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Autore: greenglances    27/11/2013    2 recensioni
E se Louis ha lasciato Harry, come può fare il ragazzo ad andare avanti? Può fare qualcosa di diverso dal rifugiarsi nei ricordi, scrivere una lettera al sua amato o cercare di raggiungerlo? Anche a costo di rinunciare alla sua vita?
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E ci eravamo amati quell’ultima notte.
Ci eravamo amati davvero.
Amati fino allo stremo, fino a riuscire a trasformare il dolore in piacere, gemiti in pronunce di nomi.
E c’eravamo amati prima, ogni giorno, ogni ora e ogni minuto.
Ogni minuto della mia vita c’eravamo amati, i nostri cuori avevano battuto in sincronia, le nostre mani si trovavano allacciate.
E cos’era l’amore?
Se mai me l’avessero chiesto, per me lui era l’amore.
Lo era stato e lo sarebbe stato sempre.
L’amore sono sacrifici che si trasformano in sorrisi, sono parole non pronunciate ma “ti amo” sussurrati nell’oscurità.

“Caro Louis, che ne hai fatto di noi?
Perché? Perché?
E ora, ora chi asciugherà le mie lacrime? Chi scompiglier&agravr; i miei capelli, e chi morderà le mie labbra?
Cosa ne sarà di me?
Cosa ne sarà del mio cuore solitario che non ha più nulla che lo stimola a battere?
Mi sento freddo, Louis, morto.
Amore, mi sento perso.
Perché mi hai fatto questo?
Quant’eravamo piccoli quando ci incontrammo per la prima volta.
Io ero un semplice sedicenne che amava le felpe con quella banale scritta “Jack Wills” e i jeans larghi e cadenti. Non ero niente ma hai saputo trovarmi, scavandomi dentro solo con gli occhi.
E tu eri Louis.
Quel sorriso in grado di illuminare il mondo che ti formava delle rughe appena accennate sotto gli occhi. E l’avevi avuto fin dalla prima volta, sempre.
E Dio, quegli occhi.
Quegli occhi profondi come l’oceano, azzurri come il cielo.
Glaciali come il freddo, caldi come il sole.
Quel giorno tu mi salvasti per la prima volta.
Salvasti un ragazzino che con il tuo aiuto diventò un uomo.
E te ne sarò debitore Louis, a vita.
Era una fredda giornata di febbraio e vagavo solitario, perso.
Cercavo qualcosa che nemmeno ora so cosa fosse ma, probabilmente, stavo solo cercando te. Anche se alla fine non fui io a trovarti ma lo facesti tu, eravamo comunque finiti insieme.
E ora? Ora dovevo vivere di ricordi.
Ricordi che svaniranno nel tempo.
Svaniranno come te.
Perciò sto scrivendo queste parole, Louis.
Perché non voglio dimenticare. Mai.
Non voglio dimenticare quella fottuta ultima notte in cui mi avevo detto che mi amavi, mentre sussurravo il tuo nome venendo dentro di te.
Non voglio pensare ai tuoi “Harold” pronunciati al buio.
Ti odio,cazzo. Ti odio ma ti amo, perché l’amore è odio.
Quindi ti odio, Louis Tomlinson. Ti odio perché ti ho troppo amato.
Perché mi hai lasciato. Mi hai lasciato cosi, senza nessuna possibilità di poter riavere il tuo cuore.
Non mi interessa del tuo corpo. Voglio il tuo cuore e lo voglio mio per sempre.
E ora non ho niente.
Solo ceneri.
Ceneri di te, ceneri di me, ceneri di noi.
Perché dentro di te viveva una parte di me è con te se n’è andata.
Mi senti? Mi ascolti? Mi avevi giurato che ci saresti sempre stato.
Non voglio vivere senza di te. Torna.
In qualche modo, qualunque modo, torna da me.
Louis, ho qualche ultima parola.
Sorrido sempre, perché nessuno ha il tuo sorriso.
Canta, canta fino a che avrai fiato perché nemmeno un angelo potrebbe resisterti.
E amami, amami Louis. Amami per sempre, amami con tutto il tuo cuore perché io continuo a farlo ancora.
Per tutta la vita e anche dopo.
E se il tempo per noi è finito, non vuol dire che lo sia anche il tempo in cui io ti amo.
Arrivederci Louis, arrivederci perché non credo negli addii.
Per sempre tuo, Harry.”

 

E Harry piangeva, piangeva mentre scriveva quelle parole. Piangeva lacrime che pungevano e che lo corrodevano nel profondo.
Perché era amore, amore vero.
E l’amore è per sempre.
Qualunque cosa accada.
Harry piangeva davanti alla tomba del suo ragazzo, del suo compagno di vita.
Piangeva invocando il suo nome, chiedendogli di tornare.
Ma in cuor suo, Harry sapeva che Louis non sarebbe tornato e sapeva già che sarebbe stato lui a raggiungerlo.
Tirò fuori le pillole che aveva in tasca, le ingoiò e morì cosi: morì perso nei ricordi e con un sorriso, accanto alla tomba del suo amato, pronto a raggiungerlo e a vivere con lui qualsiasi cosa ci sarebbe stata dopo.
l’importante era stare insieme.
Sempre.
 

  
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