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Autore: Ladyally    03/05/2008    4 recensioni
Cinquanta frasi che ricostruiscono la storia di Remus e Sirius.(Le ultime 3 contengono spoilers sull'ultimo libro!!) Le ho scritte per la community 1frase. (Sono tutte Pg tranne alcune Nc17)
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Remus/Sirius
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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La settimana scorsa mi sono iscritta alla writing community 1frase(una frase per ognuno dei 50 temi) e oggi ho terminato!!
Ho essenzialmente ricostruito tutta la storia di Remus e Sirius, quindi le frasi sono in un ordine cronologico tutto mio e non seguono quello numerico dei temi in tabella..
Le ultime 3 frasi contengono spoilers sull'ultimo libro..
(Ogni colore indica un periodo diverso)

Tabella:
Alpha
Rating:
Pg tranne per alcune Nc17


#49: Mente
Remus ha imparato che a seguire gli impulsi si finisce solo nei guai, che la razionalità è la giusta via da seguire, perché il lasciarsi andare equivale a gettarsi in una voragine vorticosa che ti lascia spoglio di tutto: Remus è mente.

#19: Cuore
Sirius non conosce il significato della parola “riflettere” e non sa agire se non in modo naturale e privo di freni, così, alcune volte, gli esiti sono disastrosi, mentre altre volte.. beh, altre volte quello che accade è disarmante; Sirius non né è corpo né mente: Sirius è cuore.

#48: Insieme
Quando, però, cuore e mente si avvicinano ed imparano ad agire come fossero un tutt’uno, allora accade qualcosa di insolito e nuovo: è solo una sensazione fugace, un brivido che corre rapido sotto la pelle, ma pur essendo lieve, lascia un segno talmente profondo da portare ad un impercettibile e sconvolgente cambiamento.

#41: Rivelazione
Giunge un giorno, come l’inaspettata mite brezza primaverile, la più profonda e sconcertante rivelazione: Remus si domanda com’è farsi stringere da quelle braccia, cosa si prova ad essere soggiogati da un suo bacio e vuole scoprire cosa accade quando Sirius si apre e si concede alla persona che ama.

#40: Buco
Sirius si era insinuato in silenzio, aveva cercato di distogliere l’attenzione dai suoi gesti ambigui facendo grandi cazzate e, nel mentre, aveva iniziato a scavare un buco nel torace di Remus, intrufolandosi nel suo cuore qual un sogno silente sul far del mattino.

#27: Uccidere
Remus avrebbe voluto soffocare quella voce che lo implorava di lasciarsi andare, di abbandonare una volta per tutte quella razionalità che lo teneva incatenato alla realtà, e, se avesse potuto, avrebbe ucciso con le sue stesse mani quel cuore illuso che batteva per una persona che non l’avrebbe mai ricambiato.

#42: Volontà
Gli occhi di Sirius, capaci di grandi cose, sono la sede della sua magia: possono convincervi del più assurdo contrario, ammaliarvi e farvi dimenticare come si respira, come ci si muove o vive, possono farvi fare cose impensabili ed annullare la vostra più ferma volontà; chiedete conferma al ragazzo dai capelli color del grano che è sempre al suo fianco, lui è sotto il suo incanto.

#47: Chiaro
Sirius sa che è lì, che giace, quasi priva di controllo, quella consapevolezza che per anni ha cercato di tener a tacere, ma ormai è per lui inutile cercare di negare la trasparenza della realtà: è omossessualmente innamorato di un lupo mannaro.

#04: Denaro
Lui era Sirius Black, uno dei ragazzi più ricchi della la sua età, e se solo avesse schioccato le dita, avrebbe potuto avere qualsiasi cosa o persona, ma non il ragazzo che gli era seduto di fronte: lui no, non si sarebbe mai lasciato lusingare dai suoi soldi.

#03: Uomo
Sirius si alza senza far rumore e si riveste lentamente, in modo da non svegliare quel corpo femminile nudo sdraiato nel letto da cui, pochi istanti prima, si era allontanato; si passa una mano sul viso e si strofina gli occhi, consapevole dell’ennesima cazzata fatta e desideroso che quel corpo dormiente fosse di un altro.

#37: Cellule
Sapeva che lo voleva, lo sentiva in ogni dannata cellula del suo corpo che nessuno di quei tocchi era casuale, che tutto aveva un motivo preciso, che lui era la causa del rossore sul suo viso: Sirius Black lo voleva e la cosa lo sconvolgeva.

#18: Limite
Era consapevole che se avesse fatto un passo in più, se si fosse avvicinato di poco e sfiorato le sue labbra con una dolce carezza, tutto sarebbe cambiato; ci rifletté attentamente, come non aveva mai fatto prima in vita sua, e decise di superare quella linea invisibile, andando incontro al suo Moony.

