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Autore: Kev_    28/11/2013    1 recensioni
Dal testo:
"E lui si malediva, malediva ogni cellula del suo corpo per averlo scelto.
Malediva quel giorno in qui l'aveva conosciuto, malediva tutto di lui.
Era scivolato, era caduto di nuovo in quel pozzo senza fondo che era la negatività.
Questa volta non era più accettato da nessuno, non fu più raccolto da nessuno.
Non poteva, anzi non voleva, più ritornare su.
Guardava in giro per casa, trascinando il suo corpo che, in quel momento, sembrava pesare molto di più.
Era la maledizione per esserci caduto di nuovo.
In fondo sapeva che sarebbe successo, dentro di lui sapeva che non sarebbe andata diversamente.
Lui sapeva."
AU// Ziam // Side: Larry// Morte di un personaggio.
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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FADIN' AWAY, LIKE A SHADOW IN YOUR HANDS


E lui si malediva, malediva ogni cellula del suo corpo per averlo scelto.
Malediva quel giorno in qui l'aveva conosciuto, malediva tutto di lui.
Era scivolato, era caduto di nuovo in quel pozzo senza fondo che era la negatività.
Questa volta non era più accettato da nessuno, non fu più raccolto da nessuno.
Non poteva, anzi non voleva, più ritornare su.
Guardava in giro per casa, trascinando il suo corpo che, in quel momento, sembrava pesare molto di più.
Era la maledizione per esserci caduto di nuovo.
In fondo sapeva che sarebbe successo, dentro di lui sapeva che non sarebbe andata diversamente.
Lui sapeva.
Era sveglio, ma per qualche motivo i suoi occhi avevano deciso di non vedere, si era barricato dietro un sogno tanto consistente quanto privo di fondo.
Eppure, forse in un ultimo lampo di follia, aveva giurato di averlo visto: aveva visto il suo sguardo attraverso il suo riflesso nello specchio che si ergeva davanti a lui.
Giurava di rivedere quei capelli corvini, quegli occhi così scuri nei quali ti saresti potuto perdere.
Giurava di aver rivisto la fottuta ombra di Zayn Malik su quel letto giurava di aver risentito il suo calore.
Per questo ora oltre alla tristezza si aggiungeva un nuovo sentimento: la rabbia.
Per questo tirò un pugno di inaudita potenza contro la superficie riflettente, rompendola in milioni di pezzi.
Per questo ora la sua mano sanguinava come il suo cuore.
Ora era rimasta solo l'ombra di Liam Payne, lo stesso ragazzo che dopo un anno avev perso tutto.
Famiglia, amici e l'amore della sua vita.
Ora Liam sapeva, ora era cosciente che privo di qualsiasi appiglio poteva decidere di ritornare al passato.
Ora il suo spettro, la sua paura più grande, poteva tornare a fargli visita e lasciare che anche l'ultimo di una vita mal vissuta finisse nel dimenticatoio.
Ora mentre portava una delle scheggie sul suo braccio rivedeva ogni cosa:
Niall e le sue lacrime;
Louis e il suo sorriso;
Harry e la sua sofferenza;
Zayn.
Rivedeva ogni momento e questo non faceva altro che portare quella scheggia a premere sulla sua pelle, ora Liam Payne stava ufficialmente iniziando la su discesa verso il baratro.
Ora lui scivolava nel dimenticatoio...

