“Sei uno stronzo” “Tu di più” “Vaffanculo” Rispondo come mi era solito dopo una nostra conversazione, non lo sopporto. Arrivo a casa e apro il libro di storia per appannare i miei pensieri. Lui e la sua mania per la perfezione. Lo odio, con tutta me stessa. Fin da bambini Harry, e mio fratello sono migliori amici, mentre io.. bhè io non lo posso vedere. Harry, o Harold come amo chiamarlo io per prenderlo in giro, è il tipico ragazzo popolare della scuola, ma purtroppo per lui con le ragazze come me non attacca. E’ sempre stato interessato alle ragazze “facili” come le chiamava lui o “alla mano”. Certe volte mi chiedo se è possibile odiare così tanto una persona, l’unica risposta che riesco a darmi è “Si” e lui ne è la prova. Quando nei corridoi della scuola i nostri sguardi si incrociano mi giro dall’altra parte e inizio a camminare nel verso opposto. Ma la cosa che odia di più è quando sto con Malik, il mio ex ragazzo. Oramai sanno tutti che tra di noi non c’è nient’altro che un rapporto di amicizia, ma Harry non lo sopporta lo stesso. Chiudo il libro. La scuola deve ancora iniziare e già mi sono stancata. “Ei Alex, non ti sembra di essere un po’ troppo scortese con Harry?” Harry, ancora quel nome. Per mio fratello non esiste nessun altro. “E’ colpa sua” Rispondo secca. Louis è sempre stato il braccio destro di Harry non gli è mai andato giù il fatto che noi non andassimo d’accordo. D’altra parte, nemmeno per lui potevo fare questo sforzo. Oh, scusate non mi sono presentata: mi chiamo Alex, 18 anni, alta, magra e solare, ma solo con le persone che se lo meritano. I nostri genitori non si sono mai spiegati il perché del nostro odio: “bambinate”dicevano. Sapete che vi dico? Bambinate un corno. Io lo odio, e l’ho sempre odiato, bambinate o no lo odiavo. Si divertiva sempre a sparlarmi dietro con il suo gruppo di ochette, o meglio le troie della scuola che li morivano dietro. Io gli rispondevo sempre e le nostre conversazioni terminavano spesso con un “vaffanculo" oppure “sei uno stronzo”. I nostri genitori sono amici da tempo e quando vanno fuori lui ne approfitta sempre per dare feste mentre io al massimo vado in bagno con la porta aperta. .-. Tornando seri. Domani iniziano le lezioni e dovrò percorrere come ogni anno la strada che divide casa nostra dalla scuola con lui. Dopo di che io sarei andata dalla mia migliore amica e Louis con Harry. Mi domando come faccia mio fratello a stare in quel gruppo di idioti chiamati ‘‘i fighi della scuola’’anche se per me sono e resteranno sempre degli idioti. Louis è dolce e sensibile anche se essendo gemelli spesso litighiamo e ci facciamo dispetti, cose da fratelli, ma con loro proprio no, non ce lo vedo. “Alex muoviti o facciamo tardi” dice mio fratello appoggiandosi con la schiena e le braccia incrociate alla soglia di camera mia. “arrivo” rispondo mentre cerco di infilare l’ultimo libro nella cartella. “c’è Harry” grida mia madre dalla cucina. Sbuffo e chiudo la cartella. Sorpasso Louis ed esco di casa senza degnare Harry di uno sguardo che è ancora fermo sulla soglia. “dov’è Lou?” Non gli rispondo. Ormai c’è abituato. Mi metto in cammino verso la scuola pensando a come sarebbe stata la vita senza di Harry: perfetta.