#02: Seconda Volta
“La prima volta che te l’ho detto non mi hai creduto, pensavi fosse uno dei miei soliti scherzi, allora te lo dirò per l’ultima volta: mi sono innamorato di te, Moony, e vorrei salire sulla torre di astronomia ed urlarlo a tutto il mondo, ma non posso perché la gente sarebbe.. non capirebbe, perciò te lo dico per la seconda volta, perché voglio che ti sia chiaro che ti amo.”

#43: Facile
“Dammi la mano, vieni più vicino e segui il ritmo, è semplice, dai!” Sirius lo attira a sé non curante delle proteste e lo cinge in modo possessivo, poi inizia a muoversi in modo talmente sciolto e soave da sembrare parte stesse della musica e Remus non può fare altro che abbandonarsi contro di lui e respirare il suo profumo tra i capelli che gli solleticano il viso.

#26: Parole
Se qualcuno si fosse soffermato per un solo istante ad osservarli, avrebbe capito che c’era qualcosa che andava ben oltre la semplice amicizia: il modo in cui i loro corpi tendevano inevitabilmente l’uno verso l’altro, la luminosità dei loro occhi quando s’incontravano e la tristezza che li incupivano quando uno dei due lasciava la stanza, beh, tutte queste cose parlavano da sé.

#08: Miglior amico
Sirius temette, per la prima volta in sua, di venir rifiutato ed odiato nel giorno in cui decise di rivelare a James di essersi innamorato di Remus; andò da lui trascinando i piedi, balbettò e giocò con le sue dita per parecchi minuti, poi, preso coraggio, disse quello che si teneva dentro da dio solo sa quanto tempo e attese ansioso una reazione che, quando giunse, lo lasciò senza parole: un abbraccio.

#09: Notte
Per Sirius non vi era niente di più bello del momento in cui tutto il mondo veniva rapito da Morfeo e gli unici rumori che era in grado di udire erano i passi leggeri di Remus, quando si avvicinava al suo letto, e le lenzuola strusciare contro il suo corpo mentre gli si sdraiava accanto.

#17: Minuto
“Starò qui con te solo per poco, non passerò tutta la notte con te, non te lo meriti questa volta..” lo sfotte Remus accoccolandosi di nuovo tra le sue braccia, ma tradisce le sue parole lasciandosi rapire dal sonno.

#36: Elettricità
Dalle tende s’intrufola, tacito, un raggio della luna ormai piena e bacia la pallida pelle su cui si posa, si riflette, poi, sulle cicatrici argentee e vaga sul corpo dormiente: Sirius lo osserva, si ciba di quel magico spettacolo e si lascia pervadere da un brivido caldo, una scossa perforante che lo percuote senza risparmio.

#22: Pioggia
Scende silenziosa l’acqua piovana sui loro corpi nudi, li lambisce come fosse una seconda pelle, cade in taciti tonfi sulle loro labbra unite e sulle mani intrecciate, s’insinua come fosse una serpe e li fa rabbrividire.

#25: Medico
Moony è a pezzi, abbandonato tra le sue braccia, e dalle ferite stilla sangue che macchia la pelle color dell’avorio; il dolore però lo abbandona con ogni bacio e ogni carezza di Sirius, risanandolo con estenuante dolcezza.

#13: Noia
Non era più abituato a vivere solo e senza quei tre folli al suo fianco, ma, soprattutto, senza poter assistere al momento in cui una pazza idea nasceva nella mente di Sirius; girovagava per casa senza uno scopo preciso, aprendo e chiudendo i libri, lasciando a metà ogni cosa che iniziava: niente era speciale quando Sirius non gli era accanto.

#06: Padrone
Sul viso di Sirius nacque un sorriso genuino quando strinse, per la prima volta, il mazzo di chiavi tra le mani; il sorriso sbocciò quando prese per mano il suo Remus e lo trascinò, bendato, per diversi isolati, ignorando ogni sua flebile lamentela; il sorriso tremò dall’agitazione quando gli depose il mazzo sul palmo e gli disse che quelle erano le chiavi della casa che gli aveva comprato ed il sorriso fiorì sotto il calore della labbra di Moony.

#21: Estate
Sirius iniziò ad amare l’estate dal momento in cui la scuola finì: durante quei cocenti mesi, lui e Remus ignorarono il caldo, i violenti temporali estivi e il canto martellante delle cicale, troppo concentrati ad amarsi nel loro nuovo appartamento.

#31: Barca
La bocca naviga sulle onde del suo viso, si apre un varco tra le sue labbra e proprio lì, nel bel mezzo di esse, affonda senza speranza.

