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Autore: Darth Rainbow    26/11/2013    2 recensioni
Nyss e Myrtle sono un duo piuttosto particolare con il pallino per i furti, le astronavi e le pistole. Sono soddisfatte della propria vita fino a quando Thorn, il capo della più influente organizzazione criminale della Galassia, le costringe a entrare nella sua banda. Tra tigri giganti, telepati, alieni viola minacciosi, androidi, pianeti remoti, governatori corrotti, piscine idromassaggio e covi umidi e sgradevoli, le loro vite verranno leggermente sconvolte...
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dedico questo capitolo a Elengarden, mia seconda meravigliosa recensora!!

 CAPITOLO IV

 

 

Attenzione: atterraggio tra venti minuti. L'equipaggio si prepari alla manovra." 

La voce metallica  risuonò per tutta l'astronave, e Nyss e Myrtle, che in quel momento si trovavano nella mensa a cenare, alzarono due facce stupite dai loro piatti e si guardarono.

 "Dove stiamo andando?" chiese con curiosità Nyss a Reen, che si trovava dietro il bancone servendo un tozzo figuro che assomigliava un po' a un moscone, forse per i grandi visori scuri che portava calati in viso.

"Stiamo arrivando al Quartier Generale" rispose la Sirena con voce vellutata, versando una bevanda blu petrolio nella tazza di fronte a lei.

 "Quartier Generale?" le fece eco Myrtle "avete un intero pianeta adibito a Quartier Generale?" era piuttosto stupita.

 "Si, non è molto grande, ed è piuttosto inospitale. Ma ha un campo magnetico che manda in tilt tutte le apparecchiature, il che lo rende un nascondiglio perfetto. Non si trova in nessuna mappa ufficiale."

 "Aspetta un secondo, se le apparecchiature vanno in tilt, vuol dire che ogni decollo e atterraggio è fatto manualmente? Comprese astronavi enormi come queste?"

 "Esattamente" rispose la Sirena.

Nyss emise un fischio. "Però" commentò "il nostro Capitano è un signor pilota. Myrtle, hai trovato l'uomo della tua vita. Oops, dimenticavo che già lo consideri tale."

 "Ma non dire assurdità" la rimbeccò Myrtle, pur sapendo nel profondo di non essere per niente indifferente a Thorn.

 “Comunque, io vado a spiaccicare il naso al vetro. Non voglio perdermi un atterraggio del genere" e si alzò, dirigendosi all’estremità opposta della sala.

 Guardando fuori vide che era tutto avvolto in una strana nube grigiastra, con qualche pigro asteroide che spuntava fuori di tanto in tanto. La nave scivolava silenziosa ed elegante evitando con agilità i vari ostacoli. Quando giunsero in vista del pianeta, Myrtle si trovò d'accordo con Reen nel giudicarlo inospitale. Aveva una forma frastagliata, con rocce nere, spigolose e appuntite che spuntavano ovunque. Al momento era notte fonda, e sospettava fosse una condizione quasi perenne. Qua e là si intravedevano delle deboli luci, probabilmente provenienti dagli insediamenti.  La nave si addentrò in una grande caverna, seguita dalle altre due. La caverna era piuttosto profonda, e alla fine si apriva un enorme portellone che in breve le inghiottì. Con un grave rombo di motori, l’astronave si poggiò delicatamente a terra. L'hangar era immenso, ricolmo di astronavi di ogni forma e dimensione. Una discreta folla di varie specie aliene si era indaffarata intorno alla loro nave.

 Anche all’interno vi era fermento, e Myrtle si avviò verso i suoi alloggi facendosi largo tra la folla che si era riversata nei corridoi.  Non vedeva Nyss da nessuna parte, e anche Reen sembrava sparita chissà dove. Con un'alzata di spalle proseguì il cammino, anche se avvertiva una punta di fastidio nell'essere stata esclusa a quel modo. La cabina era vuota eccezion fatta per i loro averi gettati alla rinfusa. Con un sospiro iniziò a radunare le proprie cose e, dopo aver riflettuto un istante, anche quelle di Nyss.

Davanti al portellone si era riunito tutto l'equipaggio vociante, che non vedeva l'ora di uscire. Myrtle non si era mai resa conto che fossero così tanti. Cercò tra la folla la chioma rossa di Nyss, ma non la vide da nessuna parte. Il portellone si aprì, e l'aria gelida la investì in pieno, facendola stringere nella giacca imbottita che aveva prontamente indossato.

"Ah, finalmente un po' di aria fresca! Non ne potevo più di star chiusa là dentro, anche se erano solo quattro giorni!". A parlare era stata la mutaforma dalla rossa chioma, che si era materializzata all'improvviso. Ovviamente indossava un paio di shorts e una canottiera leggera, del tutto incurante del freddo.

"Dolcezza, ti vedo completamente congelata! Vieni qui che ti scaldo un poco" disse, e abbracciò Myrtle, infondendogli un po' del suo calore. L'altra le si strinse contro grata.

"Non capisco come fai a non morire di freddo" disse Myrtle battendo i denti.

