  

Nel parlare aveva alzato le braccia per dare più enfasi al suo discorso. Peccato che si fosse dimenticato di avere il sinistro rotto.

- Smettila di agitarti! Allora, sentiamo, come ha fatto Uchiha a farti male stando a mille km di distanza?-  chiese, arrendendosi, la madre.

- E’ proprio questo il punto! Lui non è a mille km di distanza! E’ qui! In questa stessa città! Come stavo dicendo, prima che qualcuno mi interrompesse…-

- Veramente hai fatto tutto da solo.-  Si intromise il padre.

- Prima che qualcuno mi interrompesse…-  riprese il figlio digrignando i denti ed ignorando il padre. - … stavo facendo una delle piste migliori che c’erano, quando all’improvviso sento unDobe!*’ mi giro e me lo ritrovo a fianco con la sua faccia da schiaffi e quel ghigno che gli ficcherei-

- Naruto! Non essere volgare!-  lo interruppe la madre.

- E già che ci sei taglia tutti i tuoi commenti e arriva al punto che io e tua madre vogliamo andare alla festa!-  disse Minato ricevendo un’occhiataccia dalla moglie.

- Tsk… mi ha fatto distrarre e ho finito la discesa rotolando!-  finì mettendo il broncio.

La donna sospirò. ‘Infondo è stato fortunato. Poteva andargli peggio.’

- Dai Kushina, adesso che hai saputo com’è successo, andiamo! La festa non ci aspetta!-

- Sì, sì.-  A volte aveva l’impressione di avere 2 figli.

- Uff… Voglio venire anch’io!-

- Niente da fare, Naruto. Conoscendoti finiresti ciò che hai cominciato nella discesa.-

- Ma mamma!-

- Niente ‘ma’! Stai qui e fai il bravo!-  disse allontanandosi.

Naruto sentì un’ultima frase prima che i suoi genitori si chiudano la porta alle spalle: ‘Un po’ mi dispiace lasciarlo qui da solo mentre noi andiamo a divertirci, spero che almeno impari la lezione.’

‘Oh andiamo! Non crederà davvero che io starò qui buono e tranquillo a capodanno mentre tutti si stanno divertendo?!’ pensò il ragazzo mentre le sue labbra formarono un ghigno.

 

La seconda famiglia invece era divisa.

Il padre, un uomo alto, capelli castani, occhi neri e sigaretta in bocca, si trovava sulla terrazza dell’hotel. All’interno il fumo è vietato.

La figlia, una sedicenne dai capelli rosa e occhi verdi, si trovava in una piccola biblioteca. Era seduta su una delle tante poltrone, talmente concentrata sulla lettura che si accorse della madre solo quando le tolse il libro di mano.

- Sakura! Ti stavo cercando! Basta leggere!-  

La ragazza puntò i suoi occhi verdi prima sul libro e poi in quelli rossi della madre.

- Oh, mamma! Ti prego l’ho quasi finito!-  la implorò.

- C’è una festa. Ti ho preparato i vestiti, va a cambiarti.-  la informò la madre.

- Posso riavere il mio libro?-

La madre alzò gli occhi al cielo e poi glielo porse.

Sakura la ringraziò e poi la seguì in camera per andarsi a cambiare.

 

Infine la terza famiglia si trovava in palestra.

Padre e figlio stavano facendo una partita a basket.

Il più grande, capelli castani, occhi neri e sguardo austero stava dando indicazioni su come migliorare al più piccolo, moro, occhi neri e compiaciuti. Non sembravano intenzionati a smettere molto presto.

A questo, però, ci pensò la donna, capelli neri con riflessi blu e occhi neri, dolci e sorridenti.

- Ragazzi! Davvero abbiamo fatto questo lungo viaggio solo per giocare a basket?-  domandò avvicinandosi.

- Uhm… Sì-   dissero i due uomini contemporaneamente, dopo essersi scambiati uno sguardo.

- E’ l’ultimo giorno di vacanza. C’è la festa di capodanno.-  cercò di convincerli la donna.

- Giusto! La festa… la festa di capodanno.-  Il marito sapeva che era meglio non contraddirla.

- Sasuke c’è una festa per voi giù al Free Style Club.-   Adesso le restava solo il figlio da convincere.

- Per noi?-  domandò invece scettico lui.

- Per voi giovani adulti! Va a fare la doccia muoviti!-  gli ordinò la madre.

- Aspetta! Un momento! L’ultimo tiro!-  Il figlio però non intendeva rinunciare al momento che stava passando col padre. Erano davvero rari gli allenamenti che facevano da soli, loro due.

La donna sospirò esasperata ma glielo concesse.

Sasuke non se lo fece ripetere due volte. Tolse la palla di mano al padre, fece una finta e poi tirò, centrando il canestro.

- Canestro! Così si chiude l’anno!-  esclamò.

 

Adesso erano davvero tutti a festeggiare.

Anche chi dovrebbe stare in un letto a riposare, chi vorrebbe essere comodamente seduta su una poltrona a leggere e chi preferirebbe essere ancora in tuta ad allenarsi.

C’erano davvero tutti.

Il biondo si fiondò al buffet mentre il moro si mise in un angolo buio della sala sperando di passare inosservato, non aveva proprio nessuna voglia di essere assalito dalle assatanate! La rosa, invece, aveva trovato una poltrona e non riuscì a resistere alla tentazione.

I piani dei tre vennero, però, rovinati dall’animatore della serata che scelse proprio due di loro come prossime vittime del karaoke.

I due riflettori, infatti,  puntarono uno, alla poltrona prescelta dalla rosa, accecandola e quindi impedendole di continuare a leggere. L’animatore le si avvicinò, la prese per mano e l’accompagnò al microfono.

