Drammatico, 'Hiroshima' di monsters_are_inside

Era luce e buio.Faceva caldo e faceva freddo.E non sapevo che fare.Erano tutti morti.Tutti.E io vagavo tra le macerie. La faccia quasi deformata. E a causa di chi? Degli uomini. Di persone come me. Magari con gli occhi meno a mandorla e la pelle più scura. Ma pure sempre uomini. E questo per la guerra. Ma noi,qua,che centriamo con la guerra? E perchè NOI siamo morti? Abbiamo colpe? E sono stanca. Di camminare, Le palpebre sono pesanti. Ma forse non dovrei dormire. L'aria che mi scende dalle narici è bollente,fa male ai polmoni. Non si respira. E continuano ad arrivare aerei. Credo che se non morirò adesso,morirò dopo. Non ne capisco il senso. Cadoa terra. Non provo a rialzarmi. La rassegnazione ormai mi pervade. Ma forse non dovrei dormire. E invece dormo. Avrei voluto vedere il sole un'ultima volta. Non c'è niente di più bello del sole. Ma il cielo è scuro,troppo scuro. E'brutto morire così.

La bambina di Hiroshima
“Apritemi sono io…
busso alla porta di tutte le scale
ma nessuno mi vede
perché i bambini morti nessuno riesce a vederli.
Sono di Hiroshima e là sono morta
tanti anni fa. Tanti anni passeranno.
Ne avevo sette, allora:
anche adesso ne ho sette perché i bambini morti non
diventano grandi.
Avevo dei lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,
avevo dei begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.
Un pugno di cenere, quella sono io
poi il vento ha disperso anche la cenere.
Apritemi; vi prego non per me
perché a me non occorre né il pane né il riso:
non chiedo neanche lo zucchero, io:
a un bambino bruciato come una foglia secca non serve.
Per piacere mettete una firma,
per favore, uomini di tutta la terra
firmate, vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano sempre mangiare lo zucchero.”