"Te l'ho detto, la mia temperatura corporea è molto superiore alla tua". Era vero, Nyss era praticamente un termosifone vivente, cosa che risultava parecchio gradita in momenti come quello.

L'hangar era un posto molto poco accogliente, con luci al neon, un pungente odore di carburante e astronavi, e pareti che amplificavano e rimbombavano i suoni stordendo chi vi stava dentro.

"Speriamo che all'interno sia meglio" commentò Nyss.

Si sbagliava. Quando varcarono la soglia di una porta a chiusura ermetica, si ritrovarono in uno stretto corridoio male illuminato e umido, con le pareti e il soffitto ricoperte di tubature arrugginite, e il pavimento di grate. Superata un'altra porta, si ritrovarono in una stanza più grande dalla quale si diramavano numerosi corridoi. Le due ragazze si fermarono al centro disorientate.

"Voi due siete le nuove arrivate?" chiese con voce lamentosa un piccolo esserino nero, con occhi rossi senza pupille e due piccole corna sulla fronte.

"Ehm, si, siamo noi" rispose Myrtle incerta.

"Seguitemi allora, vi porto ai vostri alloggi."

Lo seguirono per uno dei tanti corridoi, dove si affacciavano varie porte automatiche. L'esserino si fermò di fronte a una di queste, e passando una carta magnetica nella serratura la fece aprire.

"Questa è la vostra chiave. Non perdetela, o rimarrete chiuse fuori."

L'interno era molto squallido, senza finestre e con due letti ammuffiti quasi attaccati l'uno all'altro per il poco spazio della stanza.

"Non ci sarebbe per caso una sistemazione migliore?" domandò Myrtle, mentre Nyss arricciava il naso. L'altro emise una fastidiosa risata nasale.

"Siamo in un covo, non in un albergo di lusso" disse roteando gli occhi "Ci sono sistemazioni migliori, certo, ma non c'è spazio ed essendo voi le novelline dovrete stare qua. Ovvio, se aveste qualche soldo forse potreste ottenere qualcosa, ma ovviamente non li avete, o non sareste qui."

"Veramente i soldi li avevamo, ma ce li avete rubati" sbottò Myrtle. Si era quasi illusa che entrare a far parte della banda di Thorn sarebbe stato un vantaggio, ma ora non ne era affatto sicura. Nyss le sfiorò un braccio, per calmarla, facendole cenno con la testa che era inutile stare a discutere.

Mandarono quindi via il fastidioso esserino e si chiusero nella stanza.

"Non credo che abbiamo altra scelta che sistemarci al meglio, e andare a dormire" proclamò Nyss. Myrtle fu d'accordo, quindi unirono i letti e radunarono tutte le coperte disponibili, e Nyss si trasformò in un balzo, acciambellandosi su entrambi i letti. Myrtle la coprì con una coperta, per poi accoccolarsi in un angoletto, raggomitolandosi contro il ventre caldo dell'altra. Adorava dormire a quel modo, anche perché chi non si sarebbe sentito rassicurato di dormire accanto a una tigre gigantesca che vegliava su di te?

 

                                                                      ***

Il mattino seguente si trovavano nella mensa per fare colazione, mezze assonnate. Erano state costrette ad alzarsi presto per motivi sconosciuti, e ora erano circondate da una folla variopinta, nervosa e affamata, in attesa di avere da mangiare.

Si trovavano in fila con dei vassoi grigi in mano, e stavano aspettando da quelle che sembravano ore. L'ambiente poi non era dei migliori: era anni luce lontana dalla splendida mensa dove serviva Reen. Era enorme, illuminata da luci fioche e fumose, con lunghe tavolate di metallo e panche dall'aria scomoda. L'umidità permeava anche lì, come d'altronde su tutto il pianeta. La situazione non era resa migliore da tutti gli individui poco raccomandabili che avevano fissato la loro attenzione su di loro. Alcuni erano semplicemente ostili, altri invece dedicavano loro troppe attenzioni indesiderate, specialmente verso Nyss.

"Hey piccola, perché non andiamo in camera mia a fare conoscenza?"

Un alieno con tre arti superiori, la pelle viscida e verdastra, e occhi rossi da rettile l'aveva afferrata per un braccio, trascinandola verso di sé. Nyss dal canto suo aveva ruggito un "Lasciami!" prima di scaraventarlo contro gli altri in fila, il che li aveva fatti molto arrabbiare.

"Viscida puttanella" aveva sibilato l'alieno fuori di sé, prima di agitare minacciosamente la lunga coda acuminata.

"Ora ti infilzo per benino" sibilò.

"Non ti azzardare, Kugo." A parlare era stata una ragazzina umana sui quindici anni, magrolina, con un cespuglio di ricci castani, e occhiali a fondo di bottiglia. L'altro la fissò con odio.

Non ti intromettere, ossicino. E’ una questione che non ti riguarda”

Direi che mi riguarda molto da vicino invece: ho lo stomaco sensibile e non voglio vedere gente squartata prima di colazione. ”

Allora non guardare e vattene.”