L’altro riflettore puntò, invece, all’angolino meno illuminato di tutta la sala. Il moro venne portato di forza al microfono da tutti gli altri ragazzi lì presenti.

Il biondo non poté fare a meno di osservare la scena che aveva adesso di fronte. A destra c’era il suo nemico giurato, il suo rivale di sempre e il colpevole della suo imbucarsi alla festa. A sinistra, una stupenda ragazza che non aveva mai visto prima. Per l’ennesima volta si ritrovò ad essere invidioso di Sasuke. Vorrebbe esserci lui lì a cantare con quell’angelo.

Sembra proprio che per una volta la fortuna sia dalla sua parte.

Sasuke rivolse un’occhiata gelida a tutti e scese dal palco.

Sakura aveva uno sguardo abbattuto.

Naruto non ci pensò due volte e prese il posto del moro sul palco cominciando a cantare.

Sakura, ripresasi dallo smarrimento iniziale, dalla delusione nel vedere il moro abbandonare il palco e affascinata dalla voce del biondo, si decise finalmente a cantare la sua parte.

Il duetto fu stupendo e, presto, tutti i festeggianti si fecero attorno a loro per osservarli meglio.

Tra i tanti occhi sorridenti ce n’erano anche un paio neri, irritati e gelosi.

Alla fine della canzone Naruto si presentò. Era deciso a conquistare quella ragazza. Già che c’era si scusò per il comportamento di Sasuke, ha notato lo sguardo deluso di lei nel vederlo andarsene.

Sakura gli rispose. Lo trovava simpatico e pensò che potrebbe diventare un buon amico, soprattutto viste le sue conoscenze.

Insieme si avviarono verso l’esterno da dove poterono vedere i fuochi d’artificio.

 

- Davvero! Hai una splendida voce! Sei una cantante?-   

Lo so’ pensò la ragazza ma rispose con un  - Canto nel coro della chiesa. Ho provato un assolo e stavo per svenire.-  

E’ importante che la gente abbia una buona opinione di te. Anche se ti costringere a fingere di essere quella che non sei.

- Ah! E perché?-  domandò lui. Voleva sapere tutto di lei.

- Ho visto tutte quelle persone che mi fissavano e in un secondo fissavo il soffitto. Fine della mia carriera!-

- Da come hai cantato stasera è difficile crederlo!-  

‘Non è poi così stupido come sembra’ pensò la ragazza.

- E’ la prima volta che faccio qualcosa del genere ed è stato fantastico!-  rispose cercando di cambiare argomento. Si accorse che lui ci sta provando: ‘per sviarlo basterà dargli qualche illusione.’

- Lo so! E’ bellissimo!-

- Ma ho visto che ami cantare anche tu!-  

- Si, certo, la mia doccia è pazza di me!-  

Sakura rise alla sua battuta e un po’, adesso, le dispiaceva di avergli mentito.

Iniziò il conto alla rovescia. Loro stesero in silenzio e poi guidarono i loro occhi ai fuochi d’artificio che salutavano il nuovo anno. Casualmente lo sguardo di Sakura cadde su una figura che, ne è certa, li stava osservando.

Non appena riconobbe il ragazzo moro decise di raggiungerlo. Le sembrava brutto, però, lasciare Naruto in quel modo e quindi si inventò una scusa.

- Sarà meglio che vada a cercare mia madre per farle gli auguri.-

- Sì, anch’io! Cioè… non tua mamma, mia mamma… e papà!-  ‘e sarà meglio farglieli stando in un letto al piano di sopra.’ pensò Naruto, ricordandosi improvvisamente che è lì a loro insaputa.

Sakura non poté non sorridere notando l’imbarazzo del biondo.

- Ti chiamo! Ti chiamo domani!-  esclamò tornando in sé Naruto.

Sakura annuì. Si fece fare una foto col cellulare, gli passò il suo per fare altrettanto e infine gli segnò il suo numero. Poi si girò e se ne andò non sentendo l’ultima frase del biondo: ‘Per tua informazione. Cantare con te è stata la cosa più piacevole di tutte le vacanze. Senti, dove abiti?’.

Naruto, dopo essersi guardato intorno alla ricerca della ragazza, soffermò il suo sguardo sulla sua foto sospirando unSakura’, e poi iniziò a correre per arrivare prima dei suoi genitori all’infermeria.

Sakura, una volta lasciato il biondo, non riuscì più a trovare il moro. Dopo qualche minuto di ricerca, decise di andare veramente a fare gli auguri ai suoi genitori.

Sasuke, invece, aveva passato la serata ad osservarli e tenerli d’occhio. Non gli erano piaciute, per niente, le attenzioni che il biondo aveva rivolto alla rosa. Quando vide che lei lo aveva notato non poté evitare di far formare un ghigno alle sue labbra. Quando i due si separarono, lui si allontanò, non aveva senso rimanere ora che aveva raggiunto il suo scopo.

 

 

 

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*Note:

SasuSaku: il massimo a cui sono riuscita ad arrivare è l’accenno nella mia fic ‘Who’s that Girl?’ ^^ già che ci sono ringrazio Yaoista for life e Kittyx Shadowcat che hanno recensito e Shooting star che l’ha addirittura messa tra i preferiti ^//^ oddio quella fic non lo meritava proprio! E’ venuta abbastanza penosa rispetto a come l’avevo in mente io… spero che non succeda lo stesso anche con questa!

Kumo: Villaggio della Nuvola.

Dobe: Fallito.

 

 

Bhe spero che la storia vi piaccia! ^^ questo è solo un prologo! Se commentate mi farete felicissima! Anche perché una volta finito con le scene prese dal film (fino a metà) poi mi servirà dello ‘spronaggio’ ù.ù

XD

  
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