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Autore: _Met_    27/11/2013    3 recensioni
[Questa fanfiction partecipa al contest "X // Y ~Quando il Genderbend incontra Inazuma Eleven~" indetto da Melabanana_]
{Fem!AtsuAfu}
Un noioso pomeriggio di studio.
Un simpatico battibecco tra migliori amici che scoppia in una battaglia con i cuscini.
Spero che i personaggi non risultino troppo OOC.
Ci si vede dentro.
Uno stra mega abbraccio ciliegioso (?)
Met
Dal Testo:
- Allora chi ti piace ? - chiese Afuro, comodamente sdraiato sul divano.
- Cosa te ne frega ? – domandò a sua volta l’interpellata seduta sul tappeto color cielo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayden Frost/Atsuya Fubuki
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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Autore/i:  _Met_
Genere:  Romantico / Fluff
Pairing:  Atsuya Fubuki X Afuro Terumi.
Eventuali note d'autore: Allora inizio con il ringraziare Camy e Roby per avermi fatto partecipare. Ringrazio anche Violaine per avermi bettato la fic { grazie mille }. Ah qui i personaggi hanno circa diciassette – diciotto anni. Spero che la storia vi piaccia.

Desclaimer
:
Tutti personaggi presenti in questa fiction non mi appartengono e sono di propietà dei rispettivi autori. Questa storia non ha alcuno scopo di lucro ma semplice divertimento. Chiunque plagerà questa storia verrà perseguitato da un esercito di panda assatanati. { Gente avvisata quasi salvata }
Uno stra mega abbraccio
Met


- Allora chi ti piace ? - chiese Afuro, comodamente sdraiato sul divano.
- Cosa te ne frega ? – domandò a sua volta l’interpellata seduta sul tappeto color cielo.
Atsuka non riusciva a capire chi l'avesse convinta a studiare con quell'idiota del suo migliore amico.
- Nel caso avessi qualche rivale... – rispose il biondo ridacchiando.
- Si c’è … Ma di certo non sei tu – disse infine la più grande dei Fubuki, infastidita notevolmente.
- Chi osa farti battere il cuore all’impazzata? - scherzò il biondo tirandosi in piedi e assumendo un’espressione gelosa.
La rosa rise nel vedere la faccia del biondo. Afuro era così, protettivo, sarcastico, geloso e vanitoso e forse erano state proprio queste qualità ad aver fatto innamorare la ragazza di lui. Però Atsuka non avrebbe mai rivelato questa sua cotta, troppo orgogliosa per ammettere di essersi innamorata di Terumi. E poi tutti sapevano che al biondo piaceva quella sgualdrina della Tadashi, Atsuka lo sapeva bene. Il biondo sbavava dietro ad Hera da oramai due mesi, ben sapendo che la ragazza si era fatta mezza Zeus. La maggiore dei Fubuki sospirò, immersa nei suoi problemi.
- Hey tutto bene ? – mormorò Terumi avvicinandosi alle sue spalle.
- Eh ? – domandò la ragazza confusa, accorgendosi solo in quel momento che Terumi era vicino. Troppo vicino.
- Tutto okay? Ti vedo triste –
- N-No, sto bene – balbettò la ragazza.
Atsuka era un disastro a mentire, Afuro lo sapeva fin troppo bene. Si poteva capire da molte cose: una per esempio era che non riusciva a guardarlo negli occhi, oppure che iniziava a balbettare. E forse era quell’innocenza un po’ bambinesca che l’aveva fatto innamorare di Atsuka. Ma Terumi non avrebbe mai ammesso di essersi innamorato, non di..lei. Il motivo era che la rosa l’aveva sempre visto come un fratello e bhe, Terumi era certo che se le avesse rivelato i suoi veri sentimenti, l'avrebbe traumatizzata. Così il biondo aveva convinto la ragazza che a lui piaceva Hera Tadashi, anche se la vedeva solo come una compagna di squadra.
- Sicura di star bene ? – chiese di nuovo il biondo, preoccupato.
- Certo – stiracchiò un sorriso, Atsuka.
- Comunque non mi hai ancora risposto –
- Uhm … in che senso ? – chiese la ragazza.
- Chi ti piace ? – domandò per l’ennesima volta Afuro.
- Non è un tuo problema – rispose la rosa.
- Oh è invece si – sorrise il biondo, avvicinandosi ancora alla ragazza.
In cuor suo Afuro sperava tanto che la ragazza pronunciasse il suo nome.
- Yuu – disse infine la ragazza sbuffando e stirandosi sul tappeto.