Kugo, Kugo, Kugo.  Non farmi perdere la pazienza, sennò poi corri dalla mamma dicendo che ti ho fatto la bua.”

Ohhh, siamo passati alle minacce?” l’altro agitò la coda davanti al suo viso. “Fosse in te non sarei così spavalda: chiunque in questa sala non vede l’ora di farti a pezzi.”

Tu provaci…  Tutti voi provate anche solo a sfiorarmi…” quest’ultima frase era quasi un sussurro, e la ragazzina aveva avvicinato talmente tanto il suo visto a quello dell’altro che vi erano solo pochi millimetri di distanza. L’altro si allontanò impercettibilmente.

"Me la pagherai un giorno, quattrocchi” disse, digrignando i denti e indietreggiando. “E anche te, puttanella” indicando Nyss con il mento. Lei lo incenerì con lo sguardo, ma non disse nulla. Kugo uscì dalla sala, non prima di aver afferrato un malcapitato per la gola ed esserselo trascinato dietro.

 

"Ne dubito" gli gridò dietro la ragazzina. 

 L'alieno si riaffacciò, fece per dire qualcosa, ma cambiò idea, fece schioccare la coda e se ne andò infuriato. Nyss emise un lungo fischio.

"Però" disse "devi avere fegato, e dei superpoteri, nascosti dietro a quegli occhiali"

"Credevo fossi suicida" convenne Myrtle. “Grazie mille comunque. Posso chiederti come mai sei così temuta?”

 "Sono una telepate" rispose semplicemente la ragazzina, mettendosi in fila con loro.

"Uh, hai anche capacità offensive?" chiese Myrtle.

"Certo" rispose l'altra "anzi, sono la mia specialità."

"Ecco come fai a sopravvivere alla tua età in un posto come questo" commentò Nyss.

"Si, è un'abilità parecchio utile” rispose l’altra con una punta di orgoglio “Un attacco mentale è come un attacco a distanza che non manca mai il bersaglio, ed è molto, molto doloroso." Si aggiustò gli occhiali.

"Quanto doloroso?" chiese Myrtle.

"Quanto di più doloroso tu abbia mai provato e credimi, non lo vorresti mai provare. Diciamo che può lasciati danni mentali permanenti. Ora io riesco ad arrivare dai trenta secondi ai cinque minuti di k.o. , non di più. Ma anche trenta secondi di un nemico reso totalmente incapace possono significare tanto in uno scontro."

"E perché una come te è finita quaggiù?" chiese Nyss. L'altra alzò le spalle.

"Come tutti: sono sola al mondo e devo guadagnarmi da vivere. In realtà è stato mio cugino a portarmi qui. È un inventore, si sa sempre rendere utile."

"È un telepate anche lui?"

"Si, solo che lui è specializzato nel leggere la mente. Cosa che sarebbe più utile a me invece, dato che sono una ricercatrice." E mostrò il grosso volume che teneva in mano.

"Vuol dire che tu non puoi leggere nel pensiero?" chiese Myrtle curiosa.

"Diciamo che riesco a percepire le emozioni forti, quello tutti i telepati possono farlo. Questo mi dà un vantaggio sia con i pettegolezzi, dato che so immediatamente chi piace a chi; sia in battaglia, perché riesco a percepire i nemici anche se sono distanti o comunque fuori dal mio campo visivo."

"Voglio essere una telepate" disse Myrtle in brodo di giuggiole.

"Dolcezza, credo che tu ci nasca" la rimbeccò Nyss.

"Beh si, lo so. Ma comunque vorrei esserlo. Dici che tuo cugino potrebbe inventare un  dispositivo per farmelo diventare?" L'altra scosse la testa divertita.

"Non credo proprio" rispose "ma ora che ne dite di prenderci da mangiare e andare a sederci laggiù? A proposito" aggiunse "io mi chiamo Sphynx."

"È l'uomo" asserì Nyss seria.

"Che stai blaterando?" chiese Myrtle a metà tra il confuso e l'esasperato. Sphynx sbuffò.

"Sta rispondendo all'indovinello. Come se nessuno avesse mai fatto questa battuta prima d'ora" sembrava piuttosto seccata.

"Quale indovinello?" Myrtle ancora non capiva.

"Quello che pone la Sfinge a tutti i viandanti! 'Qual è quell'animale che al mattino ha quattro zampe, a mezzogiorno due e al tramonto tre?'" rispose Nyss allegramente. Myrtle si prese la testa fra le mani.

 

                                                                          ***

 

Il giorno dopo, Nyss e Myrtle sedevano nervosamente in una saletta appartata, in attesa. Di lì a poco avrebbero incontrato la loro Squadra d'Azione, come le aveva informate il giorno prima la loro nuova amica telepate.

"Certo, tutti vengono assegnati a una squadra per svolgere le missioni" aveva detto "cosa credevate, che potevate sbrigare tutto da sole?"

Non erano state molto contente della notizia. Erano da sempre abituate a lavorare in coppia, e non avevano granché voglia di dover convivere con gente di cui non sapevano nulla.