#01: Anima
Le dita indugiano su di lui, il suo Moony, come se se fosse delicato, pur sapendo perfettamente che il suo involucro corporeo è ben più forte di quanto appare, ma gli piace comunque farlo, ama spingerlo al limite della sopportazione, così gli accarezza la pelle senza smettere di guardarlo negli occhi, arrivando quasi a sfiorare la sua anima ed è in quel preciso momento che Remus li chiude, spaventato da quel contatto, ma non lo fa neanche di proposito: è solo una di quelle vecchie abitudini dure a morire; gli ci vuole qualche secondo per riaprirli, giusto il tempo di ricordarsi di chi ha davanti, il suo Sirius, e gli dici che lo ama, lasciandolo senza fiato come sempre.

#28: Posto
Lo prende, lo bacia, gli sussurri che non esiste niente di più bello dei suoi occhi e del suo sorriso ed inizi a cibarsi di lui, prendo tutto quello che ha da offrirgli e lo nasconde nella parte di sé in cui nessuno può entrare, fatta eccezione per Sirius.

#45: Fuoco
Lo sentiva scorrergli sotto la pelle, bruciare ogni nervo che incontrava lungo il suo cammino e fondergli le ossa: Sirius era in lui, lo sovrastava e lo faceva tremare sotto il suo corpo caldo.

#05: Preghiera
Penetra nelle sue orecchie e in ogni parte del suo corpo la supplica languida di Remus: “Non fermarti, non lasciarmi andare, potrei.. potrei perdermi senza di te, ti prego non..” e Sirius continua a muoversi in lui, baciandogli via l’anima.

#23: Cielo
“Un giorno, Moony, quando sarò il mago più potente di questa terra, troverò il giusto incantesimo per portarti in alto, oltre le nuvole e l’azzurro, fino a raggiungere la profondità del cielo e, una volta arrivati, distruggeremo la luna insieme.”

#38: Promessa
“No, Moony, non alzarti, continua a leggere il tuo libro, tornerò tra poco, devo solo passare da James e Lily per vedere se va tutto bene.. non farò tardi, promesso.”

#07: Attesa
Era passata più di un’ora e Sirius non era ancora tornato; cercò di distrarre quella maledetta agitazione leggendo un libro, poi tentò di ignorare il pessimismo che gli stava penetrando nelle ossa, ma quel brutto presentimento lo assillava senza sosta.

#44: Terrore
Si vestì velocemente e si precipitò a casa di James e Lily e, al suo arrivo, quel che trovò fu il nulla: il tetto era esploso, metà casa stava ancora cadendo in pezzi e ciò che lo fece trasalire fu l’urlo lancinante che riecheggiò nel buio della notte.

#50: Strada
Le gambe gli cedettero e Remus non fece nulla per evitare di cadere in ginocchio in mezzo alla strada, con il viso rivolto verso ciò che stava andando in fiamme e lentamente scomparendo e con il timore di aver perso le persone che più amava al mondo.

#10: Pazzia
Si trappa i capelli, che un tempo erano lisci coma la seta, si stringe le ginocchia al petto, si guarda attorno con la speranza di vedere una faccia conosciuta, si morde le unghie fin troppo corte e piange, piange come non ha mai fatto in vita sua, fino ad essere vuoto, fino a non sentire più gli occhi, speranzoso di gettare fuori dal suo corpo quella tristezza che lo domina: Sirius Black è ad Azkaban.

#32: Ricordi
Remus, dopo essersi allungato e distorto per ben dieci minuti, riesce finalmente ad afferrare il libro che era sotto al suo letto, e, tolto lo strato di polvere con la manica, lo apre ed il suo corpo smette di vivere per qualche istante nel leggere cosa c’era scritto nella prima pagina: “A te, mio dolce Moony, per il tuo ventesimo compleanno, che tu possa pensare a me tutte le migliaia di volte che leggerai questo libro e ricordarti che ti amo, anche se non te lo dico tanto spesso quanto vorresti.”

#29: Credere
Gli capita, nelle giornate peggiori, di camminare per strada e sentirsi un paio di occhi incollati sul corpo, ma non occhi qualunque, bensì occhi familiari dal color della luna; quando tale cosa accade- e negli ultimi giorni capita con una frequenza maggiore- si volta e gli sembra di scorgere un grosso cane dal pelo color della notte, ma subito si ammonisce e incolpa la stanchezza.

#39: Speranza
Era sempre stata lì, assopita nel suo cuore, e nel momento in cui lo rivide, nell’istante preciso in cui i loro occhi s’incontrarono dopo dodici anni, riprese vita e dimostrò di aver avuto sempre ragione.

#34: Peggio
Remus lo abbraccia, lo stringe, si perde nel grigio dei suoi occhi per un attimo che pare essere eterno e prega e spera, con ogni fibra del suo esile corpo, che il peggio sia passato.


#20: Fede
“Scusa,” gli dice tra mille baci e mille pause “scusa se per un solo istante ho dubitato e non ho ciecamente creduto a te.. e a noi, ma.. pensavo potesse aiutarmi a dimenticarmi di te.”

