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Autore: mrtgbb    27/11/2013    1 recensioni
L' Harry vulnerabile esce allo scoperto di nuovo, ma questa volta come pubblico ci sarà solo un Louis senza sogni
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Torna in camera”
Harry frappone il suo piede scalzo tra la porta e l’asse di legno.  È stanco, tutti sono stanchi ed è ubriaco ed è anche per questo che tutti sono stanchi. Sa che Paul è stato tutta la notte fuori a cercarlo, sa che Niall ha avuto un attacco di panico.
Era scomparso, finito il concerto se ne era andato come se nulla fosse. Non si era né lavato né cambiato, né tanto più aveva fatto sapere a qualcuno i suoi programmi. Ma è tornato in Holet adesso, e la stanza che doveva condividere con Niall adesso è desolata e ridotta ad un ammasso informe di vestiti sparsi ovunque. Ha litigato anche con Liam, Zayn non ha proferito parola, in realtà è da qualche mese che ha smesso di parlare con il pakistano o meglio che il pakistano ha smesso di parlare con lui. Ma non doveva essere lui quello ha dover essere accudito? Non è forse a lui che hanno frantumato il cuore in mille pezzi? Ha solo bisogno d’aiuto ed è per questo che come un bravo ostaggio fa, è tornato dal suo aguzzino
“Devo parlarti” risponde con un filo di voce, quella che è rimasta dopo i litri di scadente alcool ingerito e le grida di dolore e odio che ha spruzzato contro Liam
“Non sei capace nemmeno di articolare due parole come mi dovresti parlare?”
“Infatti non devo parlare”
“Ah no? Harry ma ti senti? Ti prego torna a dormire”
“No no, ti prego.. “ un singhiozzo lo interrompe, ha ricominciato a piangere o forse non ha mai smesso “devi solo leggere una cosa”
Un Louis stordito lascia scorrere la mano dalla porta, che stava saldamente tenendo, ai capelli  disordinati come i suoi pensieri
Harry entra barcollando in stanza e chiude la porta appoggiandosi con le spalle. È difronte al suo carnefice eppure non vuole denunciarlo. Ha smesso di cercare risposte, Louis non gliele ha mai date. Ha smesso di fingere di voler scappare da lui.
Continua a piangere e la bocca è troppo pastosa, non riesce a parlare.
Louis prende il foglio di carta arrotolato e stretto nella mano del suo ormai ex amante
Si guardano negli occhi
Un verde scuro, acquoso lo prega di leggere ed è quello che decide di fare.

 
 Può finire un amore così?
Steso sul letto guardo il soffitto e penso alle tue dite che si tendevano per raggiungere la fine
E ridevi di me quando dicevo che fine al nostro amore non c’è
E ridevi di me quando piangevo e ti vedevo andare troppo lontano per poterti raggiungere
Dai pure la colpa al vento che ti spazza via ma sai di aver avuto sempre un ancora alla quale aggrapparti
Mi hai lasciato
E ridi di me ancora?
Ci sono ancora ricordi dentro quelle mura? Quelle chiavi apriranno mai il tuo core? I piatti sporchi e mai lavati
Ridevo di te quando dicevi che l’amore avrebbe fatto tutto per noi
Ridevo di te quando parlavi di un noi inesorabile, inviolabile
Le luci non hanno più lo stesso aspetto da quando da loro non dobbiamo più nasconderci
Ed è la vergogna della colpa e della perdita che mi tortura
E sento la bocca secca, e il doppio non conta se voglio solo te
Rido di me quando credo davvero di avercela fatta
Rido di me quando non sei alle mie spalle
E  non contano più i capelli lasciati liberi se le tue mani non ci giocano e mi serve giocare, ridere, scherzare per distrarre da quello che hai lasciato
Ti ho sempre creduto il mio più grande amore
Può finire un amore così?
Si può davvero odiare così?

 
“Harry..” Louis sbigottito stritola la confessione, come questa ha fatto con il suo cuore
“Non posso farcela Lou, ho bisogno d’aiuto”
Harry vede il suo carnefice a terra, in ginocchio, che si tiene il viso per non esplodere ma le lacrime si vedono  “No Lou non piangere” e si butta a terra anche lui, e lo avvolge come faceva sempre dopo una litigata, lo avvolge come faceva sempre alla fine di un’intervista. Come ha fatto quando lo ha visto per la prima volta piegato sul gabinetto. Lo ricorda, vorrebbe dimenticare, era uscito con Taylor e non aveva avvertito che non sarebbe tornato per cena o ancora come fece quando Lou gli aveva chiuso la porta in faccia, aveva scoperto che qualche canna con Grimmy se la faceva, Luo pensava che l’avesse tradito. Louis a volte a letto con Eleonor c’è andato, Harry quella volta un bacio a Grimmy glielo aveva dato, al suo amante non glielo ha mai detto e così via… bugie su bugie, illusioni e confusioni, promesse e sconfitte e sensi di colpa.
“è tutta colpa mia” confessa in lacrime il più grande, avvolgendosi le braccia del riccio che non riesce a credere alle sue orecchie.
Non era colpa di Louis, Harry ora lo sa.. era geloso, troppo geloso ed odiava dover condividere il tempo del suo ragazzo con altri, per questo tornava tardi la notte e non avvertiva, per questo si concedeva il lusso dell’oblio, per non pensare a lui, per non pensare a quel noi
“gli sbagli li abbiamo fatti in due piccolo” ed è vero. Louis ha ricominciato a singhiozzare più ferocemente e si aggrappa alla sua maglia, perché è di sicurezze che ha bisogno. Sicurezze che hanno perso lungo la strada, mentre il tour andava in giro per il mondo e una parte di loro si perdeva negli hotel, mentre la musica cambiava e il loro amore si trasformava, mentre gli abiti diventavano stretti e loro crescevano e con loro le bugie che hanno permesso divenissero realtà. “NO Hazza” il più grande si scosta bruscamente dalle braccia ed Harry sente nuovamente il cuore sprofondare, si mette più comodo davanti a lui. Sono di nuovo l’uno difronte all'altro. Il vecchio Louis con un nuovo taglio di capelli e con la barba incolta e il vecchio Harry più alto, più uomo ma sono loro. E il cuore ricomincia a battere, perché è di nuovo attivo e i polmoni rilasciano aria perché è di nuovo vivo. “No Hazza non può finire un amore così”.
  
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