La porta si aprì, ed entrarono tre individui. Uno di loro era familiare, e poi realizzarono che si trattava di Liu, il bel ragazzo moro dagli intensi occhi azzurri che era presente il giorno della loro cattura. Lo seguiva un bestione enorme, grosso come un toro, con due massicce braccia che arrivavano quasi alle ginocchia. Era ricoperto in parte da una peluria rossiccia, che spuntava  dalla spessa pelle marrone. Aveva un grosso muso da cui spuntavano due enormi denti a sciabola, e sei piccole corna si protendevano dalla fronte. Gli occhi erano due pozzi neri, vispi e intelligenti. Sembrava l'incarnazione demoniaca di qualche mitologia primitiva. Myrtle era quasi sicura si trattasse di un Ugork.

Subito dopo entrò un umano, dall'andatura languida e un sorriso sghembo e malizioso. Aveva una zazzera disordinata di capelli rosso rubino, con alcune ciocche che ricadevano ribelli sugli incredibili occhi ambrati, che parevano emettere luce propria.

"Eccole, le novelline" esordì con una voce morbida.

"Molto piacere di conoscerti, io sono Nyss" si presentò la rossa, entusiasta della nuova conoscenza.

"Io invece sono Myrtle, sempre che a qualcuno interessi" disse l'altra. Presero tutti posto a sedere intorno a un tavolo, che aveva una brutta pianta di plastica al centro che impediva la visuale.

"Voi due già mi conoscete" disse Liu indicando le due ragazze "perciò vi basti sapere che sarò il vostro Caposquadra. Per tutti gli altri io sono Liu. Rispettate i miei ordini senza fiatare e andremo d'amore e d'accordo." Myrtle alzò un sopracciglio.

"Difficilmente andremo d'amore e d'accordo. Molto difficilmente"

"Tu saresti il nostro caposquadra?” chiese l’altro umano, assottigliando gli occhi ambrati. “Sinceramente mi aspettavo qualcuno di più...carismatico"  e un vago sorriso di scherno apparve sul suo viso.

" Cosa intendi per più carismatico?" gli occhi di Liu erano due frammenti di ghiaccio.

"Oh non ti offendere. È che credevo ci fosse qualcuno di più anziano e maturo come Caposquadra. Tu sei ancora un cucciolo. Quanti anni avrai, ventisette?"

"Sono sei anni che faccio parte della Élite del Capitano, direi che come credenziali bastano ed avanzano" replicò il moro alzando in mento in segno di sfida.

"Appunto, un cucciolo che va in giro a ruggire per sembrare più grande e pericoloso. È quasi tenera come cosa" sorrise l’altro di nuovo con quel sorriso sghembo.

"Io direi di finirla con questa sterile discussione e continuare con le presentazioni" li interruppe la voce pacata dell'Ugork.

"Io sono Barticus" disse rivolgendosi alle due ragazze "mi occupo della parte informatica."

"E io sono Venus, e mi occupo dell'offensiva. Soprattutto della lotta corpo a corpo" si presentò l’umano.

"Pensavo che gli Ugork fossero più adatti a un compito del genere" commentò Myrtle "non sono forse loro che passano la vita in lotte sanguinarie fra le vari tribù?"

"Si, è vero, e con questo?" rispose Barticus.

"Beh, non mi aspettavo di certo che potessero anche lontanamente capirci qualcosa di un computer. Tutti muscoli e niente cervello, insomma."

"Lascia che ti dica una cosa: nella lotta l'intelligenza conta quasi più della forza. Puoi essere estremamente forte, ma se sei terribilmente stupido muori subito.”

"Stai dicendo che se voi passaste meno tempo a uccidervi fra di voi, e di più ad architettare piani malvagi, a quest'ora avreste conquistato il mondo?" chiese Venus.

"Esattamente.  Ma gli Ugork continuano ancora a pensare che uccidersi a vicenda sia il miglior passatempo dell’universo, quindi potete dormire sonni tranquilli."

E tu come mai sei diverso dagli altri?” chiese Nyss.

Barticus scosse le enormi spalle. “Sono dovuto fuggire dal mio pianeta per varie ragioni, e per altre varie ragioni mi sono ritrovato a interessarmi di computer e a scoprire di essere bravo. Punto.”

Ognuno ha i suoi scheletri nell’armadio” convenne Liu. Poi lanciò un’occhiata a Venus:

"Tu sei un androide, vero?" chiese. L'altro fece schioccare la lingua. "Che perspicacia" disse ironicamente.

 "Un androide?" disse Nyss stupita “Dolcezza, non me ne ero accorta per niente! Hanno fatto un bel lavoro con te, eh?”

Sono un esemplare di lusso, mica  uno di quelle marionette che servono il caffè la mattina e portano a spasso il cane” rispose.

 “Hai qualche specialità?” chiese Myrtle.

 “Oh, certamente” e le fece l’occhiolino. Myrtle corrugò la fronte.

E sarebbe?”