**
It's amazing what you can hide
Just puttin' on a smile.

Quella mattina Liam non era fisicamente ed emotivamente pronto ad affrontare un'altra giornata a lavoro. 
Per quanto si sforzasse quelli spazi angusti, così privi di colore e qualsivoglia genere di sentimento, non gli piacevano proprio.
Si alzò dal letto senza neanche curarsi di vedere le condizioni delle ferite della sera prima, anzi provò un leggero sentore di soddisfazione nel vedere il sangue che oramai aveva preso a seccarsi sulle sue braccia e sulle spalle.
Era abbastanza fiero di ciò che oramai aveva preso a fare ogni sera.
Era felice di essere infelice, ossimoro abbastanza complicato da spiegare a parole, ma in qualche modo lui aveva trovato il giusto equilibrio per il quale era in grado di distruggersi da solo senza darlo a vedere.
E intanto pensava, pensava a sorridere forzatamente per recarsi in quel luogo.
Così poche domande lo lasciavano libero di farsi fottere la vita da un oggetto e a lui stava bene, stava bene che nessuno si fosse mai accorto di tutto quello che gli passava per la mente.
Tutti tranne uno: Niall Horan.
Il biondino irlandese del quinto piano, oggetto di sfruttamento del capo dell'azienda al centro di  Cerver Blvd .
E sì, il biondino sapeva tutto, ma non era mai stato in grado di fermare il vuoto che pian piano andava ad aprirsi al centro del petto del ragazzo. Questo perchè anche lui era come Liam.
E questo faceva sorridere amaramente il castano perchè sapeva che un'anima fragile come quella di Horan non avrebbe mantenuto a lungo quella maschera di freddezza e impassibilità che oramai si stava mostrando come un secondo volto per Liam.
Sapeva che in qualche modo, se lui stava cadendo troppo in basso, Niall doveva risalire. 
Niall doveva uscire da tutto questo.
Niall non se lo meritava.
Ma non lo vedi come ti sei ridotto ?! Pensi prima a salvaguardare la vita di qualcun'altro, mentre tu che fai ? Stai lì a sperare che per gli altri vada bene e che tu finalmente possa finire in pace ciò che hai iniziato. 
Questa era ciò che oramai si ripeteva tutti i giorni la coscienza di Liam. Ma ogni volta la frase si allungava di qualche parola fino a formarne un'altra.
Liam era giunto alla conclusione che non voleva scoprire cosa pensava inconsciamente, voleva annegare tutto.
Senza rendersi conto che la risposta sarebbe arrivat di lì a poco.

