New York, 19 Luglio 1952
La mia storia preferita è la storia di un uomo che fugge, e corre più veloce di qualunque cosa.
Da cosa scappa?
Nessuno lo sa.
Allora come fai a sapere che scappa?
Perchè ha gli occhi tristi.
Tristi di cosa?
Tristi di tutto. Senti un po’, ma la vuoi sentire la storia o no?
Sì che voglio!
Allora smetti di interrompermi e ascolta.
La mia storia preferita è la storia di un uomo che fugge, e corre più veloce di qualunque cosa. Nessuno sa da cosa scappi, nè cosa lo perseguiti.
Continua a viaggiare, e non si ferma mai. Qualcuno a provato a seguirlo, ma nessuno ci è riuscito a lungo. È come tentare di stare aggrappati a una cometa.
Quest’uomo ha una cabina blu, ed è la sua unica compagna che non lo abbandonerà mai, e lui lo sa, perchè ha già vissuto tante, tante, vite, e ha perso tante cose, più di quante tu ed io potremmo mai avere. E nonostante questo continua nella sua folle corsa, e non si fermerà mai, nemmeno quando l’universo si accartoccerà su sè stesso, ingoiando le stelle. Neanche quando resterà solo lui con la sua cabina, e potrà soltanto poggiare i piedi sul nulla. Neanche quando morirà, perchè tutti coloro che lo hanno incontrato continueranno a ricordarlo, e correranno al suo posto.
Ma una cosa è certa, se ti appare davanti e ti porge la mano, non puoi fare altro che una cosa.
Cosa?
Correre con lui.
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