Il nostro amico era stato creato per essere un giocattolo sessuale da ricconi” intervenne Barticus.

Ehi, potevi trovare parole più gentili” disse l’altro seccato.

Perché esistono parole più gentili?” fu la replica.

L’androide si fece serio, quasi furioso.

No. Ovviamente no” rispose adombrandosi. Calò il silenzio, che dopo poco fu interrotto da Myrtle che iniziava a diventare nervosa.

Immagino quindi che sei un prodotto alquanto raffinato: non credo qualcuno sopporterebbe materiale scadente nel proprio letto.”

Dici bene, sorella. All’apparenza sono tutto e per tutto identico ad un essere umano. Solo sono più obbediente, il che mi renderebbe il partner ideale a soddisfare ogni fantasia erotica del mio padrone”.

A Myrtle venne un dubbio atroce.

Il tuo padrone non è Thorn, vero?” L’altro rise di cuore.

Assolutamente no. Non ho padroni. Ora Dobby è un elfo libero.” Gli occhi di Myrtle brillarono.

Anche tu leggi Harry Potter?”

Certo. Per conoscere il nemico devi conoscere anche la sua cultura.” La ragazza sbarrò gli occhi, vagamente inquietata.

Ok, grazie delle delucidazioni Venus” intervenne Liu. “Ora dobbiamo parlare della missione. Barticus, potresti contattare Sphynx e dirle di sbrigarci a raggiungerci?”

Subito.”

Dopo qualche secondo si aprì la porta.

Arrivo, arrivo. Datemi un secondo per bere il mio Polinettare” brontolò la ragazzina, portando un computer sotto braccio e tenendo in mano una tazza fumante.

E tu cosa ci fai qui? Fai parte della squadra?” chiese Nyss.

L’altra corrugò la fronte. “Che cosa dici? Io raccolgo semplicemente le informazioni, che ora vi illustrerò.” Si avvicinò al tavolo e vi poggiò sopra il computer, facendo partire il proiettore che fece comparire una serie di immagini tridimensionali.

Allora,” esordì “il nostro fantastico, amatissimo bersaglio si chiama Taigon Hobock. E’ il governatore della provincia di Unidrus. Per coloro che non lo sapessero,  si trova nel ventisettesimo quadrante della galassia, e comprende una decina di pianeti. Il più grande si chiama appunto Unidrus.”

Grazie della lezione di geografia” commentò Liu, che venne fulminato con lo sguardo.

Come stavo dicendo, prima di venire interrotta, è una provincia piuttosto malfamata e corrotta. Merito sempre del nostro grandissimo eroe Hobock.”

Mi permetto di dissentire: sono le provincie piuttosto malfamate e corrotte che permettono a governatori come Hobock di salire al potere” contestò Barticus. Sphynx sospirò.

D’accordo, non è questo l’importante. Questioni filosofiche a parte, il nostro Hobock è in possesso di alcuni chip che contengono informazioni preziose al nostro Capitano e…”

Che tipo di informazioni sono?” chiese Nyss.

Diamine, ma mi fate finire di parlare o no?!” ruggì esasperata. “Che squadra assurda! Dubito fortemente concluderete alcunché!”

Ehi piccola, calma. Prendi un bel respiro: un, due tre, inspira!”

L’altra si girò lentamente verso Venus, che aveva parlato, senza dire una parola. Sfilò gli occhiali e iniziò a fissarlo intensamente, con concentrazione terribile. Tutti osservavano con gli occhi sbarrati l’androide, che però continuava a sorridere.

Tesoruccio, sono costituito da circuiti e conduttori, la telepatia non ha alcun effetto su di me.”

Molto bene” rispose l’altra, e tirò fuori una pistola. “Questa però ha effetto su di te. Pronuncia solo anche una sillaba e vedrò di farti molto, molto male. Sono ben documentata, so come farlo.”

Venus impallidì, e serrò la bocca.

La vostra missione è recuperare quelle informazioni. Probabilmente saranno tenute in qualche camera ad altissima sicurezza nel suo palazzo. Sarà principalmente un lavoro di infiltrazione e di spionaggio. Ed è qui che entri in scena, Myrtle” e si rivolse alla ragazza che corrugò la fronte, preoccupata.

Tu avvicinerai il governatore nei panni di una pilota clandestina di Dardi, e cercherai di entrare nelle sue grazie in modo da poter accedere con un certo grado di libertà alle sue abitazioni. Una volta fatto questo, ti guideremo in modo da riuscire a capire tutti insieme dove si trovano le informazioni, e come fare a prelevarle. Fin qui ci sono domande?”

Myrtle alzo timidamente una mano.

Come, come faccio ad entrare… ad entrare nelle grazie del governatore?” chiese con voce tremante.

Qui entra in gioco Nyss: tu avrai il compito di rendere il più possibile attraente Myrtle. Meglio ancora se riuscite a trovare il modo di muovervi in coppia: in questo modo aumentereste le vostre possibilità di far abboccare all’amo Hobock.”

Anche io potrei dare una mano: conosco un paio di trucchi in materia” si intromise Venus.

