Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |       
Autore: aki_bunny    28/11/2013    1 recensioni
Kasumi non era una che si lasciava prendere dalle emozioni, non lo era mai stata, ma quando si trattava di lui, qualcosa le cambiava dentro. Era come se il solo pensiero di Matsuba fosse la fiamma che, bruciando vicino al suo freddo cuore, scioglieva piano piano tutti quei freddi e oscuri sentimenti che di solito lo avvolgevano come una nube.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella mattina, fu la luce del sole che filtrava dalle tapparelle a svegliarla.. perchè, diciamocelo, avrebbe potuto anche continuare a dormire per tutte e tre le settimane di pausa. E menomale,che c'era quella tradizione delle tre settimane di pausa! Sempre, dopo le vacanze di Natale, quando tutti gli abitanti di Kanto e Johto riprendevano scuole e lavori, il centro commerciale di Azzurropoli chiudeva i battenti per un breve periodo, per rifornire i magazzini e per far riposare tutto il personale che, nel periodo natalizio, lavorava come un pazzo a tempo pieno.

Si voltò lentamente verso la finestra, guardando per un po' la luce che filtrava dalle tapparelle. Considerando l'inclinazione che si proiettava sul pavimento, erano probabilmente le 10 di mattina, o giù di lì. Cercò con lo sguardo Akuma, il suo  Umbreon, e lo trovò nella sua cesta, in un angolo buio della stanza, che continuava a dormire profondamente.. non capiva cosa avesse da dormire tanto. Lui, nel periodo natalizio, come negli altri del resto, non faceva assolutamente niente, mentre lei era impegnata a servire clienti, pulire i resti di una bibita indefinita rovesciata per terra da un bambino, rifornire gli scaffali, sistemare e svuotare le scatole del magazzino, e gestire tutti gli inconvenienti che di solito succedono quando famiglie con bambini si presentano in un centro commerciale. Tutto ciò che Akuma faceva, era sistemarsi sul cuscino più comodo in vendita, e dormire finchè quello veniva venduto, per poi passare al prossimo e così via.

Sentì la pancia brontolare, e si ricordò che non mangiava da due giorni: in questi due, era rimasta a letto in "stato vegetativo " per riprendersi dalle ultime stressantissime tre settimane di intenso lavoro. Decise che era il momento di alzarsi. Poggiò per terra un piede dopo l'altro, sentendo con la pianta il morbido e caldo tappeto, e si diresse verso la cucina. Avrebbe mangiato qualcosa, poi avrebbe fatto un bagno lungo ore, e poi si sarebbe dedicata alla lettura di quel libro che stava sul comodino a prendere polvere dal Natale scorso..

Si versò un bicchiere di latte e cercò dei biscotti nella dispensa.. che era praticamente vuota. Doveva ricordarsi di andare a fare la spesa.

Dopo aver consumato l'ultimo dei quattro biscotti casualmente trovati nella dispensa, riempì la ciotola di Akuma di cibo per pokèmon, in modo che avrebbe potuto mangiare non appena si fosse svegliato, senza dover aspettare che lei fosse pronta dal suo bagno.

Si alzò ed andò a riempire la vasca, versandoci dentro tanto sapone. Si tolse lentamente i vestiti, lasciandoli in un angolo del pavimento del bagno, ed entrò nella vasca. Il calore dell'acqua rendeva il suo corpo leggero e la faceva sentire bene.. questa sensazione le ricordava sempre quella che provava quando era piccola, e la mamma la portava dai nonni nella regione di Hoenn, precisamente a Cuordilava, la città famosa per le sue sorgenti termali.. tutt'ora, ricordava quelle sorgenti benissimo, e anche i suoi nonni materni con molto affetto. Non aveva mai potuto vederli molto, appunto per il fatto che abitavano ad Hoenn, una regione molto distante dalla sua Johto.

Persa in questi ricordi, tappò il naso e infilò la testa sott'acqua..

Era nella sua stanza, in biancheria intima e accappatoio mentre si stava asciugando i capelli, quando il suo pokègear cominciò a squillare. Si avvicinò al comodino e guardò il display.

Una parola, scritta in lettere nere su uno sfondo bianco.

"Matsuba"

-Pronto?

Matsuba era stato il suo migliore amico di infanzia, di adolescenza, e , a lungo andare, anche qualcosa di più. Erano nati nella stessa città, la bella Amarantopoli, avevano condiviso la passione per le stesso tipo di Pokèmon, cioè Spettro, avevano frequentato insieme la scuola per allenatori.. e per un breve periodo di tempo, erano stati più che semplici amici, e meno che fidanzati. Ma poi lei era dovuta partire per Azzurropoli, dato che aveva trovato un lavoro, e lui si era dedicato a diventare il capopalestra della loro città natale, impresa in cui poi era riuscito con successo. Nonostante la lontananza, il sentimento che li legava era sempre lo stesso passionale, travolgente, ed intenso sentimento che li aveva sempre legati.

- ciao, Kasumi.

- ciao, Matsuba.

Kasumi pensò che era bello sentire la voce di Matsuba dopo tanto tempo.. l'ultima volta che l'aveva sentita, era stato due mesi fa.

- come stai?

- normale, e tu?

- al solito.

- ....

- allora,come stai passando le tue settimane di ferie?

- in questi due giorni ho dormito e basta.

- sì, lo immaginavo. Kasumi...

quando Matsuba pronunciò il suo nome, lei non potè far altro che sentire un brivido lungo la schiena. Il tono con cui lo pronunciava, era quasi un soffio, le ricordava moltissimo quella notte in cui era successo tutto, in cui si erano sdraiati sull'erba sotto le stelle, e l'avevano fatto per la prima volta.

- cosa c'è, Matsuba?

- mi manchi.

- sì.

Kasumi lo sapeva... non era brava ad esprimere le sue emozioni. Non aveva mai saputo tirar fuori quei lunghi discorsi che le ragazze della sua età tirano fuori al fidanzato, e non l'aveva neanche mai voluto.. il solo pensiero di dire cose dolci a qualcuno, sopratutto a Matsuba, la imbarazzava terribilmente. Quel 'sì', era probabilmente più di quanto Matsuba potesse aspettarsi.

- già. Perchè non fai un salto qui in questi giorni?

- credo che lo farò. Suppongo di dover andare a trovare la mamma a Olivinopoli.

sapeva che quella della mamma era soltanto una scusa, e probabilmente lo sapeva anche lui.

- è la cosa giusta. Forse possiamo andarci insieme.

già. Kasumi lo sapeva che sarebbe finita così, e lo voleva.

- uhm.

- bene, allora... domani?

- uh.. domani.. ok.

- perfetto.. a che ora arrivi a Fiordoropoli?

- alle 10.00 .

- ok, se ce la faccio vengo ad aspettarti alla stazione.

'se ce la faccio'? Kasumi lo sapeva che ci sarebbe stato.. Matsuba c'era sempre.

-va bene.

- ciao, Kasumi.

- ciao, Matsuba.

Note: 1. per la storia, ho utilizzato\utilizzerò i nomi giapponesi dei personaggi, ma non ho intenzione di mettere suffissi onorifici. So che è sbagliato HAHAH ma li uso\userò come se fossero dei nomi non giapponesi. 2. La vicenda si svolge tra Johto e Kanto, nella versione del videogioco Pokèmon Heart Gold. 3. mi attengo il quanto posso alla realtà. I nomi dei percorsi e le loro descrizioni sono quanto più veri possibili. grazie a chi leggerà :)
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: aki_bunny