#33: Morte
I suoi occhi fissarono, allibiti, il velo muoversi morbidamente dopo essere stato trafitto dal corpo di Sirius e il cuore gli si arrampicò dolorosamente lungo la gola, lacerando la carne a cui si aggrappò, e ricadde davanti ai suoi piedi, infrangendosi in mille pezzi che morirono a contatto con la terra.

#35: Braccia
Nella parte più profonda di sé, quella che continuamente metteva a tacere, sapeva che quel giorno, quando Sirius era scomparso, era corso verso Harry e l’aveva stretto forte tra le braccia per impedire di gettarsi, a sua volta, nel bel mezzo di quel velo e seguirlo in qualsiasi luogo fosse finito.

#46: Risposta
Remus urla, chiede “perché, perché non hai prestato attenzione? Perché hai dovuto esagerare come sempre? Cosa pensavi di fare?”e si alza, cammina per la stanza alzando le braccia al cielo in un gesto di esasperazione, prende fiato e si asciuga una lacrima, poi gli pone nuove domande: “come, cosa, come farò?” ma nulla, all’orecchio non gli giunge una sola parola, perché Sirius se n’è andato, è morto e Remus non riesce ancora a crederci.

#15: Letto
Remus si svegliò di soprassalto e spostò automaticamente un mano nel posto accanto, in cerca di lui, ma lo trovò vuoto: non si era ancora abituato a quelle lenzuola lisce e gelide, prive del calore del corpo di Sirius, e sapeva che era destinato a ripetere quei gesti consueti ogni mattina al suo risveglio; catturò tra le dita una lacrima, che era fuggita senza il suo permesso, e si sdraiò di nuovo, cercando di ignorare quel vuoto che aveva all’altezza del cuore.

#30: Lontano
Remus è seduto di fronte al caminetto ed osserva le fiamme rosse divorare la legna; non si accorge della gente nella stanza che gli parla e strilla, troppo immerso nei suoi pensieri, troppo occupato a chiedersi se un giorno si ritroveranno.

#16: Stelle
Esce da quella maledetta casa che sa di Sirius e di loro, percorre il viale a testa bassa, concentrandosi sui suoi passi veloci e decisi; cammina fino a quando non trova un punto in cui i lampioni sono spenti e la vita ha abbandonato la città, poi solleva gli occhi da terra fino a farli toccare il cielo e lì, tra le stelle, ritrova gli occhi di Sirius.

#14: Indifferenza
La barba è cresciuta troppo, i capelli gli ricadono sulle spalle in modo scomposto e gli occhi sono infinitamente tristi; la gente gli passa accanto e gli lancia occhiate di disprezzo, soffermandosi sui buchi dei suoi abiti o sul suo aspetto trasandato, ma a Remus non importa, non ha più nessuno per cui rendersi presentabile.

#11: Fidanzamento
Remus non sapeva cosa gli fosse passato per la testa quel giorno, forse era tutta colpa di quel bicchiere in più che aveva bevuto, forse della compagnia perenne della sua nemica solitudine o delle labbra di quella donna che avevano la stessa forma di quelle di Sirius; non sapeva perché, ma quel giorno aveva chiesto a Tonks di sposarlo.

#12: Vita
Strinse tra dita tremanti la terza sigaretta di quella sera, ignorando le occhiatacce delle infermiere, ma quando il dottore arrivò, la gettò senza averla finita; entrò nella stanza d’ospedale, con il fiato spezzato e il cuore in gola, e la prima cosa che notò, quando si portò al petto suo figlio, fu che aveva gli stessi occhi di Sirius.

#24: Nero
Apre gli occhi, si guarda attorno ma non riconosce quel luogo, si sente disperso, privo di un punto fermo, di qualcosa a cui aggrapparsi per non cadere, poi qualcuno si avvicina, la figura è sfocata, non riesce a metterla ben a fuoco come se avesse avuto una spessa patina sugli occhi, ma, all’improvviso, nota qualcosa, trova qualcosa di familiare, qualcosa che sa di casa: per prima cosa vede i suoi capelli, neri come l’oblio, poi i suoi occhi che brillano come perle preziose, e, infine, il suo sorriso, che lo riscalda e gli fa capire di essere arrivato in paradiso.

Per squizzz: non ti devi affatto scusare!! Mi sto adoperando per scrivere dei ringraziamenti decenti (quasi a un mese di distanza XD), ma finisco col dire sempre le solite cose banali, quindi non ti preoccupare.. è importante il gesto in sè ;) è normale wubbare per essere stata aggiunta tra i preferiti? eheh

Per D2OTTO: grazie mille, è stato bellissimo scriverle *__*

Per _ale23_ : centinaia di Remus e Sirius che si baciano di grazie XD L'unico sollievo è che si siano finalmente ritrovati..

   
 
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