Non ti avevo detto di tacere?”  L’androide chinò la testa in segno di scuse. “Però è un’ottima idea ” aggiunse.

Barticus, tu ovviamente ti occuperai della parte informatica: ogni volta dovrete crackare passaggi, codici, e accedere a informazioni, quello sarà il tuo compito. Preparati anche dei file con le identità fittizie di chi agirà sotto copertura. In sostanza, le solite cose.”

Venus, tu dovrai sempre essere nei paraggi. Devi riuscire a infiltrarti, senza però dare nell’occhio, e facendo in modo che non si colga nessun collegamento tra te,  Myrtle e Nyss. Dovrai intervenire solo nel caso la vita delle suddette sia in pericolo. Potrai agire anche in altri contesti, allo scopo di facilitare la missione,  però  non  rischiando venir scoperto o far saltare la copertura, evitando inoltre di mettere in pericolo Myrtle e Nyss. Dovrai essere il loro angelo custode: nessuno sa che esisti, ma sei sempre lì.”

Venus fece cenno di aver capito.

Liu, tu sarai il caposquadra, quindi ti occuperai di coordinare tutti i tuoi membri, nonché di elaborare i piani. Avrete informazioni più dettagliate in futuro, intanto vi lascio questi file che vi saranno molto utili. Cercate di venir fuori con un buon piano: ci penserò su io stessa, nel frattempo. Avete domande?”

Ci si può ritirare dalla missione?” chiese Myrtle.

No. Altre domande?”

                                                                            ***

Avanti! Sbrogliati dal quel ammasso di coperte e vieni a bere qualcosa!”

Non ne ho nessuna intenzione. Finalmente ho una connessione Eternet e me ne starò rintanata in camera fino a che non mi porteranno via di peso.”

Erano ritornate nel loro squallido alloggio e Nyss voleva a tutti i costi trascinarla in qualche fumoso locale in cerca di un po’ di vita. Lei odiava quei posti, odiava ogni aggregazione sociale a onor del vero. Soprattutto se a frequentarli era la fetta più malfamata della galassia.

Dai! Sarà divertente!”

Questo ne dubito. Mi sto leggendo una traduzione aggiornata di Harry Potter. Ha finito il torneo Tremaghi e sta per incontrare Voldemort! Nyss non posso chiudere ora!”

Per le lune di Youndoor! Lascia perdere quella desueta mitologia terrestre, e vivi il presente.”

Ma questo manoscritto è la base della cultura umana!”

Sono convinta che all’epoca facesse schifo a tutti.”

L’altra la guardò con orrore. La rossa tentò un’altra tattica:

Piton uccide Silente.”

Nyss, quello accade due libri dopo.”

Ah” rispose l’altra, e dopo una breve pausa sospirò.

Sei conscia del fatto che in un modo o nell’altro ti farò andare, vero?”

E infatti Myrtle si trovò, senza sapere come, intrappolata in un paio di leggins con tagli orizzontali sulle cosce e un corpetto che lasciava scoperta la pancia e buona parte della schiena, diretta verso uno dei locali più frequentati del pianeta.

Dimmi un po’, siamo per caso al verde che hai risparmiato sulla stoffa per coprici?” si lamentò. L’altra si limitò a trascinarla per un braccio verso l’entrata.

Era un ambiente buio e tentacolare, con un corpo centrale rotondo da cui si snodavano vari cunicoli. L’architettura del locale rispecchiava quella del pianeta intero, con tubi e tubature ovunque. Le pareti erano ricoperte da una strana patina fosforescente che emetteva un leggero bagliore verde acqua che rischiarava l’oscurità. Anche il bancone, che correva lungo tutta la parete della sala principale, emanava la stessa luce. In diversi posti vedeva aggregazioni di gente che ballava, beveva, giocava d’azzardo, o flirtava. Era piuttosto sicura anche di scorgere tre Eremiti di Sat meditare in un angolo più remoto. Fu fortemente tentata di raggiungerli.

Quando entrò nella sala principale però, si accorse come al centro vi fosse un ring, dalla base metallica e circondato da cavi di acciaio, su cui vi era nientemeno che Thorn che combatteva contro una specie di ciclope dalle braccia allungabili. Tutto intorno la folla faceva il tifo, semi- inferocita.

Uhh” commentò Nyss “sembra interessante”. Myrtle convenne. Nel frattempo Liu le aveva individuate e si stava dirigendo verso di loro.

Nyss, non ci credo, sei riuscita a stanarla” disse, indicando Myrtle.

Eh già, è stato difficile ma ci sono riuscita”

Ehi voi due. Sono venuta qui di mia spontanea volontà, nessuno mi ha dovuto stanare”  brontolò.

Già, immagino che Nyss ti abbia dovuto trattenere con tutte le sue forze, pur di impedirti di catapultarti direttamente qui” disse all’improvviso Venus, che pure si era avvicinato insieme a Barticus. 

“‘Sera”  disse quest’ultimo.