- Yuu Gouenji ? – chiese lui curioso anche se nel suo tono c’era una nota di lieve tristezza.
La rosa annui.
Eppure il biondo non vedeva la convinzione negli occhi dell’amica, uno dei tanti motivi da cui il ragazzo capiva che la ragazza mentiva.
- Sicura ? – gli chiese lui.
- Certo – rispose lei.
- Okay –
- E a te? Ti piace ancora la Tadashi ? – domandò in tono annoiato la ragazza.
- Uhm …. Si mi piace ancora – rispose Afuro, atono, iniziando a giocare con i capelli della rosa.
- Mi dici cosa ci trovi in lei ? – sbottò la ragazza, nel suo tono trapelava una nota di rabbia.
Rabbia che il biondo notò ma che preferì ignorare,Atsuka era intrattabile da arrabbiata. Perciò preferì risponderle in tono calmo piuttosto che far scattare nella rosa un qualche ordigno pronto a esplodere con rabbia e violenza su di lui.
- Esattamente non lo so sai, Hera è bella,simpatica e dolce – mentì il biondo iniziando ad elencare molte qualità della Tadashi che principalmente non esistevano.
- Sgualdrina – tossicchiò sottovoce la Fubuki.
- Cosa ? – il ragazzo finse di aver sentito male, nascondendo un sorrisetto compiaciuto.
- Niente –
- E tu? Cosa ci trovi di tanto speciale in Yuu Gouenji ? – chiese il biondo alzando gli occhi al cielo e marcando apposta il nome del ragazzo.
La rosa emise un grugnito infastidito e pensò a qualche qualità del ragazzo dai capelli castani.
- Ah beh, sarà di famiglia – sorrise strafottente Terumi.
La rosa lanciò ad Afuro un’occhiataccia quasi assassina. Lui meglio di chiunque altro sapeva che Atsuka era gelosa fino al midollo di Shizuka, la sorella maggiore di Yuu nonché ragazza di suo fratello. Non la sopportava. Era bella, aggraziata, simpatica e aveva una sfilza di ragazzi che pendevano dalle sue labbra. In più la ragazza era solare, mite, testarda e sempre con la risposta pronta. In pratica era tutto ciò che Atsuka – secondo il parere della rosa – non era. Non che il suo nii-chan potesse trovare di meglio certo, ma perché proprio lei? Atsuka non riusciva proprio a sopportarla, non sapeva nemmeno lei il perché, non le piaceva e basta. Forse era solo gelosa. Gelosa che qualcuno le rubasse il suo fratellino, i due erano sempre stati molti legati. Forse era una delle tante qualità non scritte dei gemelli, di essere legati tra loro. Prima di conoscere Afuro, Atsuka era sempre sola. Era silenziosa, apatica e scontrosa, non le piaceva la compagnia degli altri bambini. Preferiva restare con suo fratello a giocare a palle di neve. Da quando i loro genitori erano morti in quella valanga Atsuka, si era chiusa in se stessa. Poi d’un tratto aveva conosciuto Terumi e la sua vita aveva preso una svolta che nemmeno lei si sarebbe mai aspettata. La rosa si era persa in quel mare di ricordi, non accortasi che il biondo la stava fissando preoccupato.
- Sicura di stare bene ? – domandò il biondo.
-Ancora? Te lo già detto sto benissimo –
- Uhm … niente ti vedo strana – scrollò le spalle lui.
- Sto una meraviglia – precisò la rosa tirandosi a sedere ed incrociando le braccia al petto.
- Se lo dici tu –
- Dai sù rimettiamoci a studiare – propose la ragazza.
Il biondo sospirò annoiato e finalmente lascio i capelli della ragazza rimettendosi a studiare assieme all’amica. Dopo dieci minuti però entrambi erano già stufi. I due si lanciavano sguardi veloci che però né lui né lei incrociavano. Lei sdraiata sulla poltrona e lui stravaccato sul divano. Alla fine lei stanca di oziare, prese un cuscino e inizio a tirarlo verso il soffitto per poi riprenderlo al volo.
- Hai finito ? – ringhiò Terumi leggermente infastidito
Atsuka sorrise maligna e continuo a tirare il cuscino verso l’alto.
Il biondo sbuffo seccato e la rosa sorrise.
- Ti faccio tanto ridere ?– .
La ragazza annui continuando a giocare con il cuscino.
- Ora basta – disse Afuro alzandosi e prendendo il cuscino a mezz’aria interrompendo così il gioco della ragazza.
Atsuka sbuffò e incrocio le braccia al petto.
- Come sei noioso - sorrise mettendo su un finto broncio.
- Non sono noioso, sei tu infantile – precisò lui.