**
And OW you'r givin' me a
Heart Attack.

Quella mattina Liam arrivò stranamente in orario a lavoro, forse non aveva trovato tutto quell'interesse a vedere le sue ferite sanguinare.
Sta di fatto che appena mise piede in ufficio sentiva che qualcosa sarebbe cambiato.
Intanto Niall non era passato a portargli il solito caffè, la generosità era pane quotidiano per l'irlandese.
Solo quel piccolo indizio indicava che il biondino era nella bureau del capo, forse ad espletare qualche pratica rimasta irrisolta: licenziamenti, buone uscite, nuovi colleghi.
A proposito di questi ultimi: Liam scelse di proposito l'ultimo ufficio del corridoio, il più lontano possibile dal capo.
Non per paura, era una posizione che avrebbe prevenuto qualsiasi malcapitato dal finire in ufficio con lui.
In quel poco tempo imparò a considerare anche quei dieci metri quadrati un buon posto per scaricare la rabbia.
Il che lo costringeva a rilasciare ogni volta una pratica in ritardo o proprio sullo scadere del termine prestabilito.
Risultando però impeccabile in ogni suo punto o virgola, questo portò il capo a non allontanare il dipendente fino ad allora.
Diciamo anche che Liam però non amava motlo il suo lavoro, anzi forse lo detestava. Però almeno i pettegolezzi di ufficio erano molto più ristretti di quelli del collegge. 
Questo lo aveva convinto che fino a quando avrebbe mantenuto al minimo la sua vita sociale mai nessuno avrebbe potuto sparlare di lui.
Mai nessuno avrebbe scoperto il suo segreto e, soprattutto, mai nessuno lo avrebbe considerato sbagliato per il suo orientamento sessuale.
Perchè, diciamola tutta, il castano era tutt'altro che un'icona etero.
Cominciò a sbavare per i ragazzi all'inizio delle classi di livello superiore.
Questo gli portò non pochi guai negli anni passati, soprattutto con la famiglia.
Fu per quel motivo infatti che andò via di casa.
Tuttavia ora fa ogni tanto visita ai suoi genitori che stanno cominciando ad assimilare la questione.
Per non parlare dei primi ragazzi: veniva sempre trattato come una scopata e via e questo lo fece incazzare e non poco.
La maggior parte invece si facevano avanti attratti dal suo corpo, unica cosa di cui non si poteva lamentare dati gli anni di palestra, ma lo scaricavano poco dopo. La scua più comune era quella dell'essere inesperti e per nulla pronti ad accettarsi.
Il che portò il carissimo Liam a rivedere le sue priorità e, quando ebbe conseguito il diploma, si lanciò nel mondo del lavoro.
Almeno per continuare a pagarsi l'affitto e da vivere, se il piccolo appartamento dove viveva poteva considerarsi vita.
Il ragazzo alzò gli occhi sull'orologio da muro appeso sulla parete di fronte: era arrivato in ufficio già da mezz'ora, ma nessuna traccia dell'amico dagli occhi celesti.
Stava per ritornare su di una pratica che andava consegnata quel giorno quando sentì bussare alla porta.
"Avanti" Si limitò a dire il castano con aria anche un pò scocciata.
Al suo cospetto fecero capolino Niall ed un tipo mai visto prima, probabilemente nuovo arrivato.
Liam si fermò a squadrare l'individuo: bassino, bel fisico, ciuffo unilaterale e occhi celesti un po' più scuri del ragazzo posto al suo fianco.
"Ciao Liam, lui è il tuoi nuovo compagno d'ufficio" Niall spiegò con un sorriso senza pari e a Liam si gelò il sangue nelle vene: 'Compagno d'ufficio'. Bene, la pacchia era finita.
"Bene io vi lascio alle presentazioni e alla disposizione, noi ci vediamo dopo Lee eh  ?! Buon lavoro" L'irlandese sparì oltre la soglia e lungo il corridoio, nella sala entrò un improvviso clima gelido.
Il ragazzo che prima sorrideva contento ora si limitava ad una smorfia di puro disinterresse buttandosi pesantemente sulla poltroncina posta dall'altro capo della scrivania.
"Ciao sono Louis, non affibbiarmi nomi ridicoli e tutto andrà bene. Non necessito di interazione sociale quindi fai come se io non esistessi" Disse il nuovo arrivato portando un bicchierino di caffè alle labbra e cominciando a svaligiare la sua ventiquattrore.
"Liam" Rispose il castano con sufficienza e tornando con lo sguardo sul computer.
Fu in quel momento che nell'ufficio entrò una figura più conosciuta e anche più attraente secondo i gusti di Liam: Zayn.
Il fattorino dell'azienda entrò senza proferire parola e consegno un pacco di lettere a Liam.
Uscì come era entrato e il castano non potè fare a meno di notare il suo fonoschiena e quanto gli sarebbe piaciuto portarsi quel ragazzetto a letto.
Ovviamente senza farlo sapere a nessuno.
Il problema che si proponeva era il batticuore e il rossore che gli procurava il pakistano.
Il suo sguardo venne intercettato da un acuto osservatore che alzando un sopracciglio si limitò a dire:
"Quello ?"
"Come dici scusa" Liam alzò un sopracciglio perchè era sicuro, o almeno sperava, di aver sentito male.
"Ti piace quel tizio ?"
" Punto numero uno: chi ti ha dato tutta questa confidenza ?
Punto numero due: mi spieghi che razza di filmini ti fai ?!"
"Non hai risposto alla domanda" Lo incalzò occhi celesti e in quel momento Liam sentiva di voler sporofondare via e sperare che il ragazzo venisse cambiato di postazione di lì a poco.
"No, contento ?!" 
"Si, molto" Rispose l'altro con un sorrisetto sghembo.