Myrtle, sei uno schianto” disse Venus. Myrtle corrugò la fronte, visibilmente scocciata del commento, mentre Nyss gongolò.

E’ opera mia!”

Veramente sorprendente” e vece scivolare le mani sui fianchi di Myrtle, che divenne un blocco di granito.

Adesso Venus ti sottoporrà ad un allenamento intensivo in vista della missione” disse Liu con uno scintillio negli occhi. “Ma sei fortunata, mi hanno detto che è piuttosto esperto.”

 Venus rise. “Vorresti provare anche tu?” disse con voce morbida,  mentre abbracciava Myrtle da dietro e le accarezzava le spalle, e gli occhi scintillanti di malizia.

Io di certo no, grazie” disse Myrtle, divincolandosi.

Oh ma così ti sei persa una bella occasione” disse Nyss “guarda che così rischi che sia io ad allenarti”  e le fece l’occhiolino.

Credo che se qualcuno provi ad allenarla  avrà come unico effetto di vederla segregarsi in un convento per il resto della vita” fu la laconica considerazione di Barticus. Myrtle gli lanciò un’occhiata carica di gratitudine.

Vado a prendervi i drink” si offrì Venus. Gli altri furono entusiasti, a parte Myrtle che declinò l’offerta. Ovviamente tutti la costrinsero a bere.

Ho leggermente corretto la sua bevanda” sussurrò l’androide a Nyss.

Uh… idea geniale! Ne vedremo delle belle” rispose lei sorridendo. La ragazza nel frattempo beveva ignara.

Che schifo! Ha un sapore raccapricciante” si lamentò.

Che noia! Smettila di lagnarti e butta giù” la rimbeccò Liu.

Dopo qualche sorso Myrtle si ritrovò a fissare imbambolata il Ring, dove Thorn stava dando del filo da torcere al suo avversario.

Ha una schiena altamente erotica” commentò forse un po’ troppo ad alta voce, fissando i muscoli tesi del Capitano.

Vuoi una bacinella per contenere la bava?” la prese in giro Nyss.

Seriamente, potresti controllarti” convenne Liu.

Oh, senti chi parla” lo rimbeccò Venus “tu gli sbavi dietro ancora più di Myrtle”

Ma che cazzo stai dicendo?” disse l’altro, ma il viso aveva assunto una colorazione magenta.

Riccioli d’Oro, si vede lontano un miglio che hai un debole per il Capitano”

Ma i capelli di Liu sono neri” fu l’intelligente osservazione di Myrtle.

Si Myrtle si, hai ragione” rispose l’androide accarezzandole la testa come fosse un cane.

Venus, metà della popolazione di questo pianeta nutre un amore più o meno platonico verso il Capitano. E’ la logica conseguenza di un grande carisma” puntualizzò Baricus.

Ehi voi. Thorn è mio” si intromise Myrtle, con fare arrabbiato.

Giusto. Perché non vai a combatterci al round successivo? Avresti tante occasioni di contatto ravvicinato” propose Nyss.

Già… questa è una buona idea” convenne Myrtle con aria sognante.

Sono questi gli effetti della droga che le hai dato?” sussurrò la rossa a Venus.

No… la stupidità è data dalla bevanda. Svanirà e presto sarà più lucida, ma molto più esagitata. La mia droga stimola tra le altre cose l’adrenalina.”

Uh, non vedo l’ora di vederla sul ring”

Di che confabulate voi due?” chiese Liu.

Oh, lo vedrai presto” rispose l’androide, indicando Myrtle che si avviava con passo deciso verso il ring.

Mi candido per la prossima sfida!” esclamò con la sua vocetta acuta. Tutti i presenti risero.

Quali sono le regole?” chiese.

L’unica regola è non uccidere l’avversario. Per il resto tutto è ammesso” rispose Thorn con la sua voce baritonale, osservandola divertito.

Benvenuta comunque.”

Questo significa che posso partecipare?”

Ovviamente, se lo desideri” e le tese una mano con fare galante per aiutarla a salire. Myrtle la afferrò, e la sua presa forte la rassicurò enormemente. Una volta sopra, si profusero in un breve inchino, per poi iniziare a combattere. Per prima cosa cominciarono a girare in tondo, studiandosi a vicenda.

Vogliamo continuare così per tutto l’incontro?” la provocò Thorn.

Certo che no” Myrlte sentiva il cuore accelerare sempre di più i battiti. “Mi sembra ovvio di essere l’elemento debole qui, devo capire come ti muovi. Preferisco fuggire che attaccare”

Quindi io sono il predatore e tu la mia preda?” chiese con uno scintillio di malizia negli occhi.

In apparenza, si. Ma non fidarti: la difesa è il miglior attacco”

Credo che fosse il contrario, ma comunque era una buona frase ad effetto” e scattò in avanti, per afferrarla. Ma l’altra fu lesta a spostarsi di lato, scivolando sul pavimento di metallo lucido.

Come mi aspettavo: hai i riflessi pronti” commentò Thorn.