La ragazza non rispose a parole, bensì tirò al biondo un bel cuscino dritto in faccia.
- Vuoi la guerra allora! – esclamò Terumi in tono di sfida.
- Si accomodi capitan bella chioma fluente – sorrise sghemba lei afferrando un cuscino e avventandosi sull’amico.
- Sarà un piacere miss adoro dar fastidio al prossimo –
Terumi afferrò il cucino più vicino a lui, ghignando.
I due iniziarono una guerra infinita tra risate e insulti detti senza la minima traccia di cattiveria. Dopo una buona mezz' ora il salotto del biondo era avvolto da un candido manto di soffici piume.
- Tua madre ci ucciderà – rise la rosa appoggiando la testa sul petto del biondo. Non si sa come i due erano finiti a terra. Lui sotto e lei sdraiata sopra di lui.
- Correzione: mi ucciderà. – precisò il biondo.
- Giusto, lei mi adora. – sorrise la ragazza facendo la linguaccia al ragazzo.
Afuro guardò distrattamente l’orologio e sbiancò nel constatare che si erano già fatte le sette di sera. La rosa seguì il suo sguardo e anche sul suo volto si dipinse un’espressione preoccupata.
- MERDA !?! – gridarono i due all’unisono.
Iniziarono a ripulire il gran casino che avevano combinato e in un quarto d’ora il salotto era di nuovo in ordine. I due tirarono un sospiro di sollievo e si accasciarono contro la parete esausti.
- C’è l’abbiamo fatta – boccheggiò la rosa.
- Già – sorrise Afuro con il fiatone.
- Shirou sa che sei qui ? –
- Miseriaccia, mi sono scordata di avvertirlo – disse la rosa.
La ragazza sembrò ricordarsi solo in quel momento che suo fratello era a casa da solo con Shizuka.
La ragazza si alzò e prese il suo cellulare dalla borsa. Scrisse un breve messaggio a Shirou per dirgli che sarebbe tornata a casa a breve. Raccattò le sue cose e si avviò verso l’auto,ma non appena provò a mettere in moto, constatò che la batteria della sua auto era morta. La ragazza appoggiò la testa sul volante e sbuffò scocciata. Qualcuno picchiettò sul vetro appannato dal freddo. La rosa abbassò il finestrino incrociando lo sguardo cremisi del biondo.
- Tutto ok ? –
Atsuka scosse il capo.
- Mi è morta la batteria della macchina – disse in tono stanco.
- E allora sta notte dormi da me – sorrise Afuro.
La ragazza ricambiò il gesto e assieme all’amico rientrò in casa.
- Hai fame ? – chiese il biondo dirigendosi in cucina, aprendo il frigo e cercando qualcosa da mangiare, richiudendolo poi sbuffando nel constatare che era vuoto.
La ragazza sorrise nel vedere l’espressione del biondo.
- Che dici prendiamo una pizza ? – propose lei afferrando il cellulare e uscendo dalla cucina per chiamare la pizzeria e ordinare. Dopo due minuti la ragazza ritornò, incrociando gli occhi del suo amico.
- Arrivano per le otto – proferì.
- Ok –
Atsuka si guardò attorno e si stupì nel notare che i genitori di Afuro non erano in casa.
- I tuoi non tornano a casa ? – chiese la rosa.
Terumi scosse il capo.
- Tornano domani pomeriggio – rispose il ragazzo.
- Mh, va bene. –
- Shirou sa che ti fermi ? – domandò il biondo.
- Si gli ho scritto prima – rispose la ragazza.
Alle otto in punto il campanello suonò e Terumi andò ad aprire: pagò il fattorino e portò la pizza in tavola. Finito di cenare i due sparecchiarono e si misero sul divano a guardare un film horror.
Si erano fatte le undici quando il film terminò. Atsuka si era addormentata sulla spalla di Afuro. Il ragazzo le accarezzò i capelli dolcemente e per non svegliarla la prese in braccio e la portò in camera sua, dove la distese sul letto. Il biondo le si sdraiò accanto prendendo la coperta e tirandola fino sopra la spalla di lei. La ragazza accortasi della presenza di Terumi poggiò la testa contro il petto di lui alla ricerca di un po’ di calore. Afuro le cinse i fianchi in un caloroso abbraccio e Il biondo sorrise. Le baciò la nuca sussurrandole all’orecchio.
- Ti amo –
Il biondo non seppe mai se la ragazza avesse sentito la sua confessione. Il giorno dopo però trovò un piccolo bigliettino rosa ad attenderlo nel suo armadietto.


Anch’io capitan bella chioma fluente.
   
 
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