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Autore: Valeriee    28/11/2013    4 recensioni
"Dai ad uomo una maschera, e lui ti dirà la verità."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Mask


 
 
 
“Give a man a mask and he’ll tell you the truth”
-Oscar Wilde.
 
     Non so cosa mi stesse passando nella testa quando decisi di andare a quell’insulso ballo di fine anno.
Ero un semplice sedicenne, un po’ sfigato. Nessuno parlava con me tranne quei due-tre ragazzi simili a me, servivo solo per passare le risposte ai compiti di matematica, per il resto, zero assoluto. Le persone come me, sconosciute, di solito non andavano al ballo di fine anno, dove erano presenti solo i più popolari della scuola, ma io, alle 7.55 di quel venerdì sera me ne uscii con un: “Ma perché non andare al ballo?”; e così presi la giacca e mi avviai verso il locale.
Appena arrivato, un ragazzone enorme mi diede una maschera, ordinando di non toglierla finché non me lo avrebbe chiesto qualcuno. Acconsentii, ed entrai con la musica che pulsava dentro di me.
Al centro c’erano centinaia di corpi sudati che si strusciava fra di loro, ai lati dei ragazzi e ragazze a baciarsi sui divanetti, e in fondo il bancone, per prendere un po’ di alcool. Andai subito dritto, evitando la folla al centro della sala. Iniziai a bere, 3-4 drink, stavo iniziando a sbronzarmi, lo sapevo. In quel momento ripensai alla scelta che avevo preso, cioè di andare al ballo, ma ormai era troppo tardi.
Quando stavo per prendere il 5 cocktail, una mano grande mi tirò per il braccio, ed iniziò a ballare con me. Era un uomo. Come faceva a sapere che ero gay? Non lo avevo mai detto a nessuno, ed ora uno sconosciuto mi ballava attorno mordendosi il labbro. Rimasi fermo, non sapendo che fare. Dopo qualche minuto mi sciolsi ed iniziai a ballare con lui una danza scatenata. Per una volta ero me stesso, con la maschera non dovevo nascondere niente, ero io e nessuno lo sapeva. Continuammo a ballare per non so quanto, dieci, quindici, venti minuti o più. Il dj poi decise di rallentare un po’ il ritmo, partì un lento. Il ragazzo misterioso prese le mie mani e le avvolse attorno il suo collo, mentre le sue finirono sul mio sedere, stringendolo appena. Con la braccia mi avvicinò a lui, tanto che potevo sentire il suo respiro affannato.
Cercai di guardare attraverso la maschera, ma riuscii a vedere solo due occhi blu come il cielo, risplendevano nell’oscurità del locale. Mi persi nei suoi occhi durante tutta la canzone, e quand’essa finì, non resistetti alla tentazione di baciarlo. Ma lui non mi permise di toccare le sue labbra sottili. Sorrise, mostrando due fili di denti bianchi perfettamente diritti. Si aggiusto i capelli e aggiunse: “Ehi, non ancora principessa. Ci vediamo.” E detto questo, se ne andò, facendosi largo tra la folla.
Io rimasi fermo, a guardare il punto in cui era scomparso, ero come in trance. Quando mi risvegliai, corsi cercando di scorgerlo tra la gente, ma niente. Dopo una lunga ricerca, rinunciai al principe dagli occhi blu e tornai a casa, più felice che mai, con ancora la maschera sul viso ed un sorriso.
 
 
10 anni erano passati, ma io ancora pensavo a quel principe. Ogni notte sognavo i suoi occhi blu e il sorriso magnetico, che mi aveva fatto innamorare. Cercai quel ragazzo, ormai uomo, per tutta Londra, ma invano. Non riuscii più a trovare l’allegria dei suoi occhi in altri. Nessuno dei miei precedenti ragazzi era stato in grado di rendermi felice come aveva fatto lui in una sera.
C’era la crisi, ed io ero stato licenziato dal mio datore di lavoro circa un anno prima. Stavo cercando un’occupazione urgentemente, ero ormai al verde. Camminando per il centro, vidi un cartello attaccato alla vetrata di un bar, che diceva: “CERCASI BARISTA.”. Entrai dentro e chiesi informazione per l’assunzione. Mi fissarono un appuntamento con il proprietario del locale due giorni dopo.
 
Arrivai al colloquio puntuale. Avevo indossato i migliori vestiti che avevo, un completo blu. Aspettai qualche minuto e poi vidi arrivare un uomo con passo veloce dritto verso di me. Venne a testa bassa, guardandosi il grembo e aggiustandosi il maglione che indossava. Alzò gli occhi e tese la mano.
Eccoli, finalmente, quei due occhi che avevano popolato i miei sogni, avevo incontrato di nuovo il mio principe.
“Ciao principessa. Ti avevo promesso che ci saremmo incontrati ancora.” Disse il mio principe sorridendo.







 

link gif: http://media.tumblr.com/bc0f5b709e5123b5a941ce8b4fa48e09/tumblr_inline_miw0wgKvX71qz4rgp.gif
E' iniziato tutto girando su tumblr e vedendo questa foto che amo e mi è venuta voglia di scriverci sopra qualcosa. Sono abbastanza soddisfatta del risultato, anche perché il tempo che ho è poco e quindi ci ho speso solo una mezz'oretta-ora.
E' corta, ma odio scrivere troppo, credo che poi le os lunghe possano annoiare il lettore e quindi preferisco scrivere testi più piccolini, e poi, non c'è altro da dire su questa os.
Spero vi piaccia!


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