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Autore: My_guardianangel    27/11/2013    1 recensioni
" Non ho paura di te"
" Dovresti averla"
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Si possono insegnare molte, ma le più importante si possono incontrare
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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"Si possono insegnare molte cose,
ma le cose più importanti
si possono solo
incontrare"


19/11/2013
Caro Diario,
oggi Lana mi ha chiesto se mi andava di andare insieme a lei e a un gruppo di suoi amici ad una festa,
ma io le ho detto che ero in punizione e i miei non mi avrebbero lasciato di sicuro uscire di casa.
Lei inizialmente sbuffò, ma poi un sorrisino furbo cpmparve sul suo viso..."No Lana, assolutamente
no!" gli dissi, consapevole di quello che stava per dire: se sei in punizione e vuoi uscire di nascosto di
casa senza che nessuno se ne accorgi, Lana è la persona che fa per te. "Dai, non se ne accorgeranno
mai! Sono troppo vecchi per farlo". Come se fosse vero. Cerca sempre di trovare la scusa per convincer
mi a fare la cosa sbagliata...a volte mi chiedo come faccio ad essere sua amica, ma nello stesso tempo
mi chiedo come farei a vivere senza di lei. è strano! Ma comunque sia, alla fine credo che andrò a quel
la festa.

****

Scesi dalla macchina e mi affrettai a raggiungere Lana nel locale. Già da fuori si sentiva la musica a
volume altissimo, ma da dentro è tutta un'altra cosa! Vedi gente che balla scatenata sulla pista, gen
te che si ubriaca ai tavoli, gente che si droga nel bagno e gente che si bacia ai divani privati ed affitta
ti. Mi ero vestita con un abito rosso e tacchi neri, come il fuoco nella notte, invece Lana con un top
bianco senza bratelle, una minigonna nera, calze a righe e un paio di scarpe da 30 centimetri color
rame. La raggiunsi e appena mi vide iniziò a farmi la ramanzina:" Ecco qui la figlia modello, che ha
paura di essere in castigo a vita, solo perchè, come fanno tutti, ha disubidito ai suoi" ci abbracciam
mo, ma nella mia mente mi promisi di non farlo mai più. Non so perchè il cuore e il cervello non sono
mai stati buoni amici e questo rendeva pazzi la gente, compresa me. Non sapevo come comportarmi
perciò presi esempio da Lana, anche se poteva non essere una buona idea, iniziai a ballare al centro
della pista, senza attirare molto l'attezione su di me. Pregai Dio di far finire il prima possibile quella
festa o meglio ancora di non esserci mai andata. Il pensiero di uscire da quel posto maledetto diventa
va sempre più forte e al dire il vero tentai più di una volta di farlo, ma c'era sempre qualcosa che mi
teneva a quella discoteca. Ogni minuto cercavo di fare almeno dei passi verso l'uscita, ma mai riusci
vo a concludere niente, una volta riuscì ad arrivare alla maniglia, ma qualcuno mi afferrò per il brac
cio e bruscamente mi allontanò, facendomi sbattere contro la parete. Quando cercavo di liberarmi
la stretta diventava sempre più forte, impedendomi di muovermi. Vidi due occhi, celesti, che all'appa
renza sempravano innoqui e soprattutto liberi, ma non era così. La voce del ragazzo era così dolce
che avresti voluto che ti parlasse giorno e notte, ma dalla sua bocca uscirono parole molto meno
dolci :" Devi stare lontana da me!". Lo guardavo confusa, con gli occhi sempre meno sereni :" M-Ma
io non ti conosco nemmeno...ma" - :" Tu devi solo stare lontana da me e vedrai che non ti accadrà nul
la". Annuì e dopo che se ne andò non esitai a varcare quella porta, a far girare la chiave nella fessura
dello sportello e a spingere il piede sull'accelleratore. Quando arrivai a casa corsi ad abbracciare i
miei, che avendo compassione di me, mi lasciarono dormire con loro.

dedicato ai miei genitori'

****

Appena sveglia guardai l'orologio sul comodino, erano le 6:00, questo significava che dovevo alzarmi,
lavarmi, vestirmi, fare colazione e andare a scuola. Dio ma ci può essere un giorno peggiore di quello
dopo una festa, dove un ragazzo per poco non ti uccideva, dove eri in punizione e dove sei andata a
dormire nel letto dei tuoi con loro? Ah e per di più dovevi andare a scuola, dove vedevi ogni giorno, ogni
santissimo giorno la ragazza più maligna, ma nello stesso tempo allegra, del mondo. Si fecero le 6:15
quando decisi finalmente di alzarmi dal letto e quando fui scesa in cucina per fare colazione trovai la
stanza vuota. Sopra il tavolino c'era un biglietto con scritto "Per Renè, per un buon risveglio" lo aprì  e
lessi cosa c'era scritto" Ciao Renè, noi siamo usciti per andare in chiesa, troverai dei pancake in frigo,
se li vuoi caldi accendi il fornetto...Ah e ricordati che lo sciroppo d'acero è finito, quindi quando torni
da scuola vai a comprarlo al mercato prima di tornare a casa. Baci" . Corsi sl frigo e una volta preso il
pluncake corsi fuori, presi lo skate dal garage e mi indirizzai verso scuola con acora il pancake in bocca.
Scuola non è poi così lontana, ma se sei con un mezzo non proprio super-veloce ci metti venti  minuti
pieni. Quando arrivai a scuola la campanella non era ancora suonata e avevo ancora tutto il tempo
per trovare un posto dove parcheggiare lo skate. Cercavo un posto dove potessi tenere d'occhio dalla
finestra della mia classe se qualcuno cercava di rubarmelo. Ogni volta lo mettevo accanto al motorino
della preside, così magari era più protetto, così lo misi lì. Controllai l'orario 7:30, mancava ancora
mezz'ora e di certo non avevo voglia di stare in giro per il giardino della scuola dove posso essere un
bersaglio facile per Lana da addocchiare. Ripresi lo skate e andai a farmi un giro nello stesso quartiere
della scuola fino a quando non sarebbe suonata la campanella, ma nello stesso identico momento
mi scontrai con un ragazzo, che mi fece cadere la zaino a tracolla che tenevo distrattemente sulla
spalla. Per il colpo la borsa si aprì e tutti i libri caddero a terra, sparsi insieme a tutte le mie cose, come
il cellulare, le cuffie e il mio diario. Incociai gli stessi occhi color oceano, le stesse labbra, lo stesso viso
già visto alla festa

Flashback
:"Devi stare lontana da me"- "Stà lontana e non ti accadrà niente"
Fine Flashback

Il ragazzo si allontanò e ne approfittai per raccogliere tutte le mie cose, soprattutto il diario. Mi affrettai
ad entrare a scuola. Perchè la campanella era suonata e quando vidi Lana mi sembrò di sprofondare
dai miei pensieri
 
  
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