**
To be hurt 
To feel lost 
To be left out in the dark 
To be kicked 
When you're down 
To feel like you've been pushed around 
To be on the edge of breaking down 

Passarono i mesi e finalmente cominciò a neascere qualcosa come un'amicizia fra Liam e Louis.
Avevano scoperto molte cose l'uno dell'altro e questo li portò a varie uscite durante il fine settimana.
Alcune volte di presentava anche Niall.
Liam pensò davvero in quel periodo di poter smettere.
Capì che anche il suo collega non era attaratto dalle ragazze e si venen anche a sapere che correva dietro ad uno stagista della sezione di economia. Harry Styles.
Fu proprio con questi che un giorno Liam si trovò a parlare durante la pausa pranzo.
Da quel momento le cose procedettero veloci e i quattro diventarono un'allegra compagnia.
Peccato che dietro tutto quello sforzo di farsi vedere cambiati Liam e Niall erano sul punto di esplodere.
Volevano assolutamente dire a qualcuno tutto ciò che pativano, che soffrivano.
Un giorno in un pub però accadde qualcosa di inaspettato: Harry ubriaco incominciò a parlare senza freni e questo portò a rivelare un fatto davvero scioccante per tutti i membri di quel gruppetto.
"Sapete che sono stato violentato un giorno ? Sì, in un vicolo. E' stato straziante, sono stato in terapia e ne sono uscito circa due mesi fa." 
Il riccio parlò in maniera fin troppa calma, con un sorriso da abete sul suo viso dovuto dall'alchool.
Un alone di terrore si fece largo nell'animo di tutti che avevano scoperto più di quanto avrebbero voluto e l'unico in grado di poter sostenere tutto il peso di quella vicenda era Louis.
Louis che si era rivelato il meno problematico cominciò ad aiutare il riccio e fra i due nacque qualcosa. 
Lo si leggeva nei loro occhi, quando il blu incontrava il verde, che solo insieme erano finalmente completi. 
Liam li invidiava tantissimo e avrebbe voluto la stessa cosa.
Fu proprio questo che lo portò un giorno a parlare con Zayn, voleva che almeno lui si accrogesse della parola "salvatemi" scritta sulla fronte. Sulla carne. 
In pochi mesi i due arrivarono a frequentarsi e in una sera arrivarono al grande passo.
Erano a casa del pakistano, un piccolo appartamente in una zona pocco raccomandabile della città di Londra.
Le loro labbra si scontrarono cercandosi vogliose, le lingue si rincorrevano in maniera compulsiva ed ossessiva.
In un impeto di eccitazione il castano fece cadere il moro sul divano posto davanti all'entrata. Vi si buttò sopra e fece cozzare le loro erezioni, entrambi erano troppo eccitati e il tutto si avvertiva nell'aria che adesso veniva riempita dei gemiti di entrambi.
Liam liberò Zayn della maglietta nera attillata mentre l'altro cercava di sbottonare la camicia ripiegata sulle maniche, così dannatamente strette sui bicipiti del ragazzo.
La situazione si fece sempre più calda quando il pakistano passò al collo del ragazzo lasciandovi succhiotti e proprio in quel momento li vide.
Cicatrici sempre più profonde sulle spalle e la schiena del castano erano lì rosse, vive, dannatamente imperfette per quel corpo.
Zayn spalancò gli occhi e si allontanò.
"Cosa sono quelle ?" Chiese già spaventato della risposta mentre gli occhi del castano si facevano lucidi e pronti a riversare tante lacrime salate.
"Io... Zayn, so che probabilmente tu non sia pronto per saperlo così..."
"Non devi farlo" Lo interrupe e Liam ebbe quasi un sussulto.
"Come ?"
"Non devi farlo."
"Se solo scoprissi come mi sento. Tu non sai cosa significa non essere accettato, emarginato, distrutto. Tu non sai cosa ho sempre pensato di me stesso: sbagliato, un errore, un piccolo buoco nero nell'umanità tanto vasta.
Tu NON sai cosa vuol dire sentirsi come me.
Tu non sai..." Liam ora era in una valle di lacrime e tutto questo li sembrava dannatamente sbagliato, avev rivelato ad una sua cotta quello che non era stato in grado di dire neanche al suo migliore amico. Lui era il primo a non essere pronto, il fatto è che lo fece ed ora non poteva tornare indietro.
Zayn lo guardò e nel suo sguardo non c'era compassione, solo tanta comprensione. Comprensione che si riflesse nelle sue parole:
"Potrò anche non saperlo Liam, ma fidati so quello che vedo: vedo davanti a me il ragazzo più speciale su questa terra. 
Vedo davanti a me un corpo ed un'anima perfetti, vedo te e non un errore." 
 Fu così che il pakistano posò un bacio a fior di labbra su quelle di Liam.
Il suo cuore iniziava a prendere un ritmo sempre più forsennato e questo lo portò ad aggrapparsi al ragazzo che aveva di fronte.
"Zayn non mi abbandonare"
"Non lo farò".
Era una promessa. Una promessa che non era destinata a durare.
Si sa, non puoi lasciare i tuoi problemi a qualcun'altro perchè se quello si sposta, loro ricadono solo su di te.