L’altra tentò un calcio nello stomaco, ma lui le afferrò immediatamente il piede e la gettò a terra. Prima che riuscisse ad esserle sopra e immobilizzarla però, lei riuscì a rialzarsi e a portarsi a debita distanza. Lo scrutò, pensosa.

Come mi aspettavo: nella lotta corpo a corpo non ho speranza di vincere.”  La sua mente lavorava a mille per uscire con dignità da quella situazione assurda in cui si era cacciata.

Ti arrendi già?” chiese Thorn.

No, farò di testa mia” e detto questo si tuffò fuori dal ring e iniziò a scalare la parete. Arrampicarsi non le fu dunque difficile, dato che vi erano tubi e tubature ovunque,  arrivò a uno degli enormi condotti che attraversavano la sala come degli architravi.

Portiamo la sfida su un altro terreno. In fondo si tratta di testare le proprie abilità o sbaglio?” gridò da una decina di metri più in alto Myrtle a Thorn, che la fissava allibito. Tutto intorno la folla gridava entusiasta, e la sua squadra la incitava con parole inudibili.

Se nemmeno riesci a raggiungermi quassù, allora ti potrai considerare sconfitto. In caso contrario, continueremo a combattere, ma sarà molto più divertente.”

Questo non lo metto in dubbio” rispose l’altro, e prese ad arrampicarsi. Quando arrivò in cima, iniziò ad incamminarsi con cautela sul tubo, in direzione di Myrtle che nel frattempo si era allontanata con passo allegro e sicuro.

Sai, gli anni spesi a correre dietro a Nyss che si arrampicava sugli alberi in forma felina sono serviti a qualcosa” disse, osservandolo da sotto le lunghe ciglia.

Noto effettivamente che siamo sul suo terreno” rispose l’altro, avanzando ancora di qualche passo, stavolta più sicuro.

Uff… speravo fossi già caduto”

Lui non rispose, e subito tentò di attaccare la ragazza, rischiando però di perdere l’equilibrio. Myrtle fu svelta e tentò di tirargli un calcio negli stinchi, ma l’altro saltò in alto, evitando il colpo . Lei emise uno sbuffo.

Sei tenace” disse.

Posso dire lo stesso di te” replicò l’altro.

Vediamo allora se sei così tenace” e dandosi lo slancio saltò su un tubo adiacente, che si trovava a un metro e mezzo di distanza. Lui la imitò.

Dannazione!” esclamò la ragazza.

Concordo, speravo anche io ci fosse più contatto fisico”

Non mi posso avvicinare troppo a te, riusciresti a buttarmi giù in un batter d’occhio. Ho tentato gli attacchi fulminei, ma mi schivi sempre.” Era decisamente frustrata.

Cosa pensi di fare? Continuare a fuggire?” la canzonò Thorn. “Ammetto che siamo a una situazione di stallo. Direi che una parità è un compromesso accettabile”

Nah, la parità non mi basta” e tentò un’ultima mossa. Prese la rincorsa e saltò molto in alto, tanto da riuscire ad afferrare un tubo che correva sul soffitto, e colpire con i piedi Thorn in pieno petto. L’altro si sbilanciò all’indietro, e perse l’equilibrio. Riuscì però ad afferrare le sue gambe appena in tempo, e si ritrovarono a penzolare nel vuoto.

Lasciami! Non riesco a reggerti!!” urlò Myrtle nel panico.

L’altro mollò subito la presa e si lasciò cadere, ma anche la ragazza aveva perso aderenza e stava precipitando giù. Thorn riuscì però a prenderla al volo, e lei finì tra le sue braccia.

 Come diavolo hai fatto a prendermi? Queste cose succedono solo nei film!” Myrtle aveva gli occhi sbarrati dalla paura.

Ho qualche riflesso in più e un po’ di esperienza in queste situazioni” rispose l’altro ansimando.

Comunque” continuò “direi che ti ho battuta” e le immobilizzò le braccia dietro la schiena con una mano. Erano vicinissimi, e Myrtle sentì un brivido correrle lungo la spina dorsale.

Hai qualcosa da dire?” le soffiò Thorn sulle labbra, sollevandole il mento. A quel punto lei lo baciò.

Fu piuttosto maldestra, tuttavia Thorn si riprese subito dalla sorpresa e ricambiò, con discreto trasporto. Evidentemente gli effetti della droga stavano per sparire, perché fu lei a interrompere il bacio , fissandolo con orrore mentre arrivava la consapevolezza di quello che aveva fatto. Nel giro di un nanosecondo si era coperta la bocca con le mani, aveva blaterato qualcosa di incomprensibile, ed era scappata a gambe levate. Nella sala era calato il silenzio.

Dio, quanto è idiota quella ragazza” si lamentò Nyss ad alta voce, e tutti convennero con un mormorio di assenso.

Note dell'autrice:

Beh, non potevo non citare Harry Potter nella mia storia è_é.

Ringrazio ancora una volta la mia splendida Beta Reader Francesca, che è una serial killer degli avverbi! Senza di te non saprei come fare (spero di averli uccisi quasi tutti.)

  
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