**
Gravity hurts,
you make it so sweet.
'Till i woke up on the concrete.

I mesi passarono e la relazione di Zayn e Liam cominciava a vaicllare.
Arrivarono le litigate e questa volta non si concludevano con il fare l'amore, vedevano sempre il castano poggiato sul pavimento del bagno mentre il sangue usciva da braccia e spalle senza controllo.
Non era una situazione sostenibile e questo portò un giorno alla fatidica rottura.
Erano appena ritornati da un locale quando:
"Lee spiegami cos'hai perchè oggi non ti capisco?" Zayn era un misto di rabbia e frustrazione. Il suo ragazzo era impassibile e scontroso con lui ogni volta che provava a proferire parola e questo irritava il moro più di qualunque altra cosa.
"Nulla..." Ed eccola la risposta che causò la reazione a catena all'interno di Zayn.
"Nulla ?! Mi rispondi come un acido ottantenne da quando ci siamo visti, non mi tocchi, non mi baci e non mi guardi. Questo io non lo chiamo niente"
"Oh andiamo, Zayn sai come sono fatto"
"Si lo so, ma non ce la faccio più ok ?! E' una situazione troppo estenuante e lo pensano tutti da quando l'abbiamo saputo.
Sei una mina vagante e io non posso più tenerti."

Ferito, distrutto, abbandonato. 
Liam era ritornato al punto di partenza. 
Aveva perso di nuovo tutti e tutto per colpa del suo comortamento.
Aveva giurato a se stesso che sarebbe cambiato quando invece non cambiò assolutamente nulla.
Nulla era più come prima.
O meglio, ora era tutto come prima.
La felicità degli altri aveva vinto di nuovo contro Liam James Payne.

**

Ora Liam aveva quella scheggia premuta contro il suo polso e nulla più era sul punto di fermarlo.
Piangeva.
Credeva che non lo avrebbe fatto, che non avrebbe provato nulla.
Invece rimpiangeva i suoi amici e il suo ragazzo.
Rimpiangeva la sua vita e questo provocò in lui i singhiozzi.
I gemiti di dolore era arrivati e le mani non erano più tanto ferme.
La maschera era caduta e per la prima volta Liam Payne provava qualcosa, qualcosa che andasse oltre il disinteresse per se stesso e l'autocommiserazione.
Quella volta Liam Payne era finalmente vivo.
E come tutti i bammbini piangono appena arrivano al mondo, anche lui cercava di farsi sentire. Anche lui voleva essere salvato da ciò che c'era dentro di lui.
Purtroppo però, come un passerotto solo in una foresta troppo grande, nessuno lo sentì.
Se ne andò dopo aver vissuto per solo un minuto.
Se ne andò senza aver capito che la sua vità era importante.
Se ne andò senza un saluto o una persona che gli tenesse la mano.
Liam James Payne non aveva vissuto per ventidue anni, ma solo per un minuto.



SPAZIO AUTORE

 Allora capiamoci che noia e tutto il resto portano a questo obbrobrio, aborto chiamatelo come volete AHAHHAHAHA
In ogni caso siccome le scuole sono state chiuse per via della neve mi sono dilettato a scrivere questa OS, che sinceramente era partita come una cosa geniale per poi ridursi andando avanti.
Ok, per il resto è quello che leggete quindi evito di straparlare e mi zittisco qui. 
Evaporo.
Addio a tutti <3

Urstilletheoned :